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Messaggi del 03/04/2008

Messaggio N° 2539 03-04-2008 - 11:32

Il mutuo

Cominciavo a preoccuparmi della mia situazione finanziaria. Da qualche giorno parlavo con qualche amico e amica e sembrava che fossi una dalle mani bucate. In effetti penso di più a farmi un nuovo tatuaggio piuttosto che a metter via qualche soldo, ma comunque mi era sorto questo dubbio.

E poi comincio a vedere tutto uno spuntare di articoli sulle famiglie italiane che cominciano a diventare insolventi, sul fatto che 110 mila famiglie italiane comincino ad aver problemi con le rate del mutuo e ad arrivare letteralmente a fine mese.

Pensavo di rilassarmi un po' con questo pensiero, sai, mal comune-mezzo gaudio... ma invece ho provato ANCHE a capire il perchè di questo.

 

Discorso rata del mutuo, ormai argomento trito e ritrito. Giusto per curiosità ho guardato l'estratto conto e ho notato che c'erano dei valori in positivo con cifre basse, tipo 70-100 euro al mese. Basse perchè non è il mio stipendio (fortunatamente) e non capivo chi potesse donarmi 70-100 euro al mese. E ho scoperto che è la mia assicurazione sul mutuo. Ebbene sì, per una volta sono stata lungimirante e ho sottoscritto un'assicurazione sulla rata del mutuo. A dir la verità quando l'ho fatta pensavo mi avessero clamorosamente fregata, perchè il tetto del tasso da raggiungere mi sembrava altissimo. E invece, dopo soli 4 anni, l'assicurazione è intervenuta. Ho speso 2500 euro per quell'assicurazione ma poco alla volta... me li ridaranno sti soldi no... Poi ho pensato... ma porco cane, avevo fatto un calcolo che sarebbe "scattata" l'assicurazione se avessi superato un certo tetto di rata... e cavolo! L'ho proprio superato. Ecco perchè arrancavo, ecco perchè l'anno scorso mi bastavano un tot di soldi come extra e quest'anno no. Non sono io che ho le mani bucate: ho la rata del mutuo di un mini che ormai sembra quella di una villetta a schiera!!!!

 

E ora sto provando a fare la rinegoziazione del mutuo. E sto praticamente diventando scema per questo. Ci sono un mare di postille e postilline di cui tener conto. Ultima delle quali la portabilità. Qui, per evitare di dire castronerie riporto quanto trovato su un sito internet:

Siamo abituati a parlare di portabilità in termini di mantenimento del numero di telefono, quando si passa da un gestore all'altro. Ma la Legge n° 40 del 2 aprile 2007 (cosiddetta Legge Bersani) ha esteso il concetto anche ai mutui. Cosa significa? Vuol dire che un mutuatario può trasferire il suo debito ad un'altra banca che gli propone condizioni migliori, riducendo al minimo costi e formalità. Così, mentre in passato la sostituzione di mutuo implicava la cancellazione della vecchia ipoteca e l'iscrizione di una nuova, quest'operazione può essere ora condotta mediante un unico atto di surrogazione, con conseguente risparmio sui costi notarili e di imposta, il cui pagamento non andrà così ripetuto. Tra l’altro la Legge 244 del 24 dicembre 2007 (Manovra Finanziaria 2008) stabilisce che con la surrogazione deve essere garantita al cliente “l'esclusione di penali o altri oneri di qualsiasi natura.” Quindi tutta l'operazione può essere condotta senza sopportare spese di sorta, con la sola eccezione dell'atto notarile. A seguito della sua sottoscrizione la banca subentrante provvederà a saldare il vecchio debito residuo, sostituendosi al creditore originario nella relazione con il mutuatario. Il debitore si troverà così a rimborsare la nuova banca, alle condizioni concordate con quest'ultima. In termini fiscali verranno conservati tutti i benefici goduti sul mutuo sostituito.

In parole povere vuol dire che si spende molto di meno a cambiare idea (adorabile questa cosa soprattutto per una donna), che lo si può fare ma che soprattutto bisogna stare attenti a quanto propongono le banche. A volte fingono di non sapere che esiste questa portabilità anche perchè per loro vuol dire addebitare meno spese al cliente (meno ricavi per loro).

 

Ora... non è che mi voglio lanciare in una crociata contro le banche, sia mai... manco mia madre si fiderebbe così tanto a prestarmi dei soldi anzi... è che dico che a volte la "disperazione" gioca brutti scherzi. Accettiamo di tutto pur di non rimanere a piedi. E invece a volte, se si ha la possibilità di ritrovare la lucidità, si dovrebbe tentare anche di fare delle domande, di fare delle ricerche. E si scopriranno che esistono delle banche che hanno soluzioni più vantaggiose della nostra, che ci sono delle possibilità che magari non conoscevamo. A volte vale la pena tirar la cinghia un mese in più e mettersi l'animo in pace per 20 anni piuttosto che prendere delle decisioni affrettate, consigliate appunto dalla disperazione di non arrivare a fine mese, che poi si riveleranno, appunto, più avventate di quel che dovrebbero essere e ci fanno ritornare a punto e a capo.

 

scritto da: xorange2000x

Messaggio N° 2538 03-04-2008 - 10:27

E il padre chi è???

Notti insonne, ricerca di particolari, ricordi offuscati dal tempo, quel senso d’incertezza che affligge l'anima sono i sintomi di un malessere che attanaglia la coscienza di quelle mamme che hanno il dubbio sulla paternità dei o del proprio figlio. L’anno scorso, a Merano, in Val Venosta, mezza squadra di calcio, ha dovuto sottoporsi al test di paternità richiesto dalla mamma di un bambino. Lei, tutti dubbi e poca memoria, voleva togliersi ogni sospetto e tramite il suo avvocato aveva chiesto il test anche ad un paio d’assessori comunali e altri compaesani. E' il popolo degli infedeli, o di chi per un motivo o per un altro si è trovato a vivere una o più notti di passione che come risultato ha portato il nascere di una nuova vita. Magari per lavoro o solo una serata di divertimento si è unito l'amore “sacro a quel profano”.

In America il fenomeno del test del DNA (fai da te) sta prendendo piede in maniera preoccupante, il 60% delle donne sposate, tra l’imbarazzo e il “non è per me, ma… per una mia amica” sta facendo la fila per comprare il kit che con soli 150 dollari elimina i dubbi e in alcuni casi ne crea altri.

Mater certa est… pater nunquam, mai più saggi dei latini che asserirono una realtà quanto mai vera e particolare, la madre è certa il padre mai…. Solo che oggi una variante si presenta in quel nunquam… tra i vari amanti capire chi sia il padre!

Sorrido divertito al pensiero di quelle vecchiette che quando giri piccoli paesi di montagna e ti guardano incuriosite subito ti chiedono: ”Ma, a chi sei figlio??”… “ a chi appartieni??

Sorrido di gusto a questa bella domanda, se il 60% delle donne sposate americane hanno bisogno del test del DNA casereccio il pensiero rivolto a quelle europee mi lascia almeno un tantino perplesso.

In Italia, qui nota dolente, secondo un recente sondaggio, un bambino su dieci è figlio di un padre diverso dal presunto. A «censire» quest’esercito d’illegittimi spesso inconsapevoli è Bruno Dellapiccola, genetista dell’università di Roma. «Dalle nostre stime - dice Dellapiccola -, emerge che in Italia fino al 10 per cento dei bebè nati ogni anno ha un papà differente da quello presunto».

La cosa che lascia pensare è che siano le donne a preoccuparsi della dubbia paternità più degli uomini, infatti, il 60% delle richiedenti, il test, sono donne, eheheeh popolo di tubisti, elettricisti e colleghi di lavoro o semplici amici occasionali attenti a non lasciare cicche di sigaretta in giro e niente più spazzolino da denti "usa e getta" o semplici capelli persi durante un amplesso clandestino….. il test è in agguato.

Al gentil sesso, al momento, non resta che… sperare, pregare e aspettare che il verdetto sia un santo e benedetto sì che in un solo attimo cancelli notti insonni, la disperata ricerca nei ricordi di caratteri somatici somiglianti e dubbi.

Poi… non resta che festeggiare e tornare a dormire sogni tranquilli fino alla prossima avventura.

Ci aggiorniamo amici… ci aggiorniamo!!!

Scritto da:il.corsaro.nero


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