IO E I MIEI COCCI

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Mi piace la “tua” macchina nuova, per il semplice fatto che dentro ci stai seduto tu, la guidi tu e attraverso il finestrino vedo te.

Mi piace infilare il naso nella tua barba e riempirmi del tuo profumo, perché non esiste al mondo, nell’universo, nell’infinito, un altro profumo buono come il tuo.

Mi piace tenere gli occhi fissi dentro i tuoi perché è il posto migliore che conosco dove posso mettere i miei.

Mi piace guardarti quando al mattino scegli i boxer che infilerai e subito dopo i calzini. Poi, in boxer e calzini, ti guardo e mi sembri l’uomo più bello del mondo.

Mi piacciono i tuoi capelli arruffati sulla tua testa irregolare. Fuori e dentro.

Mi piace l’aria contrita che assumi quando ti “sgrido”, mi piace perché mi fai vivere una scena che mi si concretizza in testa senza averla mai vissuta: in quella scena c’è nostro figlio, che sarebbe uguale a te.

Mi piace pensarti mentre stai rientrando dal lavoro e sentire quella stupida eccitazione da ragazzina perché tra poco ti avrò con me, nella stessa stanza.

Mi piace quando mi chiedi di tornare un attimo a letto, prima di vestirmi e andare al lavoro, e mi scaldi, io infreddolita e tu caldo caldo, sotto le coperte.

Mi piace quando mi chiami “mimma” che qui almiopaese fa ridere, ma in fiorentino ha il suo significato J

Mi piace se canti. E di più ancora se suoni anche.

Mi piaci, senza soluzione.

Ed è per questo che non mi arrendo a serate faticose di discussioni, al nostro confrontarci a muso duro e alle rispostacce.

Alle difficoltà e ai piccoli fallimenti.

Perché non posso nè voglio immaginare nessun altra vita se non con te.