Credo«Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che ci ho un buco grosso dentro, ma anche che il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.» il "credo" di Ivan Benassi detto Freccia Radio Freccia - Luciano Ligabue 1998 CaterinaPoi arrivò il mattino e col mattino un angelo Caterina - Francesco De Gregori - 1982 I miei link preferitiArea personale- Login
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Creato da: certenottiqui il 06/05/2006
"...a chi non butta via la notte coi pensieri..."
Dal fosso si vedono le stelle...
Post n°190 pubblicato il 22 Ottobre 2008 da certenottiqui
19 ottobre 2008 Esce dalla terra con forza il cuore. Seppellito da troppo tempo, soffocato, stretto da radici robuste, prende forza all’improvviso e sbuca fuori dalla sua tana. E’ finito il letargo. Lo sento in un sussulto che piega in due il petto. Accelera, è affamato, urla. E’ di nuovo vivo. Gli occhi si tuffano ancora dentro uno sguardo che credevo sparito per sempre. Ci nuotano dentro con infinita gioia e sollievo. Un abbraccio lungo e stretto ha mille significati, un solo profumo, un attimo di paradiso. E parole, parole che girano nervose intorno a due bocche, disegnano cerchi sempre più vicini, finché si toccano… ed è commozione, è emozione, è incredulità, è interminabile giro di sangue. E’ un bacio di sospiri e desideri, di conforto e liberazione, di sensi trattenuti e all’improvviso esplosi. Torna. Torna sempre. Come un temporale, come l’inverno e la primavera, come la notte, come la guerra, come la vita e come la morte. Torna perché non è mai andato via. E’ stato sempre qui, da qualche parte, dentro. Silenzioso a volte, rumoroso spesso. E’ qui e non passa. Non passa mai…
20 ottobre 2008 19. Diciannove. Ricorre. Mi stupisce ancora. Nella cabala di questi numeri sghembi della mia esistenza è una certezza. Mi sento intontita, ma felice. Ho scritto pagine e pagine, ho divorato insonni notti, mi sono fatta male con una bottiglia e un milione di ricordi, desideri, voglie e tormenti. Ho cercato altrove lui e quella sola emozione. E quando, rassegnata, ho rivolto finalmente gli occhi verso un nuovo orizzonte da scoprire, con la certezza assoluta che mai più l’avrei rivisto… ecco che ritorna. Per quanto tempo l’ho desiderato, cosa avrei dato per avere l’emozione di ieri, per perdermi ancora in quegli occhi e in quella bocca, per inebriarmi ancora del suo profumo, per sentire la sua stretta forte e decisa. E ieri era lì, con me, ancora dentro con forza impetuosa. L’ho sempre cercato, mi è sempre mancato. Ho ancora un pezzo d’anima e uno di cuore da dargli. Ho ancora la forza e la voglia di sentirlo addosso e nel sangue. Ho ancora la gioia di alzare gli occhi al cielo, vederlo, e sentirmi felice. Non importa nulla stavolta. Non c’è speranza né aspettativa. Non c’è tormento né attesa. Non c’è rabbia né incomprensione. Ora so tutto quello che c’è da sapere e va bene così. Non volto più le spalle all’amore e accetto il suo nuovo dolore…
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Chissà se in cielo passano gli WhoE buonanotte a tutti i sognatori Luciano Ligabue - Fuori come va? - 2002 Cerca in questo BlogUltimi commentiAlmeno Credo credo che ci voglia un dio ed anche un bar
Luciano Ligabue - Miss Mondo - 1999 Chi può scrivere sul blog
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