Post n°74 pubblicato il 29 Maggio 2010 da blu_dada
Possibile
Di fronte ad ogni desiderio bisogna porsi questa domanda: che cosa accadrà se il mio desiderio sarà esaudito, e che cosa accadrà se non lo sarà? (Epicuro)
Mi chiedo cos’è peggio: desiderare qualcosa per tutta la vita e non provare a realizzarla, oppure provarci per tutta la vita e non riuscirci. Sono terribili entrambe le cose. Forse c’è di mezzo la volontà, nel primo caso. La responsabilità di non aver agito. Di avere atteso che piovesse pasta e fichi secchi. Magari rassegnarsi a non avere, può rodere poi... Quando ti strapperesti i capelli per quello che non hai fatto. Ma “combattere” per tutta la vita per realizzare un desiderio e non cavare un ragno dal buco è un disastro. Soprattutto se il tuo desiderio non era impossibile. E avevi tutte le chiavi. Se, poi, il combattere è donchisciottesco, allora è un doppio disastro. È vivere di illusioni, alienati dalla realtà. E alla fine perdi tutto. Sei out.
Beh Dada, come la giri la giri male...:)...forse proverei a dire, solo però nell'ipotesi in cui non ci fossero altre possibilità, che sia meglio aver tentato.......anche se alla fine della vita ti ritrovi senza niente, almeno la vita l'hai vissuta in modo "adrenalinico".....:) buon fine settimana.:)
Credo che si debba sempre tentare. Non si può stare fermi ad aspettare che accada quello che vorresti. Comunque ci sono persone che sono troppo “rinunciatarie”. Preferiscono non fare, sono privi di iniziative. Ti immagini una vita senza mai prendere iniziative? Brrrrrrrrr!!
Avere tutte le chiavi per riuscire a realizzare un sogno e non saperle usare è davvero terribile Dada....resto comunque dell'idea che la fortuna aiuta gli audaci e che bisognerebbe sempre tentare, per non restare vittime di noi stessi.
Buon w.e.....ti abbraccio***
Già, essere vittime di se stessi è molto ricorrente. Si dice che, molto spesso, siamo noi che vogliamo soffrire. È un meccanismo perverso:si soffre e ci si nutre del dolore. Alla fine diventa una sorta di dipendenza. Mi chiedo come possa accadere. Risulta anche a te?
Ci sono davvero persone che si nutrono del loro dolore Dada, in una sorta di coazione a ripetere...magari scegliendo sempre partner sbagliati, o facendosi ferire da ogni piccola cosa che la vita riservi loro...è davvero una sorta dipendenza, che nei casi più gravi sfocia nella depressione...ed è arrivati a questo punto che diventa difficilissimo uscire dal circolo vizioso che si è creato
<br< Buona settimana ^____^..un abbraccio***
Sono per la "sfida" sempre, non per la "rinuncia". Ammetto che è frustrante muoversi da una stanza all'altra senza prospettive che continuare a girare in tondo, ma stare fermi a guardare il soffitto mi alienerebbe di più. Ci provo. Ci ho provato. Ci proverò. E avrò qualcosa che abbia senso. Attendere all'infinito sperando è molto libresco, ha sapore di felicità e di immaginazione, ma è un dilatarsi dell'anima che la spezza comunque...
Quel dilatarsi dell’anima non porta da nessuna parte. Desiderare di avere qualcosa di buono per sé, e pensare : - ci riproverò e avrò qualcosa che abbia senso-, è partire con il piede giusto. Mai mollare!
la responsabilità di non aver agito..è questa la frase chiave del tuo scritto,l'essenzialità che semplifica il tutto. L'illusione non ha mai fortificato nessuno, tutt'altro ha avvilluppato l'anima in visioni distorte della realtà. Tutto ciò che vogliamo può essere possibile..Noi , solo noi abbiamo che chiavi del nostro destino..e nn importa se ci vorrà tempo..la vita vale la pena viverla senza rimpianti..Bacio alla mia cara Amica Blu..dolce we...lì
Responsabilità. Quante persone non sanno nemmeno che significa questa parola. La prima responsabilità è verso noi stessi. C’è una cosa che proprio non riesco ad accettare : il lasciarsi andare. La parola “ormai” la detesto con tutta me stessa. Ciao Lì :)
El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha ha un suo perchè: ama la sfida, si fida del suo intrepido amico Nick e ritengono insieme che al di là del risultato che si ottiene o meno quello che conta davvero è la strada percorsa, la coerenza e la lealtà :-) Buona domenica :-)
Certo che è così, a patto che ci sia un percorso vissuto "insieme" con coerenzaa e lealtà. Le sfide di questo tipo fanno anche al caso mio... intrepido Nick! :)
Vedrai che prima o poi dovranno pur piovere "pasta e fichi secchi" per chi non ha avuto la forza di combattere per i suoi sogni e per chi ha combattuto ma è stato sconfitto dalla vita...;)) Però forse la situazione esistenziale più drammatica è quella di chi ha aspettato paziente, nella convinzione di essere diamante grezzo confuso nel fango, l'occhio esperto che lo avrebbe dichiarato un "Millennium Star". Poi il tempo è passato e mai nulla è successo....
Qesto - poi il tempo è passato e non è successo mai nulla- è atroce, ed è il punto nevralgico del diamante grezzo, che poi diamante non era. Per alcuni, non è mai il momento di agire, e alla fine si ritrovano con un bel NIENTE da stringere fra le mani. :(
Direi cha la vita è troppo breve da poterne perdere anche un solo attimo a farsi domande cui difficilmente ci sarà risposta. Penso che sia giusto tentare sempre di realizzare i propri sogni poichè senza impegno e passione non si va da nessuna parte. Ma quando questi non dovessero bastare, penso sia altrettanto giusto farsene una ragione e accettare la sconfitta. Perdere è naturale. Essere infelici è naturale. E intanto ci si può costruire un altro piccolo sogno da raggiungere. "L'infelicità è provocata dalla perdita di quel che avevi e non hai più o di ciò che non hai mai avuto e di cui per questo senti la mancanza.
Per evitarla, non dovresti desiderare nulla, il che è impossibile, perché l'uomo non può vivere di solo pane.
L'infelicità è parte dell'esistenza umana.
Accettala come tua condizione … e sii felice." E. Marr Ciao :)
Giusto: essere infelici è naturale. La felicità e l’infelicità fanno parte di noi, come tanti altri sentimenti.
Se hai perso qualcosa che ti rendeva felice, è triste... ma perlomeno puoi ricordarti cosa ti rendeva felice. Si ha un vuoto, laddove prima c’era qualcosa. Però è un buco non troppo vuoto. Non avere mai avuto quello che avresti voluto per te, e sapere cosa volevi è una mancanza grave. È un buco mai stato pieno. C’è differenza.
Non si può vivere consapevolmente una vita con delle mancanze, per sempre. Si può accettare di avere un buco, e cercare di essere felici, riempiendo altri buchi. Tentare ancora e ancora, senza rinunciare o rassegnarsi. In questo senso, sono d’accordo. Bella riflessione. Ciao :)
Sono consapevole di avere un desiderio di tutta una vita, il più bello di tutti, il più bramato; non è un segreto, è una consapevolezza che diventa facilmente parola: si tratta di un lungo viaggio in Giappone. Lo accarezzo spesso, lo arricchisco di proiezioni fantastiche e lo indoro di emozioni pregustate.
Nello stesso momento so che è ancora presto, che non è giunto il tempo di realizzarlo e chissà se giungerà mai… perché una volta che potessi dargli compimento dovrei cercare qualcosa di altrettanto bello, altrettanto desiderabile, da ricostruire con l’immaginazione, da rendere vivo e bramato.
Ancora lo custodisco e lo visito nel giardino del cuore ed è giorno più fiorito.
Credo che avere un desiderio da “coltivare”, faccia bene al cuore. Fantasticare, vivendo in anteprima quello che attendiamo, infonde gioia. Avere in mente un viaggio in un posto così “speciale” come il Giappone, e riuscire ad assaporarne il profumo, come fai tu, è un’arricchirsi, comunque. Grazie di essere qui, e grazie del viaggio che mi hai regalato. L’ho apprezzato molto, perché il Giappone è una terra che mi attrae da sempre. :)
Ciao, interessante dilemma. Se posso dire la mia, però, non ho dubbi sulla necessità di agire. L'unico limite, che personalmente mi pongo è dato dal non essere invadente e non entrare nella vita altrui se non invitato. Considero prioritaria la ricerca della felicità, e mi auguro che i miei amici la raggiungano (e anch'io!). Quindi tanta felicità per te, dolce Blu. A presto, spero, per un tuo buon caffè.
Dato che non abbiamo la sfera di vetro, quella magica dico, ci tocca provare ad andare incontro al nostro desiderio; ben diverso è la rinuncia. Dipende da come ti accordi con te stesso...ma non ti prendere per i fondelli, che sia una scelta conscia ;) Ciau!
Sempre meglio viverla la vita, anche inseguendo illusioni, chimere, anche provando l'amarezza delle disillusioni; sempre meglio lottare per la vita, cercare di darle un senso... pittosto che lasciarsi sopravvivere o aspettare che la vita ci scivoli addosso. Ciao. Post molto interessante - Dado
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il 16/01/2019 alle 22:11
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