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Messaggio N° 2566
09/05/2008 - 01:34:44

L'affaire Moro!!!

Il 16 marzo del 1978 l’On. Aldo Moro, all’epoca presidente della Democrazia Cristiana, fu rapito da un commando delle Brigate Rosse, in Via Fani a Roma e la sua scorta trucidata vigliaccamente ed in modo spettacolare. Negli anni successivi, svariate inchieste parleranno di questa azione come di un vero è proprio attacco allo Stato fatto da personale altamente addestrato.

Questa è una di quelle vicende che sono rimaste, scene indelebili, nella memoria collettiva, i corpi esamini, i fori delle pallottole nell’alfetta di servizio e il sangue, accompagnano tutto il rapimento di Moro e il suo tragico epilogo.

Il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia, lo statista fu ucciso dalle BR. Il suo corpo sarà trovato nel bagagliaio di una Renault R 4 rossa, posta emblematicamente a metà strada tra Piazza del Gesù, sede della Dc, e via delle Botteghe Oscure, sede del PCI.

Quella mattina al Parlamento si sarebbe svolto il dibattito sulla fiducia ad Andreotti con l’ingresso e l’appoggio del PCI nel governo. Moro fu uno dei leader politici che maggiormente prestarono attenzione al progetto del cosiddetto Compromesso Storico d’Enrico Berlinguer, che nell'anno precedente pubblicamente aveva fatto lo strappo con Mosca, rendendosi quindi accettabile agli occhi democristiani. Strappo con Mosca che di certo non tutti i comunisti accettavano e ritenevano valida una democratizzazione del PCI.

Le BR chiedevano, quale riscatto, la liberazione di compagni sotto processo a Torino e un riconoscimento politico del loro movimento, sta di fatto che, il gruppo armato che s’impadronisce di Moro affermava di volerlo processare, per "processare tutta la Democrazia Cristiana", cosa che anche Moro afferma in una lettera recapitata il 4 aprile a Zaccagnini: “Parlo innanzitutto della D.C. alla quale si rivolgono accuse che riguardano tutti, ma che io sono chiamato a pagare con conseguenze che non è difficile immaginare..........”

Lacerazioni interne o stato di comodo, fan sì che, proprio il PCI e la DC siano per la “fermezza” ovvero “rifiutare ogni compromesso” a differenza del PSI che invece è per una trattativa, magari del genere “all’italiana”, ma nonostante l’intervento di figure carismatiche che vanno dal Papa Paolo VI, politici d’ogni paese e come ultima ratio Cosa Nostra, l’epilogo dell’affaire Moro si conclude in una renault 4… rossa.

Non è solo Moro a perdere la vita, da questo “affaire” n’esce a pezzi anche la DC che inizierà il suo lento calvario di discesa politica, e nello stesso tempo l’omicidio dello statista allontana definitivamente l’opportunità tanto anelata per i comunisti dell’ingresso al governo e sancisce, di fatto, la fine del compromesso storico.

I governi di “solidarietà nazionale” hanno termine e per molti politologi la prima repubblica si chiude proprio quel 9 maggio del 1978 e non, pochi anni dopo, con Tangentopoli, infatti, nel 1979 con le elezioni anticipate, il PCI comincia a perdere voti e non è più il secondo partito di governo, l’innovativa unione di solidarietà politica tra Comunisti, Socialisti e Cattolici, voluta e proposta da Berlinguer non ha più vita, si apriranno nuovi scenari con contraddizioni in seno a tutta la classe politica e i brigatisti con l’omicidio di Moro e i loro documenti miopi e assurdi da quella che loro stessi chiamano “prigione del Popolo” segneranno la fine della loro esistenza, perché assurdamente contrari e impossibilitati nell’inserirsi ed esser attori di una realtà storica completamente differente al loro modo di agire.

Seguono anni difficili ed il 1980 di certo rappresenta il culmine di vicende che hanno accadimenti unici e tremendi, il 27 giugno Ustica, il 2 agosto la strage di Bologna e il 23 novembre il terremoto dell’Irpinia, non mancheranno le famose gambizzazioni a mano delle BR ed una frantumazione continua della classe politica, eventi, tutti, che hanno un legame politico.

L’affaire Moro è di certo stato il fattore scatenante di vicende politico-economiche-nazionali e per alcuni aspetti anche internazionali che hanno indotto ad un radicale cambiamento la politica dell’Italia suggellata da Tangentopoli che portò alla scomparsa di un’intera classe politica.

Ancora oggi parlare della vicenda dell’On. Aldo Moro induce ad entrare in un intricato intreccio di segreti e interrogativi che svariati processi, libri e indagini non hanno o vogliono risolvere, dimostra, altresì, che la volontà di un attacco allo Stato da parte di un manipolo di terroristi, vigliacchi e fuori tempo, si è intrecciata con la capacità di quello stesso Stato a gestire l’intera vicenda, tragica e assurda, a proprio vantaggio.

Aldo Moro muore il 9 maggio 1978, eppure l’ombra d’Aldo Moro continua a muoversi nelle segrete stanze del potere con il suo fardello di misteri, di punti non chiariti, di dubbi ed interrogativi.

Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!

Scritto da:il.corsaro.nero

 




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Inviato da sonouncantastorie il 09/05/08 @ 09:45 via WEB
Mi pare che il segreto di stato valga per cinquant'anni. Quindi sovremo almeno aspettare il 2018. C'è però da dire che il segreto di stato c'era anche su Salvatore Giuliano, il bandito siciliano ucciso nel 1950 e autore della strage di Portellla delle Ginestre nel 1947.
Nel 1997, quando scadevano i termini per il segreto di stato, è stato prorogato per altri vent'anni. La verità non la sapranno mai le generazioni che hanno vissuto gli eventi.
(Rispondi)

 
 
Inviato da zizzola1 il 09/05/08 @ 22:30 via WEB
Una rosa bianca può diventare rossa ma nell'aria rimarrà a lungo quel buon profumo tipico di ogni raro fiore!!
(Rispondi)

 
 
Inviato da T_birds il 10/05/08 @ 14:17 via WEB
"Sono prigioniero politico delle Brigate Rosse e sottoposto, quale Presidente del Consiglio Nazionale della DC, a giudizio sulla base di accuse che riguardano insieme me ed il gruppo dirigente del Partito". Aldo Moro, un uomo che ha pagato per tutti. Il Presidente On. Aldo Moro portando la sua croce ha reso celebre la violenza, la barbarità non solo delle "BR" ma di tutti i movimenti politici terroristici. Le "BR" hanno reso questo Affaire Moro il più impotante sequestro, di matrice politica terroristica, della storia repubblicana. Ricordiamo ciò che è successo e ricordiamo tutto ciò che succede. Sono passati trent'anni dall'omicidio moro e i terroristi sono più attivi che mai, le "BR" sono ancora sveglie e, aimè, svolgono ancora i loro compiti. Mirko Il mio Blog: http://blog.libero.it/Mirko/
(Rispondi)

 
 
Inviato da T_birds il 10/05/08 @ 14:28 via WEB
http://blog.libero.it/Mirko/4665349.html
(Rispondi)

 
 
Inviato da girasolenotturno il 10/05/08 @ 17:55 via WEB
Mi Scuso per l’intromissione del post, ma… La Redazione ABC t’invita a firmare una PETIZIONE che troverete nel nostro blog. Grazie "Alex"
(Rispondi)

 
 
Inviato da SoBBona il 11/05/08 @ 07:30 via WEB
..scrissi qualcosa quel 9 maggio 1978, avevo 21 anni...non ricordo le parole ma ricordo il senso di vuoto...di colpo era sparito lo Stato e il senso d'impotenza era amplificato... Pensai alla famiglia di Moro, vedere tuo padre ucciso e buttato dentro un'auto...
(Rispondi)

 
 
Inviato da rosafluido il 12/05/08 @ 09:23 via WEB
ieri ho visto "il film" su canale cinque.
merita attenzione questa vicenda
merita di essere ricordata!
(Rispondi)



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