C'era una volta...
le fiabe sono solo dei ricordi d'infanzia o non sono piuttosto un codice da interpretare? Andiamo alla ricerca dei valori, dei miti, della storia profonda dell'umanità e dell'io che trasmettono.
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A chi vorrà bene mio padre (o mia madre)?
Questa sembra essere una domanda che perseguita la relazione familiare e di conseguenza anche quella sociale, dall'inizio della storia dell'umanità.
E' la domanda che sta dietro la storia di Caino e Abele.
Dio preferiva Abele. E a questo segue la disperazione di Caino e il primo omicidio: che è anche un delitto contro natura, perché è un fratricidio.
Molte fiabe rispecchiano questa terribile rivalità, inconscia o conscia, fra fratelli. E questa terribile responsabilità da parte dei genitori, di accordare palese o nascosta preferenza ad uno dei figli.
La rivalità di Cenerentola e le sue sorellastre.
Le non equilibrate eredità lasciate dal padre ai tre figli, nel Gatto con gli Stivali.
Ma anche nei grandi classici la rivalità di fronte ad un padre dispensatore di giudizio è rimasto un tema fondamentale: da Re Lear di Shakespeare, ai Fratelli Karamazov di Dostojevski.
E non a caso la parola "beniamino" deriva dal nome di uno dei figli del patriarca Giacobbe, il più piccolo.
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Il dossier di questo numero è dedicato a "Fiabe di ieri e di oggi".
C'è anche un articolo di Regina Crimilde sulla figura della madre: UNA MADRE DA FAVOLA
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