Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« LA PERMACOLTURA NEL MONDOLA PERMACOLTURA NEL MONDO »

LA PERMACOLTURA NEL MONDO

Post n°1748 pubblicato il 28 Novembre 2018 da blogtecaolivelli

Progettazione

La progettazione di ambienti secondo i principi della permacultura è strettamente dipendente dalle caratteristiche del territorio. Nonostante i modi d'intervento siano differenti caso per caso, si possono individuare delle linee guida comuni applicabili a tutti i progetti.

Aiuti alla progettazione

Per una pianificazione energetica efficiente, il paesaggio su cui si opera viene suddiviso in zone. Ad ogni zona è adibita una destinazione d'uso e una distanza dall'abitazione in base alla frequenza d'intervento umano.
Idealmente in permacultura si identificano le seguenti zone:

  • Zona 0 è il centro delle attività: la casa, la stalla o, su vasta scala, un intero villaggio. Questa zona deve essere ubicata in modo tale da ottenere il massimo risparmio energetico e da soddisfare i fabbisogni dei suoi occupanti.
  • Zona 1 è situata nelle immediate vicinanze del centro della attività. È l'area più controllata e intensamente utilizzata. Può per esempio contenere l'orto, l'officina, la serra, il vivaio, il ricovero degli animali da cortile, il serbatoio per il combustibile, la legnaia, lo stenditoio per il bucato e una zona per l'essiccazione dei cereali. In questa zona non sono presenti animali di grande taglia e probabilmente sono presenti pochi grandi alberi adibiti prevalentemente all'ombreggiatura. Sono invece comuni piccoli alberi da uso frequente, ad esempio i limoni.
  • Zona 2 è una zona intensamente curata e densamente coltivata. Le strutture in questa zona includono terrazzamenti, siepi, graticci e specchi d'acqua. Possono essere presenti anche alcuni grandi alberi che ospitano sotto la loro chioma un complesso sistema di specie erbacee ed arboree, in particolare piante da frutto. In questa zona vengono anche collocate specie vegetali e animali che richiedono cura e osservazione e l'acqua vi è distribuita estesamente con irrigazione a goccia. È permesso l'accesso libero degli animali da cortile in aree selezionate e vi può essere un'area destinata al pascolo degli animali provenienti dalla zona 3.
  • Zona 3 sono presenti alberi da frutto che non necessitano di potatura e pacciamatura, pascoli e aree più estese per animali, da carne e non, e le colture principali. In questa zona sono presenti grandi alberi che assolvono anche alla  funzione di barriere frangivento e fonti di foraggio.
  • Zona 4 poco curata, semi selvaggia. Adatta alla raccolta di frutti selvatici, alla forestazione e ad ospitare animali selvatici. Oltre a questo è la zona destinata alla produzione di legname pregiato. 
  • Zona 5 è lasciata allo stato naturale. Questa zona è fatta per osservare ed imparare, la progettazione non deve interessarla. 

Settori 

È utile in fase di progettazione suddividere la zona interessata in settori. Viene così  realizzato un diagramma circolare suddiviso a spicchi o cunei che si irradiano dal  centro della attività (comunemente la casa). Sul diagramma vengono comunemente rappresentati: 

  • venti freddi o dannosi 
  • venti caldi
  • angoli d'incidenza del sole estivo e invernale          gestire in modo vantaggioso  l'energia in arrivo.                 si rende necessario in fase di progettazione identificare ogni possibile risorsa     procurandosi mappe del terreno, dati    relativi ai venti, precipitazioni atmosferiche, inondazioni e incendi, e gli elenchi delle specie animali e vegetali caratteristiche. Oltre a questo è fondamentale l'osservazione dei cambiamenti del sito nelle stagioni.

Nonostante la permacultura rivolga una particolare attenzione nelle risorse interne al sito riconosce il ruolo fondamentale della raccolta di informazioni sulle opportunità esterne. Sono considerate potenziali risorse esterne attività che producono prodotti di scarto a noi utili, ad esempio segherie, maneggi, aziende vinicole, e altri servizi utili come scuole o mercati.

Topografia

La permacoltura può essere sviluppata in qualsiasi tipo di regione come colline rocciose, paludi, zone alpine, pianure alluvionali o deserti. Non essendo necessario modificare il paesaggio si rende fondamentale lo studio della topografia del sito su cui intervenire, in quanto questa ha effetto sul microclima, sui modelli di drenaggio dell'acqua, sullo spessore dello strato utile di terreno, sulle vie d'accesso e sul paesaggio. Per comprendere al meglio la sua influenza si rende utile annotarsi dettagli come le pendenze del terreno e il loro orientamento verso il sole, strapiombi o sporgenze rocciose, linee di drenaggio, terreni accidentati, visuali buone o cattive, altezza delle colline, aree paludose e aree suscettibili ad erosione.

Clima e Microclima

Oltre allo studio del clima generale della regione in permacultura si rende fondamentale lo studio dei vari microclimi presenti sul sito del progetto. Terreni distanti pochi chilometri da loro possono infatti differire per quanto riguarda le precipitazioni atmosferiche, la forza dei venti, la temperatura e l'umidità relativa. In base ai dati raccolti vengono ubicate strutture, piante e animali nei punti a loro più favorevoli.
Ad esempio in zone climatiche differenti è possibile ubicare la casa in modo che il microclima specifico di quella posizione contribuisca alla climatizzazione, oppure è possibile sistemare alberi in modo da incanalare i venti in modo utile.

Terreni

In permacoltura le condizioni di un terreno non vengono considerate un fattore limitante preponderante. Se un terreno è danneggiato si ritiene si possa, con le cure adeguate, migliorare l'ecologia del suolo nell'arco di qualche anno, portando a livelli adeguati l'umidità del suolo, l'ossigeno, gli elementi nutritivi e la sostanza organica presente. 
I metodi utilizzati per il recupero della fertilità includono:

  • prevenzione dell'erosione attraverso la copertura di superfici senza vegetazione
  • distribuzione di sostanza organica
  • sminuzzamento e l'aerazione di terreni compattati (esclusivamente con mezzi che non rivoltano il terreno)
  • l'arricchimento di sostanze nutritive attraverso la distribuzione di minerali d'origine organica (letame o sovescio) e la stimolazione dell'attività biologica propria del terreno.

Acqua

Le risorse idriche influenzano profondamente il tipo di interventi possibili in un sito; per questo si rende necessario identificare con precisione le fonti d'acqua e prendere adeguate misure per conservarla. Uno dei metodi più usati in permacultura per facilitare l'assorbimento dell'acqua dal terreno è quello degli swale. Questi lunghi fossati scavati lungo le linee di rilievo intercettano il flusso d'acqua in superficie, per poi trattenerlo per ore o per giorni, lasciandola filtrare lentamente nel terreno. Questi canali dovrebbero essere accompagnati da alberi lungo i loro bordi, soprattutto nelle zone aride in modo da evitare l'accumulo di sali.

Collocazione delle infrastrutture

Particolare attenzione è rivolta al posizionamento di due tipi di infrastrutture quali le vie di comunicazione e l'abitazione (o il centro delle attività). 
Le strade dovrebbero correre lungo le curve di livello, essere prive di pendenze ripide ed essere dotate di un buon sistema di drenaggio per ridurre l'erosione. Dove possibile dovrebbero svolgere anche altre funzioni, ad esempio come pareti di bacini di raccolta dell'acqua o come barriere antincendio.
Alcune regole generali che vengono seguite per posizionare l'abitazione sono:

  • vicinanza a una via d'accesso principale e alle fonti energetiche
  • orientamento del sole, soprattutto nelle zone climatiche fredde
  • l'incidenza delle brezze rinfrescanti
  • collocazione a valle di una fonte per contare su un rifornimento idrico a caduta

È poi pratica comune non costruire sulla sommità di un'altura in quanto così facendo la casa si troverebbe esposta a venti da ogni direzione, oltre ad un fattore di regolazione termica questo aumenterebbe anche il rischio incendi.
Una volta definita l'ubicazione delle vie d'accesso e dell'abitazione, il posizionamento delle infrastrutture può focalizzarsi sul resto dell'area.

Progettare tenendo conto delle calamità

In permacoltura vi è un approccio alle calamità naturali incentrato sulla prevenzione in fase di progettazione.
Alcune strategie adottate per la prevenzione degli incendi prevedono la riduzione del materiale infiammabile nei settori a rischio tramite cura del terreno, e la creazione di schermature tramite utilizzo di superfici non combustibili (stagni, strade) o specie vegetali ritardanti.

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963