CattiveStrade

Post N° 173

Me lo dovevo aspettare prima o poi….In fondo il mio ruolo, la mia FUNZIONE l’ho avuta e credo proprio che sia anche servita: ho stimolato un ritorno di ORGOGLIO nel suo lui e alla fine credo che fosse proprio quello che voleva.

Adesso si e’ interrotto tutto, per un sano ritorno alla NORMALITA’, che fa sentire tranquilli, che ci convince che riusciamo a padroneggiare il nostro mondo, anche se fatto di contraddizioni, di paradossi…ma rimane comunque il NOSTRO MONDO e metterlo troppo in discussione non va bene.

La situazione era difficile, senza dubbio, ma una volta che si e’ trovata a scegliere, non ha esitato: le cose andavano meglio da un pezzo, e adesso che le ha dato l’ AUT AUT di cui aveva bisogno, perche’ alla fine quando si e’ in mezzo al guado e non si riesce e si ha troppa paura di SCEGLIERE aspettiamo un SEGNALE FORTE dall’esterno che ci INDICHI CON FORZA cosa dobbiamo fare..ecco dopo questo SEGNALE FORTE lei ha scelto, o meglio ha fatto in modo che qualcun altro scegliesse per lei, perche’ SCEGLIERE IN PRIMA PERSONA prevede troppe RESPONSABILITA’.

Potrei giustificarla, come in parte ho gia’ fatto, dicendo che alla fine si tratta di umana debolezza, che la situazione era in effetti difficile da gestire,ma almeno in questo momento NON ME LA SENTO e non me la sento perche’ ancora una volta a pagare il prezzo sono io,e quella che molto spesso si vuol far passare per BUONA FEDE e DEBOLEZZA , si chiama SUPERFICIALITA’.

Ora rimane solo che mi chiami e con tono duro e sicuro di se’ mi dica “il mio ragazzo non vuole piu’ che ci sentiamo, ora basta, non mi chiamare piu’” per giungere all’atto finale, quello fra il ridicolo e il patetico, di questa PANTOMIMA.

Spero che a quest’estremo non si giunga, e confide molto nel sangue settentrionale che scorre nelle loro vene, rendendoli, SPERO, allergici ad ogni forma di surreale teatralita’.

Non me la sentirei di rivivere ancora una volta quello che ho vissuto 4 anni fa, quell’assurdo dialogo telefonico con una MADRE fin troppo ASSENTE in precedenza, e fin troppo PREMUROSA E INCAZZATA poi. Un’umiliazione che preferirei cancellare dalla memoria, anche perche’ pure li’, la persona che l’ha provocato a parte stucchevoli scuse,non si e’ degnata minimamente di VOLER PAGARE REALMENTE UN PREZZO per cio’ che mi aveva provocato.

Questa mia fissazione che le persone debbano prendersi le loro resonsabilita’ e pagare un prezzo quando fanno un certo tipo di errori, non e’OTTUSA RICERCA DI VENDETTA,ma qualcosa di molto meno sanguinoso: mi basterebbe per dar pace ai miei tormenti, che le persone in questione avessero almeno il coraggio minimo di cercarmi e di guardarmi negli occhi per esplicitare il loro dispiacere, se REALMENTE SENTITO.

Per me saremmo piu’ o meno pari, basta cosi’. Invece ancora una volta, mi sa, che me la prendero’ in culo per direttissima .

Per cosa poi? Per un ritorno allo STATUS QUO che tanto rende tranquille le persone incapaci di prendersi carico delle proprie responsabilita’.

E allora, eccoci qui, noi tre attori di questo piccolo e comune teatrino di ordinaria umanita’:

LUI: inconsapevole di tutto cio’ che e’ successo, che magari adesso si illude di recuperare qualcosa, semplicemente PROIBENDO di sentirci, come se la forza di un sentimento ( ammesso che esista, cosa che ne dubito) o la significativita’ di un gesto potesse essere fermato da un “TU NON DEVI”. Forse non capira’ mai fino in fondo, continuera’ tranquillo nella sua ordinarieta’: una vita sistemata, un lavoro, una ragazza…tutto come prima

LEI: in fondo aveva solo bisogno di attenzioni, e il mio ruolo e’ stato quello di sopperire a cio’ che le mancava. E ora che e’ tutto ritornato come prima, probabilmente non si domandera’ mai fino in fond oil PERCHE’ di cio’ che e’ successo, di cio’ CHE VUOLE SIGNIFICARE. Ha fatto la sua scappatella, momento di debolezza, ora e’ passato, amen. Ora ha il suo ragazzo, un po’ piu’ deciso di prima, ed e’ quello che conta veramente..Non conta che tutto cio’ che e’ successo nel frattempo gli e’ stato taciuto, perche’ PARLANDONE sarebbero venuti troppo prepotentemente a galla i paradossi, le contraddizioni e sarebbe stato impossibile NON AFFRONTARLI.  Con me in fondo non si sarebbe mai messa, l’ha detto chiaramente l’altra volta, quando ha odorato un po’ meglio le mie debolezze, le mie insicurezze. E quando se ne hanno troppe delle proprie pesa affrontare quelle altrui, anche se sono di qualcuno, che pur avendole, si e’ voluto mettere in discussione. NO,molto piu’ comodo PRENDERE, solo PRENDERE. In fondo trattasi di debolezza

IO: eccomi qui, ancora una volta figura non ben identificata, terzo incomodo che alla fine NECESSARIAMENTE viene tagliato fuori:mi viene da ridere se penso che in questo caso, la mia figura entra nella categoria “AMANTE”. L’essermela presa in culo non mi esenta dalle mie responsabilita’ visto che questa situazione ho contribuito quasi esclusivamente a crearla io. E il finale, con un minimo di coscienza di cio’ che la vita mi ha insegnato, era pur prevedibile. Io invece no, sempre dritto ( o meglio, storto…) nella mia direzione ostinata e contraria.

Bruttissima sensazione di déjà vu, quella sensazione che ho provato, che provo e chissa’ per quante alter volte provero’: molte persone si approcciano a me solo per prendere, poche vogliono veramente METTERSI IN DISCUSSIONE. E la cosa  per certi versi tremenda, e’ che sono tutte brave persone in fondo, buone cazzo, semplicemente deboli e maledettamente SUPERFICIALI con me. E mi sento impossibilitato a reagire, e mi rimane solo da prendermela in quel posto, sperando sempre che sia l’ultima.

Ora, basta commiserarsi, la vita prosegue….Io a Dublino nella mia solitudine effettiva, loro li nella routine quotidiana. Non so chi in fondo, sta peggio…

…e alla fine vissero tutti felici e contenti…