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Il museo dell'innocenza- Pamuk Orhan

Post n°1832 pubblicato il 23 Gennaio 2019 da blogtecaolivelli

Fonte: Internet

Narrativa Straniera » Il museo dell'innocenza

 Pamuk Orhan

Un'avventura sentimentale che presto diventa

un'ossessione amorosa. Il primo romanzo scritto

da Orhan Pamuk dopo il conferimento del Premio

Nobel. Una struggente storia d'amore ambientata

nella Istanbul degli anni Settanta.Rampollo di una

ricca famiglia di Istanbul, Kemal sta per fidanzarsi

con l'altolocata Sibel. Tutto sembra filare per il verso

giusto, ma Kemal si innamora perdutamente della

giovane e bellissima Füsun, una sua cugina

appartenente al ramo povero della famiglia.

Fra i due ha inizio una relazione eroticamente

molto intensa, che travalica le leggi morali della

Turchia degli anni Settanta.

Ma i valori tradizionali (e l'opportunismo) hanno

la meglio: Kemal si fidanza con Sibel pensando di

continuare comunque la relazione con l'amante

povera. Però Füsun scompare e lui cade in una

forte depressione, si ritrae dal suo ambiente e

si rifugia nell'appartamento in cui era solito

incontrarla. Dopo un anno di sofferenze i due

si ritrovano: la ragazza si è ormai sposata con

uno sceneggiatore. Kemal non si dà per vinto:

fonda una società per finanziare il debutto

cinematografico del marito, va con la coppia

sul Bosforo a vedere film sentimentali nei cinema

all'aperto. E, soprattutto, diventa un loro ospite

fisso: in otto anni cena con Füsun e il marito

mediamente quattro volte la settimana.

Quasi tutti intuiscono cosa nascondano quelle

visite, ma nessuno dice niente, un po' per interesse,

un po' per senso dell'onore, e poi la stessa Füsun

ha un comportamento ineccepibile.

Durante questi otto anni la Turchia vive una fase di

grandi tensioni politiche che culminano nel colpo di

Stato del 1980 (per Kemal un'autentica iattura:

deve abbreviare le visite a causa del coprifuoco).

Nel 1984 Füsun decide di divorziare e di sposare

Kemal, ma dopo la prima notte d'amore muore in

un incidente d'auto. Kemal decide di comprare dalla

madre di Füsun la casa in cui vive e di farne un

museo dedicato alla donna, il Museo dell'innocenza,

nel quale sistemare tutti gli oggetti che per consolarsi

sottraeva durante gli inviti a cena: cagnetti di porcellana,

orecchini, cicche, calzini, uno spargisale, uno slip,

una grattuggia, degli accendini... e la Chevrolet

dell'incidente. Infine, commissiona all'amico Pamuk

il catalogo romanzato del museo: questo libro.

Narratore elegante e sottile, Orhan Pamuk torna a

raccontare la Turchia e Istanbul, la sua amata città,

attraverso le storie, le vite e gli amori dei suoi abitanti,

perennemente sospesi tra Oriente e Occidente, tra

impellente modernità e stringente tradizione.

In questo romanzo, il primo dopo il premio Nobel per

la Letteratura ricevuto nel 2006, l'autore indaga nelle

profondità dell'animo umano con l'abilità dello scrittore

di qualità, portando allo scoperto passioni inconfessabili,

irrinunciabili e al contempo irraggiungibili.

Il racconto prende il via nei primi anni Settanta, nel

pomeriggio di un bel lunedì di maggio, rischiarato dal

"cielo tipico delle giornate di primavera a Istanbul".

È in questa cornice che il protagonista, Kemal, scopre

il significato più vero della parola felicità, tra le braccia

della donna amata, la diciottenne Füsun, lontana cugina.

Tra i due si accende una passione al primo incontro dopo

molti anni di lontananza, una folgorazione che li travolge

e li trascina in un rapporto che si alimenta di un erotismo

intenso e coinvolgente. La passione non si spegne

nemmeno di fronte ai sensi di colpa, alle convenzioni

sociali e ai doveri familiari che attanagliano Kemal:

è infatti fidanzato con Sibel, ragazza giovane, elegante

e di buona famiglia, per di più colta ("Ha studiato alla Sorbona",

ama ripetere il padre di Kemal). È la fidanzata ideale per uno

come lui, anche se "la belva del desiderio ribelle lo divora",

il miraggio di avere l'una e l'altra lo seduce, l'idea di perdere la

fidanzata "approdo sicuro" economicamente e socialmente lo

spaventa e la prospettiva di una vita senza l'amante gli

procura una sofferenza non solo emotiva ma anche fisica.

Nel racconto di questo rovello interiore e nella descrizione

dell'anatomia della sofferenza amorosa si concentra e si

ammira l'abilità del narratore Pamuk, che affonda a piene

mani nel labirinto delle emozioni e dei desideri di una vita.

Sullo sfondo di questo intreccio di sensazioni si snodano

le tappe della tormentata esistenza di Kemal: il fidanzamento

ufficiale con Sibel, la rottura del loro rapporto, il casto

riavvicinamento a Füsun e l'entrata nella nuova vita

che lei ha saputo crearsi. E poi l'amore per il cinema,

l'impegno come produttore cinematografico, i viaggi

alla scoperta dei principali musei del mondo (con numerose

tappe anche in Italia) e infine, sconvolgente e certo

insospettabile anche per il lettore più smaliziato, una

rivelazione, che avrà il potere di trasformare il sogno

in realtà e la realtà in un sogno. Felicità è stare accanto

alla persona che si ama recitano i pensieri del protagonista

e lo stesso autore, is there a way to view private instagram 

Orhan Pamuk si materializza nelle pagine finali di questo

romanzo per aiutarlo a raggiungere il suo obiettivo, in

un onirico passaggio di consegne, da cui nascerà, un

Museo dell'innocenza, monito perpetuo all'amore, che

travalica i confini del libro per raggiungere direttamente

il cuore dei lettori. "Un museo del genere esisterà

davvero - ha dichiarato Pamuk in un'intervista - Così

spero per lo meno. Dovrebbe aprire nel giugno 2010."

Avrà sede a Istanbul, nel quartieri di Cukurcuma.

Il biglietto di entrata è riprodotto in una pagina del libro.

Narratore vibrante e appassionato, Orhan Pamuk,

tratteggia con maestria la storia di un amore che

sfida la morale e le convenzioni comuni, sullo sfondo

della Turchia degli ultimi trent'anni, regalandoci un

romanzo di grande impatto emotivo, malinconico e

travolgente, che farà riscoprire il sottile piacere della

lettura.

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