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Marte era abitabile miliardi di anni fa...

Post n°2946 pubblicato il 19 Maggio 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall' Internet
01 MAG 2020 ANTICA ABITABILITÀ MARZIANA
RIVELATA DA UN METEORITE 

Posted at 18:01h in AstronewsPianetiSistema Solare by Barbara Bubbi 

Un team di astronomi giapponesi, utilizzando tecniche avanzate, ha

individuato composti organici contenenti azoto in un meteorite marziano

risalente a circa 4 miliardi di anni fa.

La scoperta suggerisce un ambiente umido e ricco di molecole

organiche per l'antico Marte, che in quella remota epoca potrebbe essere

stato adatto ad ospitare forme di vita.

Il team, guidato da Atsuko Kobayashi del Tokyo Institute of

Technology e da Mizuho Koike della Japan Aerospace Exploration

Agency, ha scoperto il materiale organico in minerali carbonati

all'interno di un meteorite marziano, parte di una roccia

spaziale che è precipitata sulla Terra circa 15 milioni di anni fa.

Le tracce di composti organici si sono preservate intatte e risalgono

all'era Noachiana del Pianeta Rosso.

Il Noachiano, compreso tra 3,7 e 4,1 miliardi di anni fa, è stato

caratterizzato da un'elevata frequenza di impatti di meteoriti e

 asteroidi e dalla probabile presenza di abbondante acqua sulla

superficie marziana.

La scoperta, in effetti, suggerisce un ambiente umido e ricco di

materiali organici sull'antico Marte, che in quella lontana epoca

potrebbe essere stato adatto a ospitare forme di vita.

Anche se recenti studi basati sulle esplorazioni dei rover che

hanno esplorato la superficie marziana suggeriscono forti

evidenze della presenza di composti organici, si san ben poco

della loro provenienza, della loro età e della loro possibile

relazione con attività biochimica.

Le meteoriti marziane rappresentano pezzi della superficie di

Marte che sono stati espulsi nello spazio in seguito a impatti

meteorici, e che infine hanno raggiunto la Terra.

Simili materiali possono fornire indizi fondamentali sulla

storia del pianeta.

Un meteorite in particolare, chiamato Allan Hills (ALH) 84001

dalla zona dell'Antartide in cui è stato scoperto nel 1984, si è

rivelato particolarmente importante: contiene minerali carbonati

color arancio, derivanti dalla precipitazione di acqua salata

sulla zona sub-superficiale di Marte avvenuta 4 miliardi di anni fa.

L'azoto è un componente fondamentale delle molecole organiche

più importanti dal punto di vista biochimico, ed è presente anche

nel DNA, nell'RNA e nelle proteine.

Non era mai stato individuato prima in ALH84001.

Analisi precedenti di questo meteorite presentavano, in effetti,

l'inconveniente della possibile contaminazione di materiale terrestre

dovuto alla presenza di nevi e ghiacci antartici.

Per evitare questo problema, il team ha sviluppato una combinazione

di tecniche innovative di preparazione dei campioni in laborarorio.

Un procedimento chiamato Nitrogen K-edge micro X-ray Absorption

Near Edge Structure (μ-XANES) ha poi permesso agli scienziati di

rilevare azoto presente in quantità molto piccole nei minuscoli granelli

di carbonato estratti dal meteorite.

L'attuale suolo marziano è troppo estremo perché possano

sopravvivere gran parte dei composti organici.

Tuttavia, secondo gli scienziati simili molecole si sono preservate

nei pressi della superficie per miliardi di anni.

Ma quale potrebbe essere l'origine di questi composti fondamentali

per la vita che conosciamo? "Ci sono due principali possibilità: provengono

da Marte o sono arrivati dall'esterno sul Pianeta Rosso.

Nel periodo del Sistema Solare primordiale Marte subì una pioggia

di asteroidi e comete,in grado di portare con sè quantità significative

di materiale organico.

Parte di questo materiale potrebbe essere rimasto intrappolato all'interno

dei carbonati",spiega Kobayashi.

Ma l'altra possibilità è che i composti organici contenenti azoto siano

stati prodotti in situ.

Qualsiasi sia la spiegazione, le scoperte evidenziano la presenza di azoto

organico su Marte prima che diventasse il pianeta arido e inospitale che

conosciamo oggi.

E suggeriscono quindi, insieme alle altre evidenze trovate dagli scienziati

analizzando la composizione chimica marziana, che il Pianeta Rosso fosse

in un tempo lontano molto più simile alla Terra di quanto possiamo

immaginare.

Nell'immagine impressione artistica di come Marte potrebbe essere

stato oltre 3 miliardi di anni fa

Credit: ESO/M. Kornmesser/N. Risinger (skysurvey.org)

https://eurekalert.org/pub_releases/2020-04/tiot-4no042720.php

 
 
 
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