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16 GIU 2019 UN VULCANO DI FANGO SU CERERE

Post n°2236 pubblicato il 17 Giugno 2019 da blogtecaolivelli

16 GIU 2019 UN VULCANO
DI FANGO SU CERERE

Un nuovo studio effettuato da scienziati dell'agenzia

spaziale tedesca (DLR) ha permesso di risolvere il

mistero della formazione di Ahuna Mons, la misteriosa

montagna che si innalza per un'altezza di oltre 4.000

metri al di sopra della superficie di Cerere cosparsa di crateri.

Sembra che il "magma" fuoriuscito dall'interno del

pianeta nano sia composto da un miscuglio di acqua

salata, fango e particelle rocciose.

Cerere è un mondo complesso e dinamico, che potrebbe

avere ospitato molta acqua liquida in passato e potrebbe

ancora averne nel sottosuolo.

Secondo i ricercatori una bolla composta da una miscela

di acqua salata, fango e roccia si è innalzata dall'interno

del pianeta nano, spingendo verso l'alto la crosta ghiacciata,

solidificandosi una volta esposta alla gelida temperatura

esterna e accumulandosi via via in depositi stratificati,

fino a formare una montagna.

In definitiva Ahuna Mons sarebbe in realtà un enorme

vulcano di fango.

"In questa regione l'interno di Cerere non è solido e rigido,

ma si muove ed è almeno parzialmente fluido", spiega

Wladimir Neumann, tra gli autori dello studio pubblicato

su Nature Geoscience.

"Questa bolla si è formata nel mantello di Cerere al di sotto

di Ahuna Mons ed è una miscela di acqua salata e

componenti rocciosi".

Ahuna Mons Credit NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Cerere è il corpo celeste più grande nella Fascia degli

Asteroidi, situata tra Marte e Giove e popolata da

oggetti minori, composti principalmente da rocce silicee

e da ghiaccio.

Secondo gli scienziati oltre un quarto della massa di

Cerere potrebbe essere costituita da ghiaccio o acqua.

La sonda Dawn ha orbitato attorno al pianeta nano

dal Marzo 2015 all'Ottobre 2018, raccogliendo

una quantità di dati, che hanno permesso di mappare

la superficie di Cerere e analizzare la sua composizione.

L'interno del piccolo pianeta non è omogeneo, ma

parzialmente differenziato: le componenti con una

proporzione più elevata di elementi pesanti, come

ferro e magnesio, sono sprofondate al centro del corpo

celeste, mentre le componenti più leggere come rocce

con elevato contenuto di materiali silicati o acqua sono

rimaste più in superficie. Bolle e cupole si formano a

causa del calore generato ancora oggi su Cerere per

effetto del decadimento di elementi radioattivi.

Le misteriose macchie brillanti immortalate su Cerere,

che hanno affascinato sia il team di Dawn che il grande

pubblico, rivelano evidenze di un antico oceano sotto

la superficie e indicano che, ben lontano da essere un

mondo morto, il pianeta nano è sorprendentemente attivo.

Queste aree brillanti sono state create da processi

geologici e ancora oggi sono in grado di cambiare la

faccia del corpo celeste. Ahuna Mons si è formato

in un passato geologico recente, forse poche decine

di milioni di anni fa. Con una base del diametro di

20 chilometri e un'altezza superiore a 4.000 metri,

ha dimensioni simili al Monte Bianco.

"Per spiegare l'origine di Ahuna Mons dobbiamo

utilizzare un nuovo modello geofisico, ideato

specificamente per Cerere, per ottenere così l'informazione

'nascosta' nei dati della sonda", spiega Antonio Genova

dell'Università La Sapienza, Roma.

L'attività criovulcanica è diffusa nel Sistema Solare

esterno: ne sono state trovate tracce sulle lune di Giove

e Saturno, e persino su Plutone.

Cerere è il primo oggetto celeste nella Fascia degli Asteroidi

in cui è stata individuata questo tipo di eruzione, e sembra

proprio che il "magma" eruttato dalle profondità del pianeta

nano sia composto da un miscuglio di acqua salata, fango

e particelle rocciose.

Nell'immagine Cerere in falsi colori, in cui sono evidenziati

elementi morfologici differenti.

Le aree bluastre sono generalmente associate a crateri giovani.

Le aree brillanti sono identificate come composte da

materiale ricco di sali.

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