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L'ippocampo e le associazioni che aiutano a imparare
Post n°2052 pubblicato il 28 Marzo 2019 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze 07 marzo 2019 La regione cerebrale dell'ippocampo, che sovraintende alla memoria episodica, conserva una traccia di memoria per ciascuno dei singoli elementi dell'ambiente e una traccia distinta per la caratteristica che li accomuna. La scoperta potrebbe spiegare come fa il cervello a formare associazioni tra oggetti ed eventi, un passaggio fondamentle per i processi di apprendimento Un cane sente il suono di un campanello subito prima di ricevere il pasto. Se i due eventi saranno ripetuti insieme per molte volte, alla fine l'animale inizierà a salivare tutte le volte che ascolta il suono del campanello. fisiologo russo Ivan Pavlov sul condizionamento delle risposte comportamentali, uno dei fondamenti della moderna psicologia sperimentale. Ma associare tra loro stimoli diversi non è certo una prerogativa dei cani; tutti gli animali stabiliscono continuamente collegamenti tra gli eventi, in un processo di apprendimento fondamentale per la sopravvivenza: associano un colore a un frutto velenoso o un odore alla presenza di un predatore. Sezione del cervello umano: è visibile in verde, la caratteristica forma dell'ippocampo (Science Photo Library / AGF) I ricercatori dell'Arizona State University e della Stanford University, che riferiscono i loro risultati in un articolo su "Nature Communications", hanno ora scoperto uno schema di attivazione dell'ippocampo - una regione cerebrale importante per la memoria episodica, cioè legata all'esperienza di tutti i giorni - che spiegherebbe come si formano queste associazioni. meccanismo di base che consente in qualche modo di tenere una traccia di memoria sia degli elementi distinti sia della loro combinazione. ad alcuni test di associazione di stimoli, analizzandone nel frattempo il cervello con la risonanza magnetica funzionale (fMRI), che consente di visualizzare le aree cerebrali attive mentre un soggetto è impegnato in un compito. messo a confronto l'ippocampo con altre aree cerebrali che potrebbero contribuire ai processi di apprendimento, come la corteccia paraippocampale, la corteccia peririnale, il solco frontale inferiore e la corteccia orbitofrontale mediale. area che rappresentava le immagini dello stimolo associate tra loro. Per esempio, quando si trattava di un volto e di una casa, l'ippocampo mostrava una traccia per il volto, una per la casa e una terza traccia - distinta dalle prime due - per l'associazione volto-casa. connessioni dell'ippocampo con altre regioni cerebrali durante il test, scoprendo un importante collegamento con lo striato, che si attiva quando il soggetto cerca di prevedere gli esiti di una situazione sulla base dei dati disponibili. l'ippocampo raccoglie informazioni su combinazioni di caratteristiche di oggetti ed eventi, inviandole poi allo striato, che le utilizza per i suoi compiti. struttura interconnessa, con parti diverse che lavorano insieme per produrre le nostre impressionanti capacità mentali", ha spiegato Samuel McClure, autore senior dell'articolo. (red) |
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