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DANTE TROISI IN DIARIO DI UN GIUDICE

"Questo DIARIO DI UN GIUDICE, che ora conosce un adattamento televisivo, segnò nel 1955 l'esordio narrativo nei "Gettoni" vittoriniani di Dante Troisi (nato a Tufo, in provincia di Avellinon nel 1920, militare in Africa e prigioniero nel Texas dal 1940 al 1946, magistrato per vari anni a Cassino). E' il diario di un omo oppresso dalla solitudine cui lo costringe l'esercizio stesso della sua professione, angosciato dalla quotidiana contemplazione delle sventure degli uomini, in lotta con il peso dell'abitudine che lo logora fino a fargli credere che il decidere della vita altrui è diventato perlui un atto di ordinaria amministrazione. Ed è al tempo stesso la storia di quelle persone che il protagonista si trova a dover giudicare un giorno dopo l'altro, di tutta una società (quella meridionale, primitiva,) impetuosa e insieme come stupefatta di non riuscire ad aver altro di civile che giudici e avvocati. "Episodi, figure, ritratti -ha scritto un critico-in cui la riflessione si scioglie in rappresentazione o si articola in un racconto dal taglio netto, preciso, realistico, di un realismo spesso aspro ma non arido, anzi, ricco di un' umana trepidazione".