blogtecaolivelli
blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli
TAG
TAG
« BLOGTECA PROPONE: | BLOGTECA PROPONE- DALLA ... » |
STORIA DELLA COLONNA INFAME DI ALESSANDRO MANZONI
Post n°198 pubblicato il 31 Maggio 2012 da blogtecaolivelli
"E non voleva dire: siam da capo; la rabbia resa spietata da una lunga paura, e diventata odio e puntiglio contro gli sventurati che cercavan di sfuggirle di mano; o il timore di mancare ad un'aspettativa generale, altrettanto sicura quanto avventata, di parer meno abili se scoprivan degli innocenti, di voltare contro di sè le grida della moltitudine, col non ascoltarle; il timore fors'anche di gravi pubblici mali che ne potessero avvenire: timore di men turpe apparenza, ma ugualmente perverso, e non men miserabile, quando sottentra al timore, veramente nobile e veramente sapiente, di commetter l'ingiustizia. Dio solo ha potuto vedere se que' magistrati, trovando i colpevoli d'un delitto che non c'era, ma che si voleva, furon complici o ministri d'una moltitudine che, accecata, non dall'ignoranza ma dalla malignità e dal furore, violava con quelle grida i precetti più positivi della legge divina, di cui si vantava seguace.Ma la menzogna, l'abuso del potere, la violazion delle leggi e delle regole più note e ricevute, l'adoprar doppio peso e doppia misura, son cose che si posson riconoscere anche dagli uomini negli atti umani; e riconosciute, se non si posson riferire ad altro che a passioni pervertitrici della volontà; né, per ispiegar gli atti materialmente iniqui di quel giudizio, se ne potrebbe trovar di più naturali e di men tristi, che quella rabbia e quel timore. Ora, tali cagioni non furon purtroppo particolari ad un'epoca; né fu soltanto per occasione d'errori in fisica, e col mezzo della tortura, che quelle passioni, come tutte le altre, abbian fatto commettere ad uomini che eran tutt'altro che scellerati di professione, azioni malvage, sia in rumorosi avvenimenti pubblici, sia nelle più oscure relazioni private, "Se una sola tortura di meno", scrive l'autor sullodato, "si darà in grazia dell'orrore che pongo sotto gli occhi, sarà ben impiegato il doloroso sentimento che provo, e la speranza di ottenerlo mi ricompensa". Noi, proponendo a lettori pazienti di fissar di nuovo lo sguardo sopra orrori già conosciuti,crediamo che non sarà senza un nuovo e non ignobile frutto, se lo sdegno ed il ribrezzo che non si può non provarne ogni volta, si rivolgeranno anche, e principalmente, contro passioni che non si posson bandire, come falsi sistemi, né abolire, come cattive istituzioni, ma render meno potenti e meno funeste, col riconoscerle nè loro effetti, e detestarle. E non temiamo d'aggiungere che potrà anche essere cosa, in mezzo ai più dolorosi sentimenti, consolante."(continua) |
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.