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Dalla preistoria..
Post n°2641 pubblicato il 25 Marzo 2020 da blogtecaolivelli
Fonte: Le Scienze 10 gennaio 2020 Una nuova cronologia delle migrazioni di Homo erectus Cranio quasi completo di H. erectus ritrovato nel sito di Sangiran (©Hisao Baba/National Museum of Nature and Science) Una nuova datazione indica che i primi H. erectus migrarono dall'Asia centrale verso il Sudest asiatico e Giava quasi 300.000 anni più tardi di quanto indicato negli attuali modelli paleoantropologici, riscrivendo la cronologia di una tappa fondamentale dell'evoluzione dei nostri antenati Homo erectus, la prima specie umana a mantenere stabilmente la stazione eretta, visse sull'isola di Giava, in Indonesia, per un arco temporale certo molto ampio, ma probabilmente più vicino a noi di quanto ritenuto finora. A pochi giorni dalla descrizione dell'ultimo H. erectus vissuto a Giava, scomparso non prima di 117.000- 108.000 anni fa, arriva ora la notizia che il più antico risale a 1,3-1,5 milioni di anni fa. Ciò implica che i primi esseri umani completamente bipedi migrarono dall'Asia centrale verso il Sudest asiatico e Giava quasi 300.000 anni più tardi di quanto indicano gli attuali modelli paleoantropologici. rivista "Science" da Shuji Matsu'ra del Museo nazionale di natura e scienza di Tsukuba, in Giappone, e colleghi di una collaborazione internazionale, che hanno condotto nuove analisi dei resti fossili trovati nel sito archeologico di Sangiran, dichiarato Patrimonio mondiale dell'Unesco. gli scavi sull'isola indonesiana. I primi resti fossili di questa specie umana, furono infatti stati scoperti nel 1891 nel sito di Trinil, nella parte orientale dell'isola, dal paleontologo olandese Eugène Dubois, tanto che l'ominide fu battezzato inizialmente Uomo di Giava. a essere stato teatro, pochi anni dopo, della scoperta del primo scheletro completo di H. erectus, seguito da un'abbondante messe di reperti, i più antichi fossili umani del Sudest asiatico.
più di 100 esemplari di almeno tre diverse specie di ominidi. Per questo il sito è considerato come uno dei più importanti per comprendere l'evoluzione dei nostri primi antenati e la loro lenta espansione in tutto il mondo. di Bernard WoodDecenni di ricerche, tuttavia, non hanno consentito finora di definire una cronologia del sito, che rimane incerta e controversa, in particolare per i tempi della prima apparizione di H . erectus nella regione: le date attualmente accettate sono difficili da conciliare con altri giacimenti fossiliferi dell'Asia. Una comprensione accurata della cronologia del Sangiran è dunque cruciale per comprendere le prime migrazioni e i primi insediamenti umani nel continente. datazione all'uranio/piombo per determinare l'età degli zirconi di provenienza vulcanica trovati sopra, sotto e all'interno, degli strati geologici in cui erano compresi i resti fossili. Mentre le stime precedenti avevano stimato l'arrivo di ominidi nel sito già 1,7 milioni di anni fa, i risultati di Matsu'ura e colleghi suggeriscono una data molto più recente: probabilmente di 1,3 milioni di anni fa, ma non prima di 1,5 miliioni di anni fa. (red) |
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