Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Luglio 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

 1   2   3   4   5   6   7 
 8   9   10   11   12   13   14 
 15   16   17   18   19   20   21 
 22   23   24   25   26   27   28 
 29   30   31         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 2578
02/06/2008 - 14:42:15

.... io e te..... Fratelli d'Italia!

L'Italia è una penisola bagnata da un unico mare, verdi pianure e splendide colline, uliveti, vigneti, laghi fiumi e nello stesso tempo devastanti correnti che l'attraversa in lungo e in largo.

Lontani, sembrerebbero, i tempi in cui i cartelli "vietato l'ingresso a cani e meridionali" campeggiavano su negozi e ristoranti di una Milano o di un’Italia del nord sempre più pronta a sottolineare un "distinguo" da quel resto della penisola che era ed è un po’ come quel parente scomodo che siamo costretti a tenere nella parentela, ma di cui ci vergognamo d'avere.

Un’Italia che, con le "pezze al culo", "stardust", "la dolce vita" e il "bum economico", cercava di ridare vigore a generazioni stanche di povertà e restrizioni, vedevano nei primi fotoromanzi un "vivere" diverso da quello di Don Camillo e Pepone.

Un'Italia che da sempre ha visto un Nord con un passo più veloce del Sud da sempre in mano ad un’ignoranza voluta e alimentata da chi ha ricavato i suoi imperi economici sulla pelle di valige legate con lo spago e "mappatelle" piene di pane due pomodori e un po’ di vino, i più fortunati un pezzo di carne secca.

Al Nord le grandi costruzioni, l'avvento dei servizi igienici nelle case era il segno della conquista di un benessere sempre in crescita a differenza dei monolocali del Sud in cui dormivano in 8 o in 10 e più, assieme al mulo tra il carretto, la zappa e le scarpe che non erano mai per tutti.

Il Vajont segna il disastro più devastante conosciuto fin allora, l'Italia si sveglia tra le grida impotenti di chi tra fango, buio e terrore lascia la vita e gli italiani per un attimo, attoniti e impauriti, sentono di esser ancora un popolo unito, persone che si stringono nel dolore e sentono il bisogno di qualcosa che gli accomuni.

Passa anche quella tragedia e le sempre più forti correnti, che attraversano questa nostra Patria, dividono et imperano segnando sempre più il divario nello stesso popolo, un Nord Reale contro un sud plebeo.

A rafforzare questo divario geografico, la divisione di un popolo, allattato dallo stesso seno, si aggiungono gli emigranti che trovano un riscatto, un’importanza ed una vendetta nel considerarsi non più figli di quest’Italia ma ..... adottati dalla Germania, dal Belgio o da chissà quale paese e, loro... i nuovi ricchi, nel rivolgersi ad amici e parenti durante le vacanze nei paeselli natii, sottolineano in maniera sempre più incisiva la diversità di un vivere migliore.... " è tutto diverso... no, no meglio in Germania" ( con aria schifata di chi sputa nel piatto in cui è nato).

Gli anni passano e altre tragedie colpiscono questa penisola, l'alluvione di Firenze scopre un mondo di giovani, di contadini, di ragionieri e di gente comune, lasciare il proprio lavoro e le loro case per ritrovarsi chini, sudati, pieni di fango, stanchi ma accomunati da una ritrovata fratellanza che li unisce e li fa sentire italiani nel momento del dolore.

La Patria, gli uomini morti sul Piave, i ragazzi della Folgore, i partigiani caduti per un ideale e le innumerevoli azioni aventi come scopo, sotto colori diversi, unire un paese sotto un’unica bandiera... tutto dimenticato, sporcato.... denigrato! A quelle emozioni, a quei momenti unici, al sangue versato gridando w la Patria risponde uno strisciante, viscido e dilaniante "modus pensandi" sempre più distaccato, che cancella i principi, distrugge quell’unità e conduce fratelli contro fratelli all'odio solo per meri interessi di poltrona, schiera cattolici e laici in una guerra fantasma, spinge e incoraggia sempre più l'ingresso del forestiero a discapito di chi in questa terra ha perso, ha dato, ha donato la sua vita, quella di un familiare o di un amico e si ritrova...... abbandonato.

La monarchia e la repubblica, le loro polemiche, risalgono al giugno del 1946, oggi, le abbiamo superate e perse come riferimento storico, la sinistra ritiene di accomunare sotto il colore rosso delle sue bandiere, nella giornata del 25 aprile, tutta l'Italia, ma in tanti anni ha solo creato un momento fazioso e di divisione.

Oggi, fare propaganda a questa festa, a soldati che sfilano per le strade, a cortei di reduci e a tutti noi italiani è quanto mai opportuno e doveroso, l'appannamento e il delegittimare valori, quali l'unità di un'Italia sempre più martoriata, la fratellanza tra un nord che nel sud può solo trovare un appoggio valido e comprensivo è quanto mai sempre più necessario e favorevole.

Oggi nel parlamento siede anche chi nel verde non vede il colore dell'ambiente ma un’ennesima separazione dell'Italia, ripristinare i valori d’unità, di fratellanza e amor di Patria è l'unica soluzione contro una disgregazione voluta da pochi a sfavore di molti o davvero, alla fine, non ci rimarrà che imbracciar le armi tra fratelli non più d'Italia.

Ci aggiorniamo amici... ci aggiorniamo!!!

Scritto da: il.corsaro.nero




La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blog_magazine/trackback.php?msg=4815155

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:

Nessun Trackback



 
 
Inviato da sonouncantastorie il 03/06/08 @ 12:54 via WEB
Sai il fatto qual è?
I tanti secoli di separazione e di divisione tra le tante Italie non si dimenticano in fretta. Dopotutto, la nostra è una Repubblica giovane. Ed è anche un paese che si ritrova unito non per volontà propria da non molti anni. Un secolo e mezzo, dopotutto, è un periodo breve.
(Rispondi)

 
 
Inviato da orabastaeh il 03/06/08 @ 18:17 via WEB
Qualcuno mi sà spiegare perchè la lega Nord, che governa la repubblica italiana, non si è presentata alla festa della suddetta repubblica? Grazie mille.
(Rispondi)

 
 
Inviato da FEDERALISTACONVINTO il 08/06/08 @ 21:47 via WEB
L'Italia è un paese nato male e cresciuto ancora peggio. Nato male perché voluto da un pazzo governante di un piccolo regno con manie di grandezza un certo Vittorio Emanuele II, aiutato dalla corona inglese e dal massonico , mercenario, trafficante di schiavi Giuseppe Garibaldi. Cresciuto ancora peggio, perché ha tentato di unire popoli diversi della penisola Italica cercando di sopprimere le loro identità culturali e linguistiche ottenendo l'effetto contrario quello di accentuare le diversità, e tutto questo non è certo colpa dei leghisti che il 1 giugno vanno a Pontida. Forse con il federalismo si può rimediare a tutto questo, forse facendo esperienze di paesi come la Svizzera, Germania, Gran Bretagna, Spagna, forse si può restare uniti.
(Rispondi)



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963