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CARLO VERDONE

Post n°868 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da blogtecaolivelli

Figlio del critico cinematografico Mario Verdone, dopo la maturità classica al "Liceo Nazareno" di Roma si laurea in Lettere Moderne all'Università di Roma "La Sapienza", dove il padre era docente in storia del cinema (Verdone dovette sostenere due volte l'esame perché fu inizialmente bocciato al primo appello proprio da suo padre[1]). Carlo Verdone si laureò nell'Anno Accademico 1976/1977 con una tesi dal titolo "Letteratura e cinema muto italiano", la cui relatrice fu Evelina Tarroni[2]: per visionare le pellicole oggetto della tesi si recò, in compagnia del padre, a Grado dove ebbe modo di assistere alle proiezioni in presenza della diva del cinema muto Francesca Bertini. Prima della laurea, Carlo Verdone si diploma anche in regia al Centro sperimentale di cinematografia della Capitale.

Giovanissimo entra subito in televisione, partecipando a programmi caratterizzati da un taglio innovativo (come in Non stopnel 1978, assieme a molti altri attori emergenti) in cui la figura del guitto veniva rivalutata e riportata all'antico splendore. Precedentemente aveva girato alcuni spot per la popolare trasmissione Carosello. Carlo Verdone si diletta sin da giovanissimo nella ripresa amatoriale di cortometraggi. Poesia solare (1969), Allegoria di primavera (1971) ed Elegia notturna (1973) sono le prime prove di regia di Carlo Verdone, di ispirazione underground, girati in formato Super8 e andati perduti dalla RAI che li aveva ricevuti in prestito dal regista per la preparazione di un documentario a lui dedicato.

Il suo debutto alla regia di un lungometraggio avviene con Un sacco bello, nel 1980, film dove interpreta più personaggi, portandone sul grande schermo alcuni del suo repertorio televisivo. Prodotto dalla Medusa Distribuzione, Verdone viene iniziato alle tecniche di ripresa e conduzione di un set da Sergio Leone, che il giovane regista considererà un maestro severissimo, ma vitale. La pellicola successiva, del 1981Bianco, rosso e Verdone, una seconda kermesse di personaggi del suo repertorio, propone la figura attempata ma divertente di Elena Fabrizi, la sorella di Aldo, meglio nota come la "Sora Lella".

Come attore e regista, Verdone, dopo un inizio dedicato prettamente al genere comico, con il passare del tempo si è evoluto verso canoni più aderenti alla classica commedia all'italiana.

Da taluni è considerato l'erede naturale di Alberto Sordi (anche se lui ha negato spesso questo accostamento), per la capacità di far rivivere nel contesto degli anni ottanta una figura di abitante della capitale che, in tutte le sue sfaccettature anche contrastanti, rappresenta l'archetipo dell'italiano medio. Sordi e Verdone hanno anche girato due pellicole insieme, entrambe da loro sceneggiate con Rodolfo SonegoIn viaggio con papà, per la regia dello stesso Sordi, e Troppo fortediretto da Verdone stesso.

Dall'ultimo decennio del Ventesimo Secolo ad oggi nella sua opera ai toni della commedia si è affiancato un registro meno comico, con un certo retrogusto amaro nella stesura delle storie e più attento ai temi della modernità, del cinismo e degli eccessi della società e del disagio dell'individuo di fronte ad essa. E la goffaggine e inadeguatezza della maschera comica ha fatto posto alle nevrosi e all'ipocondria, reazioni quasi somatiche alle pressioni di un mondo frenetico. Verdone mantiene comunque un rapporto, per così dire, privilegiato con i canoni della commedia all'italiana presenti nella tradizione, dai grandi della comicità fino ad arrivare ai dettami di un cinema che nelle intenzioni vorrebbe sembrare più impegnato.

Oltre ai citati, i suoi film più noti sono: Compagni di scuola, una grossolana rivisitazione del film Il grande freddo, per certi versi il più compiuto dei suoi lavori; Maledetto il giorno che t'ho incontrato, una tragicomica storia d'amore di due nevrotici e insoddisfatti interpretata in coppia con Margherita BuyAl lupo, al lupo,una sorta di autobiografia dello stesso autore; Viaggi di nozze, forse il suo maggiore successo di pubblico, in cui ripropone lo stile macchiettistico e la struttura ad episodi dei film d'esordio; Il mio miglior nemicoGrande, grosso e... Verdone, che riprende lo stile dei precedenti Un sacco belloBianco, rosso e Verdone e Viaggi di nozze, ovvero un film a tre episodi e tre ruoli interpretati dallo stesso Verdone, fino a Posti in piedi in paradiso.

Per quel che riguarda il teatro, vanno ricordati gli spettacoli Tali e quali e Senti chi parla. Verdone ha inoltre girato alcuni spot televisivi come regista, affiancato da calciatori come Roberto BaggioAngelo Peruzzi o da attori come Ornella Muti, è stato il produttore di Zora la vampira, e il doppiatore del gatto Zorba in La gabbianella e il gatto e ha doppiato anche i figli di Leo Nuvolone, Clemente e Sisto, nel film Grande, grosso e Verdone. Ha scritto alcuni libri autobiografici e ha girato insieme al fratello Luca alcuni documentari.

Ha pure girato i videoclip delle canzoni Mi piaci di Alex Britti e Meraviglioso dei Negramaro: quest'ultima poi è stata utilizzata come colonna sonora nel film di Giovanni Veronesi Italians, del quale Verdone è stato protagonista insieme a Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio. Verdone ha lavorato con Veronesi anche nella trilogia di Manuale d'amore. Nel 2012 esce nelle librerie La casa sopra i portici, scritto dallo stesso Verdone, autobiografia dei ricordi più importanti del regista, con la collaborazione di Fabio Maiello. Nel 2014 è membro della Giuria del Concorso in occasione della 71ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

È fratello del regista Luca Verdone e di Silvia, moglie di Christian De Sica. È stato sposato dal 1980 al 1996 con Gianna Scarpelli, dalla quale ha avuto due figli, Giulia (1986), apparsa in un cameo in Al lupo al lupo in Viaggi di nozze e in Io, loro e Lara e Paolo (1988), apparso in un cameo in Gallo cedroneGrande, grosso e... Verdone e in Io, loro e Lara, mentre ha avuto un ruolo più rilevante in Posti in piedi in paradiso.

  • Carlo Verdone e Christian De Sica sono cognati, perché la sorella di Carlo (Silvia) è sposata con Christian De Sica. Dal film Borotalco in poi, i due cognati lavoreranno spesso insieme (in gioventù sono stati anche molto amici; quasi coetanei, abitavano nello stesso quartiere ed erano compagni di banco al collegio Nazareno di Roma). Eppure, come ha raccontato De Sica in un'intervista, una volta da ragazzi i due si picchiarono perché Carlo aveva chiamato "puttaniere" Christian, il nuovo fidanzato di sua sorella, in quanto lui aveva 21 anni e lei 14.
  • Sergio Leone prese una volta a schiaffi Verdone, per non aver ubbidito ad un ordine datogli sul set di Un sacco bello. Per girare una scena al telefono, Sergio Leone disse a Verdone di farsi prima due giri dell'isolato per avere un'aria più sconvolta: Verdone non voleva fare i giri, quindi aspettò vicino alle scale del portone. Appena battuto il ciak, Sergio gli si avvicinò e gli diede un ceffone: infatti, affacciato alla finestra, non aveva visto Verdone passare. Questo episodio sarà ripreso da Verdone per una scena del film di Castellano e Pipolo Grand Hotel Excelsior.
  • In alcuni film da lui girati e diretti, si può notare come Verdone ripeta labialmente le battute dei coprotagonisti mentre essi stessi le pronunciano: a prima vista sembra un metodo che Verdone adotta per trovare il giusto tempo per rispondere alla battuta. Il fatto è piuttosto visibile in alcune scene di Un sacco bello e di Acqua e sapone.
  • Ha dichiarato di essere da sempre un grande appassionato di medicina, che ha studiato nel tempo libero, leggendo ilprontuario farmaceutico più aggiornato, ed ha confessato di ricevere spesso da amici richieste di consigli per risolvere piccoli problemi di salute; ciò ha contribuito a diffondere la convinzione che fosse affetto da ipocondria, voce da lui seccamente smentita; nel marzo 2007 gli è stato conferito un particolare riconoscimento dall'Università degli Studi di Napoli Federico II, ossia una targa che riporta una delle più celebri frasi del Giuramento di Ippocrate: "In qualsiasi casa entrerò, io vi andrò come sollievo per i malati".
  • È un grande tifoso della Roma.
  • Esiste un programma radiofonico interamente dedicato alla filmografia di Carlo Verdone: il titolo della trasmissione è "Giallo, Rosso e Verdone" e va in onda ogni sabato dalle 8 alle 10 sulle frequenze di "Retesport", storica emittente della radiofonia romana. In ogni puntata viene analizzato un film dell'attore e regista romano, con interventi degli attori protagonisti, oltre a racconti di aneddoti e retroscena sulle varie pellicole.
  • Carlo Verdone è anche un grande appassionato di musica, e spesso nei suoi film ci sono riferimenti ai suoi artisti preferiti. In Borotalco interpreta Sergio Benvenuti, un venditore porta a porta di una Enciclopedia dei Colossi della Musica; in Maledetto il giorno che t'ho incontrato è un giornalista impegnato nella stesura di una biografia di Jimi Hendrix; in Posti in piedi in paradiso interpreta un ex produttore discografico proprietario di un negozio di memorabilia e cimeli musicali. Verdone è un batterista dilettante, e si è esibito a volte suonando durante ospitate in trasmissioni televisive.
  • Fu intervistato in fila presso la camera ardente di Enrico Berlinguer per salutare, insieme ad altri artisti, lo scomparso segretario del Partito Comunista Italiano. È possibile vederlo nel documentario sui funerali di Berlinguer Ciao Enrico.
  • Nel suo libro autobiografico La casa sopra i portici uno dei capitoli è dedicato al deludente incontro con il regista sperimentale Gregory Markoupoulos, che si presentò a casa Verdone completamente ubriaco e con abiti sporchi; l'iniziale intento di Carlo era di quello di mostrare al regista una serie di cortometraggi che aveva girato in quel periodo.
  • Verdone ha spesso reclutato per i suoi film, attori improvvisati presi dalla strada, usati poi come caratteristi, e alcuni appaiono anche in più film da lui diretti, anche alcuni suoi assistenti personali hanno avuto dei ruoli nelle sue pellicole, anche loro in più film. Il film Sotto una buona stella è dedicato ad uno dei suoi assistenti, Ivo Di Persio, apparso in parecchi dei suoi film, scomparso prematuramente poco prima dell'inizio delle riprese. Il più presente tra questi è statoPierluigi Ferrari, apparso in ben in 8 film.
  • Nel 1989 è testimonial nello spot elettorale del Partito Socialista Italiano per le elezioni comunali di Roma Ha frequentato Bettino Craxi, che anni prima aveva chiesto a Verdone la videocassetta di uno sketch televisivo in cui interpretava un garibaldino molto anziano.
  • Verdone ha annunciato che Paola Cortellesi sarebbe stata la sua co-protagonista di Sotto una buona stella durante una puntata di Zelig.
 
 
 
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