Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« I versi di Arthur Rimbaud.....Il museo dell'innocenza... »

Lolita di Vladimir Nabokov.....

Post n°1831 pubblicato il 20 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

Lolita (romanzo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Lolita 1955.JPGCopertina della prima edizione, pubblicata in Francia nel 1955
AutoreVladimir Nabokov
1ª ed. originale1955
1ª ed. italiana1959
Genereromanzo
Lingua originaleinglese
Ambientazioneparte con Lolita: Stati Uniti 1947-1952
ProtagonistiHumbert Humbert
CoprotagonistiDolores "Lolita" Haze
AntagonistiClare Quilty
Altri personaggiCharlotte Haze, Dick Schiller

Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov 

scritto in inglese, pubblicato inizialmente a Parigi nel

1955 e dieci anni più tardi tradotto in russo (Лолита)

dallo stesso autore.

Il romanzo suscitò immediato scandalo per il contenuto

scabroso che portava alla luce una delle turpitudini

umane più odiose, la passione di un uomo maturo per

un'acerba adolescente. Il narratore è un professore di

letteratura di trentasette anni che rimane letteralmente

ossessionato da una dodicenne, Lolita, con la quale

intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato

il patrigno. Lolita è il soprannome che l'uomo dà in

privato alla ragazzina. Il termine «lolita» - c

omplice anche la trasposizione cinematografica di

 Stanley Kubrick - fece subito sensazione: entrò nella

 cultura di massa e nel linguaggio prendendo a significare

ovunque, per antonomasia, una diabolica ninfetta,

piccola seduttrice, non si sa fino a qual grado inconsapevole;

o anche una giovanissima sessualmente precoce o

comunque attraente.

Genesi

«Il primo vero palpito di Lolita mi attraversò verso

la fine del 1939 o all'inizio del 1940 a Parigi, mentre

ero immobilizzato da un forte attacco di nevralgia

intercostale» scrisse Nabokov nella prefazione alle

edizioni francese (1957) e italiana (1966) del romanzo.

Da quella dolorosa, forzata immobilità ne uscì un bel

racconto dalla vita fortunosa, prima ritenuto perduto

durante il trasferimento in America nel 1940, poi

ritrovato e pubblicato col titolo 

L'incantatore. Ma il tema del racconto - l'attrazione di

un uomo maturo per una fanciullina nella fase di

passaggio fra l'infanzia e l'adolescenza - aveva continuato

ad agitare per via sotterranea la vena creativa dello

scrittore se egli ci ritornò per dargli pieno sviluppo

negli anni Cinquanta.

Benché Nabokov abbia sempre negato - in diverse

interviste - di aver attinto la storia dalle cronache,

nel 2018 Sarah Weinman pubblica il libro The Real

Lolita asserendo che l'autore russo prese spunto

da un vero caso. Nel giugno 1948 Florence Sally Horner,

una ragazzina di 11 anni, fu rapita all'uscita dalla

sua scuola a Camden, nel New Jersey, dopo essere stata

ingannata da Frank La Salle, un cinquantenne che si fece

passare per agente FBI. Tenuta prigioniera viaggiando in

diversi posti per 21 mesi attraverso gli USA, l'adolescente

fu ripetutamente abusata dall'uomo; dopo aver trovato

il coraggio di confidarsi, fu finalmente liberata ma, una

volta tornata nella sua comunità, la vittima innocente

ne uscì moralmente colpevolizzata come "prostituta".

L'amara vicenda si concluse con la morte di Florence

in un incidente stradale ad appena 15 anni.

Ad attestare l'influenza diretta della vicenda nel romanzo,

oltre all'esplicita menzione che Nabokov fa del caso Horner

nel capitolo 33, parte seconda del libro, la Weinman cita

gli appunti sulla storia di Florence e la nota sulla morte

dell'adolescente vergati sul manoscritto del romanzo.

. Già nel 2005 il critico Alexander Dolinin ipotizzò che il

prototipo della storia di Humbert e Dolores "Lolita" fosse

proprio il caso Horner. Tuttavia, la scrittura de L'incantatore,

il lavoro non pubblicato del 1939, tende a dimostrare invece

che l'idea del molestatore e della sua giovane vittima che

in hotel si fanno passare per padre e figlia si agitassero

nella mente di Nabokov molto prima del caso Horner.

Tema

Il delirio passionale per una minorenne era urtante per la

morale comune e ne ebbero paura i 4 editori americani

che rifiutarono il manoscritto. Quel che ignoravano o

sottovalutavano dell'opera erano la ricerca dei particolari

e l'approfondimento della psiche e dei sentimenti dei protagonisti,

l'uso sapiente dell'arma dell'ironia che insidiava, smorzandoli,

i passaggi più scabrosi. Nel 1956, al suo apparire in America,

fu sommerso dai fischi, dalle proteste, e dalle severe

condanne dei benpensanti che non seppero trovarvi

altro che un libello pornografico. Il romanzo divenne un

best-seller tradotto in 30 lingue, con oltre 50 milioni di

copie vendute in tutto il mondo.

La passione di Humbert Humbert, tipico prodotto della

cultura della vecchia Europa, attraversa indenne il grottesco

di un matrimonio, e l'adempimento dei relativi doveri coniugali,

con la madre di Lolita, pur di continuare a stare accanto a

questa senza destare sospetti. Liberatosi inaspettatamente

il campo con la morte, quasi cercata, della moglie che aveva

scoperto quell'orripilante tendenza sessuale, Humbert fugge

in auto con l'oggetto dei suoi desideri, in una corsa senza

meta, zig-zagante per tutto il vasto continente americano,

di Stato in Stato, di motel in motel, di albergo in residence

appartati, con le toilette delle stazioni di servizio, i supermercati,

i gelati al pistacchio e i fumetti di Lolita, gli hamburger, i tanti

letti sfatti, disordinati, per strade e autostrade con il cattivo

gusto della provincia come sfondo. È un amore on the road

 per una donna che ancora non è donna, maniacalmente

perseguito e inseguito per tutta l'America, agli occhi di un

europeo terra ancora giovane, senza sedimentazioni,

ancora plasmabile, proprio come la sua Lolita.

Un amore-malattia dello spirito che ha per oggetto Lolita,

ora dolce ora scorbutica, sempre mutevole, impenetrabile

ione dei desideri di Humbert, suo "alter ego" inesistente

nella realtà, per cui vana è la tensione a un suo possedimento

totale, come vana è quella lunga corsa per il giovane continente,

che non approda né a una conciliazione, né alla conoscenza

di sè stesso. Humbert l'incantatore, il predatore, alla fine

è lui il predato, l'incantato. Le parti si invertono quando

Lolita, improvvisamente scomparsa e altrettanto

inaspettatamente ricomparsa nella normalità di una

donna sposata con un coetaneo, gli rivela il ruolo di "gioco"

da lui sempre rivestito, uno dei tanti giochi da lei amati,

come il tennis, come una nuotata. Nabokov ancora una

volta mette in discussione la realtà e il suo effimero,

perdente rapporto con quanto è apparente, frutto del

sogno, della fantasia.

L'attacco non è frontale ma dissimulato sotto una valanga

di artifici e di depistanti indizi. Per Nabokov la letteratura

è sempre libero esercizio della fantasia, è gioco che, al

pari della divina facoltà creatrice, ha il potere di ampliare

a dismisura il mondo reale dando corpo alle sensazioni,

ai desideri, alla fantasia. Creatura del Ventesimo secolo,

Lolita è capricciosa, imbronciata, civettuola quel tanto

da farsi inseguire "per gioco" in un lungo viaggio

picaresco che porta in nessun dove, già in sè concluso

e significante. Lolita è come Eva, nata dalla costola di

Humbert-Adamo, che sfugge ancora una volta di mano

all'uomo. Alla cognizione dello spaesamento, della perdita,

della sofferenza, Nabokov oppone in Lolita la sublime arma

del riso dissacrante.

TramaParte prima

Il professore Humbert Humbert, voce narrante del racconto,

annoiato insegnante quarantenne di letteratura francese,

dopo un matrimonio fallito e dopo essersi ripreso da un 

esaurimento nervoso si trasferisce nella piccola città di

Ramsdale nella Nuova Inghilterra per potere dedicarsi

interamente alla scrittura. Affitta una stanza nella

casa di Charlotte Haze, una vedova: è qui che fa la

conoscenza di Dolores (chiamata anche Lo, Lola o Dolly),

la figlia dodicenne della padrona. Ribelle e maliziosamente

spregiudicata com'è, Lolita gli richiama subito alla mente

Annabelle, il suo primo amore da tredicenne.

(EN)

«Lolita, light of my life, fire of my loins.

My sin, my soul.»

(IT)

«Lolita, luce della mia vita,

fuoco dei miei lombi.

Mio peccato, anima mia.

 

»

(Lolita, capitolo 1)

Nonostante la forte differenza di età Humbert perde

completamente le testa per la ninfetta e inizia un

sottile rapporto di ingenua complicità che porta Dolores

a salutare Humbert prima di partire per la colonia con

un casto bacio sulle labbra. Mentre Dolores si trova

al campo estivo Charlotte, che intanto si è innamorata

di lui, si dichiara: egli accetta di sposarla al solo fine di

continuare a vivere vicino alla sua Lolita.

Poco tempo dopo a Charlotte capita di leggere il diario

dell'uomo e appresi i veri sentimenti e intenzioni di lui

progetta di fuggire e inviare Dolores in collegio: minaccia

Humbert di esporlo a un pubblico scandalo come

«detestabile, abominevole criminale bugiardo».

Il destino tuttavia interviene a favore del professore:

mentre sta attraversando la strada, un'ancora

scioccata Charlotte viene investita da un'automobile e

rimane uccisa.

A questo punto Humbert va a riprendere Dolores dal

campeggio raccontandole inizialmente che la madre

è stata ricoverata in ospedale, ma invece che tornare

a casa i due cominciano un lungo vagabondaggio da

un motel all'altro in giro per gli Stati Uniti. La prima

sera fa ingurgitare dei sonniferi alla ragazzina con

l'intenzione di averla tutta per sé: viene però a

scoprire che Dolores ha già perduto la verginità 

con un ragazzo della sua età al campeggio.

Parte secondaDopo avere ammesso la morte della madreHumbert propone a Lolita di accettarlocome suo patrigno e affidatario.Humbert comincia anche a pagarla perottenerne i favori sessuali; per impedirledi andare alla polizia la spaventa dicendoleche se arrestano lui finirà in prigioneanche lei: passano in questa manieraun anno intero finché Humbert comprendela necessità di Lolita di conseguireun'istruzione come tutti i suoi coetanei.

Giungono così nella cittadina di Breadsley dove Humbert

iscrive Lolita a una scuola femminile. Lolita nel tentativo

di ritagliarsi degli spazi di autonomia dall'asfissiante presenza

di Humbert, che fattosi sempre più possessivo la tiene

praticamente prigioniera (vietandole di partecipare alle

attività del doposcuola e soprattutto di frequentare i ragazzi),

lo persuade a permetterle di frequentare una scuola di

teatro dove ha modo di incontrare gli amici e il 

commediografo Quilty che aveva già conosciuto quando

questi era stato ospite della casa della madre.

Stanno preparando la recita scolastica e assistendo

a una delle prove generali quando Quilty rimane fortemente

colpito dalle capacità recitative di Lolita. Poco prima dell

a serata di inaugurazione Humbert e Lolita hanno una

feroce discussione: Lolita scappa via e Humbert la ritrova

raggiante mentre sta uscendo da una cabina telefonica

affermando che stava per raggiungerlo a casa e che ha

preso una grande decisione. Mentre comprano da bere

Lolita afferma che vuole rimettersi in viaggio.

Humbert, messo in difficoltà dalle voci poco gradevoli

che la sua relazione con la figliastra Lolita hanno

ispirato alla comunità, decide di cogliere l'occasione

al balzo e fuggire in auto per riprendere i loro

vagabondaggi sulle strade statunitensi.

Tuttavia Humbert ha la sensazione di essere

seguito da un uomo misterioso che egli suppone

essere dapprima un investigatore e comincia a

farsi via via sempre più sospettoso temendo che

Lolita lo conosca e che stia cospirando con altre

persone al fine di sfuggirgli. A un certo punto

Lolita si ammala e viene ricoverata in ospedale

e per la prima volta Humbert si ritrova dopo anni

senza avere Lolita al suo fianco. Una volta guarita

Lolita riesce a sfuggire alla sua sorveglianza e a

dileguarsi dall'ospedale - prima ancora che

Humbert possa venire a prenderla - con un uomo

adulto che al personale medico si fa passare per lo

zio Gustave. Un Humbert quasi impazzito si dà a

una frenetica ricerca girovagando per miriadi di

hotel e scoprendo il più delle volte che Lolita e il

misterioso uomo avevano soggiornato lì, ma

sempre un passo prima che lui vi giungesse.

Alla fine egli finisce con l'arrendersi e dopo

svariato tempo ha un rapporto con una donna

di nome Rita che dura due anni.

L'anno seguente Humbert riceve una lettera da

un'ormai diciassettenne Lolita, che gli scrive di e

ssere sposata, in attesa di un figlio e bisognosa di

denaro: Humbert va a trovarla e riesce a farsi dire

il nome di chi l'aveva aiutata nella fuga dall'ospedale,

nientedimeno che Quilty. Il regista aveva subito dopo

cercato di farne una stella di 

film pornografici, ma al rifiuto di lei l'aveva buttata

in strada e allora Lolita ha fatto vari lavoretti prima di

incontrare e sposare il marito Dick (Richard), che non

conosce nulla del suo passato e al quale ha raccontato

di Humbert come se fosse il suo vero padre.

Dopo averle consegnato quattromila dollari, Humbert

cerca di convincerla a venire via con sé, ricevendone

però un secco rifiuto. A questo punto nella più completa

disperazione Humbert va a cercare Quilty a casa sua

e lo uccide a colpi di rivoltella. Arrestato per l'omicidio,

scrive in carcere in attesa di processo il libro di memorie 

Lolita o le confessioni di un maschio bianco vedovo (Lolita or, The Confessions of a White Widowed Male).

Personagg

 

  • Humbert Humbert
Nato a Parigi nel 1910. Professore di letteratura
francese, matura sentimenti morbosi verso la
dodicenne e futura figliastra Lolita. Muore in
carcere di trombosi cronica il 16 novembre 1952.
  • Lolita (Lo/Dolly Haze, il cui vero nome è Dolores,
  •  ma viene costantemente chiamata da tutti con
  •  i due vezzeggiativi appena citati):
Nata il 1º gennaio 1935 vicino a Cincinnati
Ragazzina molto spregiudicata e ribelle, che mostra
una sessualità molto marcata rispetto alla sua giovanissima
età, diventa l'ossessione di Humbert.
All'inizio del libro ha dodici anni. Muore il 25 dicembre 1952
a Gary Star dando alla luce una bambina morta.
  • Charlotte Haze
La madre di Lolita e la futura moglie di Humbert.
Si innamorerà presto di Humbert e addirittura si
dimostrerà gelosa delle attenzioni che la figlia ottiene
da parte dello stesso, motivo per cui decide di mandarla
in colonia. Sarà l'unica esterna alla coppia a scoprire la
morbosa ossessione di Humbert per la figlia. Ne verrà a
conoscenza dopo aver letto il diario in cui Humbert
scriveva tutto ciò che viveva. Il segreto morirà con lei quando,
nella foga di imbucare delle lettere probabilmente
compromettenti, sarà investita da una macchina appena
fuori casa.
  • Clare Quilty
Un vecchio regista e amico di Lolita che nella sua apparente
gentilezza nei confronti della ragazzina cela intenzioni promiscue.
  • Annabel Leigh
Il nome si ispira al titolo dell'ultima poesia composta
da Edgar Allan PoeAnnabel Lee.
  • Valeria Zborovska
Prima moglie di Humbert.
  • Gaston Godin
Un pittore dilettante e amico di Humbert che ha
un interesse segreto nei confronti dei ragazzini.
  • Dick Schiller (vero nome: Richard)
Marito di Lolita e meccanico veterano di guerra.
  • Mona Dahl
Amica di Lolita e più grande di un anno, cerca di sedurre Humbert.
  • Charlie Holmes
Figlio tredicenne della direttrice del campo estivo
che diventa il primo amante di Lolita. Muore pochi anni
dopo durante la guerra di Corea.
Ricezione

A causa della trama, il libro venne rifiutato da molte

case editrici, a meno di pesanti tagli e censure che Nabokov

si rifiutò sempre di operare. Fu pubblicato a Parigi dalla 

Olympia Press, un'importante casa editrice di letteratura

erotica nel 1955; in quell'anno lo scrittore Graham Greene -

in un'intervista al Sunday Times di Londra - lo elogiò come

uno dei migliori romanzi dell'anno,anche se i problemi

di pubblicazione permasero. Nel dicembre 1956, il ministro

degli Interni francese lo bandì per due anni. La prima

edizione americana avvenne nel 1958 per la G.P. Putnam's Sons.

Scalò la classifica dei best seller più venduti e divenne

il primo libro dopo Via col vento a vendere 100.000 copie nelle

prime tre settimane di pubblicazione.

In Italia fu pubblicato nel 1959 da Mondadori; nel 1993

l'Adelphi pubblicò una nuova versione di Lolita nell'ambito

del progetto di ritraduzione di tutte le opere di Nabokov.

Nonostante lo scandalo, le circa quattrocento pagine del

libro non contengono né parole né descrizioni oscene: la

trama è intessuta di uno stile letterariamente alto ed

elegante che allude alle scabrosità senza mai descriverle

esplicitamente.

Postfazione e poscrittoNel 1956 Nabokov scrisse una postfazioneintitolandola Note su un libro chiamato Lolita, da allora allegata a ogni edizione del romanzo nella quale spiega la genesi del libro, le vicissitudini occorse per stamparlo; l'autore conclude riferendosi alla propria madrelingua abbandonata nel 1940, quando emigrò negli Stati Uniti. La prima versione in russo fu tradotta dallo stesso Nabokov: apparve da Phaedra a New York nel 1967; l'autore vi inserì un poscritto in cui indaga ulteriormente il rapporto con la lingua russa.
 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963