C'era una volta...
le fiabe sono solo dei ricordi d'infanzia o non sono piuttosto un codice da interpretare? Andiamo alla ricerca dei valori, dei miti, della storia profonda dell'umanità e dell'io che trasmettono.
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I sotterranei dell'anima: il doppio"Ognuno di noi è seguito da un'ombra. Meno questa è incorporata nella vita conscia dell'individuo tanto più è nera e densa". Carl Gustav Jung Così lo psicologo svizzero Carl Gustav Jung, allievo eretico di Freud, descrive il lato oscuro della vita cosciente dell'uomo. È il luogo demonico o infero del mito e della rappresentazione religiosa. Dunque l'ombra non cela solo il male. Talvolta l'ombra viene proiettata sugli altri, per evitare l'incontro penoso e duro con noi stessi, con il proprio doppio. "Talvolta si deve essere indegni, per riuscire a vivere pienamente", afferma Jung. Dunque, secondo Jung, ma anche per Sigmund Freud, la nostra psiche nasconde un mondo complicato e vasto, con cui difficilmente entriamo in contatto.
Questa esplorazione dell'inconscio apre prospettive assolutamente nuove e naturalmente pone interrogativi. da un'intervista a Mario Trevi potete anche leggere un mio post precedente sul tema dell'ambivalenza nelle fiabe: qui. |
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Il dossier di questo numero è dedicato a "Fiabe di ieri e di oggi".
C'è anche un articolo di Regina Crimilde sulla figura della madre: UNA MADRE DA FAVOLA
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