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Post n°1562 pubblicato il 23 Gennaio 2018 da blogtecaolivelli
17 settembre 2015 Le aree cerebrali che valutano colpa e punizione Il livello di responsabilità dell'autore di un misfatto e l'entità della punizione che merita vengono elaborati nel cervello da aree diverse. Quella che stabilisce la pena normalmente considera il rapporto fra la gravità della colpa e quella dei danni arrecati, ma se la sua attività viene ridotta artificialmente decide solo sulla base dei danni. La valutazione della gravità di una colpa e quella dell'entità della relativa punizione, pur essendo correlate, vengono determinate in aree distinte del cervello. In particolare, l'entità di una giusta punizione è elaborata all'interno di una specifica area del cervello, la corteccia prefrontale dorsolaterale. A scoprirlo è uno studio condotto da ricercatori della Vanderbilt University e della Harvard University che firmano un articolo su "Neuron". di cooperare su larga scala, una capacità che dipende strettamente da quella di stabilire e far rispettare le norme sociali. E per decidere come punire chi viola queste norme, è necessario integrare le informazioni sulla gravità della colpa con quelle relative all'entità delle conseguenze della trasgressione. una delle aree evolutivamente più recenti - è molto attiva quando sono da svolgere compiti cognitivi impegnativi; in particolare, provvede a integrare i diversi flussi di informazioni in modo da selezionare le risposte adeguate. non in compiti sociali. Ora Joshua W. Buckholtz e colleghi hanno colmato questa lacuna sottoponendo a una serie di scansioni cerebrali con risonanza magnetica funzionale un gruppo di volontari mentre erano impegnati in compiti di valutazione di colpe e punizioni. e la giusta punizione per il protagonista di una racconto che si era macchiato di un reato, dal semplice furto fino a un omicidio. A volte, il reato era deliberato, in altri casi, la responsabilità era ridotta a causa di uno stato di necessità, psicosi, o altre circostanze attenuanti. attività della corteccia prefrontale dorsolaterale attraverso la cosiddetta stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS), una tecnica che permette di stimolare o disattivare l'attività di specifiche aree cerebrali attraverso campi magnetici. veniva smorzata, le pene considerate giuste dalla persona erano in genere più lievi, pur restando invariato il giudizio sul livello di responsabilità del reo. Ciò indica che gravità della colpa e punizione sono elaborate da aree distinte. Inoltre è apparso che quando l'area era inattivata, l'entità della pena veniva stabilita solo in base all'entità del danno, indipendentemente dal livello di responsabilità. limitata esclusivamente a valutare la punizione sulla base del rapporto fra responsabilità e danni causati. A stabilire il livello di responsabilità provvede invece qualche altra area del cervello che resta ancora da determinare con precisione, anche se vi sono indizi - osservano gli autori - che possa trattarsi della cosiddetta giunzione temporo-parietale. |
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