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LO sviluppo sostenibile...

Post n°1575 pubblicato il 27 Febbraio 2018 da blogtecaolivelli

06 febbraio 2018

Lo sviluppo sostenibile è possibile. Ma molto lontano

Continuando con l'attuale modello di sviluppo per

garantire una vita soddisfacente a tutta la popolazione

mondiale servirebbero da due a sei volte le risorse

biologiche e ambientali del pianeta. Soddisfare

i bisogni sociali globali richiede una radicale ristrutturazione

delle infrastrutture, delle tecnologie, delle istituzioni e dei mercati.

ambientesocietàNessun paese al mondo oggi soddisfa

i bisogni fondamentali dei suoi cittadini mantenendo 

lo sfruttamento delle risorse a un livello sostenibile.

La  conclusione è di uno studio pubblicato su "Nature

Sustainability" da un gruppo di ricercatori dell'Università

di Leeds, secondo i quali, in assenza di cambiamenti

radicali, per raggiungere gli obiettivi di sviluppo umano

universale fissati nel programma Sustainable Development

Goals delle Nazioni Unite servirebbero da due a sei

volte le risorse biologiche e ambientali del pianeta.

Per assicurare un benessere umano sostenibile ed

equo a livello globale, spiegano i ricercatori, è necessario

spostare l'agenda dello sviluppo, oggi centrata sulla

crescita, verso un modello economico che riduca

drasticamente il livello di sfruttamento delle risorse,

con una imponente ridistribuzione della ricchezza e una

"decrescita" dei paesi più ricchi.

bisogni fondamentali, come la nutrizione, le strutture

igienico-sanitarie e l'eliminazione della povertà estrema,

potrebbero, molto probabilmente, essere raggiunti in

tutti i paesi senza superare i limiti ambientali globali",

ha detto Daniel O'Neill, primo autore dell'articolo.

"Purtroppo, lo stesso non vale per altri obiettivi sociali

che vanno oltre la sussistenza di base, come l'istruzione

secondaria e una elevata soddisfazione della vita."

O'Neill e colleghi hanno individuato per ogni nazione

11 indicatori di benessere (relativi a nutrizione, sanità,

reddito, accesso a energia, educazione, misure di

sostegno sociale, uguaglianza, livello democratico,

lavoro, aspettativa di vita in buona salute e soddisfazione

del proprio livello di vita) e li hanno correlati con

sette indicatori biofisici (dalle emissioni di CO2 al

consumo di biomassa, di fertilizzanti, ecc.) che esprimono

la pressione pro capite sull'ambiente di ciascun paese

per assicurare il proprio livello di vita.

L'analisi dei dati ha mostrato che nessun paese ha

buone prestazioni sia dal punto di vista ambientale

che da quello sociale. In generale, maggiore è il

numero di indicatori sociali soddisfatti, maggiore

è il numero di indicatori biofisici che non soddisfano

la soglia della sostenibilità, e viceversa.

Per esempio, gli Stati Uniti raggiungono la soglia

associata a una vita soddisfacente in 9 degli 11

indicatori sociali, ma superano il limite pro capite

di consumo delle risorse per tutti e 7 gli indicatori

biofisici. Al contrario, i paesi che usano le risorse

a un livello sostenibile, come lo Sri Lanka, non

riescono a soddisfare i bisogni fondamentali del

loro popolo. Unica eccezione a questo quadro

desolante è il Vietnam, che riesce a raggiungere

la "sufficienza" in sei indicatori sociali violando un

solo limite biofisico. (L'Italia soddisfa sei indicatori

sociali violando cinque indicatori ambientali.)


 Il Vietnam è il paese che attualmente soddisfa

il maggior numero di esigenze sociali infrangendo

il numero minimo di indicatori di sostenibilità

ambientale. (© hemis / AGF)"Se si vuole che tutti

possano condurre una buona vita entro i limiti del

pianeta, i sistemi di approvvigionamento delle

risorse devono essere radicalmente ristrutturati

per consentire di soddisfare i bisogni di base con

un livello di utilizzo delle risorse molto inferiore

all'attuale", ha detto Julia Steinberger, coautrice

dello studio. "Sono necessari cambiamenti radicali.

Si tratta di andare oltre la ricerca della crescita

economica nei paesi ricchi, passare rapidamente

dai combustibili fossili alle energie rinnovabili e

ridurre in modo significativo le disuguaglianze."Tweet

 
 
 
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