C'era una volta...
le fiabe sono solo dei ricordi d'infanzia o non sono piuttosto un codice da interpretare? Andiamo alla ricerca dei valori, dei miti, della storia profonda dell'umanità e dell'io che trasmettono.
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"Potrei sapere per favore", chiese Alice, "da che parte posso andare?" "Tutto dipende da dove vuoi andare!", rispose il gatto.
Questo è l'incontro tra Alice e il Gatto del Cheshire, quel misterioso felino, matto e saggio allo stesso tempo, come ogni gatto, capace di svanire (come ogni gatto) lasciando dietro di sé, per un breve istante, solo il sogghigno.
"Avevo visto un gatto senza ghigno... ma un ghigno senza gatto?" diceva Alice.
Da cosa mai Lewis Carroll avrà tratto un personaggio tanto "curioso", come lo definisce Alice?
Lewis Carroll (al secolo Charles Lutwidge Dodgson) era originario del Cheshire dove ancora circolavano leggende su un leggendario brigante, un Robin Hood locale, chiamato "Il Gatto" per la sua astuzia e noto per la risata particolare. Risata che divenne anche il marchio di fabbrica di un formaggio tipico della sua zona (e di diverse taverne!) che in suo onore si chiamava proprio "Cheshire Cat".
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Il dossier di questo numero è dedicato a "Fiabe di ieri e di oggi".
C'è anche un articolo di Regina Crimilde sulla figura della madre: UNA MADRE DA FAVOLA
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