Post n°75 pubblicato il 05 Giugno 2010 da blu_dada
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Fragile
Il mondo brulica di persone insensibili, distratte. Allora ci stai male, e non sai se sei fragile perché sei bisognoso, o sei bisognoso perché sei fragile. Intanto vivi con uno strato di pelle in meno.
Adesso ti faccio ridere. O mi prendi per cinica, Dadina. Ieri mi sono andata a fare i "piedini" (così dice la mia estetista...:)...anche se sono salsicciotti), beh...ha passato una specie di spatola "gratta e raspa". Pelle morta in quantità industriale sul tallone. Sulla base d'appoggio. E ora il piede torna a camminare più leggero e spedito. Persino gradevole alla vista in "ciabattine" (va beh...fai finta non siano zatteroni!). Questo per dirti che lo strato in meno costa, ma è uno strato superfluo. La sostanza sta sotto. Ci soffri mentre raschiano. Ma poi respiri, perché resta la carne vera.
Quando hai uno strato di pelle in meno, senti tutto amplificato. È positivo, per certi versi, ma quando non sono carezze quelle che ti sfiorano, allora ti senti bruciare. Fa male. Immagina per quei piedini un paio di scarpe dure e rozze...
io credo che avere la pelle nuda ed essere quindi fragile sia un privilegio, anche se fa star male. E' lo scotto che si paga per poter capire chi ci sta accanto e anche chi non lo è...:) un baciotto! mp
La fragilità è uno stato che induce a sentire quello che gli altri non sentono. Non è debolezza, è vulnerabilità e spesso sensibilità elevata. Hai presente quei piccoli grumi che a volte trovi nello zucchero? Sembrano così compatti, ma se non fai attenzione a un piccolo tocco... si sgretolano. Ci vuole delicatezza. Ecco... le persone delicate sono perle rare.
Francamente, se fossi in te, me ne fregherei a testa alta. La fragilità spesso è un difetto e spesso un pregio. In effetti, ogni tanto, la pelle ha bisogno di qualche trattamento verso l'essenziale. Bisogna purificare. E la pelle ha una strana relazione con la mente. So che non lo farai, ma la mia regola è: lasciare il superfluo, zainetto in spalla e vai all'avventura. Avrai tanto da raccontare a chi ti vuole davvero bene, vedrai che non sarà distratto. :)
Sai R.... non me ne faccio un problema. Io non vorrei essere diversa, mi piacerebbe che gli altri fossero, ogni tanto, un po’ più sensibili, più disposti all’ascolto, alla comprensione. Dove si va all’avventura lasciando il superfluo?
rigenerazione..la pelle necessità di prificar se stessa..cellule morte scorticate, soffiate via..per darle nuova possibilità di respirare...La tua fragilità non è debolezza, ne accetazione, ma sensibilità elevata. oltre l'impensabile..Mia cara Blu, proteggi la tua pelle,, curala, profumala...di crema e di sogni...Sei un anima bella..non dimenticarlo mai..bacio serale..Lì
Lì, tu riesci a comprendere. Sai cosa c’è? A volte mi immedesimo così tanto negli altri e riesco a comprendere quello che provano. Dolore, felicità, inquietudine, tristezza... diventano anche un po’ miei. Ma non è solo sensibilità. Provo a mettermi sempre nei panni degli altri per l’estremo rispetto che ho dei loro sentimenti. Se una persona ha un problema o soffre, perché deriderlo? Non ha senso.
Ci sono persone che sono insensibili e sembra quasi che godano a rigirare il coltello nella piaga. Io non lo concepisco. Sempre grazie delle belle parole. Un abbraccio:)
Un vecchio medico di famiglia ci esortava spesso a dormire nudi...anche quando si aveva la febbre..."la pelle deve respirare" diceva...inutile coprirsi con strati inutili di coperte....
Così è per noi Dada carissima, è salutare sapere mostrare le nostre fragilità, ci rende più forti e resistenti...creando i giusti "anticorpi".
Baci Dada...una serena domenica blu ^_^
Tu sarai anche fragile, ma non sei debole, hai una forza incredibile. Ne sono certa.^_^ Mi piace quel “noi”. Fondiamo il club di quelli “senza coperte”? Ancora senza Princi? Un abbraccio. :)
E vada per il club dei senza coperte...mi iace l'ide della condivisione...
Princy resterà via tutta l'estate...beata lei, si gode nonni e mare...
Stasera la raggiungiamo...w.e. coccoloso ^_***
Sereno fine settimana Dada, ti abbracci forte***
Le persone distratte, agli occhi di chi distratto non è, non fanno che mettere in evidenza le nostre fragilità e l'immenso bisogno, di tutti, di un abbraccio. Ti abbraccio forte Dada
Tu dici, e dici bene credo, che riesci ad immedesimarti nei dolori degli altri fino in fondo. Allora comprenderai come siamo esseri assolutamente unici e spesso quello che tu interpreti per male ricevuto, per colui che te l'ha fatto non era nulla, non era intenzionale, neanche se n'è accorto. Il privilegio di sentirsi sensibili e diversi è un mezzo per vedere il mondo in anfratti più profondi, ove tutti gli altri restano in superficie. Ma resta un punto di vista personale e non bisogna mai aspettarsi da alcuno che abbia il tuo stesso identico punto di vista. Se sai comprendere il dolore degli altri fino in fondo, hai un dono. Usalo. Chi dona non si aspetta di ricevere. Troverai consolazione già solo nel regalare gratuitamente.
In realtà ci ho pensato anch’io. A volte mi sono chiesta se sono io ad inviare messaggi sbagliati. O a interpretare male i messaggi degli altri. So che ognuno di noi è un mondo a sé e che non tutti sono insensibili e superficiali. Donare è un gesto che viene spontaneo, chi è sincero non si aspetta nulla in cambio, però tutti i rapporti umani si fondano su uno scambio: il dare-avere. Nello stesso modo in cui io dono senza aspettarmi niente, dovrebbe farlo anche l’altro quando io ho bisogno... o no? Non si può dare sempre e non avere mai. Arriva il tempo in cui si è bisognosi e l’altro dovrebbe donare a sua volta. Almeno credo che funzioni così.
Si, ma dipende da cosa ti aspetti in cambio! Se ti aspetti che gli altri rispondano nello stesso modo in cui tu ti poni, questo difficilmente succederà. Se poi, in particolare, ti riferisci a scambi reciproci con l'altro sesso, ancora più difficilmente :) Loro pensano e agiscono in maniera completamente diversa dalla nostra ed è proprio una perdita di tempo e di energie mettersi alla ricerca di una persona che corrisponda al tuo modo di sentire. In generale comunque, resta che ognuno dona a modo suo. Per dirla con Marquez: "Il fatto che una persona non ti ami come tu vorresti non vuol dire che non ti ami con tutta sè stessa." Tolleranza, tanta pazienza e mai contare (io ho telefonato e lui/lei mai, io ho fatto gli auguri e lui/lei ha scordato) ... e si scopre che il mondo è fatto (quasi) tutto da persone speciali :)
Poi ti compri una cazzuola, un sacchetto di cemento armato e un pò di acciaio temprato e, impastando e livellando, inizi a costruire una bella barriera tra la parte più fragile e vulnerabile di te e la gente insensibile e distratta...Sembra molto un "se vuoi vivere in pace, prepara la guerra!" ma spesso e l'unico modo per sopravvivere al dolore di una sensibilità innata...(che poi scagli la prima pietra chi non vive dentro una qualche corazza!).... Bacio!
Penso che la corazza più efficace sia conoscere se stessi, capire perché, a volte, ci rimaniamo male e cercare di cambiare tattica. Con noi e con gli altri. :)
Casomai passasse di qua una persona fragile perché bisognosa o una persona
bisognosa in quanto fragile, mi permetto di lasciarle un caffè e un abbraccio :-)
Chissà se le persone che noi crediamo insensibili poi lo sono veramente, chissà che non sia tutto un gioco di maschere o un problema di diversi livelli di comunicazione... preferirei augurarmi questo. Un sorriso Dada :)
Inviato da: mastro.zero
il 16/01/2019 alle 22:11
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il 19/11/2014 alle 10:02
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il 10/10/2014 alle 19:09
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il 19/03/2012 alle 18:14
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il 10/02/2012 alle 13:59