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Post n°1810 pubblicato il 22 Dicembre 2018 da blogtecaolivelli
FONTE: INTERNET Una migrazione dall'Africa all'Europa di ominini stretti parenti della nostra specie avvenuta quasi 300.000 anni fa portò a un mescolamento con i Neanderthal di cui è stata trovata traccia nel DNA mitocondriale estratto dal femore di un neanderthaliano. antropologiagenetica strettamente imparentati con l'essere umano moderno, giunse in Europa dove si mescolò con i Neanderthal che vi abitavano. La scoperta è stata possibile grazie all'analisi del DNA mitocondriale estratto da un femore neanderthaliano venuto alla luce nella grotta di Hohlenstein- Stadel, nella Germania sud-occidentale, e datato a circa 124.000 anni fa, ben prima dell'arrivo sul continente - circa 45.000 anni fa - dei primi Homo sapiens. Un incrocio dei Neanderthal con nostri antenati africani mitocondriale. La ricerca che ha portato a questa conclusione è stata effettuata da ricercatori del Max-Planck-Institut per la storia dell'umanità a Jena e dell'Università di Tübingen, che firmano un articolo pubblicato su "Nature Communications". Precedenti ricerche basate sull'analisi del DNA nucleare dei Neanderthal e sul suo confronto con quello degli esseri umani moderni hanno stimato che la separazione dei due gruppi sia avvenuta fra i 765.000 i 550.000 anni fa circa; inoltre le stesse analisi hanno rilevato uno stretto apparentamento fra Neanderthal e l'uomo di Denisova, l'altro nostro "cugino" umano estinto, per molti versi ancora misterioso, i cui resti furono scoperti per la prima volta nel 2008 nella Siberia meridionale. Il patrimonio genetico non è tuttavia formato dal solo DNA nucleare, che si trova cioè nel nucleo delle cellule, ma anche da quello presente nei mitocondri (gli organelli cellulari che producono l'energia necessaria alle cellule), che derivano solo dalle cellule uovo della madre. Il DNA mitocondriale permette quindi di ricostruire l'ascendenza materna. Ebbene, gli studi sul DNA mitocondriale hanno indicato una data molto più recente per la separazione fra Neanderthal ed essere umano moderno: meno di 400.000 anni fa. Le analisi di DNA nucleare e mitocondriale indicano quindi due date notevolmente differenti per la separazione del lignaggio dell'essere umano moderno e neanderthaliano, suggerendo che in qualche momento della storia dei Neanderthal ci sia stato un parziale mescolamento dei due lignaggi. Questa ipotesi è stata ora confermata dall'analisi del DNA mitocondriale del femore di Hohlenstein-Stadel: quel DNA è infatti risultato differente da quello dei neanderthaliani più antichi e più simile a quelli dell'essere umano moderno. Un incrocio dei Neanderthal con nostri antenati africani La grotta di Hohlenstein-Stadel, nella Germania sud-occidentale Prendendo in esame il cosiddetto orologio molecolare - ossia il tasso medio di mutazioni che intervengono nel DNA nel corso del tempo - Johannes Krause e colleghi sono riusciti a definire una linea temporale di questi eventi. La migrazione dall'Africa all'Europa degli antenati diretti dell'uomo moderno sarebbe avvenuta fra 470.000 e 220.000 anni fa, con il picco di probabilità intorno ai 270.000 anni fa. Il gruppo dei nuovi migranti - osservano i ricercatori - deve essere stato abbastanza piccolo da non avere un grande impatto sul DNA nucleare dei Neanderthal, ma abbastanza grande da sostituire la linea mitocondriale dei Neanderthal dell'epoca, più simile a quella dei denisovani, con un tipo più simile a quella degli umani moderni. Questo scenario, concludono i ricercatori, implica inoltre che la popolazione dei Neanderthal europei doveva essere più consistente di quella finora stimata. |
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