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Un sondaggio sui più grandi scrittori contemporanei..

Post n°1673 pubblicato il 24 Maggio 2018 da blogtecaolivelli

 

 

IL SONDAGGIOIl sondaggio: chi è il più grande scrittore americano vivente? Vota«La Lettura» propone quindici nomi: diteci la vostra opinione

di MATTEO PERSIVALEGaston Ugalde (1946), «Flying Colors» (2012, installazione)shadow1707

 

È, in un certo senso, tutta colpa di Saul Bellow. Fino a dieci anni fa, quando ci ha lasciato (5 aprile 2005), alla domanda «chi è il più grande scrittore americano vivente?» si poteva serenamente rispondere «Bellow» e la discussione più o meno finiva lì, perché oltre al Nobel (rarità per un scrittore americano degli ultimi 50 anni: Bellow era peraltro canadese naturalizzato) si poteva sottolineare come l'autore di Il re della pioggia avesse un'opera omnia di assoluto prestigio (al contrario per esempio di JD Salinger e Harper Lee che avevano pubblicato un solo romanzo - e anche il nuovo libro pubblicato dall'editore della signorina Lee è, in ogni caso, una prima stesura del suo unico romanzo, Il buio oltre la siepe).

In questi dieci anni la corsa è diventata molto più aperta: chi vede Philip Roth come ingiustamente castigato dall'Accademia che gli ha finora negato il Nobel, chi ama Don DeLillo (stimatissimo dai colleghi scrittori), chi fa riferimento al monumento post-modernista Pynchon, chi è sedotto dalla forza di Cormac McCarthy, chi insiste sul primate di Toni Morrison (unica americana vivente con il Nobel).

«La Lettura» ha provato a fare 15 nomi: chi è il più grande scrittore americano vivente secondo voi?

(Nota: abbiamo escluso poeti e drammaturghi, e Harper Lee che ha pubblicato un solo romanzo e ora, quando lei è in casa di riposo sorda e non vedente e in sedia a rotelle, l'editore ha mandato in libreria con il suo apparente consenso la prima stesura di Il buio oltre la siepe).

Paul Auster 
Il più europeo degli americani, intellettuale finissimo, famoso per il suo classico gioco di specchi con il lettore 

Michael Chabon 
Talento vivacissimo, che attraversa i generi, dal Bildungsroman ai racconti alla storia dei fumettisti anni Trenta: originalissimo interprete dell'esperienza ebraico-americana 

Don DeLillo 
Scrittore di straordinaria intelligenza, dal tocco profetico: riscrive la storia americana in Underworld, racconta le nostre paure. Forse il più amato dagli altri scrittori (per David Foster Wallace era un mentore, quasi una figura paterna) 

Joan Didion
Mezzo di secolo di carriera straordinaria: i romanzi al femminile, il giornalismo, i libri politici, gli ultimi due libri autobiografici, struggenti, bellissimi 

Bret Easton Ellis 
L'ascesa folgorante di Meno di zero, lo scandalo di American Psycho, la profezia sul mondo delle celebrità in Glamorama, un percorso personale di grande bravura 

Richard Ford 
Il più classico, e più profondamente americano dei grandi scrittori americani: non ha scritto un brutto libro in tutta la lunga e onoratissima carriera 

Jonathan Franzen 
Cinque romanzi compreso l'ultimo in uscita: le vendite mostruose, la copertina di «Time», l'ambizione assoluta di raccontare noi e il nostro tempo 

Stephen King
Nessuno come lui dai tempi di Poe ha saputo raccontare le nostre paure

Jonathan Lethem 
New York, la solitudine, l'impegno: una carriera tra il personale e il politico 

Cormac McCarthy 
Il bardo del West, il narratore che letto a alta voce ricorda le cadenze della Bibbia, best-seller a sorpresa con l'apocalisse di The Road

Jay McInerney 
Un esordio indimenticabile, mai più raggiunto né superato: ma lo stile è sempre elegantissimo, naturale. Anche quando sbaglia libro sbaglia pensando a Scott Fitzgerald 

Toni Morrison
Un Nobel meritato, una scrittrice di straordinario profilo morale, che continua a scrivere bei libri nella sua luminosa vecchiaia 

Thomas Pynchon
L'uomo invisibile ogni tanto ci regala un nuovo libro: gigante post-postmoderno, ora lo divertono il noir e la tecnologia 

Philip Roth
Dice di essersi ritirato: se così fosse lascia un corpus che verrà studiato a lungo, i romanzi comici, il lungo respiro della maturità, gli amari capolavori della vecchiaia

Donna Tartt 
Un romanzo ogni dieci anni, vendite monstre, poi scompare: immagina personaggi dalla voce che ci resta nel cuore. Aspettiamo il 2023, fiduciosi, per il quarto libro

18 luglio 2015 (modifica il 30 dicembre 2015 | 13:54)© RIPRODUZIONE RISERVATA 

 
 
 
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