Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

 

« Come nasce una Zona MortaUna proteina contro la siccità »

Il rebus delle antichissime isole artificiali della Scozia

Post n°2245 pubblicato il 22 Giugno 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Le Scienze

La scoperta di vasellame databile al Neolitico nei

pressi dei caratteristici crannogobbliga gli archeologi

a ridatare molto prima di quanto si pensasse questi

particolari siti della Britannia preistorica

di Erin Blakemore

neolitico,scozia,mondo antico,popoli e culture,archeologia

Un sub mostra un vaso del Neolitico (Unstan ware, 3500

a.C. circa) scoperto nei pressi di un crannog, un'isola artificiale,

costruita nel loch scozzese di Arnish. Fotografia di C. Murray.

Quando si tratta di studiare la Britannia del Neolitico (4000-

2500 a.C.) c'è sempre da aspettarsi una dose di mistero archeologico.

Dato che gli agricoltori del Neolitico esistevano da ben prima che

la scrittura si affermasse nelle isole britanniche, le uniche

testimonianze delle loro vite sono rappresentate dagli oggetti che

ci hanno lasciato.

E se è vero che ci hanno lasciato monumenti la cui realizzazione

è stata impegnativa - come ad esempio Stonehenge o i cerchi di

pietre delle Orcadi - le loro pratiche culturali e il loro modo di

vivere questi luoghi rimangono in larga parte ignoti.

Ora pare che ci potrebbe essere un nuovo genere di monumenti

del Neolitico del tutto nuovi per gli archeologi e la cui

comprensione potrebbe essere un vero grattacapo: i crannog.

Isole artificiali comunemente conosciute con il nome di

crannog costellano centinaia di laghi scozzezi (loch) ed i

rlandesi (vedi foto in basso).

Sino ad ora i ricercatori ritenevano che fossero state

realizzate dai popoli dell'Età del Ferro (800-43 a.C.) per

ottenere strade rialzate e ricoveri nel centro degli

specchi d'acqua.

Ma un nuovo studio appena pubblicato su Antiquity 

suggerisceche, perlomeno alcuni di questi circa 600 crannog

scozzesi, siano molto, ma molto, più antichi, di circa 3 mila

anni, risalirebbero quindi al Neolitico.

E, cosa ancora più notevole, la scoperta, consentendoci di

retrodatare i crannog a un passato molto più lontano, ci

mostra un tipo di comportamenti che non sospettavamo

potesse risalire a questa fase preistorica.

La possibilità che i crannog potessero risalire al Neolitico

era stata già avanzata negli anni '80 quando gli archeologi

impegnati negli scavi di un'isolotto dell'Età del Ferro in un

loch della Scozia settentrionale si resero conto che il sito

risaliva in realtà al Neolitico. Successivamente altri scavi non

avevano però portato nessuna altra nuova prova a sostegno

di questa ipotesi.

Le cose hanno preso una piega diversa quando nel 2012 un

sub ha scoperto vasellame chiaramente risalente al Neolitico

attorno a dei crannog delle Ebridi Esterne.

I responsabili del locale museo e gli archeologi si sono uniti alle

ricerche arrivando ad individuare cinque isolotti realizzati

artificialmente risalenti al Neolitico, una certezza quest'ultima

acquisita grazie alle datazioni al radiocarbonio eseguite sul

vasellame e sul legname scoperto nei pressi delle rive delle

strutture artificiali.

Il riutilizzo di questi isolotti nel corso dei millenni ha reso difficile

l'individuazione di tracce di vita sui crannog nel periodo Neolitico.

L'acqua che le circonda racconta una storia diversa.

Per gli archeologi, soliti trovare solo frammenti di vasellame vecchio

di oltre seimila anni, lo stato di conservazione dei resti pressoché

intatti risalenti al Neolitico scoperti sott'acqua nei pressi dei

crannog è "stupefacente", dice Duncan Garrow, professore

associato di archeologia alla University of Reading e coautore

dello studio. "Non ho mai visto nulla di simile nell'

archeologia britannica", dice.

"Sembra quasi che questa roba sia stata gettata in acqua".

Ma perché le popolazioni del Neolitico avrebbero dovuto

buttare in acqua il loro "servizio buono"? Al riguardo è possibile

formulare solo delle ipotesi sul perché venissero realizzati i

crannog, su come venissero usati e su perché siano diventati

dei depositi di vasellame.


Una veduta aerea delle isole artificiali scozzesi dell'età della

pietra: 1) Arnish; 2) Bhorgastail; 3) Eilean Domhnuill; 4)

Lochan Duna; 5) Loch an Dunain; 6) Langabhat. Fotografia

di Getmapping Plc

Garrow e colleghi suppongono che fossero usate per delle

feste o per dei riti religiosi e sociali, o per entrambe le cose.

Vicki Cummings, una esperta di monumenti del Neolitico

della University of Central Lancashire che non ha preso parte

allo studio, sostiene che i crannog sembrano essere qualcosa di

estraneo dalla vita quotidiana del Neolitico (sono collocate

lontano dagli insediamenti abitativi) e dai suoi riti funebri (

mancano sia tombe che resti umani),

Le popolazioni britanniche del Neolitico amavano le costruzioni

costruite con grandi massi, ma i crannog erano diversi da tutti gli

altri insediamenti o monumenti.

"Che senso ha impiegare un sacco di tempo per sistemare delle

pietre dentro a un loch?", si chiede Cummings, sottolineando che

alcuni dei massi usati per costruire i crannog pesavano circa 250 chili.

Cummings suggerisce che l'isolamento di questi siti e il vasellame

che li circonda potrebbe indicare la pratica di rituali che segnavano

le fasi di passaggio della vita, come ad esempio dall'infanzia alla

maturità.

Quanti altri di questi "nuovi" monumenti del Neolitico restano

ancora da scoprire? Solo circa un 20% dei crannog scozzesi è stato

datato in maniera scientifica.

Cole Henley, un ex archeologo specializzato nei monumenti del

Neolitico, avverte che è prematuro dare per scontato che ne

esistano altri simili, magari in Irlanda. "Fare estrapolazioni è

rischioso", dice.

Vedute aeree dei crannogs in Loch Bhorgastail (in alto) e

Loch Langabhat (in basso). Fotografia di F. Sturt

Il coautore dello studio Garrow ammette che la ricerca è solo

all'inizio e il suo gruppo pensa di portare avanti indagini più

vaste, così da poter datare ulteriori crannog delle Ebridi Esterne.

Visti i costi di questi accertamenti scientifici e subacquei è

improbabile però che si riesca a esaminare la grande quantità

di crannog esistenti in tempi rapidi.

"Questa nuova ricerca ci dice comunque che dobbiamo

riconsiderare ciò che ritenevamo di sapere sino ad oggi".

Non sarà facile.

"Dobbiamo avere l'apertura mentale necessaria quando andiamo

in cerca di siti risalenti a questa epoca", aggiunge Cummings.

"Potrebbero trovarsi nei luoghi più bizzarri".

Nuovi siti neolitici potrebbero essere sepolti sotto quelli che gli

archeologi hanno sempre pensato fossero crannog dell'Età del

Ferro o medievali, oppure essere in bella vista nel bel mezzo di

un loch scozzese spazzato dal vento.

(13 giugno 2019)

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ULTIME VISITE AL BLOG

vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
 

CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

TAG CLOUD

 
Citazioni nei Blog Amici: 1
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963