La casa del cetriolo

Chiaretta e la borsa

Per il suo viaggio oltrecortina, chiaretta è partita con lo zaino del portatile, più una capiente borsa da palestra con dentro tre kg scarsi di bagaglio. L'ha fatto perché sapeva che al ritorno avrebbe dovuto fare da corriere, riportando in italia parte del bagaglio di una persona che altrimenti avrebbe dovuto spedirlo spendendo una fortuna. Con 17 kg a disposizione, avoglia a caricare.
In ragione della presenza di preziosissima cioccolata al pistacchio, non certo dei propri quattro stracci, e delle cose altrui, chiaretta chiude la borsa da imbarcare con un lucchetto, prestatole dai suoi genitori e residuo di voli transoceanici ormai di quasi vent'anni fa.
Oltre allo zaino con il pc e i cavi, chiaretta viaggia con una borsettina a tracolla, a misura esatta di quaderno, dove ripone le cose di uso immediato. Tornata a casa, trova il letto nuovamente impestato dal pelo di fetenzo (LA PORTAAAAAA!!!!), e decide di dormire col saccoapelo (così comincia a farci l'abitudine per l'estate). Inizia a rendersi conto di alcuni dettagli: ha dimenticato la stecca di sigarette e la palinka in macchina di un'amica. acc...
comincia a caricare la lavatrice da far partire appena sveglia domattina e decide di aggiungerci anche i quattro stracci di ricambio (oltre ai pantaloni semoventi che aveva indosso e alla felpa seconda pelle) e va per aprire la borsa spedita e inlucchettata.
cerca le chiavi a tastoni nel tascaquaderno e non le trova. allora lo svuota.
sulla scrivania si accatastano:
cellulare, caricatore di cellulare, ipod con cuffiette, cavo di collegamento ipod-pc, cavo di collegamento cellulare pc, spicci di fiorini e di euro in ordine sparso, scontrini di prelievi bancomat, scontrini di bettole, biglietti usati, pezzi di carta con annotazioni varie, penne, il quaderno arancione, la macchina fotografica, il passaporto, la carta d'identità, il bancomat, 3 pacchetti di sigarette e una generosa spolverata di tabacco. delle chiavi, neanche l'ombra.
chiaretta passa a perlustrare lo zaino (è facile: pc, cavo di alimentazione, mouse, evidenziatori e pinza per capelli), e anche qui la ricerca è infruttuosa.
così osserva sconsolata il lucchetto, prende una graffetta ma ben presto si rende conto di non avere la più pallida idea di come si forza un lucchettino con una graffetta. va in cerca del diario segreto regalatole per scherno anni addietro dalle amiche, ma poi ricorda di averlo buttato.
torna in sala e osserva lo shuttle chiedendo consiglio. e il consiglio arriva.
il quinto comandamento di Esisto: se non sai più cosa fare, afferra una pinza.
e infatti, afferrata la pinza, di lì a poco il lucchetto si frantuma in alcuni pezzi e la borsa (di isotta, peraltro) torna a rivelare il suo contenuto.
così chiaretta si accorge di aver perso una collanina e le pinzette.
forse non aveva molta voglia di tornare...