le parole son pietre

Post N° 227

il ringraziamento va a chi passa e lascia una traccia, il vissuto di una persona è comunque esperienza, mai banale o piatta, sempre orma da seguire o da evitare, il vissuto siamo noi coi nostri respiri le nostre voglie e i nostri desideri, il vissuto impone regole implicite e volontà connesse che esplicandosi creano gallassie di parole. i nostri blog manifestano realtà tridimensionale o artefatta, alla coscienza dell'autore essere prodotto reale di quel vissuto. siamo corpi che amano e odiano, schiavi dei nostri sentimenti, legati alle nostre contorte mentalità prodotti del nostro ambiente e della nostra educazione, manifestiamo grandezze o meschinerie, risate grossolane o lacrime amare, questi siamo noi e i nostri diari telematici. la gioia sta nell'interazione nascente fra soggetti posti dietro ad un monitor di cui non sappiamo che poche cose, e il viso è nascosto dall'anonimato, fatto salvo il caso in cui una foto allegata non evidenzi caratteristiche facciali, la gioia sta nel commento, nella rottura del velo che rende un diario muta testimonianza dell'essere o cognizione di causa in cui si pubblicizza volontariamente il male di vivere...o perchè no? anche la gioia di sapere che dalle parole si trae la vita. un grazie ancora a chi passa, legge e se desidera commenta e se lo reputa opportuno, no, un grazie a tutti voi, io ci sono e non scappo, il tempo per meditare lo ottengo dalle ore che precedono il sonno, le conclusioni all'alba. un lungo monologo che non si è mai interrotto, un lungo dialogo con chi mi ama e sa che il male di vivere troppo spesso non è un fatto accessorio, ma anche causa scatenante che implica la messa in discussione di sè stessi. che dire del resto? ci sarebbero ancora tante cose, ma tempo al tempo. un bacio ancora e arrivederci a presto, forse chissà anche domani.
Marco