ti presento napoliun viaggio per napoli tra passato presente e futuro |
"Questo blog nasce come strumento di diffusione per tutto quello che concerne napoli e il suo popolo.
Vuole essere di semplice informazione,fatto per condividere la storia,la cultura,leggende, il cibo e perche' no parlare anche di calcio,per mostrare tutto quello che di meraviglioso ha da offrire la mia citta'.
Il mio scopo e' quello di far comprendere,a quante piu' persone ,quello che in tanti ignorano.... Quello che in molti sanno, ma fingono di non sapere.....
Vorrei riuscire a dare quel po di consapevolezza in piu'.... Di far comprendere quello che e' stata,e' e sara' la storia della mia terra.
Non parlero' mai con presunzione,pero' mi scuso da adesso ,perche' mi conosco, e so che il piu' delle volte non saro' io a parlare... Ma il mio orgoglio di napoletana,fiera appartenente al regno delle due sicilie."
Per condividere la napoletanità che è un modo di vivere, un modo di concepire la vita e realtà , un modo di nuovo di concepire l'altro e noi stessi, da persone libere e nello stesso tempo legate al destino di questa meravigliosa città. La napoletanità non ha carta d'identità, perchè essere napoletani non significa essere nati a Napoli ma amare questa città che apre le porte al mondo , sorride e chiede di amarla e rispettarla. Una città bella come i suoi vicoli, il suo mare, il suo orizzonte che fa tutt'uno con questo popolo semplicemente straordinario che è lo specchio del suo popolo. Noi siamo napoletani ma siamo convinti che in ogni abitante del mondo c'è traccia di napoletanità, una traccia che si ricerca in se stessi ed una luce che una volta trovata ci regala una speranza migliore per un futuro migliore.
alessandro tullio
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I MIEI BLOG AMICI
Post n°4 pubblicato il 20 Maggio 2013 da blogdinapoli
Vulesse sapè c' aggio fatto 'e male, Mario Buffardo |
Il suo culto, oltre che nel luogo di origine, si diffuse particolarmente a Napoli. Nella tradizione popolare napoletana il nome di Pasquale Baylon è spesso accostato all'universo femminile quale santo protettore; da qui l'invocazione: Pasquale (Pascual) Baylón Yubero (Torrehermosa, 16 maggio 1540 – Villarreal, 17 maggio 1592) è stato un religioso spagnolo dell'Ordine dei Frati Minori Alcantarini: è stato proclamato santo da papa Alessandro VIII (1690). Le sue spoglie, che si veneravano a Villarreal, furono profanate e disperse durante la guerra civile spagnola (1936,39); in parte furono successivamente recuperate nel 1952. Attualmente sono principalmente conservate presso il Santuario dedicato al santo a Villarreal. E' patrono di Diocesi di Segorbe-Castellón de la Plana, Villarreal, Furore, Torrehermosa, opere e congressi eucaristici e pastori.
Il santo viene considerato inoltre protettore di cuochi e pasticcieri perché, secondo la leggenda, sarebbe l'inventore dello zabaione. CURIOSITÀ: Si racconta che alcune donne, confessando a San Pasquale i loro continui tradimenti, imputavano il loro peccato allo scarso vigore sessuale dei mariti. Fu proprio nel segreto del confessionale, illuminato da divina ispirazione, che il Santo elaborò una strategia alimentare per il controllo delle fornicazioni: '...mesci la energia dell'ovo solo il rosso con il bianco cristallo di zucchero e somministra con vino un goccio...'. |
Post n°2 pubblicato il 16 Maggio 2013 da blogdinapoli
Se c'e' qualcosa che, piu' di tutto, rappresenta Napoli nel mondo e' senza dubbio la musica. La canzone napoletana e' diventata il simbolo dell'Italia nel mondo ,grazie anche ai grandi interpreti che hanno contribuito a diffonderla,venendo anche tradotta e interpretata in piu' lingue. Ha origini antichissime,la sua nascita risale al 1224 epoca in cui nacque ,per volere dell'imperatore Federico II di Svezia,la prima universita' statale e laica dell'occidente,quando Napoli non era ancora capitale del regno ma che comunque grazie a Federico II che la scelse per la sua posizione strategica e per il suo forte ruolo di polo culturale e intellettuale in quei tempi e questo contribui' alla sua affermazione di capitale nella scienza giuridica. Quando nel '400 , con Alfonso I D' Aragona la lingua napoletana divento' la lingua ufficiale del Regno,moltissimi musicisti, ispirati dai cori popolari, iniziarono a comporre le ballate, ed ancor di piu' nel '500 , e grazie a questo "la villanella" ,quella che poi prendera' il nome di canzonetta, conquisto' l'Europa fino alla fine del '700. La villanella napoletana rappresento' il primo approccio fondamentale per lo sviluppo e la nascita della canzone napoletana nell'800. Nel '600 la villanella comincia a declinare per far posto alla prima tarantella ,con la conosciutissima"michelemma' " attribuita a Salvator Rosa , man mano ha poi subito altre influenze ,non solo per il canto ma anche nella treatalita' con cui venivano rappresentate le canzoni . Nei primi dell'800 nascevano le prime case discografiche ,come Fratelli Fabbricatore o Francesco Aazzolino ,che ebbero il merito di recuperare centinaia di brani antichi, c'era anche un'altro mezzo di diffusione per la canzone napoletana,ed era la"posteggia" . Interpretata dai "posteggiatori" ossia veri e propri artisti di strada vagabondi ,che si cimentevano in quest'arte portandola a spasso per le vie . Dall'800 al '900 ci fu un cambiamento , la villanella o la tarantella che erano nate come espressione allegra della vita di Napoli, ,iniziarono a subire poi il periodo di pessimismo che i musicisti dell'epoca vivevano ,modificando cosi' lo spirito stesso delle canzoni. In questo frangente molti musicisti iniziarono a comporre le prime basi di quella che poi sarebbe diventeta la canzone classica napoletana. Nel secondo dopo guerra poi ci fu l'accorpamento di due ritmi ,quali la tarantella ed il jazz,portati avanti ad arte da Renato Carosone, contribuendo ancora di piu' al successo dell'esportazione in America ... Ancora oggi la musica classica napoletana domina i piu' grandi palcoscenici del mondo ... oggi come ieri, l'Italia puo' vantarsi di un prodotto partenopeo per farsi riconoscere e apprezzare . |
Post n°1 pubblicato il 14 Maggio 2013 da blogdinapoli
napoli E' una mamma,perche' quando passeggi tra i palazzi ,i vicoli, lei ti prende in braccio e ti culla ,ti dondola tra la sua musica,i suoi tanti profumi,ii vocio dei mercati....ogni pietra ti racconta qualcosa,ogni muro trasuda storia. napoli e' una bella donna ....ti ammalia,ti tenta, ti conquista e come tutte le donne vuole sentirsi amata. esiste una citazione che per me accomuna molto il simbolo della donna alla mia citta'e che racchiude un po tutta l'essenza che ne deriva . "quando si parla delle donne bisogna intingere la penna nell'arcobaleno" ecco, questa donna ha in se tutti i colori dell'arcobaleno. il giallo dell'allegria,del sole che la fa brillare....il blu, come blu sono il cielo e il mare...l'arancione,colore dell'ottimismo e della creativita'. rosso , il colore dell'amore quello che provano i veri napoletani per lei, rosso perche' noi siamo un popolo passionale. il viola che rappresenta l'umilta',la dignita' e la nobilta' ma che e' anche il colore della guarigione....infine il verde,come la speranza, la speranza che tutte le ferite aperte ormai da anni possano trovare sollievo , e come il viola racconta,la guarigione. |
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 26/02/2014 alle 11:02
Inviato da: blogdinapoli
il 12/02/2014 alle 14:47
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 12/02/2014 alle 12:11
Inviato da: blogdinapoli
il 05/02/2014 alle 16:24
Inviato da: amoon_rha_gaio
il 05/02/2014 alle 15:18