Sogno e poesia

per chi ha sempre la testa tra le nuvole

 

 

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Dove sono spariti tutti?

Post n°56 pubblicato il 26 Giugno 2008 da briciolina82

Eccomi qua, da un internet point dell'università a cercare uno sfogo, di far uscire questo magone che ho dentro, ma non posso liberarmene, se non col rischio di venire giudicata. Sì perchè la mia unica amica abita a Palermo nel mio stesso palazzo, ma è sparita da due mesi. Era fuori dalla Sicilia, poi è tornata, so che ha salutato estranei del palazzo ma non me, che mi consideravo una sua amica. Ci casco sempre, non è la prima volta che non si comporta come un'amica, che mi sfrutta, mi dice che mi vuole bene e che non mi lascerà mai sola.che troverà del tempo per me, poi mi ignora e si nega al telefono, quando so benissimo che è in casa...Ma adesso sono stanca, forse sono io che mi affeziono sempre alle persone sbagliate, sono sempre io a cercarle e metto sotto i piedi la mia dignità. Quando recentemente non ha risposto al mio sms di auguri, in occasione del mio compleanno, senza un motivo plausibile, ho detto basta. Se mi volesse bene come dice mi cercherebbe, sono a un passo da lei, eppure non ho avuto segni. Adesso basta anche ai miei colleghi che mi chiamano solo quando hanno bisogno di me e dopo mi lasciano completamente sola, si scordano che esisto, perchè sono invisibile. Allora non ci credo all'amicizia, non è per me mi dico...E allora mangio e mangio e mi faccio prendere dall'apatia, perchè sono da sola a Palermo e quando torno a casa e lavoro come una schiava al mio agriturismo sono continue liti e travasi di bile. Spero che non salti il progetto di andare a Londra, quest'estate, sarebbe un'occasione per cambiare aria, per una decompressione come si deve. Ma ci sono dei problemi, delle difficoltà.

 
 
 
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VERSI

Io sono solo
Il fiume è grande e canta
Chi c'è di là?
Pesto gramigne bruciacchiate.

Tutte le ore sono uguali
Per chi cammina
Senza perché
Presso l'acqua che canta.

Non una barca
Solca i flutti grigi
Che come giganti placati
Passano davanti ai miei occhi
Cantando.

Nessuno.
(
Attilio Bertolucci)

A volte sulla sponda della vita
preso da un infinito scoramento
mi seggo; e dove vado mi domando,
perché cammino. E penso la mia morte
e mi vedo già steso nella bara
troppo stretta fantoccio inanimato...

Quant'albe nasceranno ancora al mondo
dopo di noi!
Di ciò che abbiam sofferto
di tutto ciò che in vita ebbimo a cuore
non rimarrà il più piccolo ricordo.

Le generazioni passan come
onde di fiume...

Una mortale pesantezza il cuore
m'opprime.
Inerte vorrei esser fatto
come qualche antichissima rovina
e guardare succedersi le ore,
e gli uomini mutare i passi, i cieli
all'alba colorirsi, scolorirsi
a sera.
(
Camillo Sbarbaro)

Non so dove i gabbiani abbiano il nido,
ove trovino pace.
Io son come loro,
in perpetuo volo.
La vita la sfioro
com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo.
E come forse anch’essi amo la quiete,
la gran quiete marina,
ma il mio destino è vivere
balenando in burrasca.
(
Vincenzo Cardarelli)

 

MIE POESIE NEL BLOG

   Ti ho cercato nelle onde del pensiero,
   al tramonto nell'abbraccio
   tra la nube grigio-perla e il rosso rubino.
   ti ho cercato nelle grotte del bisogno
   come verdura assetata
   di liquido evanescente.
   Come il Bernini
   nell'aureola di Santa Teresa cattura
   un riverbero di luce divina.
   Tu, raggio di sole...
   Io, candore di luna...

Malia

Difficile in un antro di dolore,
tra porzioni d’ansia e un tamburellare,
saggiare l’extratemporale,
coglierne di sbieco l’espressione
mentre aspira chino nervosamente.

Discutibile, mastica parole sincopate,
tra una boccata e un’altra,
tra un passo e un altro.
Si abbina allo sguardo maliardo
quell’occhio stampato sul braccio.
È un quasar, mistero insolubile

O un buco nero che attira
il mio fluido vitale,
confonde l’orientamento

D’intralcio l’orario rompe l’incanto,
di scatto poi col ticchettio
copre il mio battito.

Non che il mio turno non ci divida;
ma è la distanza tra noi la deriva.

 

 
 

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