Creato da: Blog_Magazine

Blog Magazine

Il Blog Ufficiale della Community di Libero

Area personale

- Login

Cerca in questo Blog

 
trova
 

Archivio messaggi

  << Luglio 2024 >>  

Lu Ma Me Gi Ve Sa Do

 1   2   3   4   5   6   7 
 8   9   10   11   12   13   14 
 15   16   17   18   19   20   21 
 22   23   24   25   26   27   28 
 29   30   31         

Guarda le immagini del Mese

I miei Blog Amici

Leggi e diffondi

Scrivi anche tua.gif
 
Citazioni nei Blog Amici: 397

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.

RSS (Really simple syndication) Feed Atom

BlogMagazine

Top 100 Italia di BlogItalia.it e Technorati

Cunctator

Free Hit Counter Code

 

Messaggio N° 1772
02/03/2006 - 10:14:01

8 MARZO SERATA TIPO...



Si diceva Dio salvi la regina, io direi di estendere la cosa: Dio salvi le donne da quelle serate organizzate in ristoranti, pub e discoteche a 30 euri tutto compreso: primo, secondo e contorno e spogliarello con visione velata dello…ehm spiedino,malamente velato da un perizoma leopardato e scene deliranti che fanno pensare che noi abbiamo effettivamente un cervello di una lucertola, oserei dire…in serate come queste di lucertola in calore!

Non cercate di negarlo, tanto non vi crederei, chi di voi non è mai stato trascinato, da amiche, madri, nonne, sorelle a passare una allegra serata di festeggiamenti e si è data dell’idiota per il resto della sua vita? Chi di voi dopo serate del genere non ha pensato che quelle povere operaie morte da cui nasce la festa si stavano rivoltando nella tomba? Chi di voi non ha pensato che il 68 ce lo siamo inventato, come il femminismo e che l’emancipazione femminile è sicuramente il nome di una pizza?

Ebbene si, sono stata trascinata anche io, qualche anno fa da mia madre…” Portamo pure tu nonna, pora vecchia se diverte!” Già salita in macchina mi sentivo componente effettiva del trio monnezza: fame, speranza e debolezza, ma varcata la soglia del locale, un ristorante che “Peppe lo zozzone” sembrava il Grand’Hotel,ho capito che aver commesso “ l’errore della vita mia”!

Su ogni piatto un bel mazzo di mimose, e i tavoli occupati, solo ed esclusivamente da donne, vestite come donnine di avanspettacolo, un casino che un pollaio era niente al confronto, i discorsi più intelligenti erano “ stasera sono scappata” o “ o che bello stasera sono libera” “ finalmente potrò fare quello che voglio” sembrano tutte scappate da Rebibbia o dalle Mantellate, o forse da qualche galera erano effettivamente scappate: DA CASA LORO!

Improvvisamente si abbassano le luci e t’arriva il tamarro che si deve spoglià, urla deliranti….( no ma siamo proprio sceme) tutto unto che inizia a contorcersi e piglia mo una vecchia mo una ragazzina  per farsi levare i pezzi del suo vestiario da Tuareg, ( anche loro si rivoltano nelle loro tombe) e improvvisamente prende me e inizia a strofinarsi, mentre dentro di me penso alla doccia che dovrò farmi con Last al limone, tutto quell’unto addosso, ma che schifezza è?!?!

Tutte le donne in piedi sulle sedie che ballano e urlano “ OLELE’ OLALA’ FACCELO VEDE’ FACCELO TOCCA’ “ nonnaaaaaaaaaa sta bonaaaaaaaaa che te se alza la pressione, ma te rendi conto che stai a fa?” niente non scende, di mia madre ho perso le tracce, giuro domani le faccio ricoverare tutte e due al manicomio, “ nonna te prego c’hai 85 anni me te senti male”…niente il delirio e totale… e urla più forte “ NUDO NUDO NUDO NUDO” insieme a una marea di esseri, no non posso chiamarle donne, che sembra non abbiamo mai visto uno…ehm… spiedino in vita loro, mentre il tamarro di prima mostra un perizoma leopardato, e mi porge un mazzo di mimose dicendomi “ frustami con questo fiore” no…io te ammazzo proprio! 

Cerco  un uomo intelligente in questo scempio, non voglio stare qui dentro ad assistere alla rappresentazione della “ donna dementis arrapatos “ ( il latino non lo so)  al raduno delle scappate di casa per una notte che domani non si sogneranno nemmeno di uscire con le proprie amiche, per stare insieme, per parlare, per confrontarsi e vivono solo stasera, ma non è vita questa…”nonna essi bona…tornamo a casa, guarda che lo dico al dottore”!

Essere donna oggi? Ma speriamo pure domani e pure il resto della nostra vita, e l’unica canzone che riesco a canticchiare tornando a casa è : IL MIO NOME E’ MAI PIU’ ….E’ MAI PIU’…E’ MAI PIU’!!!!!!!!!!


E chi lo festeggia così non me ne voglia troppo, specialmente le lucertole, speriamo che non si offendano!

scritto da: sissunchi

Inviato da: sissunchi Commenti: 21



 
 
Inviato da julia974 il 02/03/06 @ 13:06 via WEB
mai piùùùùùùùùùùùù hahahaahhahaah.....sissuuuuuu sei tutti noiiiiiiiiiiiiiii ehehehheeh.......
(Rispondi)

 
 
Inviato da occhidilunapiena il 02/03/06 @ 14:07 via WEB
Sono molto dispiaciuta di deluderti, non ho mai assistito ad uno spogliarello maschile e tanto meno il giorno della festa della donna. Sei in quel periodo festeggio con molto piu' piacere il mio compleanno
(Rispondi)

 
 
Inviato da k.a.j.a.l il 02/03/06 @ 14:46 via WEB
anche io non ho mai assistito ad uno spogliarello maschile, salvo a mio esclusivo beneficio e con ruolo interattivo; non credo però sia possibile negare una realtà , nella quale noi donne siamo spettatrici consenzienti o attrici esagitate e...paganti!. Stigmatizzarla con la dovuta ironia è un invito alla riflessione non certo un je accuse. Più facile dire : io non c'ero.
(Rispondi)

 
 
Inviato da VINCYSHEVA il 02/03/06 @ 16:44 via WEB
Ciao, non avevo mai visto il blog magazine... bella idea... ma si possono chiedere anche info? per esempio vorrei sapere se in chat si può fare la chat como e dintorni ed essere l'amministratore...grazie...
(Rispondi)

 
 
Inviato da stella_alpina72 il 02/03/06 @ 17:36 via WEB
ciao.. scusami l'intrusione! La Sfida di Michea: azzeriamo il debito dei paesi poveri entro il 2015. Vieni nel mio blog e dimmi cosa ne pensi se ti va! ciao e grazie
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da sissunchi il 02/03/06 @ 18:21 via WEB
Ma per carità...stai spammando su tutti i blog di Digiland, che vuoi che sia se lo fai anche qui
(Rispondi)

 
 
Inviato da Sweetear il 03/03/06 @ 11:25 via WEB
dico con assoluta sincerità che non ho mai partecipato a nessuna festa intesa come la tua descrizione:e chi lo fa non è un DONNA,ma solo una STUPIDA,se per festeggiare la nostra festa dobbiamo vedere uomini nudi che si spogliano...
(Rispondi)

 
 
Inviato da aranciodolce il 04/03/06 @ 22:31 via WEB
buonasera..sissunchi, ho letto il tuo post..e mi è tornato in mente.. una serata tipo,quella che tu descrivi,l'ho vissuta..circa una decina di anni fà...... stesso casino e stesso tema ,volgare ...atteggiamentei di alcune donne,con stè maschio..perizomato. io mi sono vergognata e parecchio.. mai più...il mio nome è mai più..concordo!!!! Marie.
(Rispondi)

 
 
Inviato da vincenzo090175 il 05/03/06 @ 01:41 via WEB
Vedere per l' 8 Marzo tanti gruppi di ragazze che escono da sole mi mette un po' di tristezza! Ma bisogna aspettare la festa della donna?? La festa della donna deve essere ogni giorno, per ciò che rappresenta nella società. Mi darete ragione: Le donne sono dei diavoli ma senza di loro la vita sarebbe un inferno! W le donne
(Rispondi)

 
 
Inviato da liu81 il 08/03/06 @ 12:03 via WEB
io convivo col mio amore ma ognuno ha i suoi spazi.. nn mi serve la festa della donna x uscire a scatenarmi con le amiche ..ma proprio perchè usciamo sempre un paio di volte a settimana non salto la festa della donna! nn sono una di quelle che si fa un anno di galera per poi uscire a fare vaccate.. esco il mercoledi e il venerdi da anni x nn perdere le amicizia migliori e la sera della festa della donna usciamo agigungendo al locale una cenetta prima! in quanto agli uomini che si denudano..w w w non posso dir altro che w! dopo 1 anno in cui solo la donna è oggetto.. almeno una sera in cui lo siano loro che kakkio mi pare + che giusto! buona serata a tutte le donne...e buni strip!! :-D
(Rispondi)

 
 
Inviato da atletica1 il 08/03/06 @ 12:12 via WEB
non ho mai visto uno spogl neppure io....ma quasi quasi quest'anno divento "lucertola"...atletica1
(Rispondi)

 
 
Inviato da Freeland2001 il 08/03/06 @ 13:32 via WEB
quanto hai ragione sussinchi... sono anni ke mi inkazzo se mi fanno gli auguri l'8 marzo sono donna tutto l'anno e nn ho certo bisogno di 1 giorno di "libertà" per uscire con amiche e amici. Ho avuto ankio l'esperienza di una serata così, ma ero insieme al mio ragazzo l'unica coppia in mezzo alle lucertole... uno strazio ma anke un divertimento unico...Da allora quando devono uscire a cena controllo bene ke nn sia l'8 marzo! MAI PIU' forever
(Rispondi)

 
 
Inviato da juneandjuly il 08/03/06 @ 14:02 via WEB
Certamente la donna ha di che dolersi della situazione di subalternità a cui è costretta e la volontà di emancipazione e di uguaglianza con l'uomo, a cui aspira è, non solo legittima, ma sorretta da pressoché universali e autorevoli dichiarazioni di Organizzazioni Internazionali, umanitarie, sociali, politiche; Carte dei Diritti; Costituzioni. Tanti proponimenti, tante parole, tante dichiarazioni... inutili, poiché non è sufficiente la volontà di giustizia per ottenerla, in quanto essa è strettamente legata alla realtà socioeconomica in cui si trova. Nella società medioevale la donna, dal momento del matrimonio, abbandonava la sudditanza della casa paterna ed entrava a far parte della "grande famiglia patriarcale" del marito, gli unici ruoli che poteva svolgere erano i lavori domestici e nei campi. Con la trasformazione capitalistica dei rapporti di produzione che richiamavano verso le città enormi masse in cerca di lavoro, si affermò la "piccola famiglia patriarcale" composta di un solo nucleo famigliare e il conseguente ingresso della donna nell'ambito lavorativo della fabbrica che ha permesso (anche perché era nell'interesse del capitale), l'inizio della sua emancipazione pur senza permetterle di acquisire un'istruzione che le consentisse una reale parità con l'uomo anzi, lo sfruttamento delle donne e dei bambini era, e ancor oggi nella maggior parte dei Paesi del mondo rimane, il peggiore. Dopo secoli di "progresso", la donna dei Paesi industrializzati, lungi dall'aver conquistato la parità con l'uomo, è anche mercificata e utilizzata come oggetto. Sappiamo che nelle città del nostro Paese, così "libero" e "democratico" sono state scoperte ragazze e bambine ridotte a lavorare in semi-schiavitù oltre 12 ore al giorno per poche migliaia di lire. Così come nella ex Germania Orientale, dopo la distruzione del socialismo, per avere la speranza di un posto di lavoro, le donne debbono ricorrere perfino alla sterilizzazione. Queste tragedie convivono con il consumismo più sfrenato, ottenuto con lo sfruttamento atroce dei popoli del cosiddetto Terzo Mondo, dove, per permettere il nostro consumismo muoiono 40.000 bambini al giorno per fame; dove la nascita di una femmina è vista come una disgrazia per le misere famiglie che hanno bisogno di figli maschi, robusti, per produrre il nostro consumismo. Altro che festa: questa è l'innumerevole beffa che si aggiunge all'iniquità. L'emancipazione della donna, in qualunque parte del mondo, si collega all'emancipazione politica dei lavoratori e, poiché la subordinazione della donna, come lo sfruttamento della classe operaia, ha radici nei rapporti di produzione, rimane un problema insolubile se affrontato nell'ottica e con gli strumenti e la cultura borghese, perché ciò è parte integrante della struttura antagonistica della società di classe che pone costantemente in competizione gli uni contro gli altri; una classe contro l'altra; il bianco contro il nero; il "normale" contro il "diverso"; l'uomo contro la donna; l'umanità contro la natura, riproducendo in negativo la legge della giungla, dove sopravvive solo il più forte, il più aggressivo, elevando la violenza a regola di sé stessa. Solo una società mirata alla collaborazione, che non gestisce l'economia come un fatto privato, ma la finalizza ai bisogni del popolo al quale restituisce servizi sociali e vita dignitosa in cambio del suo lavoro può affrontare risolutivamente il problema della donna: solo la collettivizzazione dei mezzi di produzione può portare all'eliminazione di ogni forma di oppressione di classe, razziale e di sesso. "Schiavo del capitale, l'uomo, corrotto dalla sua stessa schiavitù, cerca di prendere la rivincita soggiogando la donna, sfruttandola e martirizzandola. Estenuato da un lavoro senza gioia e senza ideale, l'uomo cerca oblio nell'alcol, nella crapula; la donna, custode del focolare, ne è sempre la vittima. E' la donna che prepara la carne da cannone, la carne da sfruttare, la carne da piacere. La donna non diventerà libera che quando l'uomo sarà libero". (Carla Ravera, 1921) Nell'inverno del 1908, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte dell'opificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco. Le 129 operaie morirono, arse dalle fiamme. Fu Rosa Luxemburg a proporre, in ricordo della tragedia, la data dell'8 marzo come giornata di lotta internazionale. 8 MARZO, GIORNATA DI LOTTA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
(Rispondi)

 
 
Inviato da lucreziaborgia il 08/03/06 @ 15:10 via WEB
Ho riso da matti. Grazie di avermi avvertita: io non ho mai partecipato a seratine del genere, ma sapendo bene cosa mi aspetta... me ne guarderò bene! Mitica tua nonna!!! ^_^
(Rispondi)

 
 
Inviato da VENERE78. il 08/03/06 @ 16:43 via WEB
june mio dio quanto hai scritto ahahaha e' un romanzo nn ti pare eccessivo??kmq x dire una mia opinione nn sono mai stata in nessun locale in particolare a festeggiare l evento ne tanto meno a guardar uomini spogliarsi a meno ke nn mi bevo prima una bottiglia di wisky e diamo la colpa all alcol ahahaha ora e tutto un evento commerciale dovrebbe essere una commemorazione x ricordare l accaduto di quelle povere operaie ma cosi' nn e' per essere una donna poi non condivido l' eccessivita' di questo giorno mi chiedo cosa si fa' in 364gg? si aspetta l' 8 marzo per ricordarmi di esserlo?ma poi penso che se esiste tutto questo ed e' il caso di dirlo e' proprio xke' la maggior parte delle donne lo vuole questa e' la verita'.
(Rispondi)

 
 
Inviato da Una_Rosa_Blu_87 il 08/03/06 @ 17:49 via WEB
io stasera me lo passo a casa a studiare ahahah alla faccia dei mmm omaccioni delle pizzerie...
(Rispondi)

 
 
Inviato da nonferirmi il 08/03/06 @ 21:09 via WEB
eheh bellissima questa descrizione dell'8 marzo ^__^ Per la traduzione in latino ti consiglio un bel senex libidinosus... che significa vecchio sbavoso ehehe ciao!
(Rispondi)

 
 
Inviato da luna4ever il 08/03/06 @ 22:12 via WEB
buahah concordo in pieno....anche se la curiosità di andare a una cena del genere non me la sono ancora tolta...ci andrei solamente x vedere le donne ke si esaltano a vedere un po' di carne unta...mamma mia che delirio...se questa è emancipazione voglio tornare al 1800...
(Rispondi)

 
 
Inviato da pegasus678 il 09/03/06 @ 01:32 via WEB
Nel 2006 la festa della donna non può che essere così... Sono finite le battaglie del sessantotto, non è più tempo per motti femministi e sinistroidi.... Rinunciateci ed accontentatevi dello spogliarello per festeggiare l'otto marzo!
(Rispondi)

 
 
Inviato da falcoman75 il 25/03/06 @ 16:55 via WEB
mi hai fatto crepare dal ridere...! la cosa drammatica e che è tutto vero!!!
(Rispondi)

.. 
 
Inviato da a_raffa il 25/03/06 @ 16:56 via WEB
fratelli' ma sempre danni fai
(Rispondi)



© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963