Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Giugno 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

           1   2 
 3   4   5   6   7   8   9 
 10   11   12   13   14   15   16 
 17   18   19   20   21   22   23 
 24   25   26   27   28   29   30 

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 2602
25/07/2008 - 21:29:54

Uomini, ominichi o quaquaraquà?

|
Nonostante la Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, del
1993,ottenuto grazie alla forte pressione dei movimenti delle donne,
che fornisce per la prima volta una definizione ampia della violenza
contro le donne, definita come "qualunque atto di violenza sessista che
produca, o possa produrre, danni o sofferenze fisiche, sessuali o
psicologiche, ivi compresa la minaccia di tali atti, la coercizione o
privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica che nella
vita privata. Nonostante la Conferenza di Vienna sui diritti umani, la Conferenza di Pechino, e
il dibattito della Commissione donne dell’ONU, della Commissione
diritti umani, dell’Assemblea ge-nerale, ancora oggi aprendo un
qualsiasi quotidiano, oltre alle solite notizie sulla politica
nazionale e internazionale c’è sempre almeno una notizia che riguarda
la violenza contro le donne. Fatti, i dovuti calcoli emerge che almeno
il 70% delle donne vittime di omicidio sono uccise dal partner. La
violenza domestica è in Europa la prima causa di morte per le donne dai
16 ai 44 anni. Si ipotizza che una donna italiana su sei abbia subito
violenza (fisica o sessuale) da parte del partner o ex partner.
Nonostante questi dati a me pare che i nostri politici, i media e gli
uomini in genere minimizzino o rimuovano costantemente questo fenomeno
che in realtà è una limitazione della libertà per una buona parte dei
cittadini di questo paese e pertanto un’assoluta priorità sociale e
civile.Dobbiamo riflettere con maggiore serietà e metterci in testa che la violenza
sulle donne ci riguarda tutti, e in particolare noi uomini che nulla
abbiamo a che fare con comportamenti violenti.Dobbiamo renderci conto
che il silenzio e l’indifferenza oltre a favorire la violenza ci
rendono colpevoli quanto i violenti. Allora perché continuiamo a
tacere e a far finta di nulla anziché intervenire seriamente per
contrastare la violenza sulle donne trovando i giusti metodi su come
riconoscerla, prevenirla, punirla?

Basta fare gli struzzi!!!

|

Scritto da: shardana0

Inviato da: carol042004 Trackback: 1 - Commenti: 28



La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/blog_magazine/trackback.php?msg=5141715

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> Messaggio N. 3 su MY REVENGE
Ricevuto in data 28/07/08 @ 20:47
(Dal mio vecchio blog): VIOLENZA SULLE DONNE: " E' ORA DI DIRE BASTA " ! Purtroppo é un argomento... (continua)



 
 
Inviato da Marilena1970 il 27/07/08 @ 13:59 via WEB
scusa se ti disturbo, ma dovrei cambiare la pasword per accedere su libero per il blog ma nn ricordo più come si fà qualcuno mi può aiutare? grazie infinite
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da carol042004 il 28/07/08 @ 19:36 via WEB
Devi cambiarla direttamente nell'indirizzo di posta all'interno della mail di Libero. Spero di esserti stata utile.Ciao
(Rispondi)

 
 
Inviato da Sado_Caustico il 28/07/08 @ 15:54 via WEB
La definizione di Sciascia parla chiaro: uomini, mezzi uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraqua, ma qui non stiamo parlando di uomini bensì di bestie, senza offesa per le bestie vere. Io non ho la ricetta, non ho la soluzione, ma credo che se finora è stato fatto così poco, forse è proprio perchè l'iniziativa, la reazione, è sempre partita da movimenti femministi o comunque femminili, e ben sappiamo quale spazio venga concesso a questi movimenti. Lo so, non è bello da dirsi ma sono un cinico e non sarebbe nel mio stile se cercassi di nascondere la verità. Ma la misura e colma ed è davvero ora di farla finita, è davvero ora di porre rimedio a questa barbarie. E' ora che il maschio, l'autentico maschio si risvegli, perchè non ci sia più possibilità di confondere tra uomini, mezzi uomini eccetera, è ora che ognuno di noi (maschi) rivendichi singolarmente e anche collegialmente la sua estraneità a certi comportamenti e che la tutela delle donne diventi una nostro impegno, ma sopratutto un nostro dovere quotidiano, morale e civile. Riconosco di aver scritto solo belle parole, ma davvero se avessi la soluzione... avrei già risolto.
(Rispondi)

 
 
Inviato da tommaso47_7 il 28/07/08 @ 19:19 via WEB
se ci siamo strutturati in una società con delle leggi e delle forze preposte a farle rispettare, una ragione ci sarà. non possiamo assumerci tutte le colpe del mondo. non mi sento responsabile per cose che non accadano per mia volontà.
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da shardana0 il 08/08/08 @ 18:39 via WEB
Caro Tommaso, nessuno ti considera il responsabile di quello che succede, ma se quelli che sanno avessero il coraggio di denunciare alle autorità si eviterebbe a una madre e alle sue 5 figlie di essere picchiate, violentate e segregate per 15 anni. buona giornata
(Rispondi)

 
 
Inviato da Aresmorelli il 28/07/08 @ 21:18 via WEB
La violenza sulle donne è terribile, è meschina, perché è la violenza sul forte, o presunto tale, sul debole. La maggior parte degli stupri avviene tra le mura domestiche (il 90% secondo l'Istat nel 2005) eppure i media incutono il terrore degli estranei. Lo Stato dovrebbe intervenire là dove c'è più bisogno. Anche se certi mali possono essere estirpati soltanto attraverso la cultura del rispetto, cultura che manca in molti paesi e in particolare nel nostro...
(Rispondi)

 
 
Inviato da zanigio il 28/07/08 @ 21:21 via WEB
Condivido pienamente e totalmente con l' articolo in questione anche se ciò non serve ad ovviare al problema.Perchè non un sito in cui chi subisce violenza può parlarne liberamente e anonimamente ovviamente supportato da persopne competenti e non?
(Rispondi)

 
 
Inviato da dredd66 il 28/07/08 @ 22:20 via WEB
La prima causa di morte.... questo è puro (e ben not) vittimismo femminil/femminista! Dire che la violenza domestica maschile determini un numero superiore di morti rispetto ai tumori e le malattie cardiovascolari è pura schizofrenia. Inutile qualunque commento: si commenta benissimo da sè! Da uomo (orgoglioso di esserlo), non vi considero!
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da shardana0 il 08/08/08 @ 18:42 via WEB
Io che ci siano tanti modi per essere uomini e quando leggi di certi episodi non ne sono tanto orgoglioso... buona serata
(Rispondi)

 
 
Inviato da selenia56 il 28/07/08 @ 22:38 via WEB
la violenza,tutte le violenze sono assurde....ma quelle contro i più deboli e oltre i bambini metto anche le donne non sono da uomini o quaqquaraqquà...sono da pseudouomini e soprattutto da vigliacchi. Oltre alla violenza che può portare alla morte non bisogna dimenticare una vita condotta nel terrore, fra violenze psicologiche,distruzione della personalità,colpevolizzazione della vittima...la morte dell'anima affinchè un vigliacco trovi nel fare l'aguzzino ciò che lo fa sentire "forte". Non ho assolutamente problemi poi a dirvi che confermerei il tutto anche nel caso in cui l'aguzzino fosse una donna anzi sarei ancor più disgustata. Quello che mi nausea ulteriormente è che vi è attualmente un'involuzione nel rispetto dei fondamentali diritti e che i casi di violenza sono sempre più efferati e in aumento.per favore non raccontatemi la favola che è perchè ci sono più denunce we che nella tutela delle persone abusate e maltrattate in fondo non si sia poi fatto molto quando finirà la belva umana di aver sete di sangue... diceva una vecchia canzone :-(
(Rispondi)

 
 
Inviato da emeraldlake il 29/07/08 @ 00:12 via WEB
Rispondo al sig. dredd66, non nuovo a questo genere di commenti. Dopo aver sindacato sull'infodatezza dei dati scritti in quest post, descrivendosi uomo orgoglioso di esserlo e di non considerare ciò che qui vi è scritto. Sig. dredd66, faccia una cortesia a tutti: visti i suoi punti di vista(a senso unico) che esprime (ho dato un'occhiata alla sua scheda...da far venire i brividi) e visto che Lei non considera chi esprime pareri diversi dai suoi...se ne stia rintanato nella suo profilo. Se le donne le danno tanto fastidio, si chiuda in un monastero!
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da shardana0 il 08/08/08 @ 18:48 via WEB
Il signor dredd66, prima di scrivere o di parlare dovrebbe pensare non 10, non 100 ma 1000 volte, si documenti, legga, non serve guardare i cartoni animati. Un'altra cosa forse dimentica una cosa importante che da millenni l'uomo si é comportato sempre allo stesso modo, tutto é scritto nel suo DNA, per questo io, che mi considero un uomo, e senza falsa modestia un uomo con gli attributi, dico a quel signore che spesso mi vergogno di essere un uomo per quello che fa. Buona serata
(Rispondi)

.... 
 
Inviato da dredd66 il 11/08/08 @ 22:24 via WEB
Di queste cose mi occupo attivamente: faccio parte di un'associazione e mi sono adeguatamente documentato. Se Lei si vergogna di essere uomo, da buon maschio-pentito, faccia pure, sono affari suoi. Io non mi pento assolutamente e proclamerò sempre con orgoglio la mia maschilità. Del suo pensiero non mi frega assolutamente nulla! Buona serata!
(Rispondi)

...... 
 
Inviato da dredd66 il 11/08/08 @ 22:25 via WEB
Per la cronaca, si documenti Lei: http://www.dirittoefamiglia.it/Docs/Altri/scienza/DVReportITA.html
(Rispondi)

 
 
Inviato da cincin54o il 29/07/08 @ 01:34 via WEB
Sono una donna e come tale anche io odio le violenze di tutti i tipi...ma mentre quelle fisiche si possono vedere, quelle mentali sono profonde e rimangono per ancor piu tempo...forse non ci si muore (non sempre) ma avvengono...e oggigiorno con la moda di "giocare" sull'amore, col sesso, con i sentimenti, con i pensieri, con le attitudine l'abuso mentale avviene non solo dentro casa ma anche con chi si incontra a caso...Uomini che si dichiarano tali sono talvolta proprio quelli he vorrebbero dinuovo la donna a casa ad aspettarli...lavare cucinare ect e se non fa come dice menarla...ecco cosa mi e' stato detto recentemente da una persona che invece lavora prorprio nel settore che accorre alla difesa del cittadino.... A difesa dell'uomo: Quanti uomini subiscono gli stessi abusi e non li dichiarano? Forse non a livello di omicidio ma esistono gli abusi verso gli uomini...chi li difende???
(Rispondi)

 
 
Inviato da puoi0 il 30/07/08 @ 17:05 via WEB
La realta è che siamo ancora sotto il regime maschilista....... Il fatto che una condanna per abuso sia minore di un reato per frode fiscale!!! Siamo un oggetto un canone e alcune donne credeno di essere furbe frutando questo situazione silicone, plastica per piacere a chi poi per cosa..... mentre incrementiamo solo il fatto di essere usate.Pensate di usare il cervello questo è il vero potere
(Rispondi)

 
 
Inviato da AzzurraPiccinni il 30/07/08 @ 18:46 via WEB
è chiaro che non sono gli uomini ad uccidere ma alcuni uomini, fare attenzione a queste sfumatare è un gesto utile alla lotta che si invoce nel messaggio
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da shardana0 il 08/08/08 @ 18:52 via WEB
Hai detto bene non sono gli uomini, ma alcuni uomini ma questi alcuni cominciano ad essere tanti, per questo quelli che la pensano come me, si uniscono al grido di dolore delle donne che non consideriamo affatto inferiori e alle quali non facciamo la guerra, ma anzi si uniscono a loro per combattere gli animali. Io non scorderò mai che mi ha partorito una donna. Un saluto
(Rispondi)

 
 
Inviato da satellitestrano il 31/07/08 @ 00:15 via WEB
Violenza sulle donne ,violenza sui bambini , violenza sugli anziani , vilenza su quello che la società maschile ma anche in parte femminile , viene visto come vulnerabile.Io credo che il problema sia una punta di un iceberg che vede un paese come l'Italia ma ci si puo allargare benissimo all'Europa, in continuo declino culturale ,dove la forma di affermazione sociale migliore è atavicamente il controllo e la prevaricazione.Sottoculture prive di mezzi di comunicazione e di crescita culturale necessari per una maturazione sociale e del sociale. La famiglia , quella che dovrebbe essere l'ambiente di sviluppo di una sana società che cosa è se non il vaso riempito goccia dopo goccia di tutti i mali della società ? Valori sani e persone non arrabbiate non possono produrre violenza esplosiva almeno la ragione questo mi detta.
(Rispondi)

 
 
Inviato da kaos666hoe il 02/08/08 @ 14:59 via WEB
Da 30 anni a questa parte su alcune cose sono irremovibile: violenza gratuita, violenza sulle donne e sui bambini son cose che ASSOLUTAMENTE non tollero. Le vittime di violenza oltre a doversi fare avanti e denunciare queste aberrazioni indegne del nome "uomo", hanno DIRITTO a tutto il nostro supporto. Chiunque sia a conoscenza di violenze e tace è COLPEVOLE tanto quanto chi le commette! Personalmente non conosco metodi giusti per punire le violenze, so solo che se ne vengo a conoscenza non intendo soprassedere: che provino la loro stessa medicina finchè qualcuno non me li toglie dalle mani. In certi casi "vedo rosso".
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da shardana0 il 08/08/08 @ 18:53 via WEB
La pensiamo allo stesso modo... un salutone
(Rispondi)

 
 
Inviato da bruno14to il 09/08/08 @ 16:27 via WEB
Ciao, purtroppo la legge specifica sulla violenza contro le donne che sappia reprimere, educare al rispetto e tutelare langue in Parlamento. Occorre anche un deciso cambio di mentalità e di cultura che si esprima anche con un'effettiva parità di genere. Buon pomeriggio
(Rispondi)

 
 
Inviato da notesitoweb il 09/08/08 @ 21:12 via WEB
è da condannare senza dubbi la violenza sulledonne,ma molte donnine se la cercano scegliendo individui con canoni..che poi li porta in queste spiacevoli situazioni..
(Rispondi)

 
 
Inviato da ermes4_giotto5 il 11/08/08 @ 17:33 via WEB
Ditelo ai padri, alle madri e agli amici di questi animali di non fare gli struzzi, non a noi. Io ne conosco diversi così, ma non sono mai stati miei amici. Ho visto donne ridere e incitare i propri uomini ad aggredire verbalmente altre donne. Bene! Se un giorno incontrassi una di queste donne "coraggiose" con tanto di occhi neri non mi dispiacerà affatto. Nemmeno un po'!
(Rispondi)

 
 
Inviato da UnaCertaIdeaDiUomo il 11/08/08 @ 17:41 via WEB
Tutto vero. Ma mi piacerebbe sapere quanta parte di quelle donne che si sono trovate accanto un uomo manesco, in precedenza non abbiano risposto picche al corteggiamento di uomini un po' meno "veri" ma un filino più sensibili e intelligenti. Ovvio che questo non giustifica in nessun caso la violenza, ma è anche vero che certe tipologie di persone esistono e la difesa migliore sta nel tenersene alla larga. La violenza si può in parte prevenire con l'educazione e l'istruzione (in parte, ripeto, perché i miracoli non li fa nessuno). Ma purtroppo in Italia troppi adolescenti tendenzialmente intelligenti e responsabili vengono marginalizzati con l'accusa infamante di essere "secchioni", come se l'istruzione fosse un handicap. E allora, se si preferisce il fico un po' ribelle che magari si esprime meglio con qualche ceffone, liberi di farlo. Ma senza dare la colpa all'universo...
(Rispondi)

 
 
Inviato da egon69 il 31/08/08 @ 23:45 via WEB
qualunque tipo di violenza su una donna fatta da partner, ex-partner o da sconosciuti è un atto vile e odioso che personalmente mi fa vergognare di appartenere al genere maschile... io penso che oltre ad insegnare già nella scuola ai bambini il rispetto per la donna, bisognerebbe aumentare le pene per i reati di violenza sulle donne... è assurdo ad esempio che uno stupratore rischi al massimo 4 anni e che poi tra attenuanti ed altro non si faccia neanche un giorno.... e poi la polizia dovrebbe prendere sempre in considerazione le denunce per minacce o molestie e non aspettare che avvenga il reato per intervenire...
(Rispondi)

 
 
Inviato da dredd66 il 10/10/08 @ 12:15 via WEB
VIOLENZA DI GENERE Si sta facendo un gran parlare, da un po' di tempo a questa parte, della violenza maschile. Si pone sempre l'accento sul fatto che essa sia rivolta verso le donne, ergendole a guisa, praticamente, di uniche vittime della violenza tout court. Anzi, addirittura si arriva a snocciolare un dato agghiacciante: nella classe d'età compresa tra i 15 e i 44 anni, la violenza maschile sarebbe, in Europa e in Italia, la prima causa di morte per le donne. E' vero: il dato è agghiacciante. Ma lo è perché è falso, non perché è vero! Sono stufo. Stufo di leggere queste assurdità. Il loro scopo è uno solo: fa parte di una strategia, quella femminista, che si avvale di molte tattiche. Una di queste è l'instillazione di un senso di colpa nell'uomo. Il maschio si sente colpevole e si prodiga in tutta una serie di azioni che favoriscono la femmina, attraverso la promulgazione di norme tese a privilegiare le donne in ogni dove. Ed è accaduto. Fine tecnica psicologica: far sentire l'altra persona colpevole, senza definire i confini di questa colpevolezza, senza stabilirne i tempi, senza stabilirne l'entità. L'uomo si sente colpevole ma non riesce a capire bene per cosa, e per quanto tempo dovrà considerarsi colpevole. E, come atto catartico, punisce sè stesso, assicurando a quella che sente come parte offesa, tutta una serie di privilegi (che la parte offesa, altra tattica, nega con tutte le forze: ammettere i privilegi sarebbe la fine della strategia femminista, il suo totale fallimento!). Nella Storia ciò è già accaduto: l'uomo bianco verso i neri negli USA, i Tedeschi verso gli Ebrei: entrambi hanno questa specie di "senso di debito" verso quella che ritengono come parte offesa per colpa delle loro azioni. Tutte queste vicende hanno ciò che sopra ho descritto come denominatore comune. E, a quanto si vede, è una tattica che funziona eccome! Ma io sono stufo. Sono stufo di sentire urlare dati senza una base logica, senza riportarne le fonti... anzi i dati vengono addirittura omessi. Se ne parla ovunque, ma i numeri voi li avete mai visti? Io no! Si urla del maschio assassino: amen. Quella deve essere accettata come verità, poiché è la donna a raccontarla. Quindi il mondo la deve accettare. Punto e basta! Io invece mi ribello e non l'accetto. E i dati li voglio vedere. Li ho visti. E li faccio vedere anche a voi. Traetene voi le conclusioni. Eccoli. Innanzitutto la fonte: l'ISTAT. E' l'Istituto Nazionale di Statistica, tanto caro anche al femminismo, quindi non opinabile. I dati a nostra disposizione risalgono al 2002 - http://www.istat.it/dati/dataset/20051107_00/ - e al 2006 - http://www.istat.it/dati/dataset/20080630_01/ Gli unici completi sono quelli del 2002: in questi, e solo in questi, infatti, è presente una differenziazione importante, assente in quelli del 2006. Mi riferisco all'analisi accurata di quelle "cause di decesso per morte violenta o accidentale", con tutte le varie cause (avvelenamento, percosse, armi da fuoco etc.) che manca nei dati del 2006, per questo molto più generica (dunque non utilizzabile se non per fare proiezioni logiche che poi farò). Distinguiamo allora i casi del 2002 e quelli del 2006. 2002 Dalle tavole scaricabili dal sito segnalato, si ricava che: In quell’anno morirono in italia 560.390 persone, di cui: maschi: 279.296 femmine: 281.094 Nella classificazione ISTAT l’omicidio e le lesioni (mortali, evidentemente) provocati INTENZIONALMENTE da altri corrispondono al codice descrittivo BE 77 (“Omicidio e lesioni provocate intenzionalmente da altri”, appunto), a sua volta ricompreso nella classe BE 71-78 (“Cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti”), così composta: BE(71-78)E - CAUSE ESTERNE DEI TRAUMATISMI E DEGLI AVVELENAMENTI BE 71 Accidente stradale da veicolo a motore BE 72 Altri accidenti da trasporto BE 73 Avvelenamenti accidentali BE 74 Cadute accidentali BE 75 Accidenti causati da incendi e da fuoco BE 76 Suicidio e autolesione BE 77 Omicidio e lesioni provocate intenzionalmente da altri BE 78 Altre cause esterne dei traumatismi e degli avvelenamenti Per omicidio e lesioni provocate intenzionalmente da altri (BE77, quello in oggetto) sono morte in Italia, nel 2002, 560 persone, di cui Maschi: 401 Femmine 159 Come si può vedere, questa è l'unica distinzione eseguita dall'Istat in base al sesso: non esiste nulla che suddivida questo dato in fasce d'età. Quindi ecco la prima incongruenza. Da dove arriva quell'importante "prima causa di morte tra i 15 e i 44 anni"?? Dalla fantasia? O, più malignamente, dal vittimismo?? Secondo voi? Esistono, comunque anche le tabelle che analizzano la casistica in base all'età, senza però differenziare il sesso. Questo significa che il numero che sto per dare comprende, per forza, sia uomini che donne. Ebbene, sul foglio 6 della tavola 3, si possono leggere i dati in base alle classi di età (ripeto: comprensivi di uomini+donne) e si legge che i decessi per omicidio e lesioni volontarie sono stati: età compresa tra i 15 e i 24 anni: 66 età compresa tra i 25 e i 34 anni: 142 età compresa tra i 35 e i 44 anni: 118 Se la matematica non è un'opinione: 66 + 142 + 118 = 326. Dunque, nel 2002, in Italia sarebbero morte, per omicidio o per conseguenza di lesioni volontarie (BE77) 326 persone tra uomini e donne. Ricordo che le donne morte in totale, tra tutte le classi di età, che rientrano nel codice BE77 sono state 159!! Ricordo, che tra queste 159, sono comprese anche le donne uccise da altre donne o da lesioni provocate volontariamente da altre donne! Andiamo ora a vedere i decessi avvenuti per cause naturali, prendendo il solo caso dei tumori, tralasciando (per pietà di chi si diverte a dire certe cose) le altre cause. Ebbene, nel 2002 sono morte per le neoplasie (classi B12-27) 69672 donne in totale. Andando ad esaminare le classi di età: tra i 15 e i 24 anni: 339 tra i 25 e i 34 anni: 896 tra i 35 e i 44 anni: 3086 Sommando, si ottiene un dato pari a 4321 persone morte per neoplasia!! E' un dato complessivo, decisamente superiore alle 326 persone morte poiché uccise. Ed è del tutto logico pensare che, tra questi 4321 decessi, il numero delle donne morte per questa causa sia ben superiore a quello delle donne uccise per mano maschile (anche ipotizzando che le 326 persone morte quell'anno siano tutte donne e che nessuna donna abbia ucciso una sua simile!!). Basta leggere i dati per capire la mendacità e la malafede di certe persone. 2006 Per il 2006 la cosa è più semplice, poiché non esiste la casistica delle morti per causa accidentale o violenta, come nel 2002, ma vi è un dato unico. Ecco quel che si ricava: TOTALE DECESSI FEMMINILI: 282617 (Tav. 1) Cambiando tavola si arriva alla tav. 2A e parliamo di maschi, tanto per capire dove stia REALMENTE il problema della violenza e si legge che tra i 15 e i 34 anni sono morti per cancro 624 maschi e per cause accidentali o violente 3058!!! Passando alle femmine, si legge (tav. 2b): tumori 536 cause violente + accidentali: 615 Deduzioni: 615 è maggiore di 536, ok!, ma qui accorpano cause violente o accidentali! Tra le cause accidentali vi sono gli incidenti stradali, incidenti domestici sul lavoro etc., che, viste le stragi automobilistiche di cui si parla tanto, sicuramente sono piu di 615 - 536 = 79. Ma consideriamo solo gli incidenti stradali per venire loro incontro: davvero ritenete possibile che siano morte meno di 79 donne tra i 15 e i 34 anni in Italia nel 2006 per i soli incidenti stradali (non sono riuscito a trovare la casistica che comprende un intervallo di età compreso tra i 15 e i 44 anni: in queste tabelle) ????? Ma andiamo... Io scommetto di no!! E tutto questo considerando solo le neoplasie, tralasciando di sommare le altre cause di morte naturale! Anzi, vi è presente, nella tabella scaricata, una interessante tavola: alla tav. 2b è, infatti, presente un interessante confronto che esamina dati del 2003, comparandoli a quelli del 2006. I decessi femminili per morte violenta sono stati nel 2003, nell'intervallo di età 15/34 anni, 741, mentre nel 2006 sono stati 615. Quindi è ben evidente il trend al ribasso di questo problema. Allora?? Tutto questo baccano e tutta questa grancassa?? A cosa sono dovuti, se non alla malafede?? "Basta con la violenza sulla donna": lo si legge ovunque, sui manifesti (vergognoso quello di Rifondazione Comunista, uscito in occasione della manifestazione in occasione della giornata mondiale contro la violenza verso la donna), sui blog, sui siti (qui, su Libero, si definiscono gli uomini che non vogliono considerare il problema con il nome di "quaquaraquà", senza pensare che "quaquaraquà" è il pocodibuono, colui, oltre agli altri difetti, ama farsi bello raccontando fandonie, amando fare la voce grossa). E dai dati si vede che il maggior numero di decessi per morte violenta è assolutamente a carico maschile (nel 2006, 3058 uomini uccisi contro 615 donne). Il problema non deve essere la violenza femminile, ma la violenza in generale, poiché considerare (e con il dolo di utilizzare strumentalmente dati completamente inventati e assurdi) solo quella femminile, significa considerare l'esistenza di una classe di cittadini che deve essere più salvaguardata di altre: significa considerare il fatto che esista una "razza superiore" che deve godere di maggiori benefici a scapito dell'altra, cosa che riporta a tristi "germanico/ariani" ricordi. Ed è quello che sta accadendo. Basta leggere su tutti i quotidiani, tutti i siti (esclusi quelli che si occupano di Questione Maschile, che già hanno evidenziato il problema) o vedere ogni telegiornale. Ma le interessate negheranno sempre, cercheranno di screditare, poiché ammettere questi dati che tanto clamorosamente le sbugiardano, significherebbe ammettere una cosa inammissibile per loro: il torto. E le donne, si sà, per definizione, devono sempre e solo avere ragione. Quindi, avanti Savoia! Approfitto di questo spazio per dire che, fino a che esisterà questa condizione di menzogna, non firmerò MAI alcuna petizione in favore di provvedimenti per risolvere (a questo punto lo devo dire) il presunto problema della violenza di genere! http://blog.libero.it/questmaschile/view.php?id=questmaschile&mm=0808&gg=080829
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da dredd66 il 10/10/08 @ 12:16 via WEB
In pratica: qui sopra ecco i dati che mi erano stati richiesti. Chi si deve documentare, ora?
(Rispondi)



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963