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Messaggi di Febbraio 2006

Messaggio N° 1770 28-02-2006 - 13:27

SPOSE CHE SI DANNO FUOCO

Ho letto questa cosa e sono rimasta molto colpita, ve la racconto, perchè chi come me non lo sapeva, o almeno non immaginava l'entità del fenomeno, si fermi un attimo a pensare a cosa accade nel mondo a tante donne.

Volevo parlarvi di spose che si danno fuoco, donne vendute al marito per un pugno di dollari, 1200/1300 questa è la cifra, questo è quanto valgono, quanto vale una donna, e la sua vita in Afganistan, più precisamente nella zona di Herat, dove nell'ultimo anno circa 200 spose sono state ricoverate, una media di 3 settimana.

Qualcuna come Mumtaz si è cosparsa di cherosene il giorno delle nozze, ha 17 anni anzi aveva....non ha visto l'alba del giorno dopo, è arrivata in ospedale senza nemmeno un lembo della sua pelle non ustionato, altre come Zahara di almeno 14 anni, dopo essere stata data in sposa ad un uomo di 60 anni, già sposato con due figli, ha deciso di porre fine alla sua vita matrimoniale versandosi addosso l'olio per cucinare e dandosi fuoco.

Cosa spinge tante donne ad emularsi, a compiere questi gesti così estremi, in paese dove ci hanno detto che qualcosa è cambiato? Si racconta che si vedono meno burqua in giro, forse perchè si dimenticano di dirci che per strata le donne non escono, solo le vedove o le mendicanti. Le altre prigioniere in casa, in balia di mariti violenti, di una gerarchia fatta di suocere, cognate, a cui è vietato incontrare i parenti, a volte è vietato anche guardare la televisione.

E può sembrare assurdo ma è proprio vedendo le altre donne alla tv, che in queste giovani donne si inizia a insinuare il desiderio di libertà, di poter vivere...un vita dignitosa, dove non gli è vietato percorrere pochi metri per vedere una sorella, dove non gli è vietato provare amore per un uomo, dove l'unione non proviene da una mera vendita, come si fa con gli animali.

Perchè si danno fuoco? Perchè non hanno altro mezzo per uccidersi, e non sanno che possono divorziare, quasi tutte analfabete senza nessun rapporto con le leggi, nell'ignoranza più completa dei loro diritti, i talebani impedivano alle ragazze di studiare.

Sicuramente non vogliono morire, è solo una disperata richiesta di aiuto,un urlo....una ribellione estrema, un urlo che non viene ascoltato, molte non vengono nemmeno portate all'ospedale, ma agonizzano in casa piene di ustioni fino alla morte, altre vi giungono ma ci rimarranno molto poco prima di morire in preda ad atroci dolori.

Il 20% che sopravvive, orrendamente deturpata, verrà riconsegnata al marito e forse rimpiangerà tutta la vita di non essere morta, qualcuna aiutata da associazioni come L'Organizzazione dei diritti delle Donne di Herat, otterrà il divorzio, ma si sentirà " brutta, infelice e senza futuro" come dice Zahara " e spero che il mio gesto sia utile ad altre ragazze"

Parlarne sarà il primo passo per ascoltare il loro grido disperato di aiuto, è utopistico pensare che tutto possa cambiare domani, ma che almeno il loro gesto non sia stato vano, è una speranza che non possiamo togliergli.



scritto da:sissunchi su  VociDiDonne

Messaggio N° 1769 26-02-2006 - 14:54

"Villa Adriana" - Racconti di community

L’udienza era fissata per il giorno stesso, ma appena arrivato gli fu riferito che l’incontro era stato spostato all’indomani nella speranza che l’imperatore si sentisse un po’ meglio.
Camillo era giunto alla Villa al tramonto, ansioso di riferire della situazione dei confini, ma per ordine di Ermogene, il suo medico di fiducia, era stata vietata qualsiasi visita, almeno per quel giorno.
Gli fu messo a disposizione un servo che esaudisse ogni suo desiderio; ne usufruì solo perché era volere di Adriano, ma a quei privilegi cui non era avvezzo, nonostante fosse lontano dal disdegnarli, avrebbe di gran lunga preferito qualsiasi privazione, solo per essere più vicino alla sofferenza del suo imperatore.
Tuttavia la stanchezza prese il sopravvento e dopo essere stato lavato e nutrito secondo la sua volontà, si ritirò nell’alloggio che gli era stato assegnato. Appoggiò il mantello sulla sedia e si sdraiò sul letto; la luce della luna crescente che filtrava dalla finestra posta a nord est, rischiarava la camera e ciò gli diede un senso di beatitudine nonché la certezza di un buon auspicio e si addormentò.
La mattina, alle prime luci dell’alba, Camillo si alzò e trovò già il suo servo personale pronto a soddisfare ogni sua necessità. Chiese un abbondante bicchiere d’acqua e subito dopo di essere condotto immediatamente dal segretario dell’Imperatore. Questi lo accolse freddamente, ma nel più perfetto dei protocolli, fece ufficialmente gli onori di casa. In quell’unico occhio che lo scrutava, Camillo poté leggere solo l’arroganza della stupidità e non si capacitò di come un imperatore illuminato come Adriano potesse circondarsi di tali persone, ma non poteva dubitare che la ragione fosse ben lontana dal poter essere compresa da lui: seppure ufficiale era un semplice soldato, la cui fievole luce era data da un astro che illuminava il mondo molto più del sole. Il segretario lo informò che Adriano lo avrebbe incontrato solo alla sera: dopo il rapporto che era venuto a fornirgli, lo avrebbe allietato con una cena in suo onore.
Adriano lo pregava di aggirarsi all’interno della villa a suo piacimento e di usufruire di qualsiasi servigio gradisse.
Camillo era ansioso di parlare con lui e per un momento s’indispettì di un tale ritardo, ma si riebbe subito nel considerare che non era quella nullità di uomo che aveva di fronte a ordinarglielo, ma il suo unico e solo Signore ed era intenzionato ad obbedire.
Uscì all’aria aperta e decise di cavalcare verso la collina che sovrastava la Villa e che aveva intravisto la sera prima dalla finestra della sua stanza. Giuntovi trovò ad attenderlo un panorama straordinario che tuttavia lo attirò meno che la visione di quella immensa costruzione che dava asilo e sollievo ad un uomo grande con un dio, ma malato come un mortale. Non l’aveva mai vista prima, ma era certo che quella Villa non potesse essere più bella che in quel giorno di maggio inoltrato. Da lontano poteva scorgere ogni edificio che la costituiva e si ritrovò a cavalcare al galoppo verso quell’opera che neanche la natura, nella sua perfezione, avrebbe potuto mai concepire.
Lasciato il cavallo nelle scuderie, cominciò ad avventurarsi tra quelle costruzioni così sontuose da farlo sentire insignificante, ma al contempo così degne di un essere umano da infondergli la sensazione di essere non in una casa, ma nella Casa: quella dell’Impero, quella che anche lui, nella sua infinita nullità di militare, aveva contribuito a erigere.
In molti edifici notò che continuavano i lavori, soprattutto quelli di rifinitura: un pavimento, una parete dipinta; ovunque incontrava servi che si aggiravano tra i giardini e gli edifici, tutti indaffarati a rendere meraviglioso ciò che meraviglioso, almeno ai suoi occhi, già era.
Quei pochi studi che aveva fatto e quel poco che aveva visto nelle sue campagne militari all’interno dei confini, gli permise di constatare quanto di greco ci fosse tra quei muri, quelle vasche, quelle statue. Tra la moltitudine di quest’ultime non poté fare a meno di notare che in ogni stanza che percorreva ve n’era una del giovane che sapeva essere stato molto amato da Adriano. Nessuna assomigliava all’altra, ma a Camillo ognuna di loro dava la stessa impressione: sembravano tutte rappresentare l’unica sconfitta di Adriano: la morte dell’amore; ma non poté fare a meno di constatare, non senza irrispettosa ironia, quale grande sollievo doveva rappresentare per Roma lo scampato pericolo di averlo forse come imperatore. Troppo bello, troppo amato, troppa grazia in quel viso troppo greco: non sarebbe mai stato un romano.
Decise di raggiungere le terme dove rimase qualche ora nell’ozio più totale, fatta eccezione per un ripasso di quanto avrebbe dovuto riferire ad Adriano. Era facile adattarsi a questo tipo di vita e Camillo rimproverò a se stesso le proprie mollezze, ma osservò che godere di ciò che è bello è altrettanto onorevole che difenderlo. Suonava come una giustificazione un po’ debole, ma volle crederci ugualmente.
Ritemprato dai bagni, si avviò verso le biblioteche seguendo il consiglio del segretario che nel frattempo lo aveva raggiunto per assicurarsi che tutto procedesse secondo il suo piacere. Attraversò un grande giardino ed entrò prima nella biblioteca greca per poi passare a quella latina e in entrambe il potere di quelle migliaia di libri era così incombente che per un attimo pensò che avrebbe preferito avere davanti a sé un’orda impazzita di barbari piuttosto che quel nemico di cui non conosceva le armi. Non era certo un intellettuale e tanto meno un filosofo e di rado si era lasciato cullare dal piacere della lettura, ma il segretario fu lì, immerso tra i libri, che lo trovò quando venne ad avvisarlo che l’ora dell’udienza era giunta.
Camillo scattò in piedi come all’allarme di una sentinella e con passo degno del soldato che era, si presentò al cospetto del suo Imperatore.
Adriano si rallegrò delle consolanti notizie che gli portava Camillo e gliene fu grato. Camillo a sua volta gioì nel vedere negli occhi di quell’Uomo, destinato all’immortalità seppure stanco e malato, la soddisfazione; ed era proprio lui a procurargliela.
Il loro colloquio si protrasse anche durante la cena. Sdraiati sul triclinio avevano continuato a parlare tra una portata e l’altra. Camillo gustò ogni cibo come se fosse ambrosia, nonostante il disagio che provava nel vedere il suo divino ospite assaggiare qualcosa qua e là, limitato dalla dieta impostagli dal medico. Ben più imbarazzante però, sarebbe stato rifiutare un tale dono e a prova che lo aveva gradito gli rese onore con un sonoro rutto.
Adriano si ritirò e così pure Camillo, ma questi non riusciva a prendere sonno così decise di fare una passeggiata notturna nella Villa ancora illuminata dalle fiaccole.
L’Imperatore lo aveva a tal punto emozionato con le sue parole, con i suoi progetti, con la sua dignità, la sua nobiltà, la sua fierezza nonostante la fine troppo prossima, che non riusciva a distrarre la mente. Camminava ripercorrendo tutta la giornata trascorsa in quel paradiso di bellezza coronato adesso da una cornice di stelle, quando un’ombra attraversò il suo campo visivo che, da buon soldato sempre all’erta, non poté non notare. Non aveva un’aria furtiva, cosa che lo tranquillizzò riguardo l’incolumità di Adriano, ma ne era comunque incuriosito e la seguì. La vide dirigersi verso un isolotto di marmo al centro di un laghetto circondato da colonne. Una lucerna illuminò per un attimo il viso di quell’ombra e ciò che Camillo aveva solo supposto, ora era certo. Quell’anima che vagava era il padrone di casa la cui insonnia obbligava alla veglia: lo vide sdraiarsi tra quelle colonne e quel rozzo soldato, mentre una lacrima solcava il suo viso, intravide in quel semplice gesto, la fine.

...

di Salote

Messaggio N° 1768 24-02-2006 - 15:18

Cresciamo uomini non animali…




Anche ieri sera si è consumata una tragedia per una ragazza di Milano che uscita dal negozio dove lavora come commessa è stata prelevata con la forza da tre uomini che l’hanno picchiata, derubata e violentata.

Parliamo molto frequentemente dell’argomento anche su questo blog sperando di riuscire a far capire l’atrocità di un atto così bestiale, eppure anche oggi purtroppo abbiamo avuto notizia dell’ennesimo stupro e cosa peggiore perpetrato da più uomini cosa che lo rende ancora più orribile e feroce.
Mi sento impotente e ho cominciato a riflettere su una frase che ho letto in un articolo su questo stesso blog intitolato: " A volte un pugno è l’unica carezza" nei commenti del quale qualcuno ha fatto notare una cosa importante e cioè che questi uomini vengono allevati nella stramaggioranza dei casi dalle donne e questo penso sia un particolare da non sottovalutare.
Poi ripenso a un pensiero profondo che mi è stato trasmesso da una signora che abita nel mio paese che dice : "L’istruzione a scuola ma l’educazione a casa".
Se mettiamo insieme questi due elementi capiamo che di sbagliato c’è di base quello che viene trasmesso ai nostri figli, è sbagliato quello che noi trasmettiamo loro giorno dopo giorno altrimenti non si potrebbe spiegare altrimenti.
Non possiamo dare la colpa alla televisione, agli amici o cattive compagnie, se dentro al ragazzo è piantato un buon seme quest’ultimo metterà radici e farà sbocciare i fiori che daranno dei frutti meravigliosi .

Siamo noi per prime che dobbiamo insegnare loro il rispetto, non solo per la donna, ma per la persona in generale.
Un’ulteriore conferma l’ho avuta quando in un servizio sul Grande Fratello in occasione dell’entrata della ragazza musulmana, una sua coetanea, pure lei musulmana, vincitrice di non so che titolo per la danza del ventre l’ha richiamata all’ordine per il suo comportamento in quanto era inaudito che un uomo dovesse litigare con lei, donna musulmana, perché non aveva lavato i piatti senza fiatare.

Questo esempio sembra una fesseria ma ci fa capire l’inculcamento sbagliato che c’è in molte donne di tutto il mondo. Con questo non voglio assolutamente mettere sul banco degli imputati le madri, ma quello che voglio dire è che se non trasmettiamo noi per prime i veri valori della vita che più semplicemente si possono riassumere in uno unico e cioè il rispetto per ogni essere umano e non solo, la strada sarà assolutamente e solo in salita.
Spesso gli stupri sono fatti da ragazzini minorenni che vivono nella nostra era, non medioevo e con la grande fortuna di disporre di molte opportunità di istruzione e informazione, allora cosa non va?
Probabilmente dobbiamo metterci in prima linea e cercare di allevare le prossime generazioni di uomini con una sensibilità verso quell’essere che con tanta sofferenza e amore lo ha messo al mondo e che risponde al nome di DONNA.

di: Stella112

Messaggio N° 1767 24-02-2006 - 13:58

TEST: SEI UN INTERNET DIPENDENTE?


Purtroppo è capitato a ognuno di noi, per i più svariati motivi, vuoi perchè non si paga la bolletta, vuoi perchè i gestori a volte non gestiscono, di dover stare
alcuni giorni senza connessione internet: ORRORE!

I sintomi di astinenza da internet non si faranno attendere, e se hai fatto almeno 5 di queste cose, devi seriamente pensare a un ricovero in una comunità per cyber dipendenti.

Sei arrivato allo stadio che quando non hai la connessione, attacchi il filo della tastiera con lo scoch al televisore e tenti disperatamente di chattare con la signora che dice il telegiornale?

Sei arrivato al punto di disegnare sul cartoncino il messenger con tutti i contatti e lo hai appiccicato sullo schermo e ti incazzi se quando con il joystik della playstation tenti di contattarli e non ti risponde nessuno?

Hai tentato disperatamente di mimare con la voce la connessione ( beppppppppppp) usando il tostapane come modem e hai urlato " Oh noooooooo mi è partito anche questo modem?

Hai fatto finta di essere il tecnico della compagnia telefonica e hai tentato di connetterti alla linea della vicina vecchietta con una immensa prolunga dicendo che qualche maleintenzionato gli stava rubando le telefonate?

Hai cercato di far finta di leggere la posta dal televideo e di compiacerti di vedere che ti scrivono ogni 10 minuti da tutte le parti del mondo?

Hai messo le cuffiette al cane e gli hai infilato un baby dool nero e l'hai inseguito per tutta casa con la cam in mano chiamandolo : vedovaviziosa71?

Hai pensato seriamente di convertiti a una qualsiasi religione che permette la poligamia e di sposare almeno 8 donne che gestiscono solo ed esclusivamente degli internet point?

Hai finto una ricerca di immagini sui motori di ricerca attaccando delle cartoline al monitor, e commentato ogni singola cartolina dicendo " Mai un'immagine decente sul web?" oppure " no no questa è troppo grande, troppo piccola devo cercare altrove!"?

Hai costretto i tuoi amici a scambiare da sotto la porta ogni genere di cose, foto, articoli di giornale, cd di musica, DVD di film urlandoooooooo " SEI LENTOOOOOOOOOOOO....vai appena a 640 ho pagato per 8 megaaaaaaaa!?!?

Hai sentito di amare il vecchio avvocato del primo piano, solo perchè hai scoperto che ha 3 pc tutti con connessione attiva 24ore su 24 e gli hai proposto di fargli le pulizie gratis per un mese se ti fa solo vedere da lontano un qualsiasi sito anche cinese o in aramaico?

Se il test è positivo non mi sento di dirti che forse guarirai...ma forse capirai perchè il tuo cane ha fatto la valigia e se ne è andato!


scritto da: sissunchi

Messaggio N° 1766
Tag: Noi&Voi
23-02-2006 - 18:52

Nuova barra di intestazione dei Blog



Da oggi in cima a tutte le pagine dei Blog di Libero trovate una nuova barra di intestazione, creata per essere meno invasiva possibile. Come prima è presente il logo di Libero cliccabile per permettervi di ritornare alla Home Page del Portale. Avete la possibilità di fare una ricerca nei Blog di Libero e di creare il vostro Blog se ancora non ne avete uno.


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Messaggio N° 1765 23-02-2006 - 14:02

In  chat l'abito fa il monaco?

Quando ho iniziato a chattare qualche anno fa andavano forte le casalinghe perché evidentemente creavano nella mente dell’uomo un’immagine intrigante, non chiedetemi per quale motivo, pensavo che fossero le infermiere le più gettonate.

I gusti sono drasticamente cambiati e come me ne sono accorta io penso se ne sia accorta anche qualche altra chatter. Inizi a chattare, tutto bene, tutto bello finché non sveli che sei una donna che si occupa della casa o che  fa l’operaia, se lavori in un ufficio già hai molti punti in più. Pensavo che l’orgoglio di sedurre un potente fosse prerogativa delle donne e invece no.

Ho ricevuto mail da persone che si accontentavano anche di un rapporto epistolare, dopo che io ho messo in chiaro che la mia presenza nel web non era animata da scopi con esito sentimentale, tutto bene finché non sveli di cosa ti occupi, per fortuna che il loro scopo era quello di scambiare qualche riga, non lo si può fare con una donna che fa un lavoro normale?

All’ultimo uomo, in ordine cronologico ho scritto che facevo la cuoca in un ristorante, si è volatilizzato. Ebbene si, care donne, se desiderate liberarvi di un uomo basta dire che lavoro fate. Spesso chi chatta sogna di imbattersi in un uomo o donna di un certo calibro, purtroppo per voi ho una cattiva notizia, i veri potenti non hanno molto tempo per chattare.

Che cosa è successo agli uomini? Perché tale cambiamento? Qualcuno mi ha detto: “Per fare un dottore ci vogliono cinque anni di università, per fare un signore ci vuole una vita”.In queste poche parole è racchiusa una grande verità, lo spessore delle persone non si misura in base al lavoro che fanno, ma dal loro comportamento.

Un mio conoscente mi ha raccontato che, anche lui affascinato da una donna in carriera, molto acculturata, conosceva non ricordo se tre o quattro lingue, occupava un posto importante nello studio di suo padre, era abbastanza carina, anche se da quanto ho capito questo non aveva un grande peso, si sono visti un paio di volte, poi il signore in questione ha tentato di rompere il rapporto ma la signora si è rivelata una psicopatica del genere che ti bombarda di sms, di telefonate minatorie, se l’è pure ritrovata sotto casa con intenzioni belliche.

Quello che cerco di dire e mi aiuto ancora una volta con un vecchio proverbio: “Non è l’abito che fa il monaco”, ma aggiungerete voi: “ Aiuta parecchio”.

scritto da: stella112

Messaggio N° 1763 21-02-2006 - 18:08

NASCERE DONNE IN CINA

In Cina il rapporto bambini-bambine è. di I a 100: in questo smisurato continente i demografi hanno calcolato la mancanza di 500 mila femmine all'anno.

Nonostante la mortalità infantile delle piccole donne sia statisticamente minore di quella dei maschi, la Commissione statale per la pianificazione familiare e la Statistics Sweden rilevano che ogni anno in Cina muoiono 45 mila bambine in più del previsto. Tre sono le cause addotte negli studi uffici ali per tentare di spiegare la loro scomparsa.

La prima è senza dubbio quella dell'evasione anagrafica: le nascite delle figlie non vengono denunciate. In questo modo la famiglia imbroglia le autorità che hanno imposto ai cinesi di non avere più di 1 figlio e i genitori possono coltivare la speranza di avere un maschio senza incorrere nelle punizioni previste per legge. Si calcola che i figli clandestini siano 9 milioni e sono in prevalenza di sesso femminile.

Una soluzione meno spaventosa dell'infanticidio ma che condanna queste creature a una vita durissima, senza assistenza sanitaria e scolastica, senza alcuna possibilità di sviluppo.

La seconda causa è attribuibile anche qui agli aborti selettivi. Sebbene tale pratica sia illegale in tutto il Paese, secondo statistiche pubblicate a Hong Kong, in talune località si arriverebbe al 90% del totale delle interruzioni di gravidanza.

Infine, viene citato l'infanticidio: nelle campagne cinesi, per secoli le donne hanno partorito con un secchio d'acqua accanto al letto per affogare il neonato nel caso fosse femmina. Nella cultura tradizionale, infatti, solo i maschi garantiscono la vecchiaia dei genitori e la continuità della loro memoria nel culto degli antenati. Sicché le famiglie povere aspettavano con ardore il primogenito pronte a sacrificare le bambine per non avere troppe bocche da sfamare.

Oggi il fenomeno è meno vasto ma di tanto in tanto arrivano alla stampa notizie mostruose. All'ospedale di Shanghai, nel 1987, le bambine indesiderate venivano eliminate subito dopo la nascita con un iniezione mortale nella fontanella e quindi venivano seppellite sul retro dell'ospedale. Nella grande Cina di Deng Xiao Ping lanciata verso un capitalismo selvaggio che promette benessere a quasi tutti, mezzo milione di donne ogni anno cancellano dal mondo mezzo milione di bambine.

Questa guerra delle madri povere contro le proprie figlie ; racconta una situazione di diseguaglianza nel Paese che scatenò più di una rivoluzione perchè tutti gli uomini potessero godere degli stessi diritti. "L'altra metà del cielo", come Mao Tse Tung definì l'universo femminile, è ben lontana ancora dall'affermazione primaria della sua specificità genetica,. cioè il diritto di partorire figli, e soprattutto figlie, senza il dolore di doverle sacrificare a una cultura e a uno Stato che ancora oggi le considera cittadine di serie B.

 (Articolo di HÉLÈNE EHRET )

Messaggio N° 1762 20-02-2006 - 18:24

Difficile essere donna

In pochi giorni ho letto diverse notizie su stupri.
Una accaduta a Bergamo di una quindicenne violentata dal padre per due anni.

Un'altra accaduta in Germania.. una 13enne violentata da un 35enne liberata da un passante che si e' accorto della richiesta d'aiuto scritta in un bigliettino dalla vittima e ,ultima ,ma non meno importante, la sentenza della cassazione che lo stupro di una minorenne è meno grave da sanzionare, specialmente se ha già avuto in passato dei rapporti.
Perché "è lecito ritenere" che siano più lievi i danni che la violenza sessuale provoca in chi ha già avuto rapporti, con altri uomini, rispetto a chi è ancora vergine

Ecco... E' difficile essere Donna... ma e' facile essere degli imbecilli..

di scilla5

Messaggio N° 1761 14-02-2006 - 08:42

FOXDESKTOP : QUANDO LINUX PARLA ITALIANO

Che il mondo Linux si sta sviluppando
velocemente è chiaro ormai a tutti, per fortuna la cosa è chiara anche agli
Italiani, che per una volta non arrivano ultimi all'appuntamento con
l'innovazione. In questo caso l'innovazione si chiama Foxdesktop, una distro
liberamente scaricabile, derivata da Fedora Core di Red Hat, sviluppata
completamente in italia. La distro è giunta da poco alla 1.0, ma già conta
20.000 utenti.


L'obbietivo dei programmatori è chiaro,
sostituire Windows dando all'utente un sistema di facile utilizzo, ma senza
rinunciare a tutte quelle potenzialità e prestazioni tipiche dei sistemi
Linux.
Se volete provarlo, potete scaricarlo al seguente
indirizzo:

FoxDesktop


Mentre gli utenti più esigenti, sappiano che ne
è già stata annunciata una versione professional a pagamento, che costerà €.
20,00 (€. 30,00 se ordinate il cd).


P.S.: da qualche giorno sul sito su riportato
compare un messaggio d'avviso ch si stanno trasferendo su un'altro server,
quindi il link potrebbe cambiare da un momento all'altro.



Segnalato da : Abernathy

Messaggio N° 1760 14-02-2006 - 08:28

VISTO IL PALLADIUM ?

Per la serie " NON monterò MAI il Vista "...

Untrusted/ Non chiamatelo Palladium
di Alessandro Bottoni -

Non tutti i componenti software necessari ai computer blindati sono in commercio. Ecco cosa c'è da aspettarsi con l'arrivo di Windows Vista.

I dettagli

SP2 Per Windows Vista ????
Roma - Per sfruttare le funzionalità offerte dal Fritz Chip (TPM), o quelle offerte dalla architettura LaGrande di Intel, è necessario del software. Più in dettaglio, sono necessari i seguenti elementi:

- un BIOS in grado di attivare/disattivare le funzionalità Trusted Computing del sistema, di gestire il Fritz Chip durante il normale funzionamento della macchina e di collaborare con il Fritz Chip nella verifica della "affidabilità" del sistema al momento del bootstrap;

- i driver necessari per pilotare il Fritz Chip ed il resto della architettura di Trusted Computing;

- un kernel in grado di avviare le applicazioni che utilizzano le funzionalità del Trusted Computing e di gestirle;

- le applicazioni in grado di sfruttare l'architettura Trusted Computing.

Di tutto questo insieme di componenti software, non tutti sono disponibili:

- alcuni produttori di BIOS hanno già messo in produzione dei prodotti compatibili con il Trusted Computing (più esattamente, compatibili con il solo Fritz Chip);

- sono disponibili, presso i relativi produttori, i driver per i Fritz Chip;

- nel kernel di Linux (rel 2.6.12) sono già inclusi di default i driver per i Fritz Chip Atmel, IBM ed Infineon).

Questa situazione è destinata a cambiare radicalmente nel 2008, con l'arrivo sul mercato di Microsoft NGSCB (Next-Generation Secure Computing Base).

NGSCB è l'architettura software necessaria per pilotare la sottostante architettura hardware "LaGrande" di Intel (e, presumibilmente, anche "Presidio" di AMD).

A quanto pare, NGSCB arriverà sul mercato come componente del Service Pack 2 di Windows Vista, previsto appunto per il 2008.

NGSCB è un progetto molto ambizioso, avviato da Microsoft ed Intel nel 1999, ed orginariamente noto come Palladium. Nel 2003 ha cambiato nome in NGSCB. Microsoft ha giustificato il cambiamento di nome facendo appello ad un presunto conflitto di trademark con un'altra azienda ma praticamente nessuno è disposto a credere a questa versione. È piuttosto ovvio che il nuovo nome permette a NGSCB di sfuggire alle aspre critiche che sono state rivolte a Palladium sin dalla sua nascita e che ne avevano comportato il congelamento.

NGSCB è composto dei seguenti elementi:

Driver: i driver necessari per pilotare il Fritz Chip ed il resto della architettura di Trusted Computing.

Nexus: un kernel di sicurezza per Windows Vista in grado di interagire con un BIOS Trusted Computing e con il Fritz Chip. Il Nexus si occupa del lancio e della gestione delle applicazioni Trusted Computing (cioè degli NCA)

NCA: Nexus Computing Agents, cioè le applicazioni che sfruttano le funzionalità del Trusted Computing. Può trattarsi di programmi applicativi, come MS Word, o di componenti del sistema operativo, come i driver del masterizzatore.

NGSCB è stato progettato come complemento software di Intel LaGrande e per funzionare ha bisogno di una macchina dotata di questa architettura hardware o di una equivalente, come AMD Presidio. Sia Intel LaGrande che AMD Presidio utilizzano al proprio interno il Fritz Chip ma, per quanto è dato saperne, la sola presenza del Fritz Chip sulla macchina non è sufficiente per supportare NGSCB.

Le funzionalità offerte da NGSCB e da LaGrande sono molto più ampie di quelle fornite dal solo Fritz Chip. Di conseguenza, le rassicurazioni fornite dal celebre ingegnere IBM David Safford nel suo famoso "rebuttal" (qui in pdf), riguardo al rispetto della privacy da parte del Fritz Chip, semplicemente non si applicano a questo caso. NGSCB fa molto di più e molto di peggio di quanto possa fare il solo Fritz Chip. Una parte delle funzionalità "estese" di NGSCB e LaGrande sono previste dai documenti del Trusted Computing Group (TCG) che riguardano la "architettura generale del sistema" ma molte altre funzionalità sono del tutto proprietarie e coperte da brevetto. Nessuno, al di fuori di Microsoft e di Intel, le potrà usare per creare un sistema operativo compatibile con il futuro Windows Vista 2008.

Quasi tutte le funzionalità di NGSCB servono semplicemente per rendere accessibili al software le funzionalità della piattaforma LaGrande sottostante. Di conseguenza, c'è una larga sovrapposizione tra le funzionalità rese disponibili da NGSCB e quelle rese disponibili da LaGrande. Le funzionalità più importanti di questo sistema hardware/software sono le seguenti:

Protected Execution (fornita da Intel LaGrande, non dal Fritz Chip).
Questa funzionalità permette di eseguire un programma con la garanzia che nessun'altro programma possa interferire con il suo funzionamento.

Curtained Memory (fornita da Intel LaGrande, non dal Fritz Chip).
Questa funzionalità protegge i dati di un programma in memoria (in RAM) in modo che nessun'altro programma li possa leggere, copiare o modificare.

Protected Input/Output (fornita da Intel LaGrande, non dal Fritz Chip):
Quesa funzionalità protegge i canali di input (dalla tastiera, dal mouse e dal microfono verso il PC) e di output (dal PC verso il display o le casse audio) in modo che nessun'altro programma possa leggere, copiare o modificare i dati in transito. Questa funzionalità viene vista da molti osservatori come un potente strumento anticopia (DRM).

Sealed Storage (Fornita dal Fritz Chip):
Questa funzionalità permette di cifrare un documento in modo che la sua decifrazione sia possibile solo sullo stesso PC e con la stessa configurazione esistente al momento della cifratura. Questa funzionalità serve ad impedire l'uso di lettori e visualizzatori "alternativi" a quelli originali ed in grado di bypassare le protezioni poste a guardia dei contenuti (film, musica, documenti, etc.). Molti osservatori la considerano come un'altra funzionalità utile quasi soltanto ai sistemi DRM.

A questo proposito occorre ricordare che il Fritz Chip, con il solo supporto dei suoi driver software, mette già a disposizione dei programmi alcune funzionalità crittografiche molto importanti, come:
- cifratura e decifratura "al volo" di documenti e flussi di dati (canali di comunicazione);
- firma digitale di documenti, messaggi ed altri oggetti digitali. Verifica delle firme per stabilire che il messaggio sia intatto e provenga realmente dal mittente dichiarato;
- certificazione della integrità delle configurazioni hardware e software del PC (Attestazione);
- memorizzazione sicura delle chiavi di cifra all'interno del Fritz Chip.

Attestation (Fornita dal Fritz Chip):
Tra le altre cose, questa funzionalità permette ad un estraneo, connesso al nostro PC attraverso la rete, di stabilire la reale identità del nostro computer e di verificare quale sia la sua reale configurazione, a dispetto di quello che noi stessi siamo disposti a rivelare di questi elementi. Curiosamente, per l'utente locale (noi), effettuare le stesse verifiche può essere molto più difficile, o persino impossibile, senza una apposita smart card esterna. Questa funzionalità viene vista da molti osservatori come una pesante violazione della privacy. Contro questa funzionalità si concentrano da sempre le critiche più feroci al Trusted Computing. Seth Schoen, di EFF, ha proposto una soluzione a questo problema chiamata "Owner Override". Questa soluzione è stata prontamente rifiutata dagli interessati, per voce di David Safford di IBM.

Protected Launch (fornita dal BIOS e dal Fritz Chip insieme):
Questa funzionalità serve a garantire che durante tutta la procedura di avviamento del PC si passi solo attraverso degli stadi "affidabili", nel senso che non siano presenti programmi o componenti hardware ritenuti inaffidabili dal sistema di Trusted Computing (l'opinione dell'utente su questo punto è irrilevante). Questo permette di impedire l'avviamento del sistema con driver, schede e/o sistemi operativi modificati in modo da scavalcare una o più delle funzionalità del Trusted Computing.

Tra le funzionalità di NGSCB che non derivano direttamente da quelle di LaGrande potrebbero esserci la gestione di whitelist/blacklist e la protezione anticopia del sistema operativo.

Recentemente Microsoft ha annunciato che su Windows Vista permetterà soltanto l'uso di driver certificati. Secondo molti osservatori, questa decisione apre la strada alla creazione di whitelist contenenti l'elenco dei programmi e dei componenti hardware "graditi" a Microsoft ed ai suoi partner. Nello stesso modo, è possibile che vengano redatte delle blacklist che contengono l'elenco dei programmi che non potranno essere usati su macchine LaGrande/NGSCB. Tra questi programmi sgraditi potrebbero esserci molti concorrenti scomodi, come OpenOffice e Linux. La documentazione di Intel LaGrande fa esplicito riferimento a liste di programmi e componenti hardware ritenuti "affidabili".

Sempre secondo Microsoft, Windows Vista disporrà da subito del supporto minimo indispensabile per sfruttare il Fritz Chip, dove presente, come sistema anticopia, in modo da impedire l'installazione abusiva della stessa copia del sistema operativo su più macchine. Una funzionalità molto simile a questa è già presente nei nuovi MacIntosh con architettura Intel e serve ad impedire che il prezioso sistema operativo di Apple, McOS X, venga installato su PC Intel generici invece che sulle macchine originali Apple.

Alessandro Bottoni
http://laspinanelfianco.wordpress.com

 



Segnalato da : North_Wind

Messaggio N° 1759 14-02-2006 - 08:14

Sui Pacs o unioni civili

NUOVI PACS : quando il riconoscimento dei diritti civili passa attraverso la tutela delle scelte del più forte : ovvero : il contratto, che scarica le responsabilità individuali del più ricco sulla collettività, batte il diritto del singolo.

Hai già dei figli, e forse un legittimo consorte che ti ha aiutato ad avere ciò che hai e che però ora vuole limitare le tue scelte di totale autonomia affettiva e/o di utilizzo esclusivamente personale delle tue ricchezze? Oppure non ti va che alla tua morte si ridistribuisca tra i tuoi fratelli ciò che i tuoi genitori ti hanno permesso di raggiungere? Pas de probleme : basta trovare un poveraccio che è disposto ad “accudirti” (lavorando o prostituendosi o non avendo molto altro di meglio da fare), naturalmente senza paga o riconoscimento oggi, giusto magari un po’ d’accoglienza e mantenimento, extracomunitario o no che sia; ovviamente senza minimamente intaccare le tue risorse, finchè sei in vita!, o rischiare troppo coinvolgimento. Ci penserà poi la collettività (pensioni di reversibilità etc…) ad onorare le tue scelte, togliendo forse a chi ha più diritto.

Chi è in ospedale ha diritto alle visite di chiunque e questo è un diritto dell’individuo che come tale va regolato. Così come si possono anche eventualmente ritoccare le legittime per quanto riguarda le eredità, se questo è più giusto. E chiunque può decidere di convivere con chi gli pare: amici/che per aiutarsi ad alleggerire le difficoltà della vita o per il semplice piacere della compagnia.

Soprattutto esiste comunque sempre la libertà di dare, intestare o cointestare i propri averi con chi ci pare mentre siamo ancora in vita. Ma certo coi pacs si potrebbe persino creare un bel po’ di scompiglio e fare tanti dispetti a parenti eredi anche dopo morti, senza avere avuto il coraggio di farlo in vita.

I nuovi pacs, alla faccia del nome,non interpretano altro che la rinnovata supremazia dei vincoli di dipendenza e del piacere del più forte sui diritti dei singoli, i quali andrebbero tutelati nella loro individualità negli ambiti specifici e non riconosciuti solo attraverso i legami cui devono sottostare.

Infine, se uno non vuole sposarsi,pur potendo,perché mai dovrebbe voler stipulare un altro patto, comunque ispirato al matrimonio di concezione cristiana, senza l’impegno e la coerenza di questo? Si vuole forse che costituisca il primo passo verso nuove forme di bigamia? Accettando i pacs i rapporti umani perdono ogni profondità e solidità, riducendosi a vincoli di convenienza estemporanei e tutt’altro che liberi e gratuiti : perché mai si dovrebbe altrimenti stipulare un patto scritto? Rinnovabile e velocemente ritrattabile (da chi?…entrambi, o solo il più forte…).

Esiste già una gamma più che ampia di opzioni per tutelare gli interessi di qualcuno a cui vogliamo bene, anche se non accettati dalla famiglia di origine, per es. una gran varietà di polizze assicurative e investimenti di tutti i tipi. E di certo non si può imporre il rispetto per alcuna categoria con le leggi (come fortemente e ampiamente dimostrato dalla Storia) ma solo attraverso una maturazione culturale di rispetto per le diversità. Molto meglio sarebbe piuttosto riconoscere esplicitamente, formalmente e civilmente le unioni gay come tali, in modo differenziato, se è solo questo quello a cui si mira : esplicitamente come alternativa, “laica” e legale, esclusivamente per omosessuali dichiarati, al matrimonio,che, per definizione, così come oggi è concepito nella nostra società, coi suoi diritti, doveri e tutele, ha il suo fondamento nella religione cristiana ; mentre in ogni cultura in ogni tempo è sempre stato considerato come l’unione di base per avere dei figli, quindi necessariamente tra uomo e donna.

Ancora, accettare i pacs significa legalizzare lavoro nero, schiavitù e prostituzione, ovviando socialmente a tante situazioni di disoccupazione e clandestinità, attraverso rapporti legali di serie B. Non sarebbe molto meglio e meno ipocrita allora snellire e razionalizzare i rapporti lavorativi di serie A, per garantire maggiore dignità e uguaglianza per tutti? Passi per una certa Destra non cattolica, liberalista e insieme tradizionalista e razzista, ma che sia proprio la Sinistra a sostenere i pacs contemporaneamente contestando  ogni nuovo taglio di spesa pubblica anche inefficiente è veramente il colmo dell’ipocrisia.

I pacs sono senza dubbio un passo indietro nella civiltà della democrazia e dirigono verso un rinnovato sistema di caste sociali e discriminazioni; per chi vuole “mantenere le distanze”.

Perché fa dipendere i diritti dei singoli dall’accettazione di nuovi patti : i diritti degli individui ricominciano ad essere sorpassati da quelli della “coppia”.

E con ogni probabilità costituiranno almeno 2 passi indietro sulla strada dell’emancipazione femminile. Invece di badanti, lavoratrici indipendenti o libere amanti torneremo ad avere le povere servette tuttofare senza paga e anche un po’ concubine, ma stavolta “legalizzate”. E chi potrà ambire al ruolo di moglie , a tempo indeterminato, dovrà considerarsi fortunata ( o vincitrice di una rinnovata ma antichissima e squallida competizione tra donne…?). Il peggioramento delle condizioni di vita di qualcuna sarà l’inizio del peggioramento per tutte ad effetto domino. Tra la disoccupazione, la crisi economica, nuovi ricatti e la concorrenza spietata di altre, naturalmente sempre più disponibili, diventerà davvero dura la vita per le donne che aspireranno a ruoli sociali e amori dignitosi. Anche perché ora non c’è più alcuna vecchia morale a proteggerle. Ma sarà solo questione di “libera scelta”.


dal blog di anna999

Messaggio N° 1758 13-02-2006 - 15:42

Nascita di BurlamaccoMaschera Ufficiale del Carnevale di Viareggio




Il Burlamacco fu dipinto sul manifesto del Carnevale 1931. Senza il nome.
Prima di ottenerlo passeranno otto anni. L'ideatore della maschera e del nome, Uberto Bonetti, ha riferito che fu il Comitato Carnevale a chiedergli, nel 1930, di preparare il manifesto del 1931 e che, prova che ti riprova, si ritrovò sul tavolo da disegno un pagliaccio con un "puzzle" d'indumenti sottratti alle maschere italiane della Commedia dell'Arte: una tuta a scacchi biancorossi suggerita dal vestito a pezzi di Arlecchino, un pompon da cipria rubato dal camicione di Pierrot, una gorgiera bianca e ampia alla Capitan Spaventa, un copricapo rosso a imitazione di quello in testa a Rugantino, un mantello nero svolazzante, tipico di Balanzone.

Al fianco di Burlamacco, Bonetti disegnò una figurina di bagnante, con costume castigato come d'uso negli Anni Trenta, per comunicare che Viareggio era la città del Carnevale e dell'Estate.
Fu sempre il Comitato nella versione dello stesso Bonetti - a sollecitarlo a dare un nome e al pagliaccio e alla bagnante. Bonetti che perseguiva il progetto di un giornale umoristico al quale avrebbe fornito le vignette, firmandole Burlamacco, trasferì lo pseudonimo alla maschera; per la bagnante inventò il nome di Ondina.
Il nome Burlamacco fu suggerito a Bonetti da Buffalmacco, pittore fiorentino e personaggio del Decamerone.
Bonetti sostituì la radice "buffa" con "burla"; ma un contributo gli dovette arrivare anche dal cognome lucchese Burlamacchi, già utilizzato per il canale del porto, il Burlamacca.

1939: Il nome Burlamacco piacque subito, non solo al Comitato, ma anche alla città e fu assegnato alla maschera durante un veglione in casa Speziali, in via Mazzini, con tanto di battesimo a champagne.
La cerimonia ebbe come testimoni gli invitati alla festa da ballo.
All'avvenimento fu data l'ufficialità di un atto trascritto su una pergamena, firmata dal Bonetti e controfirmata dai rappresentanti del Comitato, dell'Azienda turismo e del Dopolavoro.
Nella stessa occasione fu dato il nome di Ondina alla bagnante. Sul manifesto di quell'anno non figurò tuttavia Burlamacco, ma un pagliaccio a mezzo busto, non proprio dissimile da lui, vestito di bianco come Pierrot.


1946: Fin dal primo corso del dopoguerra Burlamacco tornò sul manifesto. Da solo. Ondina non la si vedrà più sui manifesti di Bonetti, fino al 1980, tolta la parentesi del biennio 1961-62 quando sarà riproposto il manifesto del 1931.

1967: Bonetti apportò alcune modifiche stilistiche alla maschera. Rappresentò Burlamacco a mezzo busto e fece ricorso alla tecnica del finto collage, alternando i colori bianco e rosso ai colori bianco e nero. In testa alla maschera pose un copricapo color cremisi.

1973: Burlamacco ebbe dal suo disegnatore una seconda modifica di rilievo: indossò un costume a scacchi quadrati.

1980: Ondina riapparve a fianco di Burlamacco con indosso un bikini bianco; a Burlamacco Bonetti riservò un vestito a fondo bianco crema, macchiato da trapezi e triangoli vermigli.

1990:Burlamacco nel manifesto di Bonetti assunse un atteggiamento più disinvolto, dinamico, decisamente innovativo, rispetto all'iniziale concezione a forma di croce di Sant ' Andrea.

1988: Il 21 dicembre 1988 Burlamacco entrò, come maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio, al Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari di Roma.
Il manichino, fedele al disegno originale di Uberto Bonetti, indossa un costume realizzato dalla Casa di Mode Cerratelli di Firenze.
La testa, ovviamente, è di carta a calco, ed è stata prodotta dai costruttori dei carri. Una figura monumentale in carta e calco di Burlamacco è esposta al Museo dell'Uomo di Parigi.
Ai piedi della "statua" è stata collocata una didascalia, corredata dalla foto di un mascherone sul litorale viareggino.

di: chiaretta_1974

Messaggio N° 1757 10-02-2006 - 14:34

NINA

Raccoglie briciole tra le lenzuola, l'infastidiscono quando trascina le gambe nude; è concentrata oltre il ricevitore... sorriderà? sarà seria?

E' Sabato mattina e Nina non vuole alzarsi, gioca con un dito ad arrotolare il filo del telefono e mangia fette biscottate.

- Bertrand non riesco più ad innamorarmi, sono troppo esigente -

- pretendere significa amarsi Nina e accettare significa amare -

Il malessere di Nina è il mio stesso malessere, mi riconosco nelle sue riflessioni su molti punti. Nina rimane volontariamente distaccata da ogni emozione; vuole rimanere in uno strato di lucidità, di logica, di praticità, che le permette di eseguire manovre corrette ed evitare quelle sbagliate. Ed è una frustrante situazione, perchè riconosce dentro di se gli impulsi vivi di una donna, che desidera...

Raccoglie e mangia briciole come fossero rimasugli di un amore infranto.

- sono troppo fragile Bertrand -

- Non è un danno essere fragili, esiste un uomo, che non si approfitterà della tua fragilità, lui ti proteggerà... cercalo Nina, trovalo... amalo... -


scritto da:  Bertrand.Morane

Messaggio N° 1756 10-02-2006 - 14:28

E CI MANCAVA PACO!

Si sono sempre io il solito donnino, la chatleader sull'orlo di una crisi di nervi,  che entra, esce...sale e scende dalle metro, il figlio al nuoto, schizzare al supermercato, mandare una mail, girare il sugo, digitare con i piedi...ma a quanto pare non era finità lì.

Da venerdì ho anche Paco, traversava la via Tiburtina in mezzo al traffico, e si è pensato bene di portarlo a me, è un cucciolo di 3 mesi, che razza non saprei, mischiato con un bassotto ed ora sono ridotta così: faccio il sugo con la gatta Lully in braccio che mi abbraccia, un cane che piange attaccato a una gamba che vuole stare in braccio anche lui, un figlio che pretende che gli squadro un foglio...con ancora il piumino addosso e gli stivali, che mi sto chiedendo quale peccati io debba mai scontare.

E prendi il cane e metti i croccantini al gatto, e fai la merenda al figlio, anzi no do i croccantini al figlio, mentre sento swishhhhhhhhhhhhhhhh swihsssssssss oddio ho un serpente dentro casaaaaaa, no è solo la gatta che soffia come una tigre al cane e il cane piange, e mangia il telecomando, e il cellulare squilla : Tutto bene? " Tutto beneeeeeeeee na segaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa" e le mie ciabatte? Corro dietro al cane che schizza con la mia ciabatta in bocca e la gatta si fa le unghie su divano, è regredita a cucciolo....deve punirmi per questa intrusione.

Ok piego i panni, ma che bello ci sta una cavalletta " fermi tutti....questa come la chiamiamo? E' chiaro che rimane con noi! su consiglio di un mio amico chiamo la cavalletta Dash...sta nel bucato che più bianco non si può!

Ok esco a fare la spesa, ovviamente al supermercato il cane in braccio, che mi agguanta il vassoio del petto di pollo, Andreaaaaaaaaaaaaaa aiutami, macchè lui si sta scegliendo le merendine per domani, pagare e mettere la spesa nelle buste con un cucciolo in braccio che tenta di masticare la busta di plastica, e ringhia alla cassiera, non chiedetemi perchè....io non lo sooooooo!!!!!!

Si... tento l'impossibile vado in chat! " No scusa una domanda: Ma perchè qualche utente è verde, qualcuno è fuxia? Perchèèèèèèèèèèèèèè sono cani, anzi no....sono gattiiiiii.....vuoi dei croccantini??? No sai non visualizzo i profili " hai preso la pasticca per i vermi? E le gocce delle vitamine.... Pacooooooooo nooooooooooo non si fa la pipì nel corridoio...

Vermi? Ma che dici? Ecco la sapevo sei un feticista ti mangi i vermi, ma che schifoooooooo!!!!!! Il sugo , oddio si brucia...ragazzi torno subito, risuona il cellulare: Va meglio??????? Va megliooooo na segaaaaaaaaa, oddio non trovo il cane, Lully fermaaaaaaaa non mangiare quei croccantini sono del cane, Pacoooo dove sei? Andrea...si ok, memorizzo Andrea è mio figlio, figlio = bambino, non cane, non gatto....lui mangia panini....si panini, Dash che sta sulla tenda mangia, insalata? ok insalata....io non mangio niente...io sono? Io sono...ESAURITA!



scritto da: sissunchi

Messaggio N° 1755 09-02-2006 - 16:18

Vignette sataniche di ieri e di oggi

Sta crescendo la polemica sulle "vignette sataniche", cresce perchè ci sono interessi in gioco, interessi più o meno nobili.
L' interesse di chi vuole affermare che esistono modi di protesta diversi da quelli che prevedono la negazione del diritto di libera espressione, di satira e di cronaca, l'interesse di chi ha colto l'occasione per cavalcare l'onda politica di una campagna elettorale o politica, l'interesse di chi vuole difendere il proprio sentire religioso che sente messo alla berlina. Sono molti i fattori in gioco e la cosa non si risolverà facilmente.

Non si risolverà perchè è difficile guardare al di fuori del proprio confine, sia esso geografico, temporale o ideologico e ormai ci si concentra sul "fatto", ma i fatti hanno senso solo se analizzati all' interno di un contesto allargando le cause, le motivazioni e le conseguenze.

Cos'è la satira?
La satira è l'espressione di un punto di vista, il rovesciamento del significante a favore dei significati al fine di proporre una visione esasperata che muova quindi il sentimento dell' "inatteso" che provoca il riso, non esiste satira se non esiste un potere forte contro cui lanciarsi, un potere da deformare. Se non c'è un re come si fa ad urlare "il re è nudo"?
In Italia questo potere, riguardo la satira religiosa, è rappresentato dalla Chiesa Cattolica, in America dalle varie associazione cristiane, dai predicatori evangelisti e dal "potere" ebraico.
Con il crescere dell' immigrazione anche le associazioni islamiche hanno acquisito in Europa, specie in stati come la Francia come maggiore e più radicata è stata l' immigrazione, visibilità e quindi anche loro oggi sono diventate oggetto di satira. Prima o poi doveva succedere.

Tuttavia la satira religiosa è sempre e comunque quella più rischiosa e quella che richiede maggiore attenzione perchè non si ha di fronte un elemento ideologico in continua mutazione come è tipicamente quello politico o sociale, ma elementi fissi e cristallizzati, quindi meno avvezzi ad accettare che il popolo urli "il re è nudo!". Proprio perchè più difficile maggiori sono le reazioni, come quelle che in questi giorni ci sono in Italia di chi chiede o spiega che NON E' POSSIBILE UNA SATIRA RELIGIOSA.
Assurdo. Se la religione nella sua forma istituzionale è un potere forte (e lo è) è ovvio che venga presa in giro, satireggiata, non si può escludere la religione dal campo di intervento dei satiri solo perchè, a differenza degli altri, il potere religioso ha presunzione di origine divine.

E sia sui giornali che in televisione (ultimi Marcello Pera e Socci) si sente dire che "nessuno fa satira sulle altre religioni" (in riferimento al cattolicesimo) o che "quando si offende il cattolicesimo nessuno dice niente". Affermazioni false e falsificanti, entrambi, che inoltre rischiamo di portare il discorso sulla legittimità della satira ad un discorso su "è leggitima solo per la religione non dominante".

[....]

Continua sul blog Arrakis

Messaggio N° 1754 09-02-2006 - 15:53

L' ha fatto di nuovo

Ragazzi che vi apprestate a votare per la prima volta, ma anche voi che continuate imperterriti, vi prego!
L'ha fatto di nuovo!!!!!!!!!!
Berlusconi, nell'intervista rilasciata a Studio Aperto, ha promesso un altro milione di posti di lavoro se verrà votato.
Allora, parliamone.
Non sono assolutamente un'economista, nè un politico, quindi smentitemi se potete.
A parte che il primo milione ce lo siamo perso, Berlusconi ha con orgoglio annunciato che la disoccupazione è scesa al 7%. Però non ha detto che la statistica viene rilevata in base a quante persone si iscrivono nelle liste di collocamento.
Ebbene, se nessuno si iscrive più (data l'inutilità apparente delle stesse) è chiaro che la percentuale va a decadere. Ma non è perchè lavorano più persone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Le statistiche vanno interpretate, vi prego!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Inoltre la frase che più mi ha agghiacciata è stata:
GRAZIE ALLA RIFORMA DELLA SCUOLA I NOSTRI RAGAZZI CRESCERANNO MEGLIO.
Grazie alla riforma?????!!!!
Berlusconi dice (testuali parole): i bambini, a scuola, a 5 anni cominciano a giocare con l'inglese.
Poi a 6 anni iniziano a giocare con il computer.
Così a 18...che fanno? Si comprano la playstation???
Ma la cultura nella riforma della scuola che fine ha fatto!?
La filosofia, l'italiano, il ragionamento, lo studio dei classici...
Non voglio una gioventù di Robot!
Non voglio dei ragazzi imprenditori di loro stessi (cito), vorrei ragazzi che sanno pensare, che sanno criticare, che sanno mandare a...quando non sono d'accordo perchè hanno gli strumenti logici per non essere d'accordo.
Sono stanca di un presidente del consiglio che per ottenere voti fa promozione come in pubblicitààààààààààààààààààààààà!!!!!!!!!!!!


dal blog di Cybersimoblu


Messaggio N° 1753 08-02-2006 - 20:10

Brokeback Mountain

..." Io giuro " ...
Con questa battuta finisce il film tanto discusso di questi ultimi giorni,   " Brokeback Mountain ", del regista Ang Lee, colui che ha diretto Hulk, tanto per intenderci, film già vincitore del Leone d'oro alla 62esima Mostra del cinema di Venezia 2005 e candidato attualemente a 8 premi oscar.

..Tratto dal romanzo di Annie Proulx " I segreti di Brokeback Mountain ", diventato un caso letterario in brevissimo tempo e  si appresta a diventarlo anche nel cinema.
Nel film viene narrata la storia d'amore che nasce tra due giovani cowboy in un'estate di lavoro, mentre si ritrovano a lavorare insieme pascolando le pecore sulle montagne. E' un film a tratti un tantino lento, probabilmente si sarebbe potuto tagliare in qualche parte per rendere i dialoghi più fluidi, ma in compenso è dotato di una fotografia a dir poco stupenda... paesaggi meravigliosi... immagini da cartolina... solo quelle valgono le 2 ore e 14 minuti del film.
Ma la cosa più bella è ovviamente il tema di cui si parla. Un amore omo che viene vissuto di nascosto, con enorme sofferenza da entrambi i protagonisti, ognuno ei quali affronta la cosa però a modo suo.
" Io giuro ", sussurra il biondo cowboy alla fine del film..." io giuro che ti amo "... questo ciò che voleva dire e che si comprende senza mezzi termini, la battuta che più di tutte commuove e fa rabbrividire.
Mi sono detta alla fine del film che esso deve pur avere una morale, magari la scrittrice aveva un'idea precisa quando ha scritto il suo libro.
E non mi interessa se alla base del film c'è una storia gay e ci sono cotraddizioni dettate dal business visto che paradossalmente uno dei due protagonisti sarà il prossimo Casanova cinematografico in uscita in Italia il 17 febbraio. Non mi interessa nulla di tutto ciò.
Forse conta capire solo una cosa importante:
non aspettiamo la fine di un film o di una storia d'amore per dire a qualcuno che amiamo - Io giuro - Facciamolo finchè la vita ce ne dà modo.
Buona visione a chi lo vedrà.
...
Messaggio N° 1752 07-02-2006 - 12:19

FoX DESKTOP, UN LINUX TUTTO ITALIANO


«Fox Desktop» è la release di Linux sviluppata completamente in Italia, da poco disponibile gratuitamente in versione 1.0 «Lite» per il download, basata sul codice sorgente di Fedora Core 4 di Red Hat e distribuita con licenza Gpl, che consente copia, modifica e distribuzione del software.

«Fox Linux» è il nome del gruppo di persone che si è occupato del suo sviluppo, volendo creare e distribuire un sistema operativo open source che offra un'alternativa a Windows per semplicità di utilizzo da parte dell'utente, ma che sia dotato di tutte le potenzialità, prestazioni e applicazioni integrate di Linux.

«Fox Desktop 1.0 lite» sembra aver riscosso in pochi giorni un gran successo: sono stati oltre 20.000 gli utenti registrati sul sito ufficiale della distribuzione, che è www.foxlinux.org.

Dopo un periodo di adeguata propaganda per far conoscere il gruppo ed il prodotto, l'obiettivo sarà il rilascio, previsto entro la fine di febbraio, di «Fox Desktop 1.0 Professional», versione evoluta del software, che sarà disponibile per il download on line al prezzo di 20 euro oppure acquistabile su Cd a 30 euro.

Segnalato da : abernathy

Fonte : La Stampa

Messaggio N° 1751 06-02-2006 - 13:29

GOOGLE PACK

Google Pack, e Google si fà Sistema Operativo
Google Pack è una selezione di programmi (tra cui anche un norton antivirus valido per 6 mesi) che aiutano nella pulizia del pc e nella gestione dei file sul pc e verso il web.
E', forse, il primo abbozzo del tanto atteso Google Operative System (sistema operativo di Google).
Lo scaricate qui: http://pack.google.com/
 
L'elenco dei programmi che lo compongono è personalizzabile a quest'altro link: Add-Remove to GooglePack
Scritto da : MarcheseDeSade

Messaggio N° 1750 04-02-2006 - 12:55

Hotel Du Nord - Eugène Dabit

E' un libro meraviglioso, per chi come me ha sempre cercato di scoprire la Parigi lontana dalle luci degli Champs-Elysées, dai fasti del Louvre, della Senna, Notre-Dame, Hotel de Ville...
Lontano dalla Ville Lumière c'è quella che ho sempre definito la Ville Poubelle (spazzatura), la città dei vicoletti maleodoranti, con negozietti incredibili che anche nelle nostre città di provincia sono spariti, la città delle facce da schiaffi, la città dei flaneurs, la città delle gente vera di Parigi.
Non è sui grandi Boulevards che si incontrano i veri parigini.
I veri parigini sono quei maschiacci, magri, scarni, con gli occhi furbi e maliziosi, mezzi delinquentelli, di solito biondicci, che conoscono ogni angolo della città a differenza dei top manager o delle top model o dei turisti, perché ogni angolo può essere un nascondiglio, o occasione di un furtarello, di una marachella.
Io ne ho conosciuti, di uno me ne innamorai e viveva in un monolocale sotto i tetti di Parigi, nel quartiere in cui è ambientato questo libro.
Volti anonimi ad uno sguardo poco attento, gente che nessuno ricorderà, nemmeno i parenti, gente cresciuta nella strada e dalla strada cresciuta con le sue regole spesso brutali, quasi sempre illegali.
Gente con un'etica comunque, piccoli Robin Hood che non farebbero male a una mosca se non costretti dalla fame. "Les enfants terribles" che tornano costantemente nella storia della letteratura francese.
Questo libro racconta di queste persone, che per amare bisogna averle conosciute dal vivo, altrimenti non le si può capire veramente.
Persone "inutili", con mestieri miseri, alloggiati in stamberghe o in hotel di quart'ordine, come l'Hotel du Nord.
Per chi ama e conosce la Parigi che descrivo, la vera Parigi, questo è il libro che ce la rende in tutta la sua purezza e brutalità.

"Il destino mi ha fatto vivere e lavorare a lungo all'Hotel du Nord. Vi ho visto arrivare uno dopo l'altro i personaggi del mio libro, li ho visti partire, e non li ho mai più incontrati.
Nulla di più commovente, e anche di più disperante della loro stessa esistenza, senza poesia né rivolta né sogno. Uomini fiduciosi, alcuni arrivati dalla campagna, povera carne stritolata sotto la macina delle città. Oggi non rimane nulla di loro. Un nome? Non sempre. Ed è allora che mi viene il desiderio di farli rivivere, di comprenderli, di amarli, io che gli somigliavo un po', anche di cancellarmi davanti a loro, di mostrarli nudi, semplici e fiduciosi."
Eugène Dabit

di: suede68


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