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Lettera al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano

Post n°1 pubblicato il 26 Gennaio 2011 da dibi_chiocciola.it

Illustrissimo Presidente della Repubblica,

 

 sono un ragazzo trentenne che risiede nella provincia di Massa e Carrara, nella cittadina di Aulla. La situazione economica della mia famiglia non è delle più felici, sono nel settore commerciale della telefonia e studente di ingegneria civile.

 

Arrivare alla fine del mese è sempre più difficile, la crisi economica attanaglia i giovani che, come noi, hanno voglia di crearsi una propria famiglia, ed avere dei figli diventa sempre più un obbiettivo irraggiungibile. Non siamo dei casi umani e non voglio assolutamente chiederLe favoritismi di nessun genere, voglio solo raccontarLe della mia vita, di quello che la politica sta trasmettendo e della vergogna che provo leggendo le notizie dal mondo sulla politica italiana.

 

La mia esperienza politica ha avuto inizio nel 2004 quando sono stato eletto all’età di 23 anni, all’interno del Consiglio Comunale del Comune di Aulla. Ci credevo nella politica, credevo che le nuove generazioni avessero il diritto ed il dovere di mettersi in prima linea per combattere per un futuro migliore. Credevo che l’entusiasmo della gioventù avrebbe portato cambiamenti positivi nel modo di fare politica e di vivere. Credevo che la politica fosse al servizio del cittadino. Credevo che questa Nostra Italia avesse bisogno di me. Credevo in tante cose. Credevo... Ora non credo più.

 

<span> </span>Non credo che l’Italia abbia voglia di cambiare; non credo che la politica sia al servizio del cittadino; non credo che l’italiano abbia voglia di un futuro migliore per le nuove generazioni e per se stesso; non credo che, se un personaggio si espone in prima persona e ci mette la propria faccia, lo stia facendo senza secondi fini; non credo che sia possibile stravolgere le leggi sulle quali migliaia di nostri compatrioti hanno versato sangue e vite; non credo che si possa fare il bello ed il cattivo tempo pagandone le conseguenze; non credo più in niente… non credo più nemmeno in Lei.

 

Carissimo Presidente della Repubblica Italiana, esprimere tanti e tali concetti digitandoli su una tastiera non è semplice ma è l’unica cosa che mi riesce bene nelle mie notti insonni. I sogni di un ragazzo si sono infranti contro un muro di lerciume, di prostituzione, di corruzione, di collusione, di concussione,di compravendita di ideali, di leggi ad personam e di falsità. Presidente, non esiste più morale in Italia, spero che almeno Lei se ne sia reso conto.

 

Non solo la politica ma anche il mondo del lavoro sta andando a rotoli. Siamo diventati schiavi di contratti a termine, viviamo di 3 mesi in 3 mesi, avendo la certezza che il contratto a tempo indeterminato è solo un utopico traguardo, una chimera irraggiungibile che scivola tra le mani di un bimbo come la più fine sabbia. Ma forse è questo che la nostra Italia vuole. Ci vuole schiavi pronti alla corruzione per emergere e respirare, ci vuole veline e calciatori, ci vuole politici capaci solo di spillare soldi ai cittadini senza creare beneficio. Il mondo gira velocemente e noi, ragazzi e ragazze normali, non riusciamo più a starci dietro.

 

Presidente il mio cuore piange mentre scrivo questo mio sfogo. Quanto ancora dobbiamo soffrire? Quanto ancora dobbiamo farci umiliare? Quanto ancora dobbiamo prostituirci?

 

Io sognavo Presidente. Ora non sogno più…

 

Avevo la politica nel cuore ma tutto questo me l’ha tolta. Le idee nuove vengono considerate pericolose e sovversive, il rinnovamento viene considerato eresia. Non esiste più un ideale. Ora esiste solo il potere ed il denaro, il ricco è sempre più ricco ed il povero è sempre più povero.

 

Presidente, non crede che sia giunta l’ora di staccare la spina? Come possiamo andare avanti con un Presidente del Consiglio che crede di essere superiore a Dio e che non vuol pagare per i reati che ha commesso? Da quando è stato eletto, Berlusconi si è creato 17 leggi ad personam. Se non le ricorda Presidente, gliele allego qui di seguito:

 

  • Legge sulle rogatorie internazionali(L. 367/2001): limitazione dell'utilizzabilità delle prove acquisite attraverso una rogatoria (trova applicazione anche al processo "Sme-Ariosto 1" per corruzione in atti giudiziari)
  • Depenalizzazione del falso in bilancio(L. 61/2002): modifica della disciplina del falso in bilancio (nei processi "All Iberian 2" e "Sme-Ariosto2" Berlusconi viene assolto perché "il fatto non è più previsto dalla legge come reato")
  • "Legge Cirami" (L. 248/2002): introduzione fra le cause di ricusazione e trasferimento del processo del "legittimo sospetto sull'imparzialità del giudice" (la norma è sistematicamente invocata dagli avvocati di Berlusconi e Previti nei processi che li vedono imputati)
  • "Lodo Schifani" (L. 140/2003): introduzione del divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il Presidente del Consiglio in carica, dichiarata incostituzionale dopo pochi mesi, con sentenza della Corte costituzionale n. 13 del 2004
  • Decreto-salva Rete 4 (D.L. 352/2003): introduzione di una norma 'ad hoc' per consentire a Rete 4 di continuare a trasmettere in analogico
  • "Legge Gasparri" (L. 112/2004): introduzione del SIC ("Sistema Integrato delle Comunicazioni") che ha per effetto di estendere il numero di canali televisivi che un singolo soggetto può avere in concessione (la norma consente di evitare la riduzione del numero di concessioni del gruppo Mediaset)
  • Condono edilizio nelle aree protette (L. 308/2004): estensione del condono edilizio alle zone protette (comprensiva la villa "La Certosa" di proprietà di Berlusconi)
  • "Legge ex Cirielli" (L. 251/2005): riduzione dei termini prescrizione (denominata anche legge salva-Previti, ha introdotto una riduzione dei termini di prescrizione per gli incensurati e trasformato in arresti domiciliari la detenzione per gli ultrasettantenni, consentendo l'estinzione per prescrizione dei reati di corruzione in atti giudiziari e falso in bilancio nei processi "Diritti TV Mediaset" e”Mills” a carico di Berlusconi)
  • "Legge Pecorella" (L. 46/2006): introduzione dell'inappellabilità da parte del PM delle sentenze di proscioglimento, dichiarata incostituzionale dopo pochi mesi, con sentenza della Corte costituzionale n. 26 del 2007
  • "Lodo Alfano" (L. 124/2008): introduzione di un nuovo divieto di sottoposizione a processo delle cinque più alte cariche dello Stato tra le quali il Presidente del Consiglio in carica, dichiarata incostituzionale dopo un anno, con sentenza della Corte costituzionale n. 262 del 2009 ma aggirato dal “Lodo Alfano Costituzionale” con sentenza favorevole stavolta
  • Legge "Tremonti bis" (L. 383/2001): abolizione dell'imposta su successioni e donazioni per grandi patrimoni, che in precedenza era applicata fino a 350 mln (trova applicazione a tutti i grandi patrimoni familiari, incluso quello della famiglia Berlusconi)
  • Decreto salva-calcio (D.L. 282/2002): concessione alle società sportive della possibilità di diluire le svalutazioni dei giocatori sui bilanci in un arco di dieci anni, con importanti benefici economici in termini fiscali (la norma trova applicazione anche al Milan A.C.)
  • Condono "tombale" (L. 289/2002): con la Finanziaria 2003 viene introdotto un condono "tombale" sulle imposte evase (beneficiano del condono "tombale" anche le imprese del gruppo Mediaset)
  • Incentivo per l'acquisto del decoder (L. 350/2003): con la Finanziaria 2004 viene introdotto un incentivo statale all'acquisto di decoder per DDT (la maggior beneficiaria della norma è la società Solari.com, principale distributore in Italia dei decoder digitali Amstrad del tipo "Mhp", che è controllata al 51 per cento da Paolo e Alessia Berlusconi)
  • Riordino previdenza complementare (D.Lgs. 252/2005): riforma complessiva della previdenza complementare. Vengono introdotte una serie di norme che favoriscono fiscalmente la previdenza integrativa individuale (beneficiano di queste disposizioni anche della società assicurative di proprietà della famiglia Berlusconi)
  • Decreto anticrisi(D.L. 185/2008) aumento dal 10 al 20 per cento dell'IVA sui servizi di televisione a pagamento (la norma danneggia la "Sky Italia", principale competitore privato del gruppo Mediaset)
  • Decreto incentivi (D.L. 5/2009): aumento dal 10 al 20 per cento della quota di azioni proprie che ogni società può acquistare e detenere in portafoglio (la disposizione è stata immediatamente utilizzata dalla Fininvest per aumentare il controllo su Mediaset).

 

Ora leggevo anche l’intenzione di abbassare la maggior età a 16 anni, in modo tale da salvare per l’ennesima volta il premier dalle accuse di prostituzione minorile.

 

Presidente stiamo raschiando il fondo del barile.

 

C’è chi, anziché pensare a come risolvere i problemi degli Italiani, pensa a come salvare il fondoschiena di Berlusconi. Se ne rende conto?

 

Si rende conto che gli italiani non credono più nemmeno in Lei?

 

Io la paragonavo a Pertini, il Presidente degli Italiani, ma forse mi sbagliavo.

 

Presidente, riprenda la fiducia del popolo, faccia un atto di coraggio e salvi l’Italia, la nostra casa, dal macellaio Berlusconi.  Firmi il decreto di scioglimento anticipato delle due camere rinviando il paese ad elezioni, per costituire un nuovo governo. In questo modo, l’imputato Berlusconi non potrà godere di nessuna immunità e sarà giustamente processato da un tribunale.

 

Presidente, salvi l’Italia. Ci faccia tornare a sognare.

 

Cristian Pucci


 
 
 
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