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Messaggi di Maggio 2008

Messaggio N° 2577 30-05-2008 - 11:30

Chiaiano... e la storia continua!!!

CHIAIANO, nella notte le barricate contro l'utilizzo della discarica sono state eliminate dagli stessi contestatori, Bertolaso ha mediando con i Sindaci dei paesi interessati facendo ben presente che la situazione è in stato d'emergenza.

Politicamente il decreto "rifiuti" ha dato modi di poter agire in maniera più pesante, infatti ben 25 arresti sono stati effettuati dalle Forze dell'Ordine che ora più che mai hanno materia per poter contrastare un gioco pericoloso.

Molti della sinistra, tra cui il max leader Massimo D'Alema, hanno inveito contro al limitare la libertà di opporsi e di contestare delle scelte che il "popolo" ritiene ingiustificate e nello stesso tempo, come segnalato da D'Alema, gli scontri più violenti sono ad opera di frange fasciste.

La storia insegna che dietro questi movimenti contro l'opera dello Stato una parte di oltranzisti, i più violenti, siano prezzolati al soldo di organizzazioni criminali, Chiaiano non è da meno. Nel libro paga della camorra possiamo trovare il prezziario delle rivolte, 50 euro per sobillare la folla, 20 euro per ribaltare un cassonetto, 100 euro per gli scontri contro le forze dell'Ordine, senza parlare dei “motorini” che hanno girato per tutti i negozi e centri commerciali facendo abbassare le saracinesche… chissà con quali dolci modi di persuasione.

Un disegno criminale politico è ben evidente considerando l'interesse della camorra non solo nell'ambito dello smaltimento dei rifiuti, magari quelli tossici, perché più importanti economicamente, ma va anche considerato che nel piano dell'edilizia, costruire appartamenti, in odor di camorra, su di un ciliegio o magari su una pianura lussureggiante rende più soldi di quelli costruiti sui limiti di una discarica. Inutile parlare di edilizia regolarmente accatastata o facente parte di ordinari piani regolatori approvati, no, qui parliamo di un abusivismo latente ed atavico, il quale, porta solo a costruzioni che violano tutte quelle regole ambientali e di utilità pubblica a cui opporsi non è consentito.... ammenochè prima non si faccia testamento.

La magistratura dal suo canto, provvede ad indagare su tante cose, tra cui anche a delle presunte irregolarità commesse da Alessandro Pensa, non raggiunto da ordine di custodia cautelare, attuale prefetto di Napoli, quando era commissario straordinario all’emergenza rifiuti in Campania, poi segue Marta Di Gennaro, raggiunta da una delle 25 ordinanze di custodia cautelare, dirigente della Protezione civile e che all'epoca dei fatti in oggetto d'indagine, si era occupata di rifiuti assieme al sottosegretario Guido Bertolaso, ciliegina sulla torta, alcuni funzionari appartenenti alla Imprengilio quale società a cui era stato affidato lo smaltimento dei rifiuti.

I roghi nella notte sono ricomparsi per Napoli e provincia, il caldo avanza e l'emergenza sanitaria diventa sempre più incombente.

Ci aggiorniamo amici... Ci aggiorniamo!!!

Scritto da: il.corsaro.nero

Messaggio N° 2576 26-05-2008 - 15:37

Basta con la tortura mediatica!

Nella vicenda di Cogne, dopo la sentenza definitiva, sento parlare di rischio di suicidio, di indulto, di grazia, revisione del processo......
Roba da pazzi!
Emotivamente, propendo per la tesi colpevolista, e sono convintissima che si debbano rispettare e difendere le sentenze che i giudici emettono, a prescindere da quale personaggio abbia compiuto un reato. Ciò significa che, in tutti i casi, non sono propensa a concedere sconti di pena a chiunque si sia macchiato di delitti efferati.

Si parla di "grazia" per la Franzoni......Ma io se solo penso e penso a quanti, donne ed anche uomini, si trovano in carcere impediti ad esercitare la gestione familiare, ho provato sempre un senso di sconforto ogni volta che ho visto il loro stato d’animo in considerazione del fatto che, appunto come la Franzoni, non possono gestire i figli come vorrebbero. Specialmente le donne, inutile dirlo, sono le più penalizzate perché l’immaginario collettivo (e non solo), le vede soprattutto mamme le quali, abitualmente, sono per varie ragioni impegnate e preposte alla gestione dei figli. Lavorando con loro mi son chiesta sempre come avessero potuto delinquere consapevoli del fatto che una volta arrestate sarebbero state lontane dai loro figli. Ho chiesto ed anche discusso di questa cosa con loro: "il bisogno" era la loro scusa, se così la vogliamo chiamare. Già, "bisogno".....e poi? Mesi, forse anche anni lontane dai figli. Terribile, la condanna forse più tremenda, per loro. Però per queste donne detenute c’è il silenzio, perché lasciate sole da famiglie ed amici, e perché non possiedono amicizie in alto loco.

Per ciò che riguarda il caso-Franzoni, ora è improvvisamente saltato fuori un medico del quale non si era sentito parlare sin qui, non per lo meno in maniera significativa, il quale sostiene che Samuele è morto per un'aneurisma cerebrale. Io conosco fin troppo bene, questa malattia: per quanto ne abbia parlato a lungo con i miei medici curanti, nessuno di loro mi ha mai detto che un aneurisma riesca a sfondare un cranio!

Della Franzoni ricordo: "Non parlare al cellulare che è controllato!" detto da suo marito; la sua espressione di trionfo quando l'hanno scarcerata (mi domando: trionfo quando ti hanno appena massacrato un figlio??). Ricordo anche la sua frase alla fine di una trasmissione, quando credeva che i microfoni fossero stati spenti e invece ce n'era ancora uno acceso: "Come sono andata, ho pianto troppo?".......

Io, come tutti, so solo che lei ha passato i tre gradi di giudizio, ed è stata dichiarata colpevole. Penso che siano pochi, i 16 anni di carcere, peraltro risultato di una riduzione di una prima pena a 30 anni e, presto, nuovamente ridotta a 13 anni ufficiali di carcere grazie a quella genialata che è l’indulto ma che di fatto si ridurrà a qualche scarsissimo anno di carcere grazie a buona condotta, sconti, libertà vigilata e altre belle invenzioni. Tutto questo infarcito di una serie di privilegi carcerari, come le visite più frequenti dei figli, del marito e del suocero (e il suocero che c’entra?), il tutto grazie ad una rete di protezione che si è stretta intorno alla Franzoni e che coinvolge non solo la famiglia, ma il paese di provenienza. La Grazia: la Grazia in nome dei suoi bambini, ed ancora privilegi, gli sconti.....nient’altro?
Ma ci si rende conto, che la vita di un essere umano non ha prezzo, che se l'ucciso è un bambino indifeso, ed ancora di più, figlio dell'omicida questa cosa non può che essere considerata un'aggravante di dimensioni tali per cui, colui che si macchia di un reato del genere non può subire alcuna condanna inferiore avere l'ergastolo? Penso anche che su questa tristissima vicenda debba calare il sipario ed il silenzio, e che la Franzoni debba scontare la sua pena come tutti. E se poi qualcuno si ricordasse ogni tanto anche che un povero bambino ha perso la vita in maniera orribile sarebbe anche lodevole...Se poi fa comodo concedere una “grazia” in funzione dei figli oltre quello morto, allora dovremmo concederla anche ad altri detenuti - so tra l'altro, che se davvero concedessero la grazia a quella donna, le carceri italiane sono pronte alla rivolta - e chiedere scusa a quanti hanno scontato queste ed altre pene e che non sono più in vita!
Continua QUI

***  

Ho visto in Rete e la riporto: la piantina della cella della Franzoni: non ho potuto fare a meno, trattandosi di un argomento che ben conosco per motivi di lavoro, di considerare che sono evidenti alcune cose che appaiono incongrue, essendo la detenuta sorvegliata a vista a scopo precauzionale, perchè si pensa che voglia suicidarsi.
Ma.............

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Scritto da: carol042004

Messaggio N° 2575 24-05-2008 - 20:12

Post N° 2575

Non tutti sono carnefici molti sono vittime…

Anziana riduce in schiavitù la badante rumena. La pensionata-padrona avrebbe relegato la straniera, costringendola a usare il bagno solo una volta al mese e installando un sensore sull'uscio dello scantinato per controllare le uscite

Incredibile per un paese che si proclama moderno e democratico. Una pensionata di 75 anni di Lainate, nel Milanese, ha cercato una donna tra le più disperate, in una comunità d'accoglienza per donne straniere sole, a Milano un mix di cattiveria, ignoranza e razzismo, ha fatto finta di prenderla in servizio a casa sua come badante, e invece l'ha ridotta in schiavitù, umiliandola, picchiandola e facendole fare una vita miserabile perchè tanto era «solo una romena». La storia, di per sé squallida, ha però anche dell'incredibile se si considera che la presunta aguzzina è una pensionata di 75 anni, una tranquilla signora di provincia, con un discreto gruzzolo e una villetta. Ma nel seminterrato faceva vivere una povera contadina di 54 anni che nemmeno sapeva di essere cittadina comunitaria e sopportava tutte le angherie per timore di essere espulsa. Le condizioni dettate dalla «padrona» erano le seguenti: nessuna visita di parenti o amici, possibilità di fare la doccia solo una volta al mese, divieto di utilizzare l'acqua calda, un solo pezzo di sapone per bucato da utilizzare anche per l'igiene personale, cibo scarso, possibilità di bere solo acqua del rubinetto, e poi tante botte, date anche con pentole. E, naturalmente, di soldi non se ne parlava neanche. A questo si aggiungeva un controllo totale sui suoi spostamenti: alloggiata nel seminterrato, poteva accedervi da una sola porta dotata di sensore acustico. E tutta la villetta era dotata di telecamere a circuito chiuso, le cui immagini venivano controllate dalla pensionata dalla camera da letto, e tutte le porte degli ambienti utilizzati dalla badante, compreso il bagno, erano tenute aperte e legate con dello spago per non essere mai chiuse, nemmeno quando lei andava in bagno. Il tutto avveniva sotto il continuo ricatto di essere denunciata e quindi espulsa dal territorio italiano. Ieri, fortunatamente la libertà le è stata restituita dai carabinieri, dopo la denuncia di una delle figlie che cominciava a sospettare che sua madre, dopo un anno di mezze parole sussurrate e mai nemmeno un incontro, fosse trattenuta contro la sua volontà in quella casa a Lainate, a nord di Milano...Continua QUI

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Scritto da: shardana0

Giovanni Falcone

23 maggio 1992                                                                                    23 maggio 2008

Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini!

                                                  

                                                  Giovanni Falcone

       Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro

Scritto da: Corsari d'Italia

Messaggio N° 2573
Tag: leader
22-05-2008 - 17:04

Kalm !

Tra poco più di 3 mesi concludo il mio 7° anno di chatleader.

Essere chatleader per me non  ha mai significato essere solo lo “sceriffo” che combatte contro gli utenti maleducati, utenti che hanno per scopo principale l’offesa, l’insulto o chi sa usare solamente un linguaggio volgare oltre ogni lecito consentito.

Per me significa soprattutto tendere l’orecchio a chi ha bisogno di essere ascoltato, anche se a volte i motivi potrebbero sembrare assurdi. Significa trasmettere agli altri, tecnicamente, quello che a mia volta ho imparato.

Non è sempre facile per un chatleader acquisire la “fiducia” degli utenti, ci vuole, pazienza e costanza ma alla lunga paga. In questi quasi 7 anni ho avuto parecchie soddisfazioni ma anche molte delusioni.

L’ultima grande soddisfazione è stata nel novembre scorso quando in stanza è stata lanciata la proposta di una raccolta fondi per un gesto di solidarietà per dei bambini ammalati. Per tale raccolta gli utenti hanno dato la responsabilità a me in quanto leader pertanto “una garanzia”. Abbiamo raccolto una bella sommetta, parte di essa è stata destinata all’acquisto di giocattoli per il reparto oncologico pediatrico dell’Ospedale Sant’Orsola di Bologna ed una somma cospicua che ha permesso la terapia gratuita per un mese ad un paziente all’Associazione Sclerosi Multipla di Bologna. E’ superfluo dire quanto grande sia stata la mia e quella degli utenti soddisfazione nel vedere il tutto realizzato.

Anche questo è la chat! Non ho mai creduto che la chat sia solo caxxeggio, non ho mai creduto che la chat contiene solo negatività poiché se fosse veramente così io non potrei mai stare in un posto così e non potrei mai fare la leader in questo posto.

Messaggio N° 2572
Tag: leader
21-05-2008 - 16:50

Post N° 2572

Mi presento. Il mio nick è scilla5 e modero le stanze chat30, cupido e chiacchiere e canzoni.

Il mio incontro con la chat avvenne 8 anni fa, dapprima non su libero poi , per caso, me ne parlarono e cosi’ mi misi un po’ a pensare al nik e feci la registrazione.

La chat mi è sempre piaciuta perche’ sono una chiacchierona se trovo qualcuno che mi da modo di farlo e poi trovo che sia un  luogo dove hai la possibilita’ di incontrare  gente diversa ( a volte moooolto diversa) da come sei tu ed io ho sempre pensato che il confronto e la diversita’ ci aiuta ad arricchirci.

Ho due splendidi figli che sono la mia ragione di vita

.Vivo in un paese del trapanese e amo la  mia Sicilia.

Sono caparbia, le difficolta’ che mi pone la vita  non mi fanno arrendere mai  , ho una buona capacita’ all ‘ascolto e pazienza da vendere.

Credo che non sia fondamentale solo per il ruolo di leader ma anche nei rapporti di ogni giorno fuori la chat

Amo leggere (quando ne ho tempo) e non amo la solitudine.

La chat mi ha dato opportunita’ di conoscere gente splendida con cui ancora sono in ottimi rapporti

Se volete sapere altro mi trovate in chat. J

Ciao a tutti voi!

Messaggio N° 2571 20-05-2008 - 13:09

Monnezza sempre monnezza

Ovvero: la prima promessa non mantenuta del nuovo governo.....

Non condivido assolutamente le proposte avanzate dal Governo Berlusconi, per la risoluzione dell'emergenza rifiuti a Napoli: "utilizzo dell'esercito" ( non mi è nuova), "apertura di nuova discariche" (idem), "costruzione di nuovi inceneritori" (idem),  "sfruttamento di immigrati irregolari per la pulizia delle strade"...ehhh?????? Capito bene??? Bah....Comunque sia credo che nessuno di questi provvedimenti sia efficace e risolutivo, ed a dire la verità mi sembra proprio che abbia preso in giro tutti i napoletani che l'hanno votato, nel senso che in campagna elettorale, al fine di risolvere velocemente la questione rifiuti a Napoli, aveva detto a gran voce che il primo consiglio dei Ministri si sarebbe svolto proprio qui a Napoli, ebbene, leggendo nel sito del Portale del Governo, si legge nell'ordine del giorno ufficiale che:

"Il Consiglio dei Ministri è convocato alle ore 11.30 di mercoledì 21 maggio a Napoli - Palazzo della Prefettura per l'esame dei seguenti provvedimenti:

- MISURE DI SICUREZZA

- DIMINUZIONE DEL CARICO FISCALE

Tutto QUI  e QUI

....Quindi non è prevista alcuna discussione sui rifiuti....Bene...Bravo...Bis...Anzi IV!

Già, a guardar bene il IV Governo Berlusconi, si nota che oltre ad essere un Governo che già dall'inizio non mantiene le promesse, ed è anche un Governo di Ministri incompetenti insomma non c'è troppo da stare allegri con un Governo che nasce con le sembianze di un misto tra bagaglino e regime, con a capo un giullare che vuol giocare a fare il sovrano, d'altronde un obiettivo più malizioso lo ha, anche se l'ha esposto poco tempo fa e come al solito in maniera grezza: occupare personalmente il Quirinale.

Clo
|

Scritto da carol042004

Messaggio N° 2570 18-05-2008 - 12:28

Io sono Dike




l'antica dea della giustizia del gruppo,
quella che i latini chiamavano ......Iustitia


diffondeva agli
uomini la giustizia e la virtù

 

Ritornata dal passato in questa grande comunitY
richiamata dal senso di ribellione che ormai molte anime virtuali provano nel
loro viaggio.



Vivendo ogni giorno tra emozioni e sorrisi tra lacrime e
sogni le avventure della vita virtuale palpitadno ogni giorno in questo
mondo.


La mia natura e' mite e vagante ma sempre vigile.


Sono giunta qua' affinche' lo spirito di liberta' che
anima questo regno non venga come, purtroppo oramai spesso accade, essere
turbato da turbini d'invidie , gelosie, calunnie, facili e avventati
giudizi offese e minacce.


Ora ...


ho fatto di questo mondo il mio mondo

Ora io per
natura sognatrice vago in questo terre tra i navigante Ora come polena infrango
l'onda osservando la direzione del mare
Ora all'occorenza so'
lottare con orgoglio e lealta' contro la mia da sempre acerrima nemica
L'INGIUSTIZIA.


Sempre circondata dalla sua schiera di demoni neri ,suoi seguaci, affinché
niente turbi le mie sorelle e fratelli nel loro cammino tra i sogni.

Scritto da:filtr

Messaggio N° 2569 15-05-2008 - 13:37

Rom: un popolo con fissa dimora

Ancora emergenza a Napoli. Stavolta siamo in prima pagina non per la monnezza ma per i rom.

 Ogni mattina per raggiungere il posto di lavoro, passo per un campo nomade adiacente una grossa industria di calcestruzzo.

 Non vi descrivo le condizioni igieniche di quel campo.

 Stamane, era circondato dalla polizia e dai vigili urbani che dirigevano le ruspe che alzavano spazzatura, per consentire un ingresso agevole delle forze dell’ordine al campo.

 Ferma nel traffico, ho visto un nugolo di gente che uscita dalle baracche, divertita si esaltava, riversandosi sulle automobili in fila, alla ricerca mendicante di qualche soldo.

 E’ cronaca di questi giorni l’incendio che ha bruciato uno dei campi rom del quartiere di Ponticelli in via Malibran. Il campo che si trova proprio di fronte alla villa comunale del quartiere era stato abbandonato nella nottata dai nomadi.

Un secondo campo rom, deserto, è stato dato alle fiamme nel quartiere di Ponticelli a Napoli, quartiere del tentato furto di una bambina di pochi mesi. Il campo si trova nei pressi di via Argine, a pochi decine di metri da quello già bruciato.

 Secondo le prime ipotesi fatte dalle polizia, gli incendi appiccati da ignoti farebbero parte di una strategia per evitare l'eventuale ritorno dei rom nei campi nomadi abbandonati.

Mi sono chiesta e Vi chiedo: ma che fine faranno questi “nomadi”.

 Napoli è quella che è e centri di accoglienza per nomadi (che poi non capisco perché li chiamano erranti, visto che stazionano con fissa dimora nei campi per anni e anni), non c’è ne sono molti.

 Al radiogiornale, hanno comunicato che sono stati spostati durante la notte a san Giovanni a Teduccio.

Le stazioni della circumvesuviana e metropolitana sono state prese d’assalto.

 Il mio quartiere, che - purtroppo - è attraversato da alcune strade sopraelevate, ha visto accamparsi “sotto i ponti “, centinaia di persone.

 A Ponticelli, quartiere del fatto, un gruppo composto in prevalenza da donne e bambini canta e applaude mentre le fiamme divampano nel campo che fino a ieri accoglieva decine di famiglie rom.

 E' una delle scene cui hanno assistito i vigili del fuoco, intervenuti per domare le fiamme che sono state spente e appiccate a più riprese.

 Non soddisfatti e per dare un messaggio forte e chiaro, alcuni sconosciuti sono tornati a dare fuoco al più piccolo dei campi di via Malibran, già incendiato ieri.

 La rabbia, spiega la gente del posto, è scattata soprattutto perché "in questi anni noi siamo stati vicini ai rom, li abbiamo aiutato e loro ci hanno ripagato con la brutta moneta del tentato sequestro della bimba".

 "Li abbiamo sopportati per troppo tempo, adesso se ne devono andare via": l'umore della piazza è riassunto da una delle manifestanti davanti agli ultimi due campi rom rimasti abitati a Ponticelli esprime la determinazione la gente del quartiere. I manifestanti presidiano l'ingresso che è controllato da polizia e guardia di finanza.

 Sul posto anche Vittorio Merito, consigliere della sesta municipalità, gruppo Popolari Udeur, secondo cui al più presto anche gli ultimi due insediamenti verranno abbandonati dai rom.

 "Il problema - dice Merito - ci é sfuggito di mano, già da due anni avevamo lanciato l'allarme sulla necessità di trasferire i rom da Ponticelli verso un centro di accoglienza dove fossero garantite le condizioni minime di igiene e vivibilità. Ma il nostro appello è rimasto inascoltato".

 La polizia dovrebbe presidiare i due campi rom della rotonda in via Argine anche dopo un eventuale sgombero: i campi, infatti, sono proprio sotto un ponte del raccordo autostradale e un eventuale incendio potrebbe causare gravi pericoli per la circolazione sul soprastante viadotto.

 La polizia dovrebbe, anche, tutelate i cittadini italiani che pagano le tasse e che investiti di forte senso civico, continuano incessantemente a subire:furti, estorsioni, scippi, spaccio di droga, ricettazione; attività principali dei rom nel nostro Paese.

 Mi domando e Vi domando: tuteliamo i rom – perché è un dovere farlo, ma chi tutela noi dai rom?

Messaggio N° 2568
Tag: leader
15-05-2008 - 13:07

EccoMi qua!!!

Non mi piace molto parlare di me, sono un tipetto riservato, e poi, al contrario, mi piace pensare che il mio nik dica già molto di me. Esattamente come la zizzola - che nel dialetto della città dove vivo significa vento e/o brezza - sono sempre in movimento; risulto piacevole a volte, insopportabile certe altre…Posso essere una persona calda e dolce ma anche fredda, fastidiosa e pungente se le circostanze e il mio umore me lo impongono. Amo fare molte cose ma a priori e più di tutto adoro ridere, scherzare e chiacchierare. Ed è forse proprio per questi motivi che sono approdata in Digiland in quel lontano Ottobre del 2001. Era una giornata piovosa e ventosa; nel negozietto dove lavoravo per mantenermi agli studi non arrivava un anima.. ero sola ed in silenzio….. assolutamente impossibile per me resistere!! A metà serata, toh, ecco l’illuminazione: la chat. Sicuramente non avrei potuto trovare un modo altrettanto comodo, semplice e veloce per passare il tempo in compagnia!!!!

Avevo già chattato su altre piattaforme ma quello che mi colpì in Digiland, soprattutto ripetendo l’esperienza nei giorni successivi, fu la regolarità con cui incrociavo certi nik e la facilità con cui, con questi “sconosciuti”, riuscivo a parlare anche di argomenti che, invece, solitamente, si affrontano dopo mesi e mesi di frequentazione assidua.

In tanti anni in chat ne ho viste di cotte e di crude; tuttavia la cosa che non finisce mai di stupirmi e affascinarmi è quell’andirivieni di nick, che si alternano nella stanza così come nei pensieri e nel mio cuore. Persone con le quali condividere un momento, un’ora oppure di più, con cui poter scherzare, parlare e, perché no, quando vi sono le premesse, costruire qualcosa di bello e importante oppure anche di semplicemente formativo e costruttivo!!

Anzi posso azzardare di più: forse, proprio per dare una mano nel mantenimento di questo continuo flusso ho deciso di fare la chatleader.

Infine, come se tutto ciò non fosse già abbastanza, nell’ultimo periodo sono entrata in contatto pure con un altro aspetto della realtà virtuale: i blog. Scrivere articoli, estratti o similari fa un po’ parte del mio lavoro e vi ero abituata ma, non so perché, farlo su un blog mi incuriosisce e mi stimola davvero tanto… e poi …che soddisfazione vedersi blog del giorno oppure in hp blog!!! Strabello!!! Oltre a mantenermi un blog tutto mio “INSEGUENDO IL VENTO” dove cerco, spesso a fatica, di parlare di me e delle mie emozioni, sono divenuta membro di “CORSARI D’ITALIA” dove tratto, cosa per me molto più facile, argomenti inerenti  il mio lavoro (la psicologia). Ovviamente poi supervisiono pure il neonato blog della stanza che modero “Chiacchiere libere”: spero che cresca e si espanda, ma questo sta soprattutto agli utenti, lo spazio è più che altro loro!!!

Altro per ora non c’è …….

…….prendete i miei baciottoli e buona navigazione!!!

Con affetto zizzola1

Messaggio N° 2567 12-05-2008 - 10:49

Gestione Piattaforma Blog

In questi giorni uno o più utenti, sta diffondendo su larga scala un messaggio che cita un blog della nostra piattaforma come "spia" del nostro Staff e sostiene che basta essere nella lista dei blog amici di questo blog per rischiare la sospensione, coinvolgendo quindi anche il nostro staff nel messaggio che cerca di far crollare link e accessi al blog in questione.


Il blog coinvolto è http://blog.libero.it/blogecalamaio/  e sta sottolineando nei suoi post, che ci sono stati blogger così ingenui da credere a questi messaggi rimuovendo il loro link dalla lista blog amici.



Fortunatamente sono pochi i blogger che hanno potuto credere a una stupidaggine di questo genere, mentre leggiamo messaggi di solidarietà al blog coinvolto e la cosa ci fa molto piacere, a questa solidarietà ci uniamo e siamo fiduciosi che il tutto cessi rapidamente poichè gli autori di questi messaggi potrebbero essere chiamati a risponderne.



Approfittiamo di questo spazio per precisare come vengono gestiti gli abusi su questa piattaforma: Avrete notato che mettiamo a disposizione su tutti i blog pubblicati, un link per la segnalazione degli abusi, si trova sotto la voce "Altri Comandi" sulla barra di navigazione orizzontale, i blog o i singoli post che si ritiene siano in violazione delle condizioni d'uso della piattaforma si possono segnalare in questo modo.



Lo staff valuta tutte le segnalazioni e decide se agire in conseguenza, non viene fatto alcun controllo preventivo, nè ci sono utenti incaricati di controllare o segnalare blog, è tutta la Community che è coinvolta e alla quale chiediamo di segnalare le situazioni non consone alle regole, e noi agiamo solo ed esclusivamente su segnalazione degli utenti della Community, non ci sono vie preferenziali per segnalare e non ci sono utenti incaricati da noi di farlo e per questo più considerati.



Un'ultima precisazione che sarebbe anche inutile fare perchè lo sapete: in quel messaggio si allude al fatto che noi chiudiamo blog senza motivo, chi frequenta questa Community, sa bene che non è così ma ci devono essere motivi molto gravi e abusi ripetuti per portare alla decisione di chiudere un intero blog, di solito agiamo sul singolo post quando ci viene segnalato, se contiene elementi che violano le condizioni d'uso del servizio



forumadmin

Messaggio N° 2566 09-05-2008 - 01:34

L'affaire Moro!!!

Il 16 marzo del 1978 l’On. Aldo Moro, all’epoca presidente della Democrazia Cristiana, fu rapito da un commando delle Brigate Rosse, in Via Fani a Roma e la sua scorta trucidata vigliaccamente ed in modo spettacolare. Negli anni successivi, svariate inchieste parleranno di questa azione come di un vero è proprio attacco allo Stato fatto da personale altamente addestrato.

Questa è una di quelle vicende che sono rimaste, scene indelebili, nella memoria collettiva, i corpi esamini, i fori delle pallottole nell’alfetta di servizio e il sangue, accompagnano tutto il rapimento di Moro e il suo tragico epilogo.

Il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia, lo statista fu ucciso dalle BR. Il suo corpo sarà trovato nel bagagliaio di una Renault R 4 rossa, posta emblematicamente a metà strada tra Piazza del Gesù, sede della Dc, e via delle Botteghe Oscure, sede del PCI.

Quella mattina al Parlamento si sarebbe svolto il dibattito sulla fiducia ad Andreotti con l’ingresso e l’appoggio del PCI nel governo. Moro fu uno dei leader politici che maggiormente prestarono attenzione al progetto del cosiddetto Compromesso Storico d’Enrico Berlinguer, che nell'anno precedente pubblicamente aveva fatto lo strappo con Mosca, rendendosi quindi accettabile agli occhi democristiani. Strappo con Mosca che di certo non tutti i comunisti accettavano e ritenevano valida una democratizzazione del PCI.

Le BR chiedevano, quale riscatto, la liberazione di compagni sotto processo a Torino e un riconoscimento politico del loro movimento, sta di fatto che, il gruppo armato che s’impadronisce di Moro affermava di volerlo processare, per "processare tutta la Democrazia Cristiana", cosa che anche Moro afferma in una lettera recapitata il 4 aprile a Zaccagnini: “Parlo innanzitutto della D.C. alla quale si rivolgono accuse che riguardano tutti, ma che io sono chiamato a pagare con conseguenze che non è difficile immaginare..........”

Lacerazioni interne o stato di comodo, fan sì che, proprio il PCI e la DC siano per la “fermezza” ovvero “rifiutare ogni compromesso” a differenza del PSI che invece è per una trattativa, magari del genere “all’italiana”, ma nonostante l’intervento di figure carismatiche che vanno dal Papa Paolo VI, politici d’ogni paese e come ultima ratio Cosa Nostra, l’epilogo dell’affaire Moro si conclude in una renault 4… rossa.

Non è solo Moro a perdere la vita, da questo “affaire” n’esce a pezzi anche la DC che inizierà il suo lento calvario di discesa politica, e nello stesso tempo l’omicidio dello statista allontana definitivamente l’opportunità tanto anelata per i comunisti dell’ingresso al governo e sancisce, di fatto, la fine del compromesso storico.

I governi di “solidarietà nazionale” hanno termine e per molti politologi la prima repubblica si chiude proprio quel 9 maggio del 1978 e non, pochi anni dopo, con Tangentopoli, infatti, nel 1979 con le elezioni anticipate, il PCI comincia a perdere voti e non è più il secondo partito di governo, l’innovativa unione di solidarietà politica tra Comunisti, Socialisti e Cattolici, voluta e proposta da Berlinguer non ha più vita, si apriranno nuovi scenari con contraddizioni in seno a tutta la classe politica e i brigatisti con l’omicidio di Moro e i loro documenti miopi e assurdi da quella che loro stessi chiamano “prigione del Popolo” segneranno la fine della loro esistenza, perché assurdamente contrari e impossibilitati nell’inserirsi ed esser attori di una realtà storica completamente differente al loro modo di agire.

Seguono anni difficili ed il 1980 di certo rappresenta il culmine di vicende che hanno accadimenti unici e tremendi, il 27 giugno Ustica, il 2 agosto la strage di Bologna e il 23 novembre il terremoto dell’Irpinia, non mancheranno le famose gambizzazioni a mano delle BR ed una frantumazione continua della classe politica, eventi, tutti, che hanno un legame politico.

L’affaire Moro è di certo stato il fattore scatenante di vicende politico-economiche-nazionali e per alcuni aspetti anche internazionali che hanno indotto ad un radicale cambiamento la politica dell’Italia suggellata da Tangentopoli che portò alla scomparsa di un’intera classe politica.

Ancora oggi parlare della vicenda dell’On. Aldo Moro induce ad entrare in un intricato intreccio di segreti e interrogativi che svariati processi, libri e indagini non hanno o vogliono risolvere, dimostra, altresì, che la volontà di un attacco allo Stato da parte di un manipolo di terroristi, vigliacchi e fuori tempo, si è intrecciata con la capacità di quello stesso Stato a gestire l’intera vicenda, tragica e assurda, a proprio vantaggio.

Aldo Moro muore il 9 maggio 1978, eppure l’ombra d’Aldo Moro continua a muoversi nelle segrete stanze del potere con il suo fardello di misteri, di punti non chiariti, di dubbi ed interrogativi.

Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!

Scritto da:il.corsaro.nero

 

Messaggio N° 2565 08-05-2008 - 12:13

il coraggio della verità...morte di Aldo Moro e di Peppino Impastato

Il 09 maggio ricorre l'anniversario di Aldo moro, ma ricorre anche l'anniversario di Peppino Impastato un trentenne siciliano ucciso quella stessa notte per essersi ribellato alla mafia. Non è stata una coincidenza che lui sia morto il giorno in cui uccisero anche Aldo moro, infatti la sua morte fu messa in secondo piano, Peppino era soltanto un uomo, che da una piccola radio locale di un piccolo paese ha "osato" sfidare il marcio potere occulto dei mafiosi e questo gli è costato la vita...non aveva paura ha preferito ribellarsi al padre ed alla mafia che diventare uno di loro... 

"""Sei andato a scuola, sai contare?
- Si so contare.
- E sai camminare?
- So camminare.
- E contare e camminare insieme lo sai fare?
- Credo di si.
- Allora forza, conta e cammina…1, 2, 3, 4…""""(
dal film I Cento Passi)


"""Così discutono Peppino e il fratello Giovanni Impastato in una notte siciliana davanti alla porta della loro casa; hanno appena finito di cenare e Luigi, il padre dei ragazzi, ha appena concesso al figlio maggiore la sua solita paternale; legittima forse; dettata dalla paura…oppure dalla vergogna; sì, perché Peppino ha scelto una strada diversa da quella della sua ben onorata famiglia di stare contro la mafia non ha paura; parla, discute, grida, urla la sua consapevolezza di ingiustizia e di terrore. Va per le strade di Cinisi a parlare della mafia e del sindaco democristiano corrotto, comincia a levare il pugno chiuso, organizza le serate di Musica e Cultura e fonda Radio Aut dalla quale manda in onda canzoni troppo immorali per un piccolo paese della provincia di Palermo. Il padre insisteva a fermarlo ma Peppinp possedeva un grande senso di giustizia , poteva benissimo fare come tutti gli altri No, troppo comodo, troppo facile, troppo normale: Peppino non è affatto un ragazzo normale; Peppino ha qualcosa che gli altri ragazzi di Cinisi non hanno, neppure i suoi amici più fidati… Ma una notte gli viene ucciso il padre, non bastava essere figlio di un mafioso per non essere "toccato" Peppino si candida alla politica...Peppino vuole controllare da vicino il modo in cui operano gli esponenti degli altri partiti; ma Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, viene rapito dalle Brigate Rosse dopo un agguato in cui perdono la vita i cinque uomini della sua scorta e viene fatto “prigioniero politico”;…il corpo del presidente della Democrazia Cristiana, condannato a morte dalle BR, veniva poi  ritrovato, crivellato di colpi, nel portabagagli di una Renault 4 rossa in via Caetani, esattamente all’angolo tra via delle Botteghe Oscure (dove aveva sede la segreteria nazionale del PCI) e Piazza del Gesù (dove aveva sede la segreteria nazionale della DC). .. e la stessa notte muore anche il grande Peppino, fin troppo facile capire che alla contemporanea morte di un piccolo siciliano trentenne della provincia di Palermo da sempre in lotta contro la mafia non si poteva dare tutta l’importanza che avrebbe invece meritato. Peppino è morto così, quasi sotto voce; sfinito di botte e poi imbottito di tritolo e buttato sulla linea ferroviaria Cinisi-Palermo; e per finire bene la mafia il suo lavoro, pensò bene di  far credere che si fosse suicidato da mitomane: giovane siciliano ribelle si uccide in un attentato dinamitardo dopo essersi maciullato la testa a colpi di pietra....Sì perchè Peppino era un folle, Peppino era un visionario perchè vedeva oltre perchè rincorreva la giustizia, perchè voleva pulire la sua sicilia...un sogno troppo grande per un ragazzo onesto. Poi processi… processi… processi… e rinvii a giudizio che non trovano colpevoli... e il corpo di Peppino a brandelli che ne ricorda molti altri:  Placido Rizzotto, ,Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, giudici anti-mafia anch’essi saltati in aria, esattamente come Peppino (e proprio a maggio ricorre l'anniversario della strage di Capaci); il generale Dalla Chiesa; e tanti altri ancora… se li si conta si può arrivare anche fino a cento, proprio come i passi di Peppino; ogni passo una vittima; ogni passo una voce; ogni passo una lotta... """

@Peppino non temere le persone che ti amano non ti dimenticheranno mai e le tue idee vivranno sempre...tu hai lottato per i tuoi ideali ed hai pagato con la tua stessa vita....ma le tue idee vivranno sempre...@

Scritto da: dreamersgirl

Messaggio N° 2564 05-05-2008 - 00:08

59 anni dopo

4 Maggio 1949 – 4 Maggio 2008

Il mondo del calcio - quello che sempre più spesso associamo a violenza, aggressività e fanatismo - oggi, a suo modo, si ferma.

Ci ricorda che là dietro quel pallone, tra gli spalti o negli spogliatoi, ci sono degli sportivi, degli uomini pronti a sacrificare tanto, forse, anche, tutto….

 59 anni fa…..

Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Casigliano, Rubens Ladini, Guglielmo Gambetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Pietro Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Julius Shubert, Renato Casalbore, Luigi Cavallero, Renato Tosatti, Agnisetta, Civalleri, Cortina, Lievesley Erbstein

……..Persero la loro vita

 

 

Oggi tutti ricordano il Grande Toro e la Stage di Superga

Scritto da: zizzola1

 

Messaggio N° 2563 02-05-2008 - 13:25

Errare umanum est, perseverare diabolicum

   Umberto Bossi entra alla Camera mostrando il pungo e digri¬gnando i denti. È l'immagine di chi torna a Roma da vincitore conscio del peso che la sua creatura politica, la Lega Nord, assumerà per l'intera legislatura.
I cronisti chiedono se sarà possibile dialogare con la sinistra. Bossi replica brusco: «Non so cosa vuole. Noi siamo pronti; se vogliono fare gli scontri, io ho 300 mila uomini sempre a disposizione, se vogliono accomodarsi... Mi auguro che la sinistra scelga la via delle riforme, non come l'altra volta che non vollero assolutamente la riforma federale». Parole forti che cozzano con gli inviti alla moderazione verbale che Silvio Berlusconi gli rivolge insistentemente da giorni. Appena l'altra sera il Cavaliere ha definito le armi citate da Bossi «fucili di carta». Ma lui replica laconico: «I fucili sono sempre caldi». Il ritorno del senatur a Montecitorio, per la prima volta come deputato dopo il malore dell' ll marzo 2004. Più tardi Bossi dice la sua sul governo ostentando ottimismo dopo la tensione degli ultimi giorni, senza però rinunciare a qualche battuta agrodolce nei confronti del futuro premier: «Alla fine Berlusconi troverà la soluzione: sono fiducioso, sennò avrei preteso i ministri prima del voto dei presidenti delle Camere, quando avevo il coltello dalla parte del manico». Basta minacce da Bossi! «Ho trecentomila uomini con i fucili caldi da usare contro la sinistra... se non è d'accordo con le riforme...». Queste e ultime sconcertanti, anticostituzionali e deliranti parole pronunciate da Umberto Bossi.
È una vergogna che lo Stato Italiano continui a pagare lo stipendio del senatore che, oltre ad essere volgare e arrogante, continua a minacciare chi non la pensa come lui. E allora le persone, che sono di sinistra e si sentono minacciate continuamente, potrebbero pensare di denunciare Umberto Bossi alla Procura della Repubblica, preposta a difendere gli interessi di tutti i cittadini, anche se Silvio Berlusconi ancora una volta ci dirà che si tratta solo di espressioni colorite ed iperboliche. Anche ieri, in occasione del discorso pronunciato da Fini neo eletto presidente della camera, mentre rivolgena un omaggio alla bandiera tricolore, simbolo dell'unità della nazione, cui il nostro popolo si riconosce, Bossi ha ringhiato: " L'Italia ha una bandiera tricolore , noi padani ne abbiano una bianco e verde."  ......Continua:  QUI

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Scritto da: shardana0


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