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"E' più facile spezzare un atomo che un pregiudizio", suoleva dire candidamente il vecchio Albert, mente eccelsa, uomo tanto dissociato dalla vita reale (sotto molti punti di vista) quanto profondo conoscitore ed interprete della stessa, come facilmente si evince dai suoi aforismi 'ever green'. In reltà, è molto complicato spezzare atomi, più di quanto si possa immaginare...di contro è quasi del tutto impossibile, direi tristemente utopico, spezzare pregiudizi. A dire il vero il discorso sarebbe molto ma molto più complicato..senza voler evocare legami intrinseci tra pregiudizi e socialità, senza voler filosofare o fare dietrologia, dico che allo stato attuale quasi nessuno è incolume all' "istinto pregiudiziale"... perchè tutto questo? perchè non poter credere e sperare in un mondo giusto ed equo dove il libero arbitrio (fonte di pregiudizi), nella misura in cui non leda l'altrui libertà e incoloumità, rappresenti un principio inviolabilmente sano? forse sto divagando troppo...lo ammetto!! quando parto per la tangente divento un fiume in piena.....e so anche che senza il male il bene non ha senso, senza il bianco il nero non esprime nulla....però sarebbe bene partire dai fondamenti...giudizi e pregiudizi non favoriscono il processo di epurazione che porti ad una società esente dalla prevaricazione e da tutte le sue brutture....mi chiedo, come mai il genere umano sia così tanto idiota e cazzone da non capire che la vita è già una lotta di per sè? come mai si ragiona inevitabilmente seguendo le direttive del 'mors tua, vita mea'?...lo so, in fondo tutti tendono allla preservazione della propria persona e alla realizzazione di tutte le cose che rendono la vita degna di essere vissuta...è pur vero che, però, quasi tutti lo fanno seguendo la strada sbagliata...invece di giudicare, pettegolare e sprecare le proprie energie in azioni distruttive, che ognuno pensi solo a scopare, solo a mangiare, solo a realizzare le proprie aspettative o solo a fare ciò che ritiene fonte di piacere e serenità.....