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La sconcertante e contraddittoria situazione italiana
Post n°3516 pubblicato il 03 Luglio 2023 da blogtecaolivelli
Post di Emilia Marchitello Il punto di inizio di questo post è l'analisi dell'attuale situazione generale italiana, piena di contraddizioni alquanto sconcertanti. Ci si riferisce al ministro del consiglio, Giorgia Meloni, che dice che uno dei punti di fondo della attuale crisi italiana è il continuo decremento della popolazione, della denatalità che sta arrivando ad uno dei suoi minimi storici e questo è lampante ma è il risultato ultimo di una politica miope della limitazione delle nascite e dell' assioma " meno siamo e meglio stiamo", ok, ma i risultati possono essere positivi per qualche anno, poi, fatalmente, si innesca un fenomeno logico ed alquanto prevedibile: la diminuzione dei bisogni di unsempre minore numero di persone, dovuto al normale ricambio generazionale ed al rapporto negativo deceduti/nuovi nati, nonchè al progressivo restringimento del mercato del lavoro....siamo alla fase conclusiva di un fenomeno storico e sociale, senzaprecedenti. E a questo si aggiungano degli altri fatti di portata storica epocale: ladigitalizzazione, l'automazione, la necessità di far tornare i conti pubblici e quindi la soluzione ottimale è il flusso regolato dei migranti di cui parla il ministro Lollobriggida,che dà una risposta alla mancanza di manodopera, alla necessità di dare nuova linfa almercato del lavoro, all'emergenza di mantenere un equilibrio che non sia precario fra la gente che va in pensione e le nuove generazioni di lavoratori che pagano le pensioni dichi va a riposo: affermazione discutibile, perchè i pensionati hanno versato contributiper quarant'anni ed anche di più, che sono stati investiti nella collettività e quindi reimpiegati poi per corrispondere il meritato assegno pensionistico. Un altro punto che viene sempre taciuto è che ogni anno in Italia si fa la politica di mandare a riposo più gente possibile, per liberare posti che,poi,si perdono perchè sono diminuiti i bisogni ma tutto questo non ci ha portato fuori della crisi e del debito che aumenta continuamente e cui si vuole rimediare tagliando sugli asili nido e sull' edilizia scolastica, che va in pezzi, facendoci perdere i 100 miliardi del PNRR, che sono davvero tanti e che avrebbero dato una risposta concreta ai tanti problemi che affliggono le giovani generazioni, all'occupazione femminile, alla necessità di nuove nascite, al poter far conto sugli asili nido, con personale ben qualificato, a prezzi politici. La contraddizione consiste nel perdere una possibilità concreta di dare una risposta a problemi urgenti e nel dichiarare poi le intenzioni d el governo di attuare una politica demografica, ma non si sa bene come, visto che si giudica positiva la politica di chiusura dell'immigrazione della Polonia e dell'Ungheria ed invece è proprio quella che dà ossigeno ad un mercato del lavoro puttosto asfittico. La questione è sicuramente molto più complessa ed in questo post ci si è limitati a fare delle riflessioni su dei punti specifici ma ce ne sono molti altri su cui soffermarsi per fare la disamina del periodo estremamente critico che stiamo vivendo nel primo trentennio del nuovo millennio. |
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