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Messaggi di Giugno 2005

Messaggio N° 1583
Tag: Noi&Voi
29-06-2005 - 17:36

Nuova WebMail di Libero

Accedi alla tua casella di Posta e scopri le novità della nuova WebMail di Libero.

Se hai qualche commento o suggerimento scrivici sul Forum !

Nuova grafica e navigazione più semplice.
La nuova interfaccia WebMail segue lo stile della Home Page e cerca soprattutto di ottimizzare il posizionamento dei comandi principali.
Le principali novità riguardano principalmente la struttura della pagina:

-Maggiore visibilità delle funzioni principali (scrivi, opzioni, gestione cartelle...) in tutti i servizi di Libero Mail tra i quali Jumbo Mail, FotoAlbum, SMS e MMS

-Inserimento di nuovi comandi di selezione dei messaggi

-Spazio di occupazione della casella sempre visibile

...e tanti altri piccoli miglioramenti per rendere più semplice, pratica e veloce la consultazione dei messaggi via Web.

Altre novità sono in arrivo...non perderle!

Lo Staff di Libero

Articolo pubblicato da: Staff di Libero

Messaggio N° 1582 29-06-2005 - 10:38

L'anidride carbonica

Con il Protocollo di Kyoto i paesi industrializzati si impegnarono a ridurre entro il 2012 le emissioni dei gas serra, di cui l'anidride carbonica è il 60%, del 5,2% rispetto al 1990. Il negoziato venne stipulato a Kyoto, in Giappone, nel dicembre 1997 durante la Conferenza COP3 della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici.


Sebbene la sottoscrizione iniziale dei paesi fu un atto puramente formale, la ferma determinazione di alcune nazioni promotrici ha portato nel settembre 2004, dopo la ratifica della Russia, al superamento del limite minimo del 55% delle emissioni in atmosfera ed alla piena operatività del Protocollo. Restano, in ogni caso, ancora fuori paesi come Australia e Stati Uniti, rei di non aver ratificato l'accordo per paura di danneggiare il proprio sistema industriale. Le due superpotenze nel 1990 emettevano rispettivamente USA 36,1% del totale e Federazione russa 17,4% mentre l'Australia emetteva il 2,1%, dato minore ad esempio di Italia (3,1%); Giappone (8,5%); Germania (7,4%); Polonia (3,0%) e Regno Unito (4,3%).


Se si analizzano i dati riguardo all'effetto serra, si evince che i gas serra hanno comportato un incremento della temperatura media terrestre. I principali gas che si ritengono responsabili di questo incremento sono: il metano, il vapor acqueo, gli ossidi d'azoto, i clorofluorocarburi e l'anidride carbonica (CO2). Quest'ultima viene prodotta in tutti i fenomeni di combustione utilizzati per le attività umane industriali e principalmente per gli autoveicoli e la produzione di energia elettrica. Basti pensare che a inizio secolo la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera era di circa 290 ppm corrispondenti allo 0,03% della composizione dell'atmosfera, oggi è circa 370~380 ppm (0,04%) e si pensa che nel 2050 possa raggiungere le 550~630 ppm (0,06%) se non si prenderanno dei provvedimenti.


In questi casi, le strade da seguire per agire positivamente possono essere due: la prima consiste nell'eliminare la causa primaria, cioè l'inquinamento dovuto alle attività moderne dell'uomo mentre la seconda consiste nello sfruttamento delle risorse naturali. Di queste ultime si parla relativamene poco e spesso non vengono messe in relazione all'argomento dell'effetto serra. Mi sto riferendo alla deforestazione ed all'azione positiva che invece deriverebbe dalla maggior cura del patrimonio boschivo-forestale e vegetale. Le piante sono classificate come organismi autotrofi e produttori poichè prelevano alcune sostanze inorganiche dal mondo inanimato e con l'aiuto della luce solare e delle reazioni chimiche che vanno sotto il nome di fotosintesi clorofilliana, producono sostanze organiche in grande quantità come il glucosio, uno zucchero semplice la cui formula chimica è C6H12O6. Grazie alla fotosintesi clorofilliana, l'anidride carbonica viene assorbita e distrutta, mentre il suo prodotto di scarto è l'ossigeno, sostanza preziosa per la nostra atmosfera, costituita da circa il 20% di O2.


La fotosintesi può essere rappresentata da questa equazione generale: 6CO2 + 6H2O + energia -> C6H12O6 + 6O2 (anidride carbonica + acqua + energia solare -> glucosio + ossigeno), anche se la sequenza delle reazioni è molto più complessa e qui si esprime solo il bilancio delle sostanze in entrata ed in uscita. La deforestazione e la perdita di suolo coperto da foreste a causa di incendi, che rubano territorio ombroso a vantaggio di quello coltivato, provoca l'immissione nell'atmosfera di grandi quantità di anidride carbonica derivante dalla combustione e brucia una risorsa naturale che altrimenti funzionarebbe come un polmone verde che consuma anidride carbonica e produce ossigeno, utile allo sviluppo della vita di vertebrati e invertebrati terrestri.Una elevata incidenza delle cause naturali degli incendi si può osservare nella parte settentrionale degli Stati Uniti e in Canada, dovuta all'elevato numero di temporali stagionali non seguito da precipitazioni. Anche da noi si possono sporadicamente osservare questi incendi innescati da fulmini, mentre sono meno frequenti quelli scatenati da lapilli e colate laviche. Nei paesi del Meditarraneo gli incendi boschivi sono dovuti principalmente a cause volontarie ed involontarie, mentre qualli dovuti a cause naturali sono circa il 3% per Grecia, Spagna e Francia, mentre scendono allo 0,3% per Portogallo e Italia. Ma i dati più agghiaccianti rimangono quelli relativi alla foresta amazzonica quando a partire dal 1960, in Brasile, Bolivia, Colombia, America Centrale sono stati bruciati o rasi al suolo decine di milioni di ettari di foresta, oltre un quarto dell'intera estensione delle foreste centroamericane, per far posto a pascoli per bovini.


Collabora con noi


 



Articolo pubblicato da: luc_30

Messaggio N° 1581 29-06-2005 - 10:29

Giustizia dove?

Da anni lavoro in una di quelle comunità che credono nelle persone, che credono che una persona che ha fatto uso di droghe possa un giorno reintegrarsi nel sistema e vivere una vita piena e felice, come nelle favole a lieto fine. Certo, è un lavoro difficile, le statistiche dicono che solo una persona su dieci arriva a fine programma in una comunità e di questi il cinquanta per cento circa ricade nella droga. Ma non è di statistiche che voglio parlare. Voglio parlare di un ragazzo, che per questioni di privacy chiamerò con un nome fittizio, e della sua storia.


Claudio arriva da noi nella primavera del 2002, messo male come tanti altri. È un ragazzo del sud, non più giovanissimo, ma è la sua prima vera esperienza in comunità. Dice che è stanco di non vedere sua figlia crescere. Poco alla volta, passata l’astinenza, Claudio si rimette in forze e qui si inizia a capire che ha intenzioni serie. È una persona colta, ha molti interessi, segue le regole e si fa un sacco di domande, cerca di prendere tutto quello che la comunità riesce a dargli. In breve tempo diventa una figura carismatica nel gruppo, rispettata non per la sua forza ma per il suo coraggio di cambiare vita a quarantadue anni.


Così passa il tempo, fino al 2004 quando deve fare un processo per un reato commesso nel 1998 per "effrazione con tentativo di furto". Quando mi racconta come è andata la storia quasi non ci faccio caso. Mi dice che in realtà, una sera d’estate, era entrato nel cortile delle scuole elementari per farsi, poi, notando che i bidelli avevano dimenticato una finestra aperta, aveva deciso di entrare, per non rischiare di farsi vedere. Finito di farsi, si mette in tasca i "ferri del mestiere" e, non ben conscio di quello che stava facendo, accende la luce del corridoio per trovare l’uscita. In pochi minuti arrivano i carabinieri e lo arrestano. Lo rilasceranno la mattina dopo.


Al processo chiede gli affidamenti in comunità e, dopo poco tempo, all’assistente sociale del Centro Servizio Sociale Adulti (CSSA) di zona viene chiesto di svolgere i primi colloqui di conoscenza con lui e di relazionare al giudice.


Lui, nel frattempo, nel marzo 2005 finisce il programma all’interno della comunità che, volontariamente, ha prolungato. Trentasette mesi anziché diciotto, "per sicurezza".


Il dieci maggio 2005 la doccia fredda: respinta l’istanza. Nelle motivazioni risulta che il ragazzo è una persona pericolosa in quanto non era il suo primo reato, risulta che le relazioni positive del CSSA non sono attendibili in quanto, secondo il giudice, lui ha abilmente abbindolato l’assistente sociale per usufruire degli affidamenti. Tanto meno le relazioni più che positive della comunità sono servite ad avvalorare quelle del CSSA.


Così, per un reato commesso nel 1998 ora Claudio deve farsi otto mesi di carcere.


Sono arrabbiato. Sono sempre stato il primo a dire che chi sbaglia deve pagare per i propri errori, ma bisogna sempre valutare la situazione ed il momento per trovare una pena adatta, tanto più quando il sistema giudiziario italiano viene definito come rieducativo e non solo punitivo.


Le mie preoccupazioni sono molte, soprattutto nel vedere andare in carcere un ragazzo che aveva moltissima voglia e moltissime chanches di tornare a godersi la vita nel modo più sano.


E quello che mi fa più arrabbiare è che una giustizia che dovrebbe essere uguale per tutti, ancora una volta mette in carcere un poveraccio, mentre i veri ladri e i veri assassini (quelli con i soldi) godono di privilegi che nemmeno io, libero cittadino, mi sogno.


Ed è qui che mi domando: "giustizia dove?"


Collabora con noi




Articolo pubblicato da: yoshimitzu

Messaggio N° 1580 29-06-2005 - 10:04

Il raduno di Genova per noi (18/06/2005)

Se vuoi anche tu partecipare ad un raduno o proporne uno, vai qui!


"Con quella faccia un po' così... quell'espressione un po' così... che abbiamo noi prima di andare a Genova..."


Beh ragazzi… vi assicuro che alla cena della Superba Stanza di Genova per noi di "facce un po’ così" ce n’erano a volontà!!!!


Ebbene sì… ci siamo nuovamente incontrati sotto la Lanterna, una cena ben riuscita e molto divertente che ha radunato circa 40 persone di questa community!


La serata si è svolta in un ristorante di Bavari, sulle alture della città, raggiungerlo è stata un’impresa … dopo alcuni tentativi di depistaggio da parte dei pochi eletti che ne conoscevano l’ubicazione e indicazioni telefoniche assolutamente inventate siamo arrivati al "Forchettone" e abbiamo condiviso una cena luculliana dal menù tipicamente Ligure… il tutto annaffiato da tanto vino e da tanta ………… acqua… eh si… infatti la nostra serata si è conclusa a gavettoni , come nella migliore tradizione Zeneze.. hehehe!!!


Scene da film di Tarantino ve lo posso assicurare: infatti oltre all’acqua a fine serata sono volati ortaggi di ogni genere… soprattutto patate e finocchi…


La colonna sonora della serata è stata gentilmente offerta da un gruppetto di … pavoni !! Si , avranno pure un meraviglioso piumaggio , peraltro nascosto dalle tenebre , ma gli splendidi animali piumati hanno una voce …torturante !! Avremmo preferito uno stormo di cornacchie o anche di avvoltoi… dovremmo proporre un sondaggio in chat : "i terribili starnazzi sono più simili a una trombetta da stadio o all’ultimo gorgoglio agonico di un essere orrendamente torturato?"


La cosa incredibile è che , nonostante la fama dei genovesi , abbiamo sbagliato a raccogliere i soldi, ci siamo ritrovati alla cassa con 60€ in più che con grande stupore di tutti abbiamo dato di mancia alle cameriere… insomma sfatiamo anche il mito dei Genovesi avari, altro che braccino corto , siamo il massimo della generosità… forse per farci perdonare il ristorante allagato e le ore di straordinario , visto che non ce ne volevamo più andare !


Vi aspettiamo al prossimo raduno …ma mi raccomando non dimenticate l’impermeabile!


Collabora con noi




Articolo pubblicato da: alienata
Messaggio N° 1579
Tag: Sport
20-06-2005 - 01:18

Gp degli Stati uniti

Digiland vi segnala il Forum
"Parliamo di... Sport"
per discutere di questo argomento!


Che dire? Fallimento totale del management della Formula 1. Soltanto sei macchine al via (i team Bridgestone), 150.000 persone incavolate per aver pagato inutilmente un biglietto, qualche lattina gettata in pista per protesta, bordate di fischi, la Ferrari che vince un gp scontato, Jordan (Monteiro sul podio) e Minardi che prendono punti nell'unica gara in cui possono prenderli.

Unico attimo di suspence (in 71 giri di gara) Barrichello che si fa fregare la vittoria da Schumy all'uscita box, dopo un quasi contatto tra i due e il successivo congelamento delle posizioni. Ettore Giovannelli che intervista piloti e team manager ai box, tutti che dicono che prima di tutto viene la sicurezza (giustissimo) che è frustrante non correre... bla bla bla.

Domande:

1) - La Michelin spende decine di milioni di euro per sviluppare gomme competitive, è in grado di simulare tutte le condizioni possibili ed immaginabili, ha una marea di dati sulla pista di Indianapolis relativi ai valori di carico che gravano sulle gomme nella famigerata curva sopraelevata, possibile che porti gomme che son definite dallo stesso capo della casa del bibendum.. "non in grado di reggere per più di 5 giri"..?

2) - La F.I.A. se tiene tanto allo spettacolo e all'immagine, perchè non accetta di far correre la gara mettendo una chicane nel punto incriminato e consentire ai team Michelin di correre ugualmente, non assegnando loro nessun punto?

3) - Credete che la Formula 1 a questo punto sia gestita da incompetenti?

La risposta all'ultima domanda è fin troppo facile.



Articolo pubblicato da: ReyMysterio619

Messaggio N° 1578 18-06-2005 - 11:24

Ditelo con i fiori... ma non sbagliate fiore - 3^ parte

Chi non ha mai sfogliato una margherita pronunciando il rituale "m’ama, non m’ama"? A questo fiore sono riconosciute in effetti facoltà premonitrici.
Nel medioevo, tuttavia, nell’ornarsi la fronte con delle margherite, una donna indicava la propria insicurezza sull’affetto dell’amato.


La margherita simboleggia la semplicità e, come il giglio, la purezza!


La mimosa è il simbolo indiscusso della festa della donna. Il suo aspetto delicato non deve trarre in inganno. Questo fiore è forte è vitale. Non a caso dunque nel linguaggio dei fiori simboleggia la forza e la femminilità.


Ricorriamo alla mitologia per parlare del "narciso".


"Eco" era una giovane e loquace ninfa condannata da Giunone a ripetere solo l’ultima sillaba dell’ultima parola di colui che l’avesse interpellata. Quando si innamorò del bellissimo "Narciso", il suo dramma si amplificò. Narciso, infatti, infastidito dal suo strano modo di esprimersi incominciò a trattarla male. Il cuore della giovane ninfa si spezzò ed incominciò a consumarsi lentamente. Gli Dei, allora, impietositi la trasformarono in rupe. Ancora oggi urlando davanti ad una rupe si può, infatti, udirla rispondere ripetendo le nostre ultime sillabe.


L’indifferenza di "Narciso" nei confronti della giovane Eco indignò Nemesi, la dea della vendetta, che sotto le sembianze di un cacciatore propose a Narciso di seguirla in un luogo ricco di selvaggina. Lì, Nemesi, invitò il giovane a specchiarsi in una fonte d’acqua chiara e immobile. Chino sulla fonte Narciso s’innamorò della sua immagine riflessa senza più riuscire a staccarsi da quella visione.


Il "narciso" cresce lungo i piccoli corsi d’acqua e sembra piegare il suo stelo quasi a volersi specchiare. Nel linguaggio dei fiori indica "vanità ed incapacità d’amare".


Molto meglio aggiungere al nostro omaggio i "non ti scordar di me". Anche dietro al significato di questo fiore si nasconde una leggenda. Si narra che due innamorati, passeggiando lungo il Danubio scambiandosi tenerezze, scorsero, trasportati dalla corrente, dei fiori di colore blu. Il giovane tentò di raccoglierne alcuni per farne dono alla sua amata ma, malauguratamente, cadde nelle acque. Scomparendo tra le correnti riuscì tuttavia a gridare "non dimenticarmi mai". Questo fiore simboleggia la "fedeltà e l’amore eterno".


Anche se attirano molti insetti le "orchidee" sono fiori che hanno nella particolarità delle forme, nel profumo delicato e nel significato dei punti di forza impareggiabili. Simboli di raffinatezza e lusso nel linguaggio dei fiori comunicano "sensualità". Impossibile non colpire una donna con un tale omaggio. Non entrerete certo nelle sue grazie solo per questo però, tenetelo a mente!


Le "rose" sono le regine dei fiori per antonomasia. In genere si pensa che a prescindere dal colore sia un bel gesto regalarle. Non corriamo però rischi inutili. Rossa è simbolo d’amore e passione, gialla però simboleggia la gelosia e l’infedeltà! Simbolo di purezza è quella bianca; di dolcezza e fascino quella rosa. Se regalate rose color corallo indicate desiderio. Volete far sapere che il vostro è un colpo di fulmine? Beh, allora chiedetele senza spine!


Il "tulipano" ha origini turche. Nella tradizione orientale è molto nobile il suo significato, cioè quello di amore perfetto, ma purtroppo non tutti conoscono la sua genesi e da sempre per noi occidentali è un simbolo olandese. In Olanda in verità ci arrivò solo nella seconda metà del cinquecento, diventando subito ricercatissimi. Il suo prezzo salì così vertiginosamente che nel 1637 il governo olandese dovette calmierarne il prezzo. Sarà forse per questo che nel mondo occidentale il suo significato è ben diverso. Attenzione dunque a regalarli, indicano "incostanza".


Parliamo, infine, della "viola" e della "viola del pensiero"!


La prima indica modestia e pudore. Probabilmente il suo significato è dovuto al fatto che la sua corolla si china davanti al sole per evitare la troppa luce.


La seconda sembra sia, seconda la mitologia greca, una creazione di Giove. Innamoratosi della ninfa Io, il padre degli Dei fu costretto a trasformarla in mucca per proteggerla dalle ire di Giunone. Per lei e per il suo sostentamento Giove creò questi splendidi boccioli . Nel linguaggio dei fiori, ovviamente, simboleggia la "ricordanza"!


Siamo così giunti alla fine di questa breve carrellata floreale. Passando davanti ad un fiorista, magari, vi soffermerete d’ora in poi.


Il mio consiglio, però, vuole arrivare anche alle donne. Per concetto si pensa che gli uomini non apprezzino i fiori. Non ne riceviamo quasi mai in verità! Vi dirò di più, quindi. Di chi ci regala un fiore serbiamo sempre memoria.

 



Articolo pubblicato da: Welch

Messaggio N° 1577 18-06-2005 - 11:08

Persone, demoni, parole - 2^ Parte

Al "sempre" ed al "mai" ho imparato a non credere più. Non lo dico con amarezza, anzi, sono ben contenta che quel velo di Maya che mi copriva gli occhi sia caduto mostrandomi la realtà delle cose, e la realtà di alcune parti di me che non credevo di avere. Non mi ha fatto piacere rendermene conto, non mi sono piaciuta e questo mi ha fatto male. Ho dovuto più volte ricredermi su me stessa e più volte rimangiarmi giuramenti di "non lo farei mai", e ogni volta dovevo guardarmi con occhi nuovi - sempre meno "pieni" dell’immagine onesta ed integra che mi ero fatta di me stessa - e dirmi: "Ok… e adesso? Che me ne faccio di questa nuova me che proprio così "perfetta" non è?"


(Lo scavo di ciò che si è arriva mai alla fine? I "demoni" – quelli più forti - hanno la capacità di rifugiarsi davvero in profondità sconosciute e più arrivi a scavare a fondo, più sotto c’è un altro strato che è ancora inesplorato e ancora non è stato "esorcizzato").


Quello che mi strania, è l’accorgermi di come certe persone aprano bocca e diano aria a ciò che passa loro per la testa senza prima assicurarsi che il filtro "pesa parole" sia stato attivato. Ma è rimasto qualcuno che sa ancora spendere a modo e con coscienza le parole "Ti amo" ed "Amore"? O sono diventate davvero solo espressioni dette sull’onda dell’entusiasmo, perché casomai "stanno bene dette" in quel momento? Quando qualcuno dice "Ti amo", lo sa davvero cosa vuol dire? E soprattutto, lo sa davvero quel che prova o "crede" soltanto che quello che sente sia Amore?


"Ti amo" lo si è detto tutti sbagliando tante volte.


A 15 anni hai così tanta voglia di dirlo che al primo ragazzotto che ti fa battere il cuore per più di 7 giorni dici "Ti amo" con così tanto trasporto, purezza e convinzione che per te quello diventa il Perfetto Principe Azzurro; quello con cui ti vedi già all’altare avvolta da un vestitone tutto bianco pieno di veli che ti fa sembrare una meringa gigante, quello che ti farà vivere su una nuvola ogni giorno e che renderà la tua vita perfetta e sublime, quello di cui scrivi il nome decine di volte su qualsiasi pezzo di carta ti capiti sotto mano, avvolgendo quel nome di cuori, baci e stelline… Salvo poi ricrederti tutto d’un botto se il giorno dopo il Principe Azzurro ti arriva davanti con un taglio di capelli che proprio "hun se pò guardà"! E ti dici: "E io ho detto "ti amo" a stò rospo???"


Ma a 15 anni ci si può assolutamente permettere (e perdonare) di dire "Ti amo" per sbaglio…anzi, è così "divertente"!!!


E soprattutto a 15 anni ci credi subito quando ti viene detto "Ti amo"


A 20 - 25 anni dici "Ti Amo" perché "ormai" ti senti persona arrivata e matura per dire quella parola, non credi più al Principe Azzurro, anzi, hai già così tante esperienza di vita di coppia da poter scrivere un libro (credi tu!) e allora il "Ti amo" è una cosa "da grandi" da persone serie e responsabili…si può dire…


(E ancora, come a 15 anni, ci credi subito quando ti viene detto "Ti amo").


Poi arrivi alle età successive e scopri che forse quell’Amore è finito, che non provi niente di più che un affetto fraterno e ti chiedi dove si sia andato a cacciare tutto quell’Amore maturo che credevi di provare e che credevi di poter mantenere all’infinito…


Da lì in poi dovresti avere coscienza, quindi, di come usare quella frase, invece cominci a dire i "Ti Amo" più sbagliati di tutti…e di cui ti pentirai.


(E, notare bene, quando ti penti è perché già non credi già più ai "Ti amo" che ti vengono detti)…


I "Ti amo" più sbagliati sono quelli detti o per seguire una persona nel suo impeto per paura di perderla, o perché scambi una forte passione per amore, o ancora perché andando avanti con l’età è da così tanto tempo che nessuno ti fa più battere il cuore, che lo dici perché temi di tornare di nuovo nella tua solitudine e di dimenticare le sensazioni che qualcuno è riuscito quasi "miracolosamente" a tirarti ancora fuori…


A volte, può succedere anche l’effetto contrario, ossia arriva una fase di "blocco" nei confronti di quella frase…non si riesce a dirla più, la si teme e soprattutto si pesa ogni sensazione, viviseziono il sentimento per capire se ciò che si prova merita un’espressione così forte…


E che volete che vi dica? Preferisco comunque lo schieramento di questi "muti del sentimento" rispetto a quello dei "senza filtro"… Mi rendo conto che sono arrivata davvero ad essere spietata con mi accorgo usa le parole senza pensare prima…come se non avessero un peso od un prezzo…


Siore e siori… qualora non ve ne siate accorti, le parole hanno spesso un costo per il mittente ed un peso per il ricevente… Dovrebbero essere spese con più coscienza e non dovrebbero arrivare addosso come pietre che da lontano sembravano piume…


(Uhm… che pessimismo cosmico che ho tirando fuori…vabbè, stasera prima di dormire niente Friedrich Nietzsche, meglio buttarsi su un Giobbe Covatta!!!)


<<< Leggi la 1^ Parte




Articolo pubblicato da: LadyOscar743

Messaggio N° 1576 18-06-2005 - 10:54

Persone, demoni, parole - 1^ Parte

A volte mi domando in che misura si ricercano – incosciamente o meno - certi ostacoli e in che misura invece capitano come tegole sulla testa... Mi spiego…


Ci sono persone che si realizzano con la "linearità della vita": studiano, trovano il più presto possibile un impiego "da scrivania" o "da catena", dove ogni giorno si fanno le stesse cose, comandate dall’alto e dove non si ha la responsabilità di dover decidere perchè in quella professione bisogna "solo" fare le solite operazioni; ci sono persone che nel loro lavoro si sentono pienamente appagate quando arrivano a fine mese sicure di tirare un buon stipendio, ma – pur avendone possibilità intellettiva ed economica - non azzardano un qualcosa che richieda loro di esporsi in prima persona, o di rischiare nel fare scelte o nel mettere in gioco qualcosa di personale...e vivono per anni lo stesso giorno, sempre uguale, sempre "tranquillo", sempre lineare, sempre ordinato…


Ci sono persone che si realizzano mettendosi insieme ai rispettivi compagni fin da adolescenti, vivendo tutta la vita sempre e solo loro due – tradendosi o no nel frattempo – non conoscendo altra realtà se non quella della loro coppia e se anche si arriva ai 25, 20, 35, 40 anni e non ci si ama più, si sposano, fanno figli, mettono su casa (e intanto a questo punto l’infedeltà - occasionale o programmata - è diventata "routine" e non genera più sensi di colpa)…ma queste persone non hanno niente da condividere se non gli interessi pratici: come si manda avanti la famiglia e la casa, coi loro impieghi sicuri e sempre uguali, il solito pranzo della domenica dai suoceri, la solita pizza una volta al mese nello stesso posto, le solite vacanze prenotate mesi e mesi d’anticipo (sarei curiosa di sapere, tra le coppie sposate che conosco, quanto tempo passano, quando i figli sono a letto e le bollette sono tutte pagate, a parlare di "loro due", non come madre e padre, non come impiegata e capo ufficio, ma come uomo e donna, di ciò che sono diventati insieme, di ciò che vogliono ancora, di ciò che non vogliono più)…Eppure…


Eppure, loro sono appagati così, non cercano altro perché hanno già tutto quello che serve loro per sentirsi realizzati: la sicurezza di un qualcosa che si chiama "famiglia", ma di cui non sanno spiegarne l’essenza.


Ci sono persone che non leggono mai "davvero", ma che sanno tutto sull’ultima velina che è andata insieme a quel calciatore, o del perché la storia tra quell’attrice e quel politico è finita, o sulle corna che quel presentatore ha messo quella cantante, oppure sanno tutto del taglio di capelli che andrà quest’estate, o dei colori moda dell’autunno-inverno dei prossimi 10 anni… E non sentono curiosità per nient’altro. Ci sono persone che vivono tutta una vita così, sentendosi appagate di cose semplici (o… banali???) e senza cercare più di quel che hanno…


Mi capita, alcuni giorni di "invidiare" queste persone (per alcuni versi, fino qualche anno fa mi ci potevo anche riconoscere), le "invidio" per la capacità che hanno di vivere non ponendosi mai domande, perché loro vanno avanti come fanno i cavalli coi paraocchi, e non si chiedono se oltre al pezzetto di strada che vedono c’è anche qualcos’altro, loro sanno solo che devono andare dritto, perché "è così che si fa", perché "è così che deve essere". A loro basta sapere che c’è quel pezzetto di strada, il resto non li riguarda… e così godono della loro vita dove tutto quello che si poteva conoscere è già conosciuto e non riserva "sgradevoli sorprese", e ricercano solo i "giochi facili".


Non critico, la vita di questi personaggi… casomai per loro ciò che io considero piatto, superficiale e "leggero", è fonte di emozioni forti e sincere; a nessuno è dato di considerare le proprie emozioni più importanti, vere o intense di quelle altrui… non viviamo col cuore dell’altro, non "sentiamo" come l’altro…in questi casi più che mai "l’uomo E’ un’isola"


Poi ci sono quelle persone a cui tutto questo non basta; sono spiriti inquieti, per cui semplice è sinonimo di noioso, per cui pensare di dover soggiacere per tutta la vita ai soliti orari e ai soliti compiti equivale a sotterrarsi vivi, per cui la ricerca di un rapporto autentico che non si esaurisca col passare del tempo è talmente utopistica da rischiare di rimanere soli per tutta la vita perché non ci si vuole rassegnare al fatto che prima o poi tutti i rapporti finiscono allo stesso modo: "grigi".


Ci sono persone che non si accontentano di ciò che trovano, se sentono che ciò che hanno non è ciò che vogliono. Ci sono persone che non accettano di sposarsi e mettere su casa solo perché arrivati ad una certa età "è quello che si deve fare". Ci sono persone che la notte vanno a letto col cervello stanco a forza di pensare e di porsi domande su come-dove-perché-quando sbagliano o cosa vogliono, o dove vogliono arrivare… Ci sono persone che ogni volta che arrivano da qualche parte, prendono questo approdo come punto di partenza per andare "oltre"…Ci sono persone che non si fermano mai, che non amano le cose semplici perché senza lotta non si sentono vive…


E allora, mi domando, che demone combattono queste persone? Non credo sia solo la voglia di vedere qual è il proprio limite massimo di sopportazione che le spinge ad infilarsi in situazioni estreme…


Altra cosa che mi lascia il tipico "amaro in bocca" delle risposte non trovate…


Ci sono altre persone, tante…troppe, che dicono "ti amo" la notte e la mattina dopo ritrattano presi da arcano terrore…


Non grido allo scandalo per la fine di un amore, non mi faccio portavoce di quei sognatori che credono che l’amore debbo essere solo uno, eterno e fedele nei secoli dei secoli, amen.


Nè punto il dito verso l’infedeltà: a turno si è stati traditori o traditi, nessuno si salva; se non si è incappati nel marchio del traditore o nel dolore del tradito, all’una o all’altra sponda, prima o poi si approderà.


Leggi la 2^ Parte >>>


 



Articolo pubblicato da: LadyOscar743

Messaggio N° 1575
Tag: Noi&Voi
14-06-2005 - 11:56

Avviso ai naviganti: grosse novità nella Community


Scopri la nuova Community...
Nuova grafica,
nuova modalità di login
e accesso FTP da tutti i principali provider italiani!


La grafica delle pagine della Community è in stile con la Home Page ed è quindi più chiara e la navigazione più semplice.


Il servizio dei siti personali presenta due grosse novità:
- è possibile accedere in ftp anche da tutti i principali providers italiani
- c'è un nuovo file manager più semplice e immediato nell'utilizzo.

Ci sono le fotogallery della Community con le immagini più simpatiche degli utenti.

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Articolo pubblicato da: Staff Libero Community

Messaggio N° 1574
Tag: Sport
13-06-2005 - 00:27

GP del Canada 2005

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Parliamo di... Sport"
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Come ogni anno, il gran premio che si disputa nella patria del Grizzly è stato più che interessante, i colpi di scena sono stati parecchi su una pista dove il consumo è altissimo e freni e propulsori son messi a dura prova.

Già dalla partenza, si è assistito al quadruplo sorpasso sulla Ferrai di Michael Schumacher ad opera delle due Renault e delle due McLaren. Il gradino più alto del podio doveva essere una questione riservata a Fisichella, Alonso, Montoya e Raikkonen. Alla fine, di questi tre, solo uno è sopravissuto alle bordate sparate dalla sfortuna contro i poveri piloti del gruppo di testa. A volte gli avvenimenti hanno dell'incredibile. Il povero Fisichella, in testa alla gara per un pezzo è stato vittima di un guasto idraulico, ritiro e pieno di rabbia per il romano.

Alonso intanto è incalzato da Montoya che stavolta sembra davvero in palla e gira velocissimo staccando Raikkonen. Ed ecco Montoya primo, Alonso per troppa foga, esce troppo forte da una delle prime curve e si sa che i muretti qua son molto vicini alla pista, lo spagnolo lo tocca con la posteriore sinistra, tanto basta per rompere la sospensione e mandare Fernando nella lista dei bolliti insieme al compagno di squadra.

Montoya ha un buon vantaggio su Raikkonen che però deve vincere per rimanere in corsa per il campionato, così mentre Button in terza posizione, viene irresistibilmente attratto dal famoso muretto della chicane finale, accarezzato in passato anche da Schumacher e Villeneuve, nonché da Hakkinen, la safety car entra in pista. Raikkonen viene richiamato subito ai box per la seconda sosta, Montoya deve rientrare al giro successivo un po arrabbiato forse per non essere stato richiamato prima ai box come il compagno, fatto stà che non aspetta che la safety car passi con tutta la coda di vetture al seguito, esce dai box col semaforo rosso e si becca una bandiera nera: penalità che non si vedeva da tempi immemorabili. Juan Pablo torna a fare la figura del ragazzaccio indisciplinato.

Alla fine vince Raikkonen che si riprende i dieci ponti persi al gp precedente, Michael Schumacher e Barrichello (partito dai box) secondo e terzo. La Ferrari ha approfittato delle disgrazie altrui ed è sicuramente importante incassare dieci punti, ma le prestazioni in realtà sono ben lontane dai primi, ormai il mondiale è compromesso per loro, anche la F-2005 ha bisogno di cure pesanti.

Quarto Massa, che regala punti importantissimi alla Sauber e quinto Webber che come Heidfeld (ritirato) prima ha sempre lottato col brasiliano fino all'ultima curva. Sato poveretto si pensava si fosse ritirato per un guasto al cambio e invece lo si è visto dopo 20 giri riprendere la via della pista come un'ectoplasma comparso all'improvviso, pii si è dovuto riritirare per l'esplosione di un disco freno... mah... una gara a dir poco tribolata.

Infine sesto arriva Ralf Schumacher, autore di una gara discreta e molto combattuta, seguito dalle due Red Bull con Coulthard e Klien rispettivamente al settimo e all'ottavo posto. La squadra che prende il nome dalla nota bibita energetica continua sulla strada della concretezza, molto bene.

Certo, senza tutti questi ritiri dei big, il gran premio del Canada non sarebbe stato tanto graziante nei confronti delle squadre minori, di certo le nuove regole l'han fatta una buona cosa: rendere le gare e il campionato estremamente interessanti. Buon per noi.

ReyMysterio619

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Articolo pubblicato da: ReyMysterio619

Messaggio N° 1573 12-06-2005 - 22:48

Il romanzo rosa: Come le palme al sole, ottava puntata

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L'ultimo libro che ho letto..."
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Quella mattina Boris si alzò molto presto: non aveva trascorso una nottata tranquilla, non aveva quasi chiuso occhio, troppo preso dai suoi pensieri. Decise che prima di uscire con la sua barca, era il caso di andare a vedere come aveva trascorso la serata la piccola Anne. Arrivò con passo spedito nella tenuta ed incontrò Juliette. «Buongiorno Juliette. Passato una buona serata?» chiese con il suo fare cortese e gentile. Mentre accarezzava il cane, la cuoca rispose «Serata? Qui non c'è stata nessuna serata. Il signor padrone è ripartito per Parigi dopo circa un'ora dal suo arrivo e tra i suoi bagagli ha messo anche Anne!»

«Vedo che Gustave ha usato la sua solita finezza» osservò sarcastico. «Tipica di un elefante all'interno di un negozio di porcellana!». «E' vero Boris, hai proprio ragione! Ora scusami, non me ne volere, ma ho mille cose da fare ora che sono rimasta solo io.» E così facendo si congedò dal giovane russo, il quale la salutò ancora con fare gentile, scusandosi per averla distolta dalle sue faccende. Con il cane al seguito, Boris lasciò la tenuta e si diresse verso casa sua. Era solo a casa in quel momento e dopo aver dato da mangiare a Igor si allungò nel letto della sua stanza. Poco più in là, sul tavolo, campeggiava in bella mostra la foto di Laure e subito balzò nella sua mente il suicidio della sua donna.

Erano sulla scogliera dall'altra parte dell'isola, Laure gli aveva confidato il suo tradimento e la conseguenza del suo gesto. Laure fu costretta a lasciare Boris... così voleva Gustave, così voleva "quel fratello" che l'aveva messa con le spalle al muro: «Lascia quel russo... o tutta la famiglia abbandonerà te!» continuava a dirle... ma lei non aveva mai trovato la forza di lasciare Boris, così come Gustave non aveva mai trovato la forza di dar seguito alle sue parole... in fondo era sempre sua sorella e non l'avrebbe mai abbandonata.

Gustave decise di agire con astuzia. Iniziò a far frequentare la casa ad un suo amico di nome Jean, che fisicamente ricordava molto Boris, ma moralmente non aveva nulla in comune con il transiberiano. Con un po' di diffidenza Laure cominciò a frequentare Jean, approfittando anche del fatto che Boris dovette tornare in Russia per un paio di mesi. Non c'era niente tra Laure e Jean, solo la voglia di Laure di colmare l'immenso vuoto che Boris le aveva lasciato. Jean ne approfittò con infinita contentezza di Gustave. Ma una cosa non fu prevista: Laure rimase incinta. Jean voleva solo divertirsi con la bella Laure. Sciolse una droga nel Martini di Laure non certo perché sentisse il bisogno di diventare padre, ma solo per battere il russo... ancora tanto presente nella mente e nel cuore di Laure anche se non era lì accanto a lei.

Da quel momento non si seppe che fine fece Jean, scomparve dalla circolazione così come scompaiono le foglie dai rami in autunno. Laure era in preda alla disperazione, non riusciva a spiegarsi come era riuscita, anche se drogata ed ubriacata a dovere, a fare una così crudele carognata a Boris. Aveva deciso di dirglielo appena tornato dalla Russia... ma Laure fu ancora più sconvolta perché Boris Aristov non portava rancore o rabbia. Se possibile l'aveva perdonata prima ancora che Laure parlasse ed anzi aveva deciso di fare da padre al nascituro perché era troppo l'amore che nutriva nei suoi confronti.

Paradossalmente fu questo il fatto che segnò la morte di Laure: pervasa dai sensi di colpa, sentiva di non meritare un uomo che l'amava, che si sarebbe preso cura di lei nonostante tutto, che si sarebbe preso cura di un bambino non suo, che le avrebbe salvato la reputazione davanti al mondo civile! Così...chiese a Boris di salire insieme sulla scogliera e lì avvenne quello che il ragazzo neanche osava immaginare. Laure gli prese le mani «Boris, io ti ho sempre amata con tutta me stessa ma mi rendo conto che il tuo amore per me è addirittura più grande del mare che ho dietro di me. Questo ti porta a sacrificare la tua vita, ed io questo non lo posso accettare, tu non meriti una donna come me... meriti di meglio...»

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suede68

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Articolo pubblicato da: maryintown, Padrino1979, salote, suede68

Messaggio N° 1572 11-06-2005 - 11:13

Missing

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Chatta che ti passa!"
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In genere con il termine anglosassone MISSING s'intende una o più persone scomparse, disperse o mancanti! Già, disperse! Strano termine, vero?
Vorrei dedicare questo termine, anche se non usuale nel linguaggio comune italiano, a quelle persone che attirano la nostra attenzione con lamentele di ogni sorta tra cui anche quella sottile dell'inganno "amoroso" o pseudo tale, della finta comprensione per carpire la nostra attenzione!


Sono i cosiddetti "succhiatori di Nick" o "cacciatori di Nick". Cosa fanno? Credo che il termine cacciatori/cacciatrici sia emblematico ed esplicativo: vanno a caccia. Indovinate di cosa? Di uomini e donne! DOVE? Ma chiaramente in CHAT! E dove se no? Perché? Per succhiare l'anima, per attirare l'attenzione con i loro problemi! Complice l'anonimato!!


Ed una volta che hanno avuto la nostra comprensione, la nostra attenzione, il nostro schierarsi dalla loro parte sapete cosa fanno? Indovinate un po'? Si "rinikkano" oppure spariscono. Dopo aver ottenuto l'indirizzo di posta elettronica del malcapitato/a (unitamente al numero di telefono ovvio), dopo averlo/la assillato/a per mesi con richieste d'attenzione sommergendolo con i propri problemi dei più svariati, svaniscono nel nulla!


Nel nulla!! La posta elettronica non riceve più notizie, il telefono non squilla più, gli sms non arrivano mai e nè arriveranno mai, non appena si tenta di contattarli o non rispondono oppure se rispondono sono altamente seccati/e! In alternativa ti si accusa di essere pusillanime, noioso/a, petulante, di indecisionismo o di falsa moralità, senza capire magari che una persona che vuole vederli o incontrarli deve necessariamente prima organizzarsi! Credo che sia normale! Per loro no! Per loro tutto bisogna fare e tutto è dovuto ! Perché loro soffrono (ma non si rendono conto che fanno anche soffrire, questo passa in secondo piano)! Perché loro hanno una vita così maledetta, perché loro sono gli sfigati, perché loro ...perché loro...perché loro!!


Già, LORO!! Loro sono così! Sono fatti così! Agiscono come le cosiddette "linee ADSL"! Velocissimi, rapidi; nel giro di qualche anno mietono più vittime loro che l'influenza (scusate ...il paragone, ma preferisco usare l'influenza come termine di paragone che non altro di più nefasto)!!
Magari siamo noi che attribuiamo loro delle qualità superiori perché abbiamo di fronte uno schermo e non una persona da guardare negli occhi! Forse se riuscissimo a guardarli negli occhi riusciremmo a capirli e quindi smascherare i loro intenti! A volte ci usano come mezzo per far ingelosire altri/altre loro "vittime" ! A volte ci usano per altri motivi ignoti!


Perché si comportino così, alle persone comuni come il sottoscritto che frequenta la chat, non è dato sapere o perlomeno una specie di spiegazione umanamente comprensibile non credo sia facilmente individuabile, se non per oscuri motivi di cui sopra o chissà per cos'altro!!E chi li capisce o tenta di capirli corre il rischio di finire come ho descritto in precedenza!! Inspiegabile fenomeno dell'animo umano! Che dire? Credo di aver detto abbastanza !


Solo un suggerimento a me stesso ed agli altri utenti! La chat è un luogo d'incontro, di scambio, di comunicazione, posso aggiungere a mio modesto parere, meraviglioso mondo della comunicazione!!


Spesso leggiamo gli avvisi da parte dei chatleader, i "famigerati", a detta di qualcuno, avvisi in "rosso" di non rilasciare numeri di telefono o altro! Beh a volte questi suggerimenti vanno seguiti! Questo non per colpa di nessuno, ma un minimo di attenzione verso le persone che gestiscono la chat e che sono dei profondi conoscitori delle potenzialità di questo strumento ( e conoscitori di questi soggetti) va preso in considerazione!!


Non è paternalismo, non è allarmismo ! E' solo attenzione a se stessi !! Attenzione alla propria integrità psicologica, attenzione alla propria persona, attenzione verso questi soggetti "strani" !!!


Per il resto alla prossima puntata !!


oktobered


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Articolo pubblicato da: oktobered

Messaggio N° 1571 11-06-2005 - 10:57

Na tazzulella 'e cafè

La storia del caffè è davvero lunga. Si parla di un cammino iniziato intorno al 900-1000 d.C. e continua ancora oggi con il caffè divenuto fenomeno di costume e simbolo della socialità moderna.


La tradizione popolare e le leggende si intrecciano con la realtà narrando storie più o meno veritiere intorno alle origini ed alla diffusione di questa bevanda.
Per alcuni studiosi esisteva già ai tempi di Omero e lo si beveva a Troia. Questa è soltanto una delle tante tesi legate all'origine del caffè.


Da qui partì una vera e propria diffusione che toccò le coste del Mar Rosso, La Mecca e Medina fino a d arrivare al Cairo incontrando un ampio favore dei popoli arabi favorito anche dal divieto del Corano di bere vino che trovò immediata sostituzione proprio con il caffè assumendo l'appellativo ancora oggi valido di "Vino dell'Islam".


Il 1615 è considerata la data in cui il caffè fece la sua comparsa in Europa grazie ai commercianti veneziani seguendo le rotte marittime che univano l'Oriente con Venezia e Napoli ed il merito di averlo introdotto spetta al botanico Prospero Alpini che era stato medico del console di Venezia in Egitto, a G.Francesco Morosini, a Pietro della Valle ed a Fausto Nairone.


Venezia fu la prima città italiana che conobbe l'aroma del caffè, per poi diffondersi in tutta la Penisola e divenire punto di riferimento per mercanti non solo italiani, ma anche provenienti da altri Paesi specialmente del centro-nord Europa.


Prima di essere consumato come semplice bevanda, il caffè veniva anche bevuto per sfruttare alcune sue proprietà medicamentose e digestive e per questo motivo il suo prezzo era piuttosto elevato. Nel momento in cui si capì che la diffusione del caffè era tale da poter riempire le casse dello Stato nacquero le prime "Botteghe del Caffè", la più antica d'Europa, il Caffè Florian, si trova tutt'ora sotto i portici di Piazza San Marco a Venezia


Dolce, amaro, macchiato, alla romana, espresso oppure lungo: il caffè esiste in tantissime varianti, ognuno di noi ha una preferenza su come sorseggiarlo ed anche questo fa sì che in un modo o nell'altro quelli che si sottraggono al rito del caffè siano davvero pochi.
Il suo gusto si sposa con il latte, con il cacao o con il cioccolato, ma nessuno di questi altri gusti lo sovrasta, anzi ne esalta le qualità.


Che il caffè sia una bevanda che favorisca le relazioni interpersonali proprio per il motivo che si è soliti berlo in compagnia non è una novità.


I Napoletani, sicuramente hanno il primato per il largo consumo che fanno di caffè e per i diversi modi in cui lo preparano.


La " tazzulella 'e cafè " fa parte delle irrinunciabili abitudini del napoletano: è la pausa di lavoro, il complemento del pranzo, il risveglio del mattino... la prima cosa che si offre ad un ospite e per quante sono le persone che lo amano, tanti sono i modi di prepararlo (oltre a quello tradizionale) e di gustarlo.


Eccovi le regole per la preparazione di un buon caffè:


Per fare un vero caffè napoletano, si deve avere "la macchinetta napoletana"; è solo così infatti, che il caffè mantiene tutto il suo aroma (Come diceva il grande Eduardo De Filippo usando la macchinetta con il becco lungo: ci vuole il "coppetiello"per non disperdere l’aroma).

  • Utilizzare sempre acqua fresca, mai introdurre acqua calda nella caffettiera per accelerare i tempi di preparazione;

  • Non pressare la polvere nel filtro: ricordarsi semplicemente di battere il filtro con il caffè sulla superficie del tavolo per far distribuire uniformemente la polvere evitando accumuli. In tal modo l'acqua filtrerà uniformemente attraverso tutto il volume del caffè;

  • Non fare bollire il caffè: ricordarsi di toglierlo dal fuoco prima che entri in fase di ebollizione;

  • Berlo molto caldo appena fatto per gustare il suo aroma al meglio

  • Lavare accuratamente la caffettiera dopo l'uso con semplice acqua bollente, non utilizzare sapone o altri detergenti

  • Nel caso si utlizzino caffettiere nuove o inutilizzate da tempo è bene far bolliresolo acqua prima dell'uso.

romidgl


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Articolo pubblicato da: romidgl

Messaggio N° 1570 11-06-2005 - 10:47

Dossier droga

"Droga" è un termine molto generico, che comprende una vasta gamma di sostanze; in pratica tutte quelle che possono provocare una modificazione delle attività psichiche. Quindi non so­lo gli allucinogeni, gli stupefacenti o i barbiturici, più o meno legali, ma tutti quei prodotti, regolarmente in commercio, che vanno dai sonniferi ai tranquillanti, dai liquori al tabacco, fino al tè, al caffè, ecc. Tutte le cose, insomma, naturali o di sintesi, che usiamo ogni giorno per sentirci più in forma, per tenerci su. In fondo può essere considerata droga qualsiasi sostanza, perfino la più innocua, se ci si abitua ad assumerla e non se ne può più fare a meno. I danni che le droghe possono causare al nostro organismo sono di vario genere, psichici e fisici, in relazione al tipo di sostanza e dall'uso che se ne fa; evidentemente nei diversi individui possono rivelarsi più o meno gravi, essendo estremamente personali i livelli di tolleranza. Limiteremo ora il discorso alle sostanze che possono generare, in chi ne fa uso, una forte dipendenza fisica o psichica. Di solito si usa classificarle in due gruppi:

  • leggere;
  • pesanti.

Delle leggere si sospetta la capacità di produrre dipendenza psichica (non per tutte è ancora provata); le altre, in tempi brevi o lunghi, portano chi le consuma a non poterne più fare a meno, e sospenderne l'uso significa affrontare gravi sofferenze fisiche. Vediamo a quali livelli il buon funzionamento dell'organismo può essere compromesso dall'uso di queste sostanze. Si definisce:

  • consumatore, chi assume la droga in modo saltuario, e non ha alcun problema a privarsene;
  • farmaco-dipendente, chi ha l'abitudine (si tratta in genere di dipenden­za psichica) di fare uso regolare di droga, ma può smettere, sia pure con qualche sforzo;
  • tossicomane, l'individuo in cui il grado di intossicazione è tale da spin­gere a procurarsi la droga a tutti i costi, trascurando qualsiasi altro interesse ed ogni considerazione di natura etica o morale. Come si diventa tossicomani? Si comincia con l'abitudine, viene poi la tolleranza, cioè la necessità di aumentare continuamente la dose per otte­nere lo stesso effetto; infine 1'assuefazione vera e propria, quello stato di dipendenza fisica che rende impossibile sospendere l'assunzione della dro­ga, pena una serie di disturbi anche gravi, che culminano nella sindrome da astinenza.

Esaminiamo ora le sostanze che a maggior ragione possono essere definite droghe, iniziando dalle più leggere per arrivare a quelle pesanti.


Tabacco
II principio attivo del tabacco, la nicotina, è uno stimolante del sistema nervoso centrale, ma a forti dosi l'azione anziché eccitante diventa depres­siva. La tolleranza è grande e non è stata ancora accertata con precisione l'entità della dipendenza fisica, mentre quella psichica è sicuramente mol­to alta, analoga e forse superiore a quella generata dagli oppiacei.
La tossicità del fumo di tabacco è elevata e si manifesta a lunga scadenza e non è dovuta solamente agli effetti della nicotina. L'intossicazione acuta provoca disturbi lievi (nausea, aumento della frequenza cardiaca, mal di testa, inappetenza); quella cronica provoca danni molto gravi: l'abuso di nicotina è responsabile soprattutto di malattie cardiovascolari, mentre il catrame e gli altri componenti che si aspirano con il fumo del tabacco provo­cano danni all'apparato respiratorio, in particolare bronchi e polmoni.


Alcol
È la droga più conosciuta, la più antica e diffusa del mondo, nonostante la sua elevata tossicità. Il vasto ruolo che la produzione e il consumo di bevande alcoliche hanno nell'economia e nella vita di molti paesi (e anche il nostro), non possono farci dimenticare che l'alcolismo è un problema più rilevante di tutte le altre forme di tossicomanie messe insieme.
La tolleranza è inferiore a quella degli oppiacei e si sviluppa più lentamen­te. La dipendenza fisica è presente solo nei consumatori cronici ma la dipendenza psichica è molto forte.
L'intossicazione acuta, nei casi più gravi, può portare alla perdita della coscienza e alla morte per collasso. L'intossicazione cronica provoca lesio­ni neurologiche irreversibili e atrofia cerebrale, oltre a disturbi al fegato e all'apparato digerente. Oltre il 65% dei casi di morte per cirrosi epatica si hanno fra gli alcolisti.


Derivati della Cannabis
La Cannabis sativa, varietà indica, è una delle piante coltivate nei paesi tropicali e di clima temperato fin dall'antichità per ricavarne delle fibre, ma anche a scopo terapeutico e come droga.
Si tratta di una pianta che contiene dei princìpi psicoattivi (Thc), che si ritrovano poi nell'hashish, nella marijuana e nell'olio di hashish, in diver­so grado.
La marijuana è costituita da miscele in varie proporzioni di foglie e di infiorescenze di Cannabis. L'hashish è, invece, la resina relativamente pura che fuoriesce spontaneamente dalle infiorescenze ed ha un colore scuro. La marijuana può essere inalata o fumata; l'hashish può essere inalato, ma soprattutto è fumato. È più potente di almeno 5 volte rispetto alla marijuana, perché contiene una percentuale di Thc più elevata. L'olio di hashish è, infine, una preparazione particolare caratterizzata da un'alta percentuale di Thc. Si presenta come una sostanza liquida molto densa e viene fumato con una pipa o con una sigaretta impregnata o anche assunto con cibi e bevande.
Gli effetti della Cannabis assunta a dosi medio-basse sono: ilarità immoti­vata, euforia, crescente senso di benessere, loquacità e aumentata sociali­tà, distorsione delle sensazioni, deterioramento delle capacità critiche e della memoria, confusione mentale, irritabilità, grande appetito, sonno­lenza. Dopo ripetute assunzioni si possono verificare: abbassamento della soglia acustica e ottica, migliore valutazione della musica e della pittura, allucinazioni, ansia, aggressività, disturbi del sonno. Sul piano fisico, l'intossicazione può comportare un aumento della fre­quenza del polso, arrossamento della congiuntiva, riduzione della saliva­zione e della pressione dei fluidi oculari, disturbi polmonari. Non dà di­pendenza fisica né sindrome da astinenza, ma può verificarsi una certa assuefazione per cui diventa necessario aumentare le dosi. Un'espressione efficace considera la canapa come l'erba "che cresce alle porte dell'inferno".


Allucinogeni
Per gli aztechi erano il "cibo degli dei"; per gli hippies degli anni '60 erano "la via della felicità"; oggi, in netto declino, sono considerati per quello che realmente sono: droghe ad altissimo rischio perché hanno effetti im­prevedibili.
Sono sostanze naturali o sintetiche che modificano le percezioni della realtà oggettiva distorcendole e provocano talvolta delle allucinazioni. I principali allucinogeni sono: l’ LSD (un derivato dall'acido lisergico, presente in natura nella segale cornuta), il peyoti, un fungo messicano, la mescalina, la psilocibina, ed altri meno noti.
Sono anche dette sostanze psichideliche, cioè rivelatrici della mente, in quanto eccitano il sistema nervoso centrale con alterazioni dell'umore, provocando euforia, ma anche profonda depressione. Sotto l'azione degli allucinogeni la nozione del tempo, dello spazio e dell'orientamento viene persa o modificata. Dal loro uso qualcuno trae anche qualche beneficio (intuito e conoscenza più immediati), ma, allo stato attuale delle cono­scenze, i rischi sono di gran lunga superiori. Il pericolo più comune è l'indebolimento delle capacità critiche, con conseguenti decisioni sconsi­derate e disgrazie. In alcuni casi i fenomeni di spersonalizzazione e di depressione sono così acuti che è possibile anche il suicidio. Finché l'effet­to non svanisce, si ha un acuto senso di ansia e di panico dovuto al rifiuto di accettare le modifiche del proprio io, agitazione e insonnia. L'uso conti­nuo produce assuefazione e questo spinge a far ricorso a quantità sempre maggiori, per ottenere gli stessi effetti.
Quando si sospende il consumo della droga non si manifesta una vera e propria sindrome da astinenza, ma l'abuso tende a produrre una dipen­denza psicologica che varia secondo il tipo di droga, delle condizioni del soggetto, dell'ambiente in cui la droga viene presa.


Barbiturici e tranquillanti
Sono farmaci di diversa composizione chimica, che riducono l'ansia e la tensione, senza effetti collaterali sulla coscienza e sulla percezione della realtà oggettiva. I barbiturici sono usati nella terapia delle malattie menta­li gravi. I tranquillanti, definiti anche sedativi o ansiolitici, chimicamente appartengono ai meprobamati ed alle benzodiazepine. L'abuso di tranquillanti è piuttosto comune nel nostro paese, e spesso sconfina in una farmaco-dipendenza, mentre la tossicomania è assai rara. La tolleranza è notevole; molti ammettono la dipendenza fisica; la dipen­denza psichica è comunque forte. Sono tranquillanti anche i barbiturici derivati dall'acido omonimo, utilizzati per altro anche come ipnotici (per indurre il sonno), antiepilettici e analgesici. La tossicodipendenza da barbiturici sarebbe in aumento fra i giovani, soprattutto al di sotto dei 25 anni, probabilmente a causa della facile disponibilità e del costo contenuto. Gli effetti dei barbiturici sono simili a quelli dell'alcol. Ingeriti in dosi elevate, i barbiturici provocano un rallentamento dei riflessi, disturbi nella coordinazione, indebolimento del­le funzioni mentali. Sono anche la causa di molti incidenti stradali. In certi casi determinano un aumento dell'aggressività, ma più spesso sono causa di depressione e suicidio.
La tolleranza è notevole, ma non ne è tollerata la tossicità, il che porta facilmente alla dose mortale. La dipendenza fisica, che s'instaura dopo un uso prolungato, è molto forte, con crisi di astinenza spesso mortali. Anche la dipendenza psichica è notevole. Ai barbiturici si ascrive il 70% dei suicidi nel mondo. Tra le tossicomanie è la più distruttiva della personalità e, non a caso, si ritiene ci sia un collegamento barbiturici-comportamento criminale.


Anfetamine
Si tratta di un gruppo di farmaci ad azione eccitante, cui appartengono metedrina, benzedrina, simpamina ed altri prodotti usati nella cura delle malattie nervose ma anche, troppo spesso, a sproposito, per facilitare le diete in quanto frenano l'appetito.
Sono sostanze che rendono possibile uno sforzo prolungato, in quanto cancellano i segni della fatica, ma questo, in qualche caso, si è rivelato addirittura letale (atleti sono morti nel corso della gara). Le anfetamine sono molto diffuse fra i giovani, ad esempio per vincere il sonno durante la preparazione di un esame; se usate per via orale non fanno correre grandi rischi, ma iniettate in vena hanno spesso effetti cata­strofici. La tolleranza è forte, e induce all'assunzione di dosi sempre più alte. Fra un'assunzione e l'altra sono necessari dei periodi di riposo e spesso si è indotti ad usare calmanti, barbiturici od oppiacei per limitarne gli effetti. Oggi si ritiene che l'associazione di questi diversi tipi di droga possa essere una spinta verso il consumo di eroina. La dipendenza psichica è molto forte, come lo è la loro tossicità. L'intossicazione acuta da ipertensione, e può essere anche mortale; l'in­tossicazione cronica è frequente e grave, e si manifesta con disturbi cardia­ci e circolatori, associati a psicosi.


Oppiacei
Sono oppiacei l'oppio, la morfina e la codeina. In senso lato si può considera­re un oppiaceo anche l'eroina, che è un derivato chimico della morfina.
L'oppio viene ottenuto dall'incisione delle capsule non ancora mature del Papaver somniferum e viene usato in medicina come analgesico (mitiga o abolisce il dolore, agendo sul sistema nervoso centrale). È fra le droghe più antiche. Uno dei componenti attivi dell'oppio è la morfina, prodotta sinteticamen­te e usata in medicina come analgesico ad azione centrale. La codeina è un derivato semisintetico dell'oppio, usata soprattutto per calmare la tosse e oggi anche per curare la tossicomania da morfina.
L'eroina è un composto organico che deriva dalla morfina, l'alcaloide naturale dell'oppio, per preparazione semisintetica. Come tale, infatti, l'eroina non esiste in natura, ma si prepara artificialmente. Allo stato puro è una polvere bianca, finissima, ma l'eroina "da strada" viene tagliata con altre sostanze, con il duplice scopo di dare volume alla polvere (che per essere iniettata deve venire preventivamente disciolta) e per incrementare alcuni effetti che il consumatore si aspetta.
Poiché alcune delle sostanze da taglio sono farmacologicamente attive, ne deriva che l'eroina da strada è in realtà una droga multipla e, pertanto, il suo effetto deriva dalla combinazione delle diverse molecole presenti. All'effettiva percentuale di eroina pura presente nella miscela si legano alcuni fenomeni significativi del consumo di eroina come la morte da overdose. La dose mortale di eroina pura per un adulto di 70 kg è di 20 milligrammi. Questa dose, però, varia notevolmente in relazione alla tol­leranza. Se un consumatore si inietta una quantità di eroina da strada con una percentuale di eroina pura superiore al grado di tolleranza che egli ha raggiunto, sopravviene la morte per overdose. L'eroina viene più comune­mente assunta per via parenterale (sia sottocutanea sia endovena); può essere assorbita anche per via inalatoria, mentre la somministrazione per via orale si è dimostrata priva di effetti significativi. Gli effetti dell'eroina variano notevolmente secondo la quantità di eroina pura presente nella dose, le sostanze da taglio (inquinanti farmacologici) presenti nella miscela assunta, la via di assunzione e il ritmo con cui viene assorbita dall'organismo. Non bisogna dimenticare anche che l'eroina da strada è ricca di batteri e virus contaminanti ed infettanti, dovuti sia alla modalità di preparazione, ai tagli, alle condizioni settiche di somministra­zione, per cui si aggiunge il rischio di iniettare germi patogeni nell'organi­smo: l'epatite B, ad esempio, è assai comune tra i tossicomani, che rappre­sentano anche una categoria a rischio per l'AIDS. Tenuto conto di tutto questo, più che ricordare un elenco di sintomi che non hanno nulla di specifico e la cui intensità può essere tanto variabile da renderli scarsa­mente significativi, è più opportuno parlare del comportamento dell'eroi­nomane.
In chi diventa consumatore di eroina inizia un processo patologico che, all'instaurarsi della dipendenza, sfocia in una vera e propria malattia (ma­lattia da eroina). L'eroina diventa progressivamente il perno intorno al quale ruota tutta l'esistenza del consumatore, senza il quale si sente per­duto. Tutto il futuro di un eroinomane è il prossimo "buco". E quando questo si realizza, il futuro si allunga fino al buco che segue e l'universo si riduce all'eroina della dose successiva.


Cocaina
La cocaina è un alcaloide che si ricava dalle foglie dell'arbusto Erythroxylon coca, originario delle regioni andine di Perù, Cile e Bolivia. Gli indios di quelle regioni usano masticare dei boli formati da foglie di coca, calce o cenere, per attenuare i sintomi della fame o della fatica. Considerata in passato droga "da ricchi" per il suo costo, la cocaina è ora ampiamente diffusa in tutti gli strati sociali, tendendo addirittura a soppiantare l'eroina nelle preferenze dei tossicomani, anche a causa della falsa convinzione che il suo uso non comporti alcun pericolo. La cocaina causa uno stato di ebrezza euforica, offre sensazioni di energia fisica e intellettuale, causa allucinazioni e talvolta delirio. L'intossicazione cronica comporta però un rapido deterioramento psicofisico, che in molti casi rende il cocainomane pericoloso per sé stesso e per gli altri.


RiflessoAntico


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Messaggio N° 1569 09-06-2005 - 00:36

Sei mesi di 'Vita da single' [2]

Digiland vi segnala il Forum
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Vita da single"
per discutere di questo argomento!


Il forum di "Vita da Single" compie sei mesi. Mesi in cui si è formato un nutrito gruppo di appassionati che hanno scelto questo spazio per dar voce alla propria "singletudine"! Attraverso i commenti degli abitanti di Digiland gridiamo tutti assieme: Auguri Forum!

Chrys77: Passiamo tutta la nostra esistenza a rincorrere dei pensieri... a rincorrere degli ideali... a rincorrere delle persone che non ci meritano... e a farci rincorrere da altre che non vogliamo... ma se ci fermassimo 30 secondi a pensare... a sforzarsi di conoscere quel qualcuno che non sopportiamo... ad amare le persone a noi più care... ci renderemo conto che tutto quello che vorremmo... lo abbiamo davanti i nostri occhi...

istinto_animale: Anche se son passati solo 6 mesi il forum ha subito gia' molte trasformazioni, a livello di argomenti discussi. E' partito subito fortissimo con tanta gente che postava pensando fosse una sorta di Cupido, nella speranza di trovare l'anima gemella... cosa che puntualmente non e' accaduta! E' andato quindi via via trasformandosi in una lotta uomo donna, con gli uni che offendevano le altre e viceversa, magari con qualche elemento disturbatore che incideva di più. Superata questa fase di piccola crisi si e' cercato di nuovo e si e' arrivati a quello che forse era il vero target del forum, ovvero la "vita da single", parlando, magari anche ironicamente, del single che fa la spesa in maniera diversa dagli altri, le varie storie, inciuci, storielle ed illusioni. Anche questa fase sembra essere passata ed ora siamo passati nella fase goliardica, con il forum che sembra essere diventato il punto di ritrovo degli amici, una sorta di "a ruota libera" esclusivo dei single, dove si parla un pò di tutto, dal consiglio personale alla barzelletta per ridere insieme, dal messaggio indirizzato a qualcuno in particolare fino alle domande esistenziali.. tutto fa brodo pur di stare insieme!!! Passerà anche questa fase? sicuramente x ora va bene cosi', almeno fino a quando non ci saranno frizioni interne... E poi, parliamoci chiaro... A noi questo forum piace!!! Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che sono passati sei mesi e continuiamo a rimanere single, proprio per poter continuare a scriverci...

paolo68123: Mi accingo a dire anch'io la mia sui primi 6 mesi di forum. Sono arrivato da pochissimo, più che per la mia condizione di single, per il fatto che il nome del forum mi ha incuriosito :) Ho lurkato per un po' e poi trovando sia divertente il cazzeggio (si può dire?) che regna sovrano all'interno, sia interessanti e stimolanti le idee di alcuni personaggi, ho deciso di buttarmi nella mischia. Che dire, mi sto divertendo e arricchendo di alcuni tasselli il puzzle delle mie idee.

Simodty: Vita da single mi è sempre piaciuto, perchè io sono single di natura, anche se a volte non lo sono di fatto, e cmq... beh, oggi sono stato definitivamente lasciato dalla "mia" donna, adesso non mi rimane altro che non risponderle più e non farmi trovare, nell'evenienza lei si faccia sentire o vedere. Meglio cosi, infondo non siamo fatti l'uno per l'altra, dunque... Ehi, Romi e Welch, la sapete una cosa? Come moderatori siete in gamba, infatti ho notato un certo comportamento, per cosi dire "ampio", nel senso che comunque rispettate le visuali di tutti, me compreso, è ovvio! :-)

vevina86: Questi mesi per me son stati davvero difficili, ma il forum mi ha aiutata a rialzarmi.. è davvero un qualcosa di unico sapere di poter contare su qualcuno, sul suo consiglio anche se non lo si conosce.. ovvio, non son mancate le litigate, ma.. ringrazio di cuore l'esistenza di questo forum e tutti coloro che vi partecipano!!!

Z33RO: Vivi la tua vita! Sfrutta ogni occasione, senza Arrenderti Mai! Ama più che puoi, Senza Paura di dover Soffrire poi! Meno rimorsi avrai in futuro, meno volte dovrai guardarti indietro. Così forse, quando una sera ti ritroverai Solo invece di una Lacrima ti ritroverai con un Sorriso.

edfa: Ho cominciato a frequentare il forum un paio di mesi dopo la sua comparsa. E, come penso sia avvenuto per la maggior parte delle altre persone, ci sono capitato per caso. Mi ha colpito subito il titolo: "Vita da single". Essendo un single non ho resistito alla tentazione di esplorarlo.Leggendo tra le righe ho notato come molte altre persone hanno i miei stessi pensieri, le mie stesse paure, le mie stesse ambizioni; insomma ho intravisto una parte di me nelle parole degli altri. Questo è stato il motivo per cui ho deciso di continuare a frequentare questo gruppetto di "nick". Naturalmente non senza la (egoistica?) speranza di poter conoscere un giorno una donna che mi avrebbe stravolto l'esistenza. Sebbene ciò non sia ancora accaduto non perdo le speranze: una cosa che ho imparato proprio qui nel forum, per la verità più a dire che a fare... ma nel frattempo si conosce altra gente, si chiacchera, ci si confronta. E, ingrediente molto importante, si organizzano gli incontri (in termini tecnici "i raduni"), dove finalmente conosci dal vivo le persone che si nascondono dietro quel nick. E' una cosa magnifica, il giorno dopo quando entri nel forum non riesci a vederlo più come prima. Tutto ti sembra diverso, è più vicino, meno virtuale. Una esperienza molto bella, che mi sento di consigliare a tutti coloro che vedono nel forum non un qualcosa di macchinoso, come può sembrare un qualsiasi sito internet, ma un vero e proprio luogo di ritrovo dove puoi entrare realmente in contatto con le persone pur stando seduto dietro ad un monitor.

romidgl & Welch

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Articolo pubblicato da: romidgl & Welch

Messaggio N° 1568 09-06-2005 - 00:05

Sei mesi di 'Vita da single' [1]

Digiland vi segnala il Forum
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Vita da single"
per discutere di questo argomento!


Il forum di "Vita da Single" compie sei mesi. Mesi in cui si è formato un nutrito gruppo di appassionati che hanno scelto questo spazio per dar voce alla propria "singletudine"! Attraverso i commenti degli abitanti di Digiland gridiamo tutti assieme: Auguri Forum! (P.S. L'unico, impareggiabile, inimitabile, ineguagliabile... lo trovate, ovviamente, solo su Digiland!)

DekaVII: CubaLibre presente! Ho passato mesi ottimi, ho conosciuto gente nuova, mi fa piacere scambiare due chiacchiere sane e scherzose, ne avevo bisogno, anzi ne ho tuttora bisogno, Grazie davvero.

giglipuff: Beh, ci sono capitata per caso e non sono più andata via. Ci sono delle persone splendide e simpaticissime che ti tirano su il morale anche quando è ko e poi ho trovato il mio giacomino cosa volere di più?!?

mirtillina80: Faccio parte del forum da 3 mesi circa... e in questo periodo ho imparato a conoscere un pò tutti "gli abitanti" ... c'è il provocatore... c'è il casinista... ci sono le coppiette... c'è chi attacca le "pippe mentali" al primo che passa... diciamo che sostanzialmente siamo un pò tutti matti.. : ) ma a me il forum fa compagnia tutti i giorni quando sto al lavoro... potrei dire tranquillamente che il forum è la mia isola felice in ufficio ... : ) vi voglio bene...

ariel.r: Frequento il forum da fine marzo e da quando sto con voi m sento meglio perché riesco a confrontarmi e voi riuscite a confortarmi un abbraccio

giacomo19750: Il forum vita da single compie 6 mesi... io ne faccio parte da poco meno... Un giorno, dopo essere diventato single da poco, sono "inciampato" in quella matassa di anime brulicanti che si confidavano e si aiutavano. Ricordo il post che aveva attirato la mia attenzione, era di "ilcucciolo"... mi rispecchiavo totalmente in quello che scriveva... ne sono rimasto affascinato... ho cominciato a scrivere e mi sono ritrovato con un sacco di belle persone con cui chiacchierare. Si ci sono, come sempre su internet e nei forum, elementi di disturbo, bisogna combattere con la diffidenza delle persone, ma credo anche che sia bello l'aver trovato persone speciali... persone altrimenti mai conosciute. Ho scoperto di essere una persona migliore di quello che credevo ed ho anche scoperto che tutto sommato il mio pessimismo nei confronti degli altri non sempre è vero... che altro aggiungere... AUGURI FORUM!!!!

FIORIN: Che il forum sia di mio gradimento, è palese... ovvio... con il mio dolce caratterino, nonchè il mio "linguaggio", è normale, che a qualcuno, non stia molto simpatico. Il forum è grande quanto voi... bravi... mi piace come lo gestite...

stecc: Mi fate tanta tanta compagnia!!! Mi diverto un sacco!!! UN GRAZIE DI CUORE A TUTTI!!

michettafarcita: Trovo che questo forum sia delizioso, divertente, serio e pazzo allo stesso tempo. Mi tiene compagnia durante le mie pause di lavoro e quando non riesco a dormire. La gente che lo frequenta stuzzica e viene stuzzicata... ma alla fine ci si ritrova tutti amici virtuali!!! :-). In questo forum... nato per i singoli... ci vivono un sacco di coppiette virtuali... a volte si mettono a pomiciare o a litigare nel bel mezzo delle discussioni... c'è chi tradisce... chi flirta... chi addirittura si sposa! Insomma è un forum x tutti e non solo per i single!

SempreVogliaDi: "Penso di aver iniziato a girare per il forum un pò per scherzo un pò per curiosità come tutti. Ho trovato una piccola famiglia capace di darmi appoggio morale e lo spirito giusto per mettermi in discussione. Certo alle volte è difficile comunicare perchè si creano inevitabilmente piccoli gruppi che socializzano meglio, ma nel momento del bisogno nessuno si tira mai indietro! "

legolenz: Da sei mesi a questa parte è nato questo forum, appena lo vidi la prima cosa che pensai fu che quel forum era semplicemente geniale ed è quello che penso tutt'oggi, è il forum con la più alta media giornaliera di messaggi. Pieno di single accompagnati da una minoranza di coppie e gente sposata/fidanzata questo forum presenta ogni tipo di utente, da quello che si infervora per tutto a quello che butta tutto sul ridere, da quello che è prossimo a tagliarsi le vene per la situazione in cui si trova a quello che se ne sbatte di tutto, da quello che cerca un partner a tutti i costi a quello che è stato fidanzato per anni e ora finalmente prova l'ebbrezza della libertà. Il bello di questo forum è che riesce a farmi ridere ma anche a farmi riflettere in molti casi, in ogni caso riesce a mantenere vivo il mio interesse a prendervi parte e questo è più che sufficiente per poter ringraziare tutti gli utenti che quotidianamente lo popolano riempiendolo di messaggi. In 6 mesi è riuscito a superare le 2000 discussioni, ciò vuol dire che la stessa considerazione di quel forum che ho io l'hanno molti altri utenti ed è un segnale positivo. L'idea di codesto forum è stata della Forumleader Romidgl e come le dissi al raduno è stata una delle trovate Digiland più sagaci.

poison.dee: Ho scoperto il forum per curiosità, un giorno che nei forum che frequento di solito (cinema, libri e viaggi) non c'era nulla di "nuovo" da leggere... e ho visto che c'erano personaggi simpatici (qualcuno anche no, ma del resto è normale... non si può piacere a tutti e di conseguenza è altrettanto facile trovare gente che non ti piaccia)e ci sono ritornata spesso... Del resto considero internet un modo valido per conoscere gente nuova... anche se fino ad oggi non ho "incontrato" a 4 occhi ancora nessuno... Diciamo che ogni tanto leggo toni un po' troppo "disperati" ... io lo so che si può soffrire per amore, ci sono passata 10 anni fa... ma vedo tristezza e rassegnazione in ragazzi giovanissimi... e non me lo spiego...

romidgl & Welch

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Articolo pubblicato da: romidgl & Welch

Messaggio N° 1567
Tag: Noi&Voi
07-06-2005 - 16:44

Siti Personali: apertura ftp ai provider italiani

Digiland vi segnala il Forum
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Sito Personale"
per discutere di questo argomento!

Dal 6 giugno 2005 dare spazio alla vostra creatività è ancora più facile. La Community di Libero apre il FTP permettendo la pubblicazione dei Siti Personali, oltre che agli utenti che si connettono tramite Wind/Infostrada, a tutti gli utenti che si connettono ad Internet tramite provider italiani.

E’ possibile pubblicare i Siti Personali utilizzando il protocollo FTP (File Transfer Protocol) e/o il File Manager direttamente dal vostro browser.

Per trasferire i file via FTP dovete installare sul vostro computer un programma ad hoc e inserire i paramentri di configurazione relativi allo spazio web della Community (scoprite le ultime novità sulla configurazione del FTP).

Create subito il vostro Sito Personale, la Community premia la vostra passione per il web pubblicando nelle Home Page di Libero e della Community i Siti Personali più belli, divertenti e aggiornati nella grafica e nei contenuti.

Ogni volta che vorrete pubblicare il vostro sito verrà verificato se siete collegati ad Internet tramite un indirizzo IP che è stato registrato presso la “Registration Authority Italiana” (detta anche RA: responsabile dell'assegnazione dei nomi a dominio nel country code "IT") e quindi tramite un provider italiano. Tale verifica verrà effettuata verificando che l’IP venga “risolto” con un indirizzo corrispondente ad un dominio “.it”.

Se ciò non avviene (cioè se non è possibile “risolvere” l’indirizzo IP oppure se viene “risolto” come dominio diverso da .it,) la pubblicazione sarà negata, per motivi di sicurezza. Questo perché dobbiamo permettere alle autorità competenti di risalire al provider tramite cui un utente ha pubblicato un sito, o parte di esso, nel caso questo violi le leggi in vigore.

Vi invitiamo a leggere e rispettare i termini e le condizioni d’uso dei Siti Personali.

Se avete bisogno di aiuto, i Digileader risponderanno alle vostre domande nel form dedicato Sito Personale.


Staff Libero Community
http://digiland.libero.it

Articolo pubblicato da: Staff Libero Community
Messaggio N° 1566 07-06-2005 - 00:51

Un tunnel chiamato fecondazione

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Fecondazione assistita"
per discutere di questo argomento!


Referendum... che bella parola! In pratica vuol dire giudizio popolare, il giudizio del popolo italiano su una situazione assolutamente personale che comunque deve essere gestita dalla Legge dello Stato... Ma del percorso umano che richiede questo tipo di esperienze la Legge e gli uomini di Legge che ne sanno?

Così come il divorzio e come per l'aborto, la fecondazione assistita è un trauma assolutamente personale. Vissuto in prima persona dalla coppia che affronta il problema, che inizia sempre dal desiderio di un figlio, quello spasmodico e assoluto desiderio del miracolo della nascita di un nuovo essere umano, continuazione della stirpe, delle sembianze, dei geni e dei cromosomi.

I cromosomi appunto... Non so se riusciate ad immaginare che significhi trovarsi davanti alla scelta di decidere se ricevere il seme di un altro uomo sconosciuto e l'ovulo di un'altra donna.. se non addirittura un embrione congelato. Come per gli aborti clandestini negli anni settanta/ottanta (ma se ne fanno ancora.. non temete) il fiume di denari e di sofferenze è indicibile.

Le cure estenuanti, continue, i tentativi, la coppia si mette in gioco fortemente e vi assicuro è durissima, tanto dura... L'attesa poi, ancora di più: domande tipo "gli spermatozoi saranno aumentati oppure quanti follicoli riuscirò a produrre???" sono all'ordine del giorno in chi vive questa esperienza perché è una scommessa con la vita, una roulette russa oserei scrivere.

Non so se il referendum avrà un esito affermativo o negativo, non credo che sia questo il punto, anche se gli animi politici (come sempre in questi casi) sono infuocati. Non parlo neanche di altri tipi di fecondazione (fra gay o single) perché quelli sono estremi che non ha senso affrontare. Penso che ancora una volta la sofferenza soggettiva intima e personale deve essere giudicata e un po' mi vengono i brividi, perché alla fine la verità è che le scelte.. si fanno sempre e comunque da soli.

chimiregala1rosa

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Articolo pubblicato da: chimiregala1rosa

Messaggio N° 1565 07-06-2005 - 00:46

Legge 40: referendum

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Fecondazione assistita"
per discutere di questo argomento!


Non ho intenzione di propagandare il sì o il no; non voglio sintetizzare una delle tante guide ai quesiti che si possono trovare in rete. Propongo alcune riflessioni sulla partecipazione civile: esercitiamo continuamente il nostro diritto di cittadinanza lamentandoci di ciò che ci circonda e che non va; e trascuriamo, similmente, il nostro "dovere" di cittadinanza, disinteressandoci del controllo sui nostri enti territoriali, sull'operato dei nostri governi e persino sugli stravolgimenti alla nostra Costituzione.

Un passo indietro: sono stato nominato presidente di sezione elettorale per i prossimi referendum e il 4 giugno (ben 7 giorni prima dell'inizio delle operazioni elettorali) sono stato in Comune per procurarmi le istruzioni: "non sono ancora arrivate" è stata la risposta "e nemmeno gli avvisi da affiggere e tutto il resto del materiale". Eppure i manifesti e le pubblicità del comitato Scienza e Vita ("embrione" della schiera del non voto) circolano da quasi un mese!

A parte la preoccupazione di non avere sufficiente tempo per sfogliare le istruzioni, sono stato pervaso dalla sensazione che di questi referendum non freghi niente a nessuno. È vero che la materia è complessa, ma davvero non siamo in grado di esprimerci su argomenti al di fuori dei reality e dei personaggi della tv o del mondo dello sport?

È giusta l'obiezione che paghiamo (profumatamente) i nostri rappresentanti per dotarci di leggi condivise; a volte, però, le questioni in ballo sono di tale rilievo morale che il contrasto è trasversale rispetto alle divisioni partitiche. In queste situazioni è doveroso capire le ragioni di tutti ed esprimere la propria opinione: l'astensione è un diritto, ma l'invito ad astenersi equivale a dire "non abbiamo un'opinione e non vogliamo farcela, questa legge non ci riguarda minimamente".

Allora crediamo ancora ai depositari della verità assoluta? Per fortuna ho constatato che tanti amici, comunque rispettosi delle autorità morali nelle quali si riconoscono, si sentono ancora capaci di ragionare autonomamente e daranno il loro contributo, per il sì o per il no.

bronko78

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Articolo pubblicato da: bronko78

Messaggio N° 1564 05-06-2005 - 18:00

Il raduno del forum dei libri: resoconto

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L'ultimo libro che ho letto..."
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Wow, che bello, il raduno di cui si è tanto parlato e fantasticato sembra concretizzarsi, forse riuscirò a conoscere i miei amici del forum dei libri in cui scrivo da molti mesi. Si parla del Salone del Libro di Torino. Passano i giorni e la cosa prende vita. Le prime conferme arrivano da me e dalle utenti torinesi, Lalla e Jenny che organizzeranno tutto l’incontro. Ice age si aggiunge, Maffi62 scopre il forum e chiede se potrà prendere parte al raduno, c’è un’altra torinese, Poison.Dee. Altri utenti storici purtroppo confermano la loro assenza.

Neversayciccio ha una bella idea, aggregare quelli del forum dei film... purtroppo però si iscrivono solo in due, lo stesso never e l’amico istinto_animale. Ci sono altri partecipanti, Cristobalcolon e ladonnacannone. Giorno stabilito: Sabato 7 maggio, ore 11:00. Finalmente arriva il sabato del Salone, io e Jenny abbiamo appuntamento con Lalla alle 10:45 e in ritardo finalmente arriviamo al punto di ritrovo. Vediamo tre persone che ci guardano con aria incerta. Un uomo, una donna e una ragazza. Saranno loro? Anche noi li guardiamo, ma nessuno sembra avere il coraggio di parlare per primo. Squilla il cellulare di Jenny, alzo lo sguardo e vedo che la donna del gruppo sta telefonando, lo faccio notare a Jenny e finalmente ci riconosciamo, via alle presentazioni! La donna è maffi62, l’uomo è Cristobalcolon e la ragazza è ladonnacannone. Piacere Enzo! Che lo dico a fare il nome, tanto per tutto il giorno ci chiameremo con il "nick".

Proposta (mia): "Perché non facciamo colazione?" E gli altri rispondono: "Ma sì, paga il più giovane del gruppo!" Il più giovane? Io naturalmente, ladonnacannone si salva per pochi mesi! Andiamo al bar, vado alla cassa: la cassiera dice una cifra, apro il portafogli, ma sbuca una mano da dietro con 10 euro in mano, è Cristobalcolon, paga lui e io da paraculo: "Ma no, toccava a me!" (e intanto tra me : "bene, 10 euro risparmiati")... Arrivano anche istinto_animale e neversayciccio.

Ci siamo tutti, ice age e poison.dee saranno direttamente al Salone. Arriviamo al Lingotto, possiamo entrare? No, istinto è a corto di contante ed ha bisogno di prelevare. Gli altri vanno verso le biglietterie e noi in cerca di un benedetto postamat. Trovato! Possiamo raggiungere la comitiva. C’è uno in più, sarà ice penso io e infatti lo è (sò un genio aò ). Nuove presentazioni e via, si può entrare nel salone ... caspita, il paradiso dei lettori... sembra di essere in una libreria super-mega-gigantesca. Giriamo svariati stand e ad un certo punto iniziamo ad avere fame, sono già le 14:30, andiamo a mangiare... momento di ristoro, ci sediamo e ne approfittiamo per scattare qualche foto.

Dopo una mezzora di nuovo tra i milioni e milioni di pagine che popolano il Lingotto. Io e istinto ci fermiamo allo stand degli sbirri, no, non ci hanno arrestato, l’amico ha alcune cose da chiedere e ci attardiamo nella conversazione tanto che quando usciamo non troviamo gli altri. Telefoniamo... .vabò , non rispondono, facciamo un giretto tra gli stand, ci richiameranno. Infatti dopo un po’ Jenny telefona dicendomi che sono allo stand dei giochi di società. Li raggiungiamo e li troviamo seduti con Trivial Pursuit aperto sul tavolo. Che ridere, tutti gli altri sono bambini, noi gli unici adulti... che manica di matti. Dopo circa due ore è la coppia Lalla-Never a trionfare. Un’ occhiata agli orologi, possiamo andare in pizzeria al centro di Torino. Nel locale si chiacchiera, una battuta qua, una là e inspiegabilmente si finisce col parlare dei sette nani, niente di strano solo che si arriva a dire che noi siamo i Sette Nani, ed infatti Cucciolo, Pisolo & Company diventano: Maffila, legolo, istintolo, lallala, jennyla, neverlo, icelo... e non eravamo nemmeno ubriachi... ci sarà da preoccuparsi?

Fine della cena, che si fa? Lalla deve rientrare, Cristobalcolon va a ballare, maffi torna all’albergo e io, jenny, istinto, never e ice age optiamo per un pub... avvisiamo anche poison.dee che ci raggiungerà.Grazie all’alcool c’è chi inzia a ridere senza una ragione e lentamente la discussione degenera in barzellette e battute penose.Ormai la serata sta volgendo al termine, è stata davvero una giornata divertente, un bel raduno, bella gente, bel salone, bella pizzeria, bel pub, buona la birra, carina la cameriera ( prima di uscire mi getta uno sguardo equivoco, se torno a Torino vado subito in quel pub)...

Sarebbe bello ripetere l’incontro, evitando però di trasformarsi nei sette nani!!Ringrazio tutti quelli che vi hanno preso parte e in particolare la mia cara amica Jenny03 per la sua ospitalità e per la perfetta organizzazione dell’evento.

legolenz

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Articolo pubblicato da: Legolenz


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