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La Sindrome Di Cenerentola

Post n°2075 pubblicato il 04 Aprile 2019 da blogtecaolivelli

Risorse della biblioteca scolastica

La Sindrome Di Cenerentola: Quando Si Ha Paura Della Propria Indipendenza di

Colette Dowling

Diventare indipendenti e trovare in modo

autonomo la propria strada non è così scontato.
Ci sono donne, per esempio, che inconsciamente 

cercano in continuazione sostegno dagli altri,

desiderano essere curate e accudite perchè

hanno paura di raggiungere la loro indipendenza.

Rientrano nella casistica descritta dalla scrittrice

e ricercatrice Colette Dowling nel libro intitolato

"Il Complesso di Cenerentola"

vittime del loro stesso timore di diventare

indipendenti, queste donne come la protagonista

della fiaba sono giovani, belle, istruite, educate,

lavoratrici che però hanno bisogno di una

"forza esterna" che le aiutino e le portino in

salvo da una condizione in qualche modo triste.

Anche se all'apparenza dimostrano di avere

tutte le carte in regola per diventare donne

adulte e indipendenti, segretamente

aspettano con ansia l'arrivo del "principe

azzurro", o meglio un uomo che acquisisce

tratti fortemente idealizzati, che le salvi e

si prenda cura di loro.

La donna con la sindrome di Cenerentola 

è la vittima ideale di un partner dalla forte

autostima. Infatti, la sua controparte è

generalmente un uomo con la "sindrome del

cavaliere bianco" o un narcisista: entrambi

approfittano delle insicurezze della compagna

per manipolarla e portarla a fare ciò che lui

desidera.

Cenerentola ha la necessità di essere 

cavallerescamente salvata, curata e coccolata

da qualcuno e questo atteggiamento la mette

in una posizione rischiosa in quanto facile

bersaglio di persone che alimentano la propria 

autostima soccorrendo chi è in difficoltà o

manipolando le persone a conferma del proprio

valore, la propria onnipotenza e di un ego smisurato.

Amare un narcisista

È un gioco psicologico sottile ma che fa leva

sul disagio della donna a stare da sola,

sebbene sia perfettamente abile a gestire

autonomamente la sua vita.

Il "principe salvatore" dà il via alla dinamica

psicologica con l'intento di tutelare la sua

partner indifesa e affermando "Sto solo

cercando di aiutarti"; il passo successivo è 

trasformarsi nel suo "persecutore":

cominciano le critiche, le frasi e i gesti che

tendono a svalutare e sminuire le capacità

di Cenerentola con l'obiettivo di relegarla in

un angolo ed evitare che acquisisca sicurezza

e autonomia. 

Lei conferma a lui la sua incapacità a stare

da sola e lui dà respiro al suo senso d'essere

indispensabile.

È la società odierna a incoraggiare questo

tipo di legame, visto che è diffuso sia il

concetto di sottomissione della donna all'uomo,

sia l'idea che al donna sia meno valevole

dell'uomo. Anche in ambito professionale è

palese la maggiore difficoltà della donna a

realizzarsi in termini di carriera e a ricoprire

cariche importanti con retribuzioni paritarie.

 Le limitazioni all'autonomia femminile 

sono anche il risultato di una società

maschio-centrata o maschilista. 

In ogni caso, il complesso di Cenerentola non

è esclusivo delle donne, dato che ci sono molti

casi di uomini spesso intimoriti da una società

altamente competitiva.

È necessario ricordare che la vita non è una

favola e non esistono uomini o donne perfetti

a cui appoggiarsi per evitare di prendersi l

aresponsabilità di crescere.

Bisogna imparare a fidarsi e nello stesso

tempo impegnarsi a diventare autonomi:

ciò richiede sicuramente uno sforzo che

deve essere affrontato con consapevolezza

perchè non si nasce indipendenti, lo si

diventa crescendo e con l'acquisizione di

competenze. Raggiungere l'indipendenza

significa affrontare rischi e superare le

proprie paure, ma anche acquisire la capacità

di prendere delle decisioni e conquistare

degli obiettivi.

L'indipendenza non è incompatibile con

una relazione affettiva se quest'ultima è

basate sull'inter-dipendenza ossia sul 

reciproco sostegno, sul rispetto e sulla

valorizzazione delle risorse individuali.

Il partner deve essere un punto di riferimento

per un sano confronto finalizzato alla

crescita personale di entrambi.

All'interno di una relazione sana si creano

dinamiche di scambio che aiutano ad

apprendere modalità nuove che il partner

possiede ed ama mettere a disposizione

della persona a cui vuole più bene.

 
 
 
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