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Messaggio N° 2534
31/03/2008 - 17:27:10

Rigurgiti maschilisti

Tempo fa, parlando di aborto, sono stata aspramente criticata circa l'uso della parola "autodeterminazione" di cui pare si abusi quando esprimiamo consensi sull'interruzione di gravidanza volontaria.
A tale proposito, voglio ricordare un fatto di cronaca recente: Stefania Dal Cer, trentaseienne di Saronno (Va) è morta il 21 marzo scorso 45 giorni dopo aver dato alla luce un bambino. La donna è morta per un tumore, un melanoma, che aveva scoperto al terzo mese di gravidanza e che non ha voluto curare perchè la chemioterapia avrebbe ucciso il feto. Messa di fronte al bivio dell'aborto o della morte ha scelto quest'ultima.
Al di là della drammaticità dell'evento, mi domando e vi domando: quella di Stefania è stata o no autodeterminazione? O forse al vocabolo va data un'accezione negativa quando lo si usa in relazione all'aborto mentre, in casi come quello appena menzionato, lo si preferisce sostituire con sinonimi del tipo "atto di amore assoluto"?
Come sempre, l'ipocrisia regna sovrana. La donna autodeterminata nell'abortire è un'omicida; quella che uccide se stessa (mi rifiuto di usare la parola suicidio per una questione etica) è una vittima che si immola in nome della vita. Certo la vita altrui, in barba alla propria, in barba alla connotazione femminista che si vuol dare all'autodeterminazione probabilmente perchè i signori uomini con rigurgiti di maschilismo ancora non accettano l'idea che la donna non è una sorta di incubatrice pensante; le donne, cari i miei maschietti, sanno quando e come autodeterminarsi anche quando la scelta di porre fine ad una vita riguardi la propria.

Scritto da: ArIsTo_GaTta

Inviato da: il.corsaro.nero Trackback: 1 - Commenti: 26



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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Donne sotto assedio:Violenza continua. su Frammenti di...
Ricevuto in data 01/04/08 @ 13:14
da il Tirreno La pillola del giorno dopo? ARRANGIATEVI! Guardia medica e pronto soccorso la negan... (continua)



 
 
Inviato da diabolik.vm il 31/03/08 @ 20:24 via WEB
tra le cose che odiate ho letto chi nn rispetta lae regole.cosa fare se qulcuno ci minaccia?io sono diabolik.vm e mia moglie e stata minacciata,per favore prendete un provedimento.Le minacce sono state fatte da kikkodirisobianco,cordiali saluti diabolik.vm
(Rispondi)

 
 
Inviato da ildiariodellalinda il 01/04/08 @ 10:27 via WEB
E' una scelta difficile e sopra ogni limite, sono mamma e non so cosa avrei fatto, forse avrei scelto la vita delle mie figlie ma sono convinta che la decisione in questo caso spetti anche al padre. Che infinita tristezza in questa storia. Saluti.Ilaria
(Rispondi)

 
 
Inviato da engys83 il 01/04/08 @ 11:08 via WEB
si hai ragione se ci si mette in testa una cosa nessuno piu ci puo smuovee dal cambiarla, pero, l aborto è una cosa brutta e nn si si puo sotto valutare tenendo conto ke al mondo ci sono tante modi precauionali e nn ritengo giusto ke la gente nn li usi o no? il gesto ke ha fatto la madre è stato un gesto di autodeterminazione ma anke di amore!
(Rispondi)

 
 
Inviato da natadinuovo il 01/04/08 @ 11:20 via WEB
A me pare molto più ipocrita parlare di "autodeterminazione" quando si tratta di uccidere una vita per non volersi prendere la responsabilità di azioni che nessuno ci ha obbligato a fare.....ABBIATE PAZIENZA.
(Rispondi)

 
 
Inviato da YORNON il 01/04/08 @ 13:35 via WEB
Staff Grazie.
(Rispondi)

 
 
Inviato da Earthlessheartless il 01/04/08 @ 13:37 via WEB
Ogni scelta consapevole è 'autodeterminazione' :)
(Rispondi)

 
 
Inviato da Mondo_di_Alice il 01/04/08 @ 14:45 via WEB
L'unica differenza, sosatanziale direi, è che la madre puo' scegliere ed essere autodeterminata, mantre un bambino abortito non ha scelta. Non è colpa sua se la madre non è stata in grado di usare contraccettivi o non ha potuto. Non è colpa sua se lei decide che non lo vuole. Non sono contro l'aborto, ma starei attenta a mettere vicino le due cose
(Rispondi)

 
 
Inviato da bimbayoko il 09/04/08 @ 15:28 via WEB
Posso dire che comprendo...ho rischiato la mia vita per avere mio figlio e lo rifarei.Scelte personali.
(Rispondi)

 
 
Inviato da vargen il 09/04/08 @ 16:21 via WEB
La cosa più triste sono 2 (due) bambini senza mamma, di cui una l' aveva avuta per qualche anno, ed un marito con 2 bambini soli... E tremendo e la difficoltà di spiegare una scelta fatta per salvarne 1 e farne soffrire 3... Io ci avrei pensato forse di più.... Ma non critico, penso, ragiono e lo faccio da padre di 2 bambini piccoli... e non è egoismo, io cucino li aiuto nei compiti e faccio le pulizie in casa.....
(Rispondi)

 
 
Inviato da tatuaggiosulcuore il 09/04/08 @ 17:06 via WEB
non si può giudicare in nessun caso...questa donna ha scelo di immolarsi per il figlio, posso raccontarti la storia di una donna che al terzo mese di gravidanza ha scoperto di avere una formazione tumorale benigna che però con tutta probalibiltà avrebbe portato lei ed il bambino alla morte...dopo una notte passata a vegliare il figlio di due anni, ha deciso di sacrificare il bambino che aveva in grembo...ha preso la decisione giusta?...nessuno può dirlo...so solo che la legge vigente in italia è carente, in quanto benchè tuteli il diritto della donna di decidere sull'interruzuione della gravidanza non dà alla stessa i mezzi per poter arrivare serenamente a questa decisione: non ci sono strutture, medici adatti, supporti pasichiatrici, informazione nè preventiva nè successiva...ci sarebbe bisogno di qualcuno che si mettesse la mano sulla coscienza e riformasse questa legge. Ci sono mille motivi per cui una donna giunge ad una decisione estrema come questa, è necessaria maggiore informazione e supporto per il controllo delle nascite, supporti spichiatrici e medici per aiutare in questa scelta difficile, e medici competenti che seguano l'eventuale interruzione...ora le donne vengono trattate come carne da macello...
(Rispondi)

 
 
Inviato da caciola il 09/04/08 @ 17:53 via WEB
Oggi c'è stato il funerale di Paola. Aveva 38 anni ed è morta per un tumore al seno che le avevano diagnosticato durante la gravidanza del secondo figlio. Anche lei ha scelto di portare a termine la gravidanza ben sapendo a cosa poteva andare incontro. Quante sono queste donne che scelgono di morire pur di "dare la vita"? Troppe.
(Rispondi)

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Inviato da fiori63 il 12/05/08 @ 20:52 via WEB
Molto probabilmente ha scelto di dare la vita al figlio perkè la medicina non gli ha dato più speranza. Ma quante ancora donne giovani dovranno morire di tumore al seno, che siano in gravidanza oppure no, prima che la medicina e i medici facciano qualcosa? Che conosco io c'è stata la mamma di Camilla, prima di lei Cristina, prima ancora Nadia, tutte al di sotto dei 40 anni, con figli, considerato che non conosco tanta gente, sinceramente come numero mi sembra un pò troppo e allora mi chiedo perchè certi medici negano esami così semplici, ecografia a l seno o mammografia, adducendo come motivo ke se non si sente niente non c'è niente? E poi parlano di prevenzione!!!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da ShiningHeart il 09/04/08 @ 18:09 via WEB
Finalmente. Bel messaggio Aristogatta. Sono stata definitaautodeterminata come te. Al posto di Stefania cosa avrei fatto? Non me ne vergogno, avrei abortito, mi sarei curata e avrei riprovato ad avere un figlio. Al suo posto mi sarei chiesta come avrebbe vissuto quella creatura senza poter essere mai stretta al petto della sua mamma. ma è solo la mia opinione.
(Rispondi)

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Inviato da ArIsTo_GaTtA il 09/04/08 @ 21:39 via WEB
Ciao ShiningHeart, rispondo a te e a tutti coloro che hanno commentato il mio post ribadendo il concetto che quello che anelo è che le donne possano scegliere liberamente, senza condizionamenti di sorta, senza vessazioni anche morali, se portare a termine una gravidanza o meno. La violenza psicologica è piu' subdola, talvolta, di quella fisica. E i ricatti morali delle istituzioni, della società, dei benpensanti, al di là di qualsiasi ideologia, sono temibili peggio della morte stessa! A presto
(Rispondi)

 
 
Inviato da luisa.gandi il 09/04/08 @ 18:59 via WEB
come ho scritto anche nel mio blog proprio oggi, non capisco cosa spinga una donna a lasciarsi morire, ma CAPISCO ANCORA MENO CHI LE FA DIVENTARE SANTE...penso sia una scelta difficile (che non condivido) quella di lasciarsi morire per far nascere il bambino...un bambino senza mamma...ciao da luisa.gandi
(Rispondi)

 
 
Inviato da ritrattodiun35enne il 09/04/08 @ 20:50 via WEB
ciao ArIsTo GaTta non so cosa dire in merito alla scelta di Stefania sono cose delicate è personali ma in merito agli uomini una cosa posso dirla spesso noi siamo tagliati fuori da alcune decisioni come l'aborto fin ora non ho sentito mai di una donna che abbiòà portato al termine una gravidanza perchè il compagno volesse quel figlio/a
(Rispondi)

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Inviato da ArIsTo_GaTtA il 09/04/08 @ 21:47 via WEB
Caro ritratto, concorderai sul fatto che ci sono anche tanti uomini che di quel figlio non ne vogliono nemmeno sentir parlare e in barba a qualsiasi sentimento, fregandosene di quello che accadrà del nascituro, abbandonano donne incinte perchè non si "sentono pronti" o magari accusandole di tradimento. Per fortuna non tutti sono così ma prima di fare un'affermazione come la tua ci penserei su due volte. Ciao:)
(Rispondi)

 
 
Inviato da dredd66 il 09/04/08 @ 23:21 via WEB
Se stiamo a vedere quanti uomini si sono immolati, hannor inunciato alla propria vita per salvare la vita di una donna... finiamola con il vittimismo ad arte e orologeria pur di ottenere sempre ciò che si vuole!, care femminette!
(Rispondi)

 
 
Inviato da mephitis il 10/04/08 @ 06:59 via WEB
...ragazzi...al di la' di tutte le chiacchiere,se qua il prox. 13 aprile c'è qualcuno che segue Ferrara siamo fritti..e poi ce la prendiamo tanto coi Talebani....
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Inviato da mephitis il 10/04/08 @ 07:03 via WEB
...tanto sara' sempre cosi',i maschi per millenni hanno cercato di incastrare le donne con la storia della maternita',adesso che c'è l'aborto e la pillola 'ste donne sfuggono al controllo e loro si incazzano..è ovvio
(Rispondi)

 
 
Inviato da unica77dgl2 il 12/05/08 @ 15:32 via WEB
vi prego passate dal mio blog a lasciarmi un consiglio sopratutto se qualcuno ha vissuto la stessa esperienza della mia amica....grazie di cuore
(Rispondi)

 
 
Inviato da dredd66 il 13/05/08 @ 00:01 via WEB
Chissè che penserebbero di questa femminetta tutti quiei maschietti che, nel corso dei secoli, hanno rinunciato alla propria vita (leggi: si sono immolati), pur di permettere ad altre femminette di continuare a vivere. Con i sentiti ringraziamenti del 90% dei passeggeri maschi del Titanic, con i ringraziamenti della moglie del dott. Calipari, con i ringraziamenti di tutti i maschietti che non esitano a buttarsi in un fiume gelido o in mezzo al fuoco pur di salvare vite umane oppure per rispondere al grido delle 20 femminette li presenti che, in un impeto di coraggio senza precedenti, si sono limitate a gridare AIUTO, sperando passasse un maschietto!
(Rispondi)

 
 
Inviato da i_love_pecorina il 03/06/08 @ 16:28 via WEB
Credo che quando si é davanti a una situazione simile non si possa considerare solo l' elemento donna ma anche la volontà del compagno. Un eventuale marito o convivente infatti potrebbe preferire continuare a vivere fino all' ultimo con la consorte piuttosto che il bambino. Io senza dubbio preferirei che mia moglie si curasse e resistesse fino all' ultimo, anche se questo vuol dire perdere il bambino.
(Rispondi)

 
 
Inviato da ro2009 il 03/06/08 @ 17:20 via WEB
E' difficile in ogni modo. Dare la vita e morire. O scegliere di vivere per continuare a dare la vita. Io avrei scelto forse di vivere. Anche perchè come vivrà quel bambino/a sapendo quello che successo? Io forse mi sentirei un pò in colpa e poi come affrontare la vita senza la persona che te le donata? Ecco forse io sono un pò egoista ma la penso così.... La vita è troppo preziosa per lasciarla andare così...e poi soprattutto se hai in vita già un'altro figlio come si fa a non pensare anche al suo bene? Lui ha sicuramente bisogno della sua mamma...
(Rispondi)

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Inviato da ArIsTo_GaTtA il 03/06/08 @ 21:12 via WEB
Che commento delicato, sussurrato quasi, pieno di tenerezza. Grazie ro2009. Un abbraccio:-)
(Rispondi)

 
 
Inviato da LaNuit79 il 04/06/08 @ 09:32 via WEB
Se mai dovessi rimanere in cinta, anche in suituazioni difficili, terrei mio figlio, ma comunque l'aborto entro il terzo mese non è ne legalmente ne eticicamente un omicidio. Poi per carità tutti sono liberi di esprimere e tutelare le proprie opinioni, ma di certo non imporle agli altri. A chi non la pensa come noi dovrebbe rimanere comunque il diritto di scegliere secondo coscienza.
(Rispondi)



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