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Il crepuscolo dei Neanderthal ....
Post n°1804 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli
FONTE: INTERNET Il crepuscolo dei Neanderthal Segni inequivocabili della pratica del cannibalismo sono stati scoperti sui fossili di Neanderthal vissuti oltre 40.000 anni fa nel sito belga di Goyet. La scoperta dimostra che questi nostri antichi "cugini" avevano una grande variabilità di comportamenti nei confronti dei defunti, altri gruppi geograficamente vicini erano soliti seppellirli. Quando eravamo cannibali antropologiapaleontologiacomportamento Alcuni gruppi di Neanderthal praticavano il cannibalismo. A dimostrarlo sono segni inequivocabili lasciati su ossa fossili venute alla luce in una caverna del complesso di grotte di Goyet, in Belgio,più precisamente nella "Troisième caverne". La scoperta, opera di paleoantropologi diretti da Hélène Rougier della California State University e descritta in "Scientific Reports", mostra che il repertorio di comportamenti dei Neanderthal era vario. In altri siti, come quelli di Chapelle-aux-Saints, in Francia, e di Sima de las Palomas in Spagna, sono state trovate prove dl fatto che i nostri cugini neanderthaliani seppellivano i defunti. Il cannibalismo dei Neanderthal Il complesso di ossa fossili appartenute ad almeno cinque individui e scoperte nella grotta di Goyet. Tornando ai fossili di Goyet, un'analisi multidisciplinare di 99 resti ossei ha stabilito che appartenevano ad almeno cinque individui, quattro adolescenti o adulti e un bambino, vissuti fra 45.500 e 40.500 anni fa. Diverse di queste ossa mostrano i caratteristici segni di percussione che si formano quando le ossa sono schiacciate per estrarre il midollo. Questi segni, inoltre, sono uguali a quelli trovati su fossili di cavalli e renne scoperti nello stesso sito, suggerendo che siano stati tutti consumati nello stesso modo. Il cannibalismo dei Neanderthal Alcuni dei segni che hanno permesso di risalire alla pratica del cannibalismo fra i Neanderthal. Non solo, alcune ossa umane mostrano anche altri segni che ne indicano un uso come percussori "delicati" per rifinire strumenti litici. La pratica di sfruttare le ossa per affilare i bordi degli strumenti in pietra era già stata osservata in altri siti. Di solito erano usate ossa di cervo, ma nel sito di Krapina, in Croazia, e di Les Pradelles, in Francia, era stato usato un femore umano, mentre a La Quina, sempre in Francia, era stato usato un cranio. L'ottimo stato di conservazione della ossa di Goyet ha permesso inoltre di estrarne e analizarne il DNA mitocondriale. Il confronto di questo DNA con quello di altri neanderthaliani, ha rivelato che l'uomo di Neanderthal di Goyet aveva una stretta somiglianza genetica con i suoi simili dei siti di Feldhofer, in Germania, di Vindija, in Croazia, e di El Sidrón in Spagna. Questo notevole uniformità genetica fra gli abitanti di siti così distanti indica che la popolazione di Neanderthal che all'epoca viveva in Europa era di piccole dimensioni. Purtroppo, osservano i ricercatori, l'impossibilità di associare questi resti ai complessi neanderthaliani della zona, perché non coevi, impedisce di capire se la pratica del cannibalismo fosse da inserire in un contesto rituale o meno. Tuttavia, il confronto con le pratiche funerarie di cui si ha testimonianza da siti relativamente vicini, nel raggio di 250 chilometri, indica che, a dispetto della stretta parentela genetica, i diversi gruppi di Neanderthal avevano comportamenti molto differenziati fra loro. |
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