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LA MANO DEL POVERO MALATO

Post n°447 pubblicato il 11 Novembre 2013 da blogtecaolivelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Abbozzo opere letterarie Questa voce sull'argomento opere letterarie è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. La mano del malato povero è una novella di Luigi Pirandello. La mano che compare nel titolo di questa metanovella simboleggia il particolare che, separato dal resto del corpo, diviene oggetto d'analisi e unico strumento a disposizione del narratore per ricostruire in modo soggettivo le vicende umane e sociali del malato ricoverato accanto a lui. È una sorta di indagine, in cui il narratore, come un detective, accatastando indizi su indizi, riesce a delineare una storia verosimile. La novella è divisa in cinque parti. Le prime due parti sono introduttive e hanno le caratteristiche tipiche del genere metanovella: il narratore, anch'egli malato nel momento in cui sta raccontando, spiega come l'ospedale non sia affatto una novità per lui. Anzi, dice anche che i dottori erano soliti definirlo un malato intelligente, colui che, comprendendo quali fossero i suoi mali, non esitava ad obbedire alle varie prescrizioni da parte loro. Eppure il narratore, contrariamente a quanto si potrebbe ritenere, ha totale sfiducia nella scienza medica e rivendica l'importanza di compiere, almeno una volta nella vita, un gesto folle, fuori dall'ordinario. La terza parte funge da prologo alla vicenda che il narratore vuole raccontare; Le ultime due parti sono occupate dall'"indagine". Dalla mano scarna intuisce la povertà del malato. Dall'abitudine del pollice di opporsi e fare pressione sull'indice ne intuisce il mestiere: un sarto. A queste informazioni si aggiunge la possibilità che il malato sia un padre: dalla frequente abitudine di accarezzarsi il ginocchio si capisce che doveva avere un figlio a cui voleva molto bene. Le conclusioni del narratore non potevano essere del tutto sbagliate: il giorno dopo aver celebrato le nozze in ospedale, infatti, il malato era stato portato via. L'anello che gli era stato messo al dito avrebbe dato una speranza al figlio che amava. L’anello, però, non sta ad indicare la speranza in un futuro felice, bensì rappresenta la morte e si rivela un elemento negativo. Il giorno successivo il narratore vede solo un lenzuolo che copre il letto del deceduto, su cui aleggiano delle mosche, simbolo di morte. 

 
 
 
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