Creato da blogtecaolivelli il 04/03/2012

blogtecaolivelli

blog informazione e cultura della biblioteca Olivelli

 

Messaggi di Giugno 2020

Le riflessioni di Blogteca..

Post n°3142 pubblicato il 30 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

Buongiorno,

qui di seguito ci sono le riflessioni

di Blogteca sulla situazione pandemica e sulle

ricadute che il Covid19 si lascia dietro all'indomani

della sua sparizione in Italia,si spera, soprattutto

sulle situazione delle aule scolastiche e sulle misure

che sarà di obbligo prendere per evitare la diffusione

dei focolai e molto probabilmente dovremo abituarci

tutti all'uso della mascherina e degli altri dispositivi

individuali.

E' probabile che in autunno- inverno il nemico si

faccia vivo e sappiamo tutti quanto sia pericoloso.

La risposta è la resilienza, l'osservanza rigida delle

regole, i due metri di distanza e l'uso dei DIS per

tutti perchè il nemico non ha riguardi per niente e

per nessuno e sarà il caso di mettercelo tutti bene

in testa, to bear in mind, dicono gli amici inglesi.

E sarà il caso che i fanciulli e le famiglie tengano

tutto ciò ben presente...

E' molto probabile che le biblioteche scolastiche

siano utilizzate per dividere le classi in piccoli gruppi,

in modo che le regole siano osservate rigidamente e

l'assoluta sicurezza garantita...ed i bibliotecari

scolastici continueranno il loro lavoro con guanti e

mascherina, cercando di sfruttare l'occasione d'oro

per avvicinare i fanciulli alla buona abitudine della

lettura, di fornire tutto l'apporto necessario che le

BS possono dare e quant'altro...Speriamo in bene.

 
 
 

Covid: Oms: aspettiamoci il peggio...

Post n°3141 pubblicato il 30 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

Fonte: articolo riportato dall'Internet

    Covid, Oms: "Il peggio deve ancora arrivare"Intanto, dalla Cina potrebbe arrivare il primo vaccino contro il coronavirus. I militari hanno infatti approvato l'uso del primo antidoto destinato ai soldati.

    29 Giugno 2020 Condividi su Facebook+

    (Teleborsa) - "Il peggio deve ancora arrivare. Mi dispiace dirlo ma

    con questo ambiente e in queste condizioni, noi temiamo il peggio.

    Un mondo diviso aiuta il virus a diffondersi".

    A dirlo è il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus,

    nel consueto briefing sul Covid-19. "Sin dall'inizio abbiamo detto di

    mettere in quarantena la politicizzazione della pandemia e di restare

    uniti perché il virus è veloce e uccide e può sfruttare le divisioni tra

    di noi.

    Il nostro messaggio non riguarda nessun Paese in particolare ma riguarda

    tutto il mondo", ha ribadito il direttore.

    "Vorremmo tutti che fosse finita. Vogliamo tutti tornare alle nostre vite.

    Ma la dura realtà è che non siamo nemmeno vicini alla fine.

    Sebbene molti paesi abbiano fatto progressi, a livello globale la pandemia

    sta accelerando.

    La questione che tutti i paesi dovranno affrontare nei prossimi mesi è la

    convivenza con questo virus.

    Questa è la nuova normalità. Affrontiamo questo tutti insieme, in un lungo

    percorso. Avremo bisogno ancor di più di resilienza, pazienza, umiltà e

    generosità nei prossimi mesi.

    Abbiamo perso già molto, ma non possiamo perdere la speranza", aggiunge.

    "Sei mesi fa, nessuno di noi poteva immaginare che il nostro mondo e

    le nostre vite sarebbero state sconvolte da questo nuovo virus.

    La pandemia ha fatto emergere il meglio e il peggio dell'umanità.

    In tutto il mondo abbiamo visto atti di resilienza, solidarietà,

    gentilezza, ma anche disinformazione e politicizzazione della

    pandemia", osserva.

    La mancanza di unità tra i Paesi e la mancanza di solidarietà ha permesso

    al coronavirus di diffondersi ulteriormente e "il peggio deve ancora

    arrivare" se questo problema non sarà affrontato, ha poi avvertito

     Ghebreyesus nel corso del briefing a Ginevra, continuando: "Mi dispiace

    dirlo, ma in questo tipo di ambiente e condizioni temiamo il peggio.

    E' per questo che dobbiamo unire le nostre azioni e combattere

    insieme questo virus pericoloso".

    Intanto, dalla Cina potrebbe arrivare il primo vaccino contro il coronavirus

    . I militari hanno infatti approvato l'uso del primo antidoto destinato ai

    soldati grazie agli sviluppi messi a punto da una propria unità di ricerca

    e da CanSino Biologics, società biotech quotata a Hong Kong.

    Lo ha riferito la stessa CanSino in un file inviato alla Borsa.

    Allo stato, più della metà dei 17 vaccini potenziali identificati dall'Oms

    sono nella fase di valutazione clinica e coinvolgono compagnie o

    istituti cinesi.

     
     
     

    LA BS ai tempi del Covid19

    Post n°3140 pubblicato il 30 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

    Fonte: articolo riportato dall'Internet

    CONBS

    Benvenuti nel blog del CONBS! Coordinamento Nazionale

    Bibliotecari Scolastici, spontanea e libera associazione di

    docenti alla quale aderiscono: i docenti fuori ruolo ex art. 113,

    utilizzati in altri compiti, ed i docenti curricolari che si occupano

    della biblioteca d'istituto.

    DOMENICA 28 GIUGNO 2020

    UN APPELLO PER LA SALVAGUARDIA DELLA

    BIBLIOTECA SCOLASTICA

    All'On. Ministra Lucia Azzolina
    Ai Dirigenti scolastici, DSGA, Insegnanti, Personale ATA, Genitori/Tutori
    Agli Amministratori Locali
    Alle studentesse e agli studenti

    In questo momento in cui avanza un'esigenza di forte

    cambiamento nella scuola, il ruolo della biblioteca

    scolastica, spazio terzo potenzialmente e realmente fecondo

    là dove esiste e opera professionalmente, rischia di essere

    messo in discussione per il bisogno di spazi, dettato dalla

    necessità di garantire il distanziamento fisico tra i ragazzi.

    Oggi le biblioteche scolastiche sono a forte rischio, perché

    può venire in mente a molti di smantellare la biblioteca

    scolastica trasformandola in un'aula destinata alla didattica

    tradizionale.

    Gli spazi delle biblioteche scolastiche naturalmente possono

    e devono essere usati come spazi utili anche nella situazione

    non facile che le scuole dovranno affrontare a settembre; ma

    devono essere usati in maniera coerente con la loro funzione:

    spazi moderni e accoglienti per l'approfondimento degli

    interessi, l'alfabetizzazione informativa, i lavori di progetto, i

    gruppi di lettura, l'integrazione di fonti informative tradizionali

    e di rete.

    Usarli invece come aula di classe vanificherebbe l'investimento

    che il Suo stesso Ministero, attraverso vari progetti e azioni,

    ha condotto nel tempo, quello fatto da tante scuole per una

    didattica innovativa e un'azione educativa, sociale e culturale

    significativa, gli sforzi encomiabili del personale docente

    e non docente, l'impegno di Enti Locali, associazioni culturali

    e di genitori/ex alunni nel realizzare servizi integrati a vantaggio

    sia della comunità scolastica sia di quella territoriale.

    "È dimostrato che, quando bibliotecari e insegnanti lavorano

    insieme, gli studenti raggiungono livelli più alti di alfabetismo,

    nella lettura, nell'apprendimento, nella capacità di risolvere

    problemi e nelle abilità relative alle tecnologie dell'informazione

    e della comunicazione.", perché la biblioteca scolastica, come

    ci ricorda il Manifesto IFLA/Unesco, "fornisce informazioni e

    idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo

    nell'attuale società dell'informazione e conoscenza e offre agli

    studenti la possibilità di acquisire le abilità necessarie per l'apprendi-

    mento lungo l'arco della vita, di sviluppare l'immaginazione, e li fa

    diventare cittadini responsabili."

    E quindi la biblioteca scolastica merita di essere difesa, sostenuta

    e rafforzata proprio nell'attuale situazione di crisi e di trasformazione

    della scuola italiana oggi, alla vigilia della riapertura di settembre.

    Non a caso, come mostra il rilevamento fatto dal Coordinamento

    nazionale delle reti di biblioteche scolastiche, già nella fase di

    emergenza fra marzo e giugno le biblioteche scolastiche funzionanti

    hanno contribuito in maniera decisiva alla qualità del lavoro a

    distanza: curando il prestito digitale di libri, giornali e riviste,

    collaborando al prestito dei dispositivi informatici e alla formazione

    al loro uso, organizzando incontri on-line capaci di allargare l'offerta

    didattica strettamente disciplinare.

    Chiediamo quindi a Lei, signora Ministra, a tutto il mondo della

    scuola e a tutti coloro che vorranno farlo, di condividere e far proprio

    questo nostro appello.

    IL FORUM DEL LIBRO

    Per aderire a questo appello mandare una mail a info@forumdellibro.org

     
     
     

    L'ultime delle scienze naturali.

    Post n°3139 pubblicato il 29 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

    Fonte:articolo riportato dall'Internet

    01 giugno 2020Comunicato stampa

    Spliceosoma: come si propaga l'informazione giusta nelle cellule

    © Cnr-Iom/Sissa

     Un nuovo studio dell'Istituto officina dei materiali del Consiglio

    nazionale delle ricerche (Cnr-Iom) in collaborazione con la Sissa

    (Scuola internazionale superiore di studi avanzati) fa luce sul

    funzionamento dello spliceosoma.

    Un complesso sistema cellulare, composto da proteine e RNA,

    responsabile di un processo di "taglia e cuci" con il quale si

    opera la sintesi proteica.

    Difetti nel suo funzionamento sono coinvolti in più di 200 malattie.

    Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista Journal of

    the American Chemical Society, che gli ha anche dedicato la copertina

    Una ricerca basata su simulazioni al computer dell'Istituto officina

    dei materiali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iom),

    condotto in collaborazione con la Sissa - Scuola internazionale studi

    superiori avanzati e pubblicato su Journal Of the American

    Chemical Society, ha permesso di spiegare il funzionamento

    dello "spliceosoma", un importante "macchinario biologico" per

    la vita cellulare.

    Affinché avvenga la sintesi proteica, un gene (cioè una sequenza di

    DNA) viene inizialmente copiato su una molecola denominata RNA

    messaggero o mRNA, a sua volta incaricata di trasportare

    l'informazione contenuta nel DNA ad altri apparati cellulari, che

    danno inizio alla sintesi proteica.

    Tuttavia, l'RNA messaggero che viene copiato dal gene è in una

    forma prematura e deve seguire alcuni passaggi prima di poter

    essere utilizzato.

    "Nei geni le informazioni utili alla sintesi di proteine sono contenute

    in sequenze chiamate esoni, intervallate da lunghi tratti che non

    contengono tali informazioni, gli introni.

    Questi devono essere quindi tagliati via, con un meccanismo chiamato

    splicing.

    Una volta rimossi gli introni, gli esoni devono essere ricuciti tra loro,

    in modo da avere un filamento di mRNA maturo e contenente tutte

    le informazioni necessarie per sintetizzare le proteine.

    Qui entra in gioco lo spliceosoma, un complesso macromolecolare

    composto da centinaia di proteine che agisce come un sarto che,

    tagliando e cucendo, regola questo meccanismo cellulare", spiega

    Alessandra Magistrato del Cnr-Iom e coordinatrice del progetto.

    Il minimo errore in questo processo può alterare l'informazione,

    avendo ripercussioni gravi per la salute dell'uomo.

    I difetti di splicing, sono infatti responsabili di circa 200 malattie tra

    cui almeno 33 tipi di tumori.

    "Il nuovo studio spiega, a livello atomistico, come avvengono i

    complicati cambiamenti strutturali dello spliceosoma necessari a

    posizionare introni ed esoni nella posizione ottimale per effettuare

    lo splicing", prosegue la ricercatrice.

    "Ciò avviene attraverso uno scambio di segnali tra le diverse parti

    proteiche che compongono il sistema".

    "Tutte le proteine che compongono lo spliceosoma comunicano tra

    loro per poter agire in modo coordinato e regolare accuratamente

    il processo di taglia e cuci.

    In pratica, tramite piccoli riarrangiamenti locali, si innesca uno scambio

    di segnali che si propaga progressivamente tra proteine adiacenti,

    fino a coprire grandi distanze", spiega Andrea Saltalamacchia della

    Sissa e primo autore dello studio.

    "Visto il coinvolgimento di questo sistema in numerose patologie umane,

    comprendere il meccanismo di trasmissione di questi segnali potrebbe

    permettere di individuare farmaci che, bloccandone la comunicazione,

    interferiscano con lo splicing, e che possano quindi rappresentare

    nuove possibili terapie".

    La complessità di questo sistema è tale che la ricerca sta ora muovendo

    solo i primi passi verso una sua completa comprensione a livello

    atomistico.

    Questa però è fondamentale per l'identificazione di inibitori necessari

    alla cura, e talvolta alla prevenzione, delle numerose patologie annesse.

    "Il nostro studio è svolto con delle sofisticate simulazioni, possibili

    grazie all'utilizzo di moderni supercomputer, che ci permettono di

    vedere con la risoluzione a livello dell'atomo come avviene questo

    processo di taglia e cuci", conclude Magistrato.

    La ricerca è stata condotta con il contributo dell'università di Yale

    e di Bologna, che ha aiutato ad individuare il percorso seguito

    dallo scambio d'informazioni, e dell'università di San Diego e

    dell'Istituto nazionale di chimica di Ljubljana, che hanno collaborato

    nelle fasi iniziali del progetto.

     
     
     

    Le ultime dell'archeologia.

    Post n°3138 pubblicato il 29 Giugno 2020 da blogtecaolivelli

    Fonte: articolo riportato dall'Internet

    23 GIUGNO 2019

    ARCHEOLOGIAdi Amanda Ronzoni

    http://www.nationalgeographic.it

    La battaglia navale tra Greci, Etruschi e

    Cartaginesi che cambiò la storia

    Al Museo Civico Archeologico Falchi di Vetulonia,

    fino al 3 novembre 2019, una mostra sullo

    scontro navale di Alalìa, il primo storicamente

    documentato, che decise le sorti del Mediterraneo

    nel 540 a.C.

    Al Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi di

    Vetulonia, un allestimento suggestivo e più di 150

    reperti di rilievo scientifico e artistico raccontano

    uno degli eventi antichi più importanti nella storia

    del Mare Nostrum, che decise le sorti delle due

    isole tirreniche di Kyrnos (Corsica) e Sardò

    (Sardegna).

    Anno 545 a.C.: nel Mediterraneo arrivano i greci Focei

    in fuga dall'avanzata persiana.

    Abbandonata la loro città, Focea (oggi la turca Foça),

    dalla costa occidentale dell'Anatolia si trasferirono in

    massa ad Alalìa, in Corsica (l'odierna Aleria), dove

    esisteva un insediamento foceo già dal 565 a.C..

    Il loro arrivo in massa turbò l'assetto geopolitico dell'intera

    regione mediterranea, interferendo con lo status quo

    di scambi commerciali ed aree di influenza riconosciute,

    tra Fenici, Greci ed Etruschi, dove Corsi e Sardi

    giocarono la loro parte.

    Per preservare la propria egemonia sul Tirreno, gli Etruschi

    si allearono ai Fenici e, nel 540 a.C., ingaggiarono contro

    i Focei una delle più grandi battaglie navali dell'antichità.

    180 navi (pentecontère) si affrontarono nel tratto di

    mare antistante la città di Alalìa.

    Fu uno scontro durissimo.

    Così lo racconta Erodoto parlando della "battaglia

    del Mar Sardo":

    "I Focei allora, equipaggiate anch'essi le loro navi che

    erano in numero di 60, andarono loro incontro nel mare

    detto di Sardegna.

    Scontratisi in battaglia navale, i Focei ottennero una

    vittoria cadmea, poiché quaranta loro navi furono

    distrutte, e le rimanenti venti erano inservibili, con i

    rostri spezzati".

    L'esito fu incerto (di qui la definizione di vittoria cadmea),

    le perdite ingenti da entrambe le parti: si sa che i

    prigionieri greci finirono lapidati e che nel 535 a.C. i Focei

    abbandonarono Alalìa, diretti verso Reggio, risalirono le

    coste campane e fondarono Velia, a sud di Paestum.

    Per una cinquantina di anni, il Tirreno tornò ad essere

    un "lago etrusco", gli scambi con i Corsi sempre più

    attivi, i legami culturali sempre più saldi, come

    testimoniano i numerosi reperti in mostra a

    Vetulonia.

    Gli oggetti esposti ci parlano di queste vicende storiche

    e del dialogo interculturale tra questi popoli e di un

    progetto scientifico che ha unito per l'occasione nei

    prestiti il Museo di Aleria, l'Antiquarium Arborense di

    Oristano e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e

    Paesaggio di Sassari e Nuoro, il Museo Archeologico

    Nazionale di Firenze, per quanto concerne la Toscana,

    il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, e il

    Nucleo Tutela del Patrimonio Archeologico della GdF di

    Roma, con una selezione di reperti sequestrati.

    Simbolo della mostra e reperto di altissimo valore

    artistico, oltre che scientifico, è il prezioso dinos (vaso

    utilizzato in Grecia prevalentemente per mescolare

    l'acqua al vino) attico frammentato (foto sopra), in

    prestito dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia,

    a Roma.

    La mostra è stata curata da Simona Rafanelli, nel

    quadro del primo grande progetto internazionale di

    valorizzazione della Corsica (Programma Collettivo

    di Ricerca su Aleria e i suoi territori ) curato dal prof.

    Vincent Jolivet e dal prof. Jean Castela.

    Dopo Vetulonia, la mostra sarà nel 2020 ad Aleria

    e nel 2021 a Cartagine.

     
     
     

    ARCHIVIO MESSAGGI

     
     << Giugno 2020 >> 
     
    LuMaMeGiVeSaDo
     
    1 2 3 4 5 6 7
    8 9 10 11 12 13 14
    15 16 17 18 19 20 21
    22 23 24 25 26 27 28
    29 30          
     
     

    AREA PERSONALE

     

    FACEBOOK

     
     
    Citazioni nei Blog Amici: 1
     

    ULTIME VISITE AL BLOG

    vurlaprefazione09m12ps12vittorio.59dony686miriade159tirchio2000blogtecaolivelliellistar2012Draiostre.sa47bibanna545annamatrigianoLoneWolf1822
     

    CHI PUņ SCRIVERE SUL BLOG

    Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
    I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
     

    CERCA IN QUESTO BLOG

      Trova
     

    ARCHIVIO MESSAGGI

     
     << Giugno 2020 >> 
     
    LuMaMeGiVeSaDo
     
    1 2 3 4 5 6 7
    8 9 10 11 12 13 14
    15 16 17 18 19 20 21
    22 23 24 25 26 27 28
    29 30          
     
     
    RSS (Really simple syndication) Feed Atom
     
    Citazioni nei Blog Amici: 1
     

    TAG CLOUD

     
    Citazioni nei Blog Amici: 1
     

    ARCHIVIO MESSAGGI

     
     << Giugno 2020 >> 
     
    LuMaMeGiVeSaDo
     
    1 2 3 4 5 6 7
    8 9 10 11 12 13 14
    15 16 17 18 19 20 21
    22 23 24 25 26 27 28
    29 30          
     
     
     

    © Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963