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Cris' personal blog

la seconda parte del diario di bordo...perchè io mantengo le promesse! ^__^

 

 

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QUESTA E'LA MIA VITA

Post n°132 pubblicato il 05 Novembre 2007 da c.rendina

 

[a parte che gli anni passano per non ripassare più

e il cielo promette di tutto ma resta nascosto là dietro al suo blu ..] 

chi mi conosce lo sa .. io ho una dichiarata e spasmodica passione per Ligabue .. da anni .. per la sua voce profonda e grattata .. per i testi delle canzoni, che ti entrano dentro e non ti mollano più .. per le facce che fa ai concerti .. per motivi intrinsechi che nemmeno io so spiegare .. questione forse di empatia. stavo ascoltando la sua ultima canzone .. certo nulla a che vedere con le mie preferite di sempre .. ma ha tirato fuori molti pensieri .. molti ricordi .. molte immagini, a ripetizione, un flashback dietro l’altro .. tante timori e tante speranze per il poi .. un frullato di emozioni, e di semplici constatazioni che ultimamente non ho avuto tempo materiale per fermare .. una ad una ..

[niente paura, niente paura
niente paura ci pensa la vita mi han detto così ..
niente paura, niente paura
niente paura si vede la luna perfino da qui.] 

io ho sempre avuto paura, persino della mia ombra. ho fatto una fatica immane anche solo nel cominciare a dominare una piccola parte di inquietudini, mano a mano che mi si presentavano in questi anni. ci sono stati momenti di disperazione pura, dove tutto sembrava perduto, dove non trovavo la via di uscita, paralizzata, dove le lacrime erano l’unico modo per espellere il dolore che provavo dentro. è stato orribile. ma è servito. per una volta posso dire che io sono stata più forte. 

[a parte che ho ancora il vomito per quello che riescono a dire
non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare ..] 

ci sono parole che mi hanno fatto male, nel tempo. quelle che rimangono più impresse ti accorgi essere uscite dalla bocca di familiari, di amici, anche dalla persona a me più cara. inevitabile, per certi versi. parole che sono servite. parole poco rispettose a volte, da entrambe le parti. ma più prepotentemente il pensiero va alle ipocrisie sul lavoro, ai comportamenti poco trasparenti che mi è capitato di osservare verso altri, e verso me stessa per prima. persone che non mi hanno conosciuta mai veramente, trattandomi come una nullità. che mi hanno fatto sentire in soggezione, che mi hanno snervato, disturbato. e perseguitato, agitando (a vuoto) il pugno di chissà quale ragione verso di me, quando la minima cosa non andava. persone che fortunatamente non mi hanno cambiata, ma solo disgustata per come hanno sempre e solo pensato al proprio tornaconto personale. che hanno cercato di farmi intendere che per andare avanti devi solo venderti. cazzate. 

[a parte che i sogni passano se uno li fa passare
alcuni li hai sempre difesi altri li hai dovuto vederli finire ..]
  

i sogni .. ne ho sempre avuto timore .. e poi, quando ho cominciato a realizzare, a prendere in mano ciò che di buono avevo, ho spiccato il volo. il più era proprio iniziare. era buttarsi nell’ignoto, prendere in mano le redini. e adesso che sono entrata nel gioco, ora sogno .. in grande. sogno e non mi costa niente. e mi brillano gli occhi per la previsione di una nuova scoperta, di un posto nuovo da visitare, di una nuova amicizia, di un gesto quotidiano d’amore. corro leggera incontro al domani. giorno per giorno. sorrido.

[a parte che i tempi stringono e tu li vorresti allargare
e intanto si allarga la nebbia e avresti potuto vivere al mare.
ed anche le stelle cadono alcune sia fuori che dentro
per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri cento.] 

e non basta il tempo per i tuoi interessi, per organizzare una sorpresa a chi vuoi bene, per dire un grazie, per una spiegazione. a  volte è così e poco si può fare. non basta il tempo per sognare e non basta il tempo per vivere, per realizzare, per mettere in pratica. e di un sorriso e di una frase e di un gesto quali i significati che cogli, e quanti quelli che invece perdi. ma niente, non ti fermi. con il pensiero sei già avanti .. di mesi, di anni, di una vita .. di un progetto portato a termine, di una persona ritrovata, di un viaggio che sogni da una vita, di un’unione che si consolida, di un libro che vorresti scrivere, di tutte quelle cose che senti che hai da dire e devono solo trovare la forma perfetta per uscire. ora. o forse mai.

 

.. solo pezzi di me. infinite particelle

del mio essere, della mia anima, e di
tutto ciò che potenzialmente sono.
di una piccola donna ancora bambina.
di qualcuno che crede in qualcosa di buono.

 

                                                               [Niente paura.]

 

 
 
 
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Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra figlia. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo sguardo. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue spalle nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pur non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora a emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole e patetico, ma non posso farci niente. Credo sia la conseguenza naturale di quando si incontra finalmente il piede che calza alla perfezione la scarpetta che tengo in mano da anni.

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