Missione a Parigi

Vetro si o vetro no?

Gli impegni di lavoro non mi permettono di dedicare tempo al blog come vorrei, unico contatto rimasto con la terra natale. Gli ultimi avvenimenti aziendali hanno portato ad uno sconquasso che devo gestire giorno e notte e questo toglie il tempo a tutto il resto, vita privata compresa. Mi sono reso conto che abbiamo una massa di ingegneri inutili ed ho dovuto spostarli. Dal punto di vista teorico sono menti eccelse alle quali è difficile “stargli dietro”, ma all’atto pratico si perdono in un bicchiere d’acqua perché pensano solo ai loro maledetti calcoli. Oltre ai calcoli, nell’ambito in cui opero, servono l’intuito, l’esperienza e… il culo (non la fortuna, proprio il culo) e tutto lo staff degli ingegneri non si sposta di un millimetro da quelli che sono i calcoli matematici. Finora li ho seguiti perché sono arrivato da poco tempo, ma sul campo ha imposto le mie decisioni ed i risultati sono arrivati immediatamente, anche insperati (il culo), ma sono arrivati. Ora, visti i risultati frutto della mediazione tra la logica e l’esperienza sul campo, stavo cercando di indirizzarli verso le decisioni frutto “anche” dell’intuito e dell’esperienza ma non c’è stato niente da fare. Quindi, considerato che alla fine il responsabile sono io, li ho trasferiti ed al loro posto ho messo gente che ha soprattutto esperienza sul campo. E’ successo il finimondo…. Gente che si occupava di quel lavoro da anni ha fatto il diavolo a quattro per cercare di rimanere al proprio posto (anche e soprattutto per il prestigio) cercando di mobilitare il mondo intero pur di impedire il trasferimento. Il cellulare squillava ad ogni momento del giorno e della notte e alla fine ho cambiato anche la suoneria (avevo gli AC/DC e l’ho cambiata con un tema jazz perché di notte era inquietante….) ed ho tenuto duro : alla fine l’ho avuta vinta io. Avevo carta bianca ed ho giocato le mie carte. Sono stato messo a capo di una struttura per ottenere risultati ed ora posso dimostrare con i fatti che le scelte fatte sono quelle giuste. Per il resto, da queste parti c’è una polemica sulla Tour Eiffel. Alcune zone dal pavimento del primo piano della Torre sono state sostituite con lastre di vetro per cercare di dare l’impressione di camminare sul vuoto e si è aperta la discussione se sia stato giusto o meno toccare il simbolo di Parigi e della Francia intera. Mah…. Ai posteri l’ardua sentenza….