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Post n°2828 pubblicato il 28 Aprile 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall'Internet

Riciclo degli imballaggi in acciaio,

Italia modello europeo

Riciclo degli imballaggi in acciaio, Italia modello europeo

Dal 1997 - anno della nascita del consorzio RICREA

- in Italia sono state avviate al riciclo 5,6 milioni di

tonnellate di imballaggi in acciaio.

 Per fare dei paragoni, corrisponde al quantitativo

necessario a realizzare i 50.700 vagoni di un treno lungo

da Roma a Parigi o 56.300 km di binari, che equivalgono

a più del doppio della rete ferroviaria italiana.

Non solo. Dal 2005 ad oggi, grazie al riciclo degli imballaggi

in acciaio sono stati risparmiati 350 milioni di Euro di

materia prima e evitata l'emissione di gas serra per un

totale di 4 milioni di tonnellate.

Sono alcuni dei dati contenuti nel Green Economy Report

 "Dall'acciaio all'acciaio: una perfetta storia di economia

circolare" realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo

sostenibile e presentati ieri a Milano in un incontro che è

stata anche l'occasione per festeggiare il ventennale di

RICREA, il Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo

degli Imballaggi in Acciaio.

Un'eccellenza europea

Con la raccolta e il riciclo di scatole, barattoli, bombolette

aerosol, latte, fusti e secchielli, tappi e coperchi l'Italia è

protagonista in Europa di un modello virtuoso che non crea

rifiuti e risparmia energia, con importanti benefici ambientali

e socio-economici.

«In 20 anni di attività abbiamo fatto molta strada, e con

RICREA in Italia è cresciuto il tasso di avvio a riciclo degli

imballaggi in acciaio - ha spiegato Domenico Rinaldini,

Presidente RICREA -.

Già dal 2002 abbiamo superato l'obiettivo del 50% dell'immesso

al consumo fissato dalla direttiva europea per il 2008, e dal 2009

ci siamo attestati su valori superiori al 70%, fino a raggiungere

lo scorso anno quota 77,5%.

A livello europeo siamo un'eccellenza, e guardiamo al futuro

ponendoci nuovi obiettivi, accettando fino in fondo la sfida

della Circular Economy".

Grande soddisfazione è stata espressa anche da Giorgio

Quagliuolo, Presidente di CONAI.

«Anche grazie all'attività di RICREA, siamo passati in 20

anni dall'avvio a riciclo di 190mila tonnellate di rifiuti di

imballaggio a oltre 4 milioni, con un tasso di riciclo che

ha toccato nel 2016 il 67,1%.

Numeri particolarmente significativi, che hanno reso l'Italia

una vera e propria best practice europea».

Il consorzio Ricrea

Il Consorzio RICREA è un'organizzazione senza scopo di

lucro che sotto la supervisione e l'indirizzo di CONAI

favorisce la raccolta, il riuso e l'avvio a riciclo di tutti i

rifiuti di imballaggio in acciaio, collaborando con tutti

gli attori della filiera: dai cittadini ai Comuni, alle piatta-

forme di selezione, per arrivare agli operatori del rottame

e infine alle acciaierie e fonderie.

Oggi RICREA conta 281 consorziati e incentiva la crescita

della raccolta differenziata attivando delle Convenzioni

attraverso le quali chi aderisce, sulla base della qualità

dei rifiuti di imballaggio in acciaio raccolti, riceve un

corrispettivo economico.


Attualmente sono attive 376 Convenzioni per un totale di

5.621 Comuni coinvolti, il 70% dei Comuni italiani.

La quota della popolazione servita nel 2016 è stata l'80%.

Migliorata sensibilmente dal 2000 la copertura territoriale,

in particolare al Sud: le convenzioni nel 2000 coprivano il

25% dei residenti nelle regioni meridionali, mentre nel

2016 la copertura è arrivata al 72%.

Guardando al 2030

«Negli ultimi 20 anni, con la nascita del sistema CONAI,

l'introduzione del contributo ambientale e la garanzia del

ritiro dei rifiuti di imballaggio raccolti in maniera

differenziata, la gestione dei rifiuti urbani in Italia è

profondamente cambiata, con l'80% dei rifiuti urbani

che prima del 1997 finivano in discarica, contro l'attuale

26%» ha spiegato Edo Ronchi, Presidente della

Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile».

Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi europei di riciclo

fissati per il 2030 occorrà fare di più, aumentando la

parte riutilizzabile e riutilizzata degli imballaggi, migliorando

ulteriormente la qualità delle raccolte e dei pretrattamenti,

al fine di ridurre gli scarti e aumentare il riciclo effettivo

nelle acciaierie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
RIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE

E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM

 
 
 
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