"...E allora sentì che la notte aveva cangiato odore: era un odore leggero, fresco, era odore d'erba giovane, di citronella, di mentuccia..." A.Camilleri
Il mio blog non è aperto ai commenti, è una scelta precisa, non voglio essere una blogger, l'ho aperto solo per divertimento, per inserire le cose che mi piacciono e che mi appassionano, per gioco. Del resto, non avrei nemmeno il tempo di rispondere, e non mi sembrerebbe corretto non farlo nel momento in cui qualcuno esprimesse la propria opinione. Non è per presunzione, dunque, tutt'altro, non mi sento protagonista di nulla se non di me stessa e della mia vita reale. Un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che, passando da qui, avranno voglia di fermarsi a leggere...
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Storia del Carnevale
Post n°312 pubblicato il 12 Febbraio 2015 da cinciarella10
Origine del Carnevale
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CINCIARELLE
I POETI LAVORANO DI NOTTE
I poeti lavorano di notte
quando il tempo
non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini, da "Destinati a morire"
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DANZA DELLE STREGHE
Le streghe non si vedono,
ma le streghe ci sono
Nel buio si radunano,
in riva a fiumi e laghi
Corrono senza un frullo,
volano senza un suono
Non le sentono gli uomini,
non le vedono i maghi.
Le streghe sono magiche,
le streghe sono donne
Incendiano le tenebre
con le risa e la danza
Fanno ruotar mantelli,
le favolose gonne
Finché dura la notte,
finché ne hanno abbastanza.
E gli umani le cercano,
le vogliono vedere
Curiosi delle favole,
stupiti delle grida.
E furtivi si accostano,
chini nelle ombre nere
Tremanti di paura,
ubriachi di sfida.
Ma le streghe li sentono,
corrono sulle sponde
Sopra le acque fuggono,
gioiose equilibriste
E per gli umani restano
i cerchi delle onde
Come gonne che ridono:
"Le hai viste? Non le hai viste?"
Bruno Tognolini
da Melevisione
Il libro nero di Strega Salamandra
Giunti Junior Editore
BIANCA TRA LE FOGLIE
RIMA DELLA RABBIA GIUSTA
Tu dici che la rabbia
che ha ragione
È rabbia giusta
e si chiama indignazione
Guardi il telegiornale
Ti arrabbi contro
tutta quella gente
Ma poi cambi canale
e non fai niente
Io la mia rabbia giusta
Voglio tenerla in cuore
Io voglio coltivarla
come un fiore
Vedere come cresce
Cosa ne esce
Cosa fiorisce
quando arriva la stagione
Vedere se diventa
indignazione
E se diventa,
voglio tenerla tesa
Come un'offesa
Come una brace
che resta accesa in fondo
E non cambia canale
Cambia il mondo
Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
FILASTROCCA LIBERA
Libero, libera, liberi tutti
Libero l'albero e libero il seme
Liberi i belli di essere brutti
Le volpi furbe di essere sceme
Il fiume libero d'essere mare
Il mare libero dall'orizzonte
Libero il vento se vuole soffiare
Liberi noi di sentircelo in fronte
Libero tu di essere te
Libero io di essere me
Liberi i piccoli di essere grandi
Liberi i fiori di essere frutti
Libero, libera, liberi tutti
Bruno Tognolini,
da Rima rimani, Salani 2002
SCONGIURO CONTRO IL NAZISMO FUTURO
Gli abbiamo detto
che la rabbia non è bene
Bisogna vincerla,
bisogna fare pace
Ma che essere cattivi
poi conviene
Più si grida, più si offende
e più si piace
Gli abbiamo detto
che bisogna andare a scuola
E che la scuola com'è
non serve a niente
Gli abbiamo detto
che la legge è una sola
Ma che le scappatoie sono tante
Gli abbiamo detto
che tutto è intorno a loro
La vita è adesso,
basta allungar la mano
Gli abbiamo detto
che non c'è più lavoro
E quella mano
la allungheranno invano
Gli abbiamo detto
che se hai un capo griffato
Puoi baciare
maschi e femmine a piacere
Gli abbiamo detto
che se non sei sposato
Ci son diritti
di cui non puoi godere
Gli abbiamo detto
che l'aria è avvelenata
Perché tutti
vanno in macchina al lavoro
Ma che la società sarà salvata
Se compreranno
macchine anche loro
Gli abbiamo detto tutto,
hanno capito tutto
Che il nostro mondo è splendido
Che il loro mondo è brutto
Bene: non c'è bisogno di indovini
Per sapere che arriverà il futuro
Speriamo
che la rabbia dei bambini
Non ci presenti
un conto troppo duro
Bruno Tognolini
da "Rime di Rabbia", Salani Editore
I PIEDI
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Salgono i piedi per la salita,
passo per passo finché è finita.
Scendono i piedi per la discesa,
giù verso il basso
che il passo non pesa.
Piedi leggeri, passi pesanti,
lungo i sentieri
che portano avanti.
Passi di marcia rivoluzionaria:
testa per terra, piedi per aria.
Bruno Tognolini
da "Rimelandia"
Il giardino delle filastrocche
Mondadori Newmedia
DANZA ARABA
JAZZ
TEATRO
"Il mio scopo non è insegnarvi a recitare, il mio scopo è aiutarvi a creare un uomo vivo da voi stessi. Il materiale per crearlo dovete prenderlo da voi stessi, dalle vostre memorie emotive, dalle esperienze da voi vissute nella realtà, dai vostri desideri e impulsi, da elementi interni analoghi alle emozioni, ai desideri e ai vari elementi del personaggio che impersonate ... Imparate ad amare l'arte in voi stessi e non voi stesse nell'arte."
Konstantin Sergeyevich
Stanislavskij
CINEMA
"Il cinema è composto da due cose: uno schermo e delle sedie. Il segreto sta nel riempirle entrambe." Roberto Benigni
GENERALE
Generale,
il tuo carro armato
è una macchina potente.
Spiana un bosco
e sfracella cento uomini.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un carrista.
Generale,
il tuo bombardiere è potente.
Vola più rapido d'una tempesta
e porta più di un elefante.
Ma ha un difetto:
Ha bisogno di un meccanico.
Generale,
l'uomo fa di tutto.
Può volare e può uccidere.
Ma ha un difetto:
può pensare.
Bertolt Brecht
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