blogtecaolivelli
blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli
TAG
TAG
« L'erosione delle montagne | Un robot volante che imi... » |
Post n°2007 pubblicato il 03 Marzo 2019 da blogtecaolivelli
08 giugno 2018 I dati di Juno rivelano la natura dei fulmini di Giove Le misurazioni della sonda della NASA hanno permesso una descrizione più completa dei fulmini che si scatenano sul pianeta gigante, documentando per la prima volta quelli accompagnati dall'emissione di radiazione elettromagnetica di alta frequenza. Le osservazioni suggeriscono che i fulmini gioviani non siano così diversi dalle loro controparti terrestri(red) Nel 1979, la sonda Voyager 1 rilevò emissioni radio a bassa frequenza attorno a Giove, poi soprannominate whistler perché assomigliano al suono discendente di un fischio. L'ipotesi più condivisa dai ricercatori è che si tratti delle emissioni di fulmini che attraversano l'atmosfera del gigante gassoso. rilevata dalla maggior parte dei veicoli spaziali che l'hanno visitato. Ma i dati finora raccolti sono solo immagini, cioè flash che punteggiano di tanto in tanto il lato buio del pianeta, oppure onde radio a bassa frequenza. Le ricerche di analoghi segnali nell'intervallo dei megahertz, invece, non hanno mai dato frutti. dalla sonda spaziale Juno della NASA, descritti in due nuovi articoli pubblicati, rispettivamente, su "Nature" e su "Nature Astronomy" , che contribuiscono a migliorare la comprensione della composizione e della circolazione dei flussi di energia su Giove. Illustrazione dei fulmini su Giove, particolarmente intensi nell'emisfero nord, vicino al polo (Credits: NASA/JPL-Caltech/SwRI/JunoCam) La conoscenza della fisica dei fulmini deriva dall'osservazione dei fenomeni di questo tipo che si verificano sul nostro pianeta. elettriche (con intensità da poche unità ad alcune decine di chiloampere) su scale temporali molto brevi (dell'ordine di alcuni microsecondi). Queste intense correnti sono accompagnate dalla produzione di impulsi di onde radio che coprono lo spettro di frequenze da alcuni hertz a diversi gigahertz, anche se in genere il picco viene raggiunto intorno a pochi chilohertz. Le onde radio possono fuoriuscire dalla ionosfera per raggiungere l'ambiente spaziale vicino alla Terra, dove si propagano in due modi fondamentali: in forma di onde a bassa frequenza (da pochi chiloherz a decine di chiloherz) che seguono approssimativamente le linee di campo geomagnetico, o in forma di onde ad alta frequenza (più di 10 megaherz) che non interagiscono con la magnetosfera. verifichino processi fisici simili, anche se mancava finora un riscontro sperimentale. del California Institute of Technology a Pasadena e colleghi di una collaborazione internazionale presentano i risultati di osservazioni di fulmini nell'atmosfera di Giove ad alta frequenza, intorno a 600 megahertz. Le misurazioni suggeriscono che i fulmini gioviani non siano così dissimili dalle loro controparti terrestri. scariche sono più comuni vicino ai poli e nell'emisfero settentrionale, mentre sono assenti in corrispondenza delle regioni equatoriali. Ciò indica probabilmente che verso i poli vi è un incremento di moti convettivi che trasportano umidità. Ivana Kolmašová, dell'Accademia delle Scienze cecoslovacca a Praga e colleghi di una collaborazione internazionale presentano il più grande database di segnali whistler generati da fulmini gioviani mai compilato fino a oggi. Questo insieme di dati, raccolti tra l'agosto 2016 e settembre 2017, quando Juno si trovava a una distanza di cinque raggi gioviani dal pianeta gigante, include più di 1600 segnali, quasi dieci volte il numero registrato da Voyager 1. che può arrivare fino a quattro scariche al secondo. Si tratta di valori sei volte più alti dei valori di picco rilevati da Voyager 1 e sono simili alla frequenza di scarica dei fulmini durante i temporali sulla Terra. |
https://blog.libero.it/blogtecaolivelli/trackback.php?msg=14288684
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
AREA PERSONALE
MENU
CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.