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Messaggi di Settembre 2008
Ammetto che é da un pò di tempo che faccio fatica a scrivere con la frequenza che mi era usuale. In questi giorni ho avuto qualche problemino, diciamo dei turbamenti dal punto di vista emozionale. Sono cose che appartengono alla mia vita privata e che tengo per me, ma giustificano una certa mancanza di argomenti. Credo, tuttavia, che questo week end, grazie ai Mondiali di Ciclismo, avrò molto materiale fresco, molte emozioni da condividere... vedremo... |
Che cosa è Arte Ponto Vida. E' un premio di qualità creato tempo addietro per onorare e riconoscere il lavoro svolto dai blogger, i loro blog motivano la terapia d’arte. Le regole fondamentali per ritirare questo premio sono: Punto 2 - Io ho creato il blog per raccontare la mia più grande passione, il Cinema, ma non solo. Per raccontare anche la mia vita, i miei viaggi, le mie emozioni e il mio impegno. |
Post n°419 pubblicato il 18 Settembre 2008 da alex_cinema
Manifestazione sabato 20 settembre PER ABDUL! PERCHE' NON SUCCEDA PIU'! Abdul è stato ucciso per niente o per futili motivi ... come dice l'arido linguaggio della magistratura. Questa Milano non ci appartiene. Non ci appartengono la violenza e il razzismo che si manifestano sempre più apertamente , in un stillicidio di episodi quotidiani di intolleranza di cui sono vittime donne e uomini, quasi sempre inermi. La dilagante campagna razzista e la costruzione del nemico "altro" diventano funzionali a nascondere la questione politica della sicurezza sociale, della coesione e della giustizia sociale per tutti . L'altro e il diverso vengono additati quali cause del malessere sociale ed esistenziale. Il potere e lo sfruttamento si alimentano anche in questo modo. Per questo, per ragioni etiche, culturali e politiche, gridiamo con forza che non ci appartiene l'ideologia sicuritaria, incentrata sulla repressione e sulla costruzione di alibi culturali che autorizzano le ronde e la violenza privata. L'omicidio di Abdul è l'ultimo segnale di un'escalation xenofoba, che va arrestata: La Milano democratica e antirazzista deve reagire. Milano deve reagire. INVITIAMO TUTTI I CITTADINI sabato, 20 settembre 2008 alle ore 14.30, alla manifestazione che partirà dai Bastioni di Porta Venezia e si concluderà in Piazza Duomo. Per chi vuole si prosegue la mobilitazione in via Traversi (quartoggiaro) Free Event "CRONACHE DI RESISTENZA no al fascismo -- partigiani in ogni quartiere -- no al razzismo" |
La crisi é continuata anche oggi... la mattina ho dormito, nel pomeriggio ho visto il GP di Monza, quindi solo 2 film, tutti e due italiani, uno carino, l'altro da condannare... UN ALTRO PIANETA THYSSENKRUPP BLUES |
Devo ammetterlo, non ce la faccio proprio più... sono in overdose da film... oggi, domenica, mi sa che vedrò soltanto due film, tra cui l'altro film italiano sulla Thyssenkrupp. Ieri mi sono tenuto serata libera e, oltre ad essermi coccolato a casa facendomi un bel risotto con lo zafferano, sono anche uscito con gli amici, per una birra e quattro sane chiacchiere; nonostante questo mi sono visto, anche ieri, 4 film... NOWHERE MAN L'idea che sta alla base di questo bel film dei Paesi Bassi é il desiderio di fuga che ciascuno di noi, almeno una volta nella vita, ha provato. Fuga dalla banalità, dalla routine, fuga da quella vita che non si é scelta. In questo caso un uomo si fa credere morto e si trasferisce in una splendida isoletta spersa nel mondo per ricominciare una nuova vita. Ci mette 5 anni a capire che ha commesso un errore e realizza che l'unica cosa che desidera é sua moglie. Ma le conseguenze delle proprie scelte non sono cancellabili. VOTO: 7+ THE WRESTLER Film vincitore del Festival di Venezia, film tutto sommato deludente. La storia é quella di un wrestler a fine carriera che per problemi di salute non può più combattere. Cerca l'affetto delle uniche persone che gli restano, della figlia dimenticata e di una donna che ama, ma per vari problemi lo trova soltanto parzialmente. Non dico altro della trama, ma il film non ha nulla di originale; é tutto assolutamente già visto. Inoltre non ha particolarità tecniche, é un classico bel film americano, con un'ottima, stupenda, interpretazione di MicKey Rourke; é un film che racconta di perdenti americani, di uomini al margine, ma il Cinema é altra cosa. VOTO: 5/6 UNA SEMANA SOLOS Un gruppo di ragazzini dell'Argentina "bene" abbandonati a se stessi dai genitori in vacanza, all'interno della prigione dorata fatta di ville e piscine; la loro vita nel corso di quella settimana, fatta di giochi più o meno infantili, Playstation, qualche turbamento adolescenziale e tantissima noia. Questa la trama di questo film che, nonostante tutto, non mi é dispiaciuto. Non é certamente un capolavoro ma credo descriva molto bene l'atmosfera annoiata degli adolescenti di alcune famiglie ricche, culturalmente poverissime, abituati a tutto, abituati a fare quello che gli pare e a rimanere impuniti. VOTO: 6/7 PUCCINI E LA FANCIULLA Particolarissimo film di un regista originale, Paolo Benvenuti. Vengono qui ricostruite le vicende che portarono la domestica di Puccini, il noto compositore, al suicidio, vicende che riguardano il pettegolezzo, il fraintendimento e il ricatto. Il film é quasi completamente senza dialogo, commento sempre presente é quello musicale, tratto dalle opere di Puccini. Le vicende si svolgono, nonostante la mancanza di parole, in modo chiaro, gli attori sono spesso chiamati ad una recitazione più simile a quella degli attori del cinema muto, fatto di movimenti più larghi e espressioni del volto più cariche, ma senza esagerazione. Il film é in tutto e per tutto misurato, equilibrato e, nonosatante qualche lentezza che lo rende un pò difficoltoso, molto molto interessante. VOTO: 7,5 |
Eccoci agli altri tre film che ho visto ieri, in netto calo di qualità, tranne l'ultimo... ENCARNACAO DO DEMONIO Prometteva di essere un film horror-fantastico che mi avrebbe divertito. In parte ha mantenuto ciò che prometteva, ma non fino in fondo. Un serial killer dalle sembianze a metà tra Dracula e Frankenstein, dalle lunghissime unghie, cerca la donna perfetta da ingravidare e dare alla luce un suo degno erede. Rapisce a questo scopo belle donne che, una volta spogliate, tortura con crudeltà e uccide. Alla sua ricerca scendono in campo, in particolare, un militare a cui il pazzo ha cavato un occhio, e che gira con una benda da pirata, e un monaco vendicatore, a cui é stato ucciso il padre. Intorno a loro ruotano personaggi ancora più surreali, tra i quali spicca il servitore del Cattivo, preso pari pari da quello di "Frankenstin" di Frankenstein Junior. Il film é decisamente splatter, sexy e trash alla maniera dei film della gloriosa casa cinematografica Troma. In più é anche molto barocco ed eccessivo, soprattutto, ed é la cosa che convince meno, nei dialoghi che sono pressoché tutti urlati ed altisonanti. E' sicuramente una scopiazzatura di altri film dello stesso genere, certo ci si domanda, mi si perdonerà l'espressione, cosa ha fumato il regista per concepire questa storia... e da questo punto di vista l'affermazione non é necessariamente negativa... Insomma, un film che non uscirà MAI ma che sono stato contento di aver visto. VOTO: 5,5 IL PRIMO GIORNO D'INVERNO Non ci siamo proprio. Questo film italiano, praticamente autoprodotto da un giovane regista e sua moglie, che vuole parlare di disagio giovanile non mi é proprio piaciuto. Il disagio é quello di quei ragazzi che non riescono a socializzare con i propri coetanei, una condizione che ho parzialmente vissuto anche io, chi nell'adolescenza non si é fatto delle paranoie?, e proprio perché le ho vissute posso dire che non c'è manco l'ombra di approfondimento psicologico del ragazzo. Ci si perde nella descrizione di comportamenti stereotipati e resi eccessivi per "rendere l'idea", senza analizzare la situazione famigliare se non in modo superficiale. Si intuisce l'assenza di un padre, ma non basta... si intuisce una madre con poco nerbo, ma anche qui non basta. Si vede il ragazzo sempre contro tutto e tutti, che da una parte subisce le prese in giro e dall'altra anela all'attenzione positiva dei compagni. Ma di fondo é un personaggio cattivo e lo rivelerà alla prima occasione che gli si presenterà. Il film é involuto e spesso noioso, proprio non ci siamo. VOTO: 4 CIMAP! CENTO ITALIANI MATTI A PECHINO Questo bel documentario racconta il viaggio dall'Italia alla capitale cinese di un gruppo di malati psichiatrici, un viaggio in treno durante il quale ognuno di loro, o per lo meno alcuni di loro, quelli che sono in grado di farlo, raccontano un pò se stessi e la loro storia. Spicca tra tutti Marco, un uomo con una malattia piuttosto grave che i medicinali e le cure sono riuscite a mettere sotto controllo; un uomo serafico che con noncuranza butta lì delle battute che fanno veramente ridere, un personaggio divertente ed originale. E poi ce ne sono altri, più o meno segnati dalla loro malattia, tutti accomunati da questa esperienza. Al termine del documentario si hanno più strumenti per capire queste persone, così complesse ed allo stesso tempo così umane. VOTO: 6,5 |
Anche oggi sei film... comincio a non farcela più.... e poi comincia pure a piovere... comunque ecco le critiche... L'AUTRE Interessante film francese che analizza le conseguenze della fine di un amore; non quelle previste, razionali ma quelle che sorgono dal profondo, dal lato irrazionale della mente. Qui queste conseguenze si evidenziano nel momento in cui lui comunica a lei, una bella donna 47enne, che ha conosciuto un'altra donna con la quale ha intenzione di andare a convivere. La ricerca dell'identità di questa "altra" scatena la gelosia più irrazionale e porta la donna a perdere completamente il controllo di se stessa. Il film é interessante per alcune scelte estetiche, per alcuni dialoghi che danno spessore al racconto e per l'interpretazione di lei "Dominique Blanc", che le é valso il premio come migliore attrice a Venezia. VOTO: 7,5 L'APPRENDI' L'apprendista é un ragazzo che sta studiando da perito agrario e viene assegnato ad una fattoria dove imparare il mestiere. Figlio di genitori separati, non ha mai trovato nel padre una presenza forte e questo lo ha sempre fatto soffrire. Trova nel contadino della fattoria, anche lui a sua volta marito e padre di una famiglia serena ma dalle passate tragedie, trova una figura sostitutiva del padre, col quale divertirsi, piangere, pensare. Un film semplice semplice sull'importanza dei rapporti umani sinceri e sulla ricchezza delle emozioni. VOTO: 6/7 LA FORTERESSE Documentario interessantissimo e molto umano sulle procedure per la richiesta di asilo in Svizzera. Il racconto segue le vicende di uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo e che, per ottenere il diritto di essere ospitati in Svizzera, devono saper spiegare in modo credibile i motivi che gli impediscono di tornare in patria. Come da tutte le parti ci sono quelli che seguono le regole, peraltro molto chiare e precise, e quelli che le violano, quelli onesti e quelli che fanno i furbi. Dall'altra parte c'é il personale della "Fortezza", della struttura ospitante, che li tratta con umanità e comprensione. Una bella lezione su come si dovrebbero fare le cose. VOTO: 8 |
Ieri mi sono tenuto la sera libera e ho cenato da cristiano... non mi sembrava vero... e così, disgraziatamente, ho visto soltanto 4 film... :-) MACHAN La vera storia della prima, unica e ultima squadra di pallamano dello Sri Lanka. Siamo nel 2004, nello Sri Lanka la gente fa fatica a vivere, imprigionata da lavoro minorile, stozzini e truffatori. L'unica possibilità é emigrare, ma per questo occorre il visto. Ottenerlo non é facile, finchè un gruppo di uomini, ed uno di loro in particolare, hanno un'idea. La Germania organizza un torneo di pallamano il cui scopo é quello di rappresentare la fratellanza tra i popoli. Questi uomini si inventano squadra e si fanno invitare in Germania, ottenendo l'agoniato visto. Una volta giunti in terra tedesca saranno liberi di scappare dalla loro camera d'albergo, ma prima di farlo giocheranno tre partire, finché riusciranno a fare almeno un goal. Per loro quella rete equivale ad una vittoria; quella della dignità e della liberta conquistata. VOTO: 7,5 BURN AFTER READING Cosa dire dei Fratelli Cohen di originale? Dopo un film così altamente drammatico come é Non E' Un Paese Per Vecchi, ecco che ci si trova di fronte al registro diametralmente opposto, quello della commedia quasi demenziale. In realtà demenziale non é il film ma il mondo che rappresenta. Non voglio e non posso raccontare la trama. Questo é un film in cui si ride tantissimo, leggero ma soltanto in apparenza. E' la società e i meccanismi che la regolano che sono saltati, sono i valori che non esistono più, sostituiti da una montante ed irrefrenabile idiozia collettiva. VOTO: 8,5 NUIT DE CHAIN Va bene il cinema dell'assurdo, io stesso avevo apprezzato un film come Beket, ma qui si esagera davvero. Non solo la trama é poco chiara ma non c'é neppure l'ombra di ironia... beh... il tema certamente non ne permetteva tanta ma allora perché mostrare in modo così poco sensato e gratuito delle nudità, anche se poche? L'insensatezza di ogni scena é praticamente il marchio di fabbrica di questo film troppo surreale che ai miei occhi si é salvato soltanto perché é girato a Porto, in Portogallo. Una scena, in particolare, é girata all'ingresso della Pensao Franca, dove io ho dormito nelle due volte che sono stato lì. Detto questo il film é da dimenticare. VOTO: 3,5 LA FABBRICA DEI TEDESCHI Rabbia cieca, rabbia d'acciaio, violenta rabbia e dolore nel cuore. Queste sono le sensazioni che ho provato uscendo dalla visione di questo magnifico documentario di Calopresti. Il racconto é quello della strage alla Thyssenkrupp in cui 7 persone sono morte arse vive in un incidente sul lavoro che poteva essere evitato. Dopo una parte introduttiva recitata iniziano le interviste ai parenti delle vittime e ai loro colleghi. Vengono ricostruiti i momenti della tragedia e viene fatto sentire il sonoro della telefonata al 118 con la richiesta di aiuto. Un documento agghiacciante che mi ha scosso in profondità. Un documento da vedere e da ricordare. Povera patria... VOTO: 8/9 |
Eccomi qua per scrivere le critiche degli altri due film che ho visto ieri. Adesso posso dire di aver fatto bene ad aspettare perché questa mattina, al supermercato, ho assistito ad una scena che regala ancora maggior valore al primo dei due film. PRANZO DI FERRAGOSTO E' stato uno degli eventi del Festival di Venezia. 15 minuti di applausi ininterrotti al termine della proiezione. Protagoniste quattro anziane donne, attrici non professioniste, che insieme fanno più di 350 anni. La storia é riassunta nel titolo, un uomo con una madre quasi centenaria si trova per varie vicende altre tre donne anziane per il pranzo di Ferragosto in una Roma spopolata a calda. Il film é ironico, é uno sguardo caldo e affettuoso al mondo degli anziani, a quel mondo dimenticato che se riuscissimo a capire meglio guadagneremmo in buon umore. Perché dietro ad una facciata un pò pesante, si nascondono ironia e voglia di vivere come manco a certi 30enni... E' un omaggio alla terza e quarta età come nessuno era mai riuscito a fare, in cui dietro all'ironia si invitano le persone ad osservare gli anziani, a rispettarli per quello che sono, a capire le loro ansie, spesso futili dal nostro punto di vista. Oggi al supermercato c'era una donna anziana che si é rivolta ad una delle cassiere chiedendole se c'era l'uva che aveva comprato il giorno prima; poi ha chiesto se per domani, per favore, non potevano far arrivare le cipolle di tropea. Una scena tenera che ha strappato un sorriso ed uno sguardo d'intesa tra me e la cassiera. Non so lei, ma io sorridevo perché stavo cogliendo il significato profondo di un film... VOTO: 8/9 STORY OF JEN Cioè la storia di Jen, una ragazzina 14enne, figlia di una donna che di anni ne ha 31 e che soffre di incontinenza sessuale, che anche lei cede alla tentazione del sesso. Certo, non volontariamente, ma fino ad un certo punto... la storia fila ma non so proprio quale insegnamento vuole dare questo film. Sembra che il messaggio sia più o meno questo: ragazzine, fate le brave e ubbidite alla mamma (anche se la mamma non è di buon esempio), altrimenti vi stuprano. Per dire tutto questo ci sono volute quasi 2 ore... mah... VOTO: 5 |
Sottrendo preziosi minuti di potenziale sonno alla mia notte comincio col riportare qui le critiche che oggi sono riuscito a scrivere tra un film e l'altro. Per le altre due direi che ci dormo su... BELOW SEA LEVEL Un documentario profondo ed appassionato sugli ultimi. Anzi, su coloro che, per mille motivi diversi, si sono chiamati fuori dalla cosiddetta società civile, dalla "normalità", per vivere in un accampamento ricavato da una ex base militare americana, a pochi chilometri dal confine californiano con il Messico. Uomini e donne alla deriva, abbandonati a se stessi, ciascuno con il proprio fantasma, le proprie catastrofi personali, sociali e di vita. Uomini e donne che il dolore ha piegato ma non spezzato, uomini e donne che nonostante tutto vanno avanti perché la resa non fa parte del loro vocabolario. Uomini e donne ai margini e profondamente ed intimamente umani. VOTO: 8,5 IL PAPA' DI GIOVANNA Una figlia difficile ed insicura cresciuta da un padre premuroso, che le ha sempre tentato di dare fiducia in se stessa. Questa la trama, in breve, del nuovo film di Pupi Avati, dove il papà del titolo é interpretato da un fenomenale Silvio Orlando, per una volta lontano dai suoi personaggi classici, nevrotici e un pò perdenti. Qui acquista tutt'altro spessoree, senza essere un eroe, diffonde ottimismo a piene mani, contro tutto e tutti. Il film ripercorre gli anni che vanno dalla metà dei '30 alla fine dei '40, poco più di una decina di anni in cui le cose cambiano, soprattutto a causa della guerra. Il film é attento ai personaggi, li pennella molto bene, e la storia scorre morbida, senza impuntamenti. Pupi Avati non si smentisce neanche questa volta. VOTO: 8 FEAST OF VILLAINS Un film denuncia sul degrado civile e morale della nuova Cina, dove i soldi sono l'unica cosa importante e dove la Cina tradizionale é morta e sepolta, soppiantata dal cemento dei grttaceli e dalle luci colorate che li illuminano. Un uomo, per aiutare il padre malato, decide di vendere un rene ma le cose non andranno come previsto. Vince la burocrazia, la spersonalizzazione di ogni rapporto, la corruzione... Un film molto importante in questo anno di Olimpiche emozioni... VOTO: 7 AUTUMN Un uomo esce dal carcere e torna al suo paese natale, sulle montagne della Turchia, ormai popolato di vecchi, perché gli altri sono andati a cercare un futuro migliore altrove. L'uomo tenta di ricostruirsi una vita lì ma presto capisce che il tempo gli sta sfuggendo di mano, che in quel luogo dimenticato non ha futuro. Ma non riesce a reagire, anche quando si innamora di una prostituta russa lascia che lei se ne vada, non trova dentro di se le energie per cominciare a vivere. Ed allora si lascia vivere, abbandonata ogni pretesa non solo di cambiare il mondo (motivo per il quale era finito in carcere), ma anche il suo destino. VOTO: 6,5 |
ELLE VEUT LE CHAOS Mah, questo film non l'ho capito. Lo sceneggiatore non é stato in grado di rendere chiara la storia da raccontare. E così si assiste ad una serie di scene che lentamente portano avanti una storia ma che risultano slegate una all'altra. La storia? niente di interessante. Il film? tanto non uscirà mai. Ma per dovere di cronaca dico che protagonista é una donna che sogna di fuggire dalle terre desolate del Quebek ma non trova il modo, perché non ha abbastanza denaro. Bella l'idea, brutta la realizzazione. VOTO: 4 BRIDESHEAD REVISITED Un classico, classicissimo, meravigliosamente ed esteticamente perfetto film in costume. Siamo negli anni 30, nell'Inghilterra più ricca e conservatrice. Una storia d'amore viene raccontata parallelamente alle vicende di una famiglia facoltosissima (scusate il superlativo un pò insensato ma concorderete con me, quando vedrete il film...). Al di là del giudizio sulla storia in sé, ciò che fa godere l'occhio è la cura estetica di ogni inquadratura e di ogni particolare del film. Ciò che fa godere l'orecchio é la recitazione in inglese perfetto, un inglese da teatro che é musica armoniosa. Quando lo vedrete i vostri occhi godranno, le vostre orecchie, a causa della traduzione, no. Un film da vedere rigorosamente in lingua originale. VOTO: 7/8 THE BURNING PLAIN Guillelmo Arriaga é lo sceneggiatore di 21 Grammi, tanto per essere chiari. Ora si è messo alla Regia e lo stile é lo stesso. La storia non posso neppure accennarla, il film uscirà sicuramente al cinema. Godetevi il modo magistrale in cui la storia si intreccia, in cui situazioni apparentemente slegate si legano, lentamente, in modo indissolubile. Lo stile é sempre lo stesso, ma é uno stile raro e prezioso. Davvero una goduria per gli occhi. VOTO: 8 |
Con la scusa che questa settimana sono in ferie mi sto veramente dedicando anima e corpo al Cinema. Ed ecco che ieri ho visto 6 film ed oggi replico... PA-RA-DA Non aspettatevi da me un giudizio sereno ed oggettivo per questo film. Conosco personalmente alcuni componenti dell'Associazione Parada Italia che si occupa di sostenere i progetti della sede centrale a Bucarest. Progetti legati al recupero dei ragazzi di strada attraverso la pratica del gioco, in particolare della clownoleria e della giocoleria. Il film racconta la nascita del progetto ad opera di Miloud, un ragazzo francese che, trasferitosi in Romania, cerca di salvare i bambini dal degrado, dalla prostituzione, dalla colla (quella che si respira per stordirsi), dalla violenza, dalla morte. Proprio per il mio coinvolgimento personale, ammetto di essermi emozionato ed ho infinitamente amato questo film. Il voto risente di tutto questo. VOTO: 9 BACK SOON Sorprendente film islandese, Back Soon é il racconto delle 24 ore più strampalate di un gruppo di persone, sperse negli spazi stupendi e freddi allo stesso tempo di quella terra così isolata e lontana da tutto. E' la storia, innanzitutto, di Anna, una poetessa ammirata anche all'estero, molto amante della marijuana e punto di riferimento per tutti coloro che insieme a lei lo sono. Il "torno subito" del titolo é la storia del fil. E' un torno subito contorto ed esilerante che é capace di descrivere come meglio non si poteva il disagio di chi vive in una terra che non offre tante possibilità VOTO: 7,5 UN GIORNO PERFETTO Ozpetek é arrivato al suo settimo film e fa qualche cosa di nuovo. Non più storie corali di famiglie allargate, simili a quelle che lui stesso, con ogni probabilità, frequenta abitualmente. Qui c'è una famiglia, un uomo alla deriva perché la moglie lo ha lasciato; una donna ancora bella ma che non si vuole arrendere all'età che comincia a lasciare piccoli segni e che consiglierebbe di vestirsi in modo più sobrio. Una figlia meravigliosa e un figlio minore indifeso, un pò sfigatino, timido ma dotato una delicata simpatia che non può non penetrare nel cuore. La storia centrale è quella del tormento di Lui (Valerio Mastrandrea) che non riesce ad accettare l'idea di essere stato lasciato dalla moglia (Isabella Ferrari). Lui é un uomo dall'indole violenta, sconvolto e debole. Lei è una donna altrattanto debole, sia personalmente che socialmente, vittima del precariato sentimentale e lavorativo. Intorno a loro ruotano altre figure che rendono più ricco ed intenso il quadro complessivo e per causa loro, ma più che altro per causa di lui, di Antonio (Mastrandrea) la storia giungerà alla sua conclusione. Ovviamente non dico altro sulla trama. Il film l'ho dovuto digerire, ho dovuto pensarci un pò. La mano di Ozpetek si vede fin dalla prima inquadratura, quando il respiro di un ragazzino che dorme ci introduce ad un lungo piano seguenza e dove i colori sono accesi e tranquillizzanti. Guarda caso il protagonista di questa inquadratura è proprio il piccolo, innocente figlio della coppia. Il fatto che il regista si sia cimentato in qualche cosa di diverso dal solito va sicuramente a suo favore, anche perché dimostra di essersela cavata egregiamente. Ognitanto il film è un pò troppo sentimentale, questo é l'unico punto debole che ho notato. Ma forse da Oxpetek ce lo si poteva immaginare... VOTO: 7,5 |
Eccoci alle critiche dei 4 film che ho visto ieri, primo giorno di rassegna. Il programma dei giorni successivi é allucinante... non so se riuscirò a sostenerlo... comunque cominciamo... LA TERRA DEGLI UOMINI ROSSI - BIRDWATCHERS Di questo film italiano di Marco Bechis si è parlato molto durante la mostra di Venezia. E' un film che racconta la vita segregata nelle riserve degli ultimi Indios del Mato Grosso, in Brasile, dove i Facenderos hanno ormai occupato tutte le terre per metterle a coltivo. Gli Indios si sono visti portare via le terre dove hanno sempre vissuto in libertà; i potenti hanno usato tutti i metodi più legali del mondo per acquistare quelle terre, deforestarle e renderle campi coltivabili, ma hanno violato la proprietà morale di coloro che ci vivevano. Il Facendero reclama sua la terra e la stringe nel suo pugno. L'Indio la mangia. E' talmente sua che da lei dipende la sua stessa sopravvivenza. Il film racconta della protesta di un gruppo di Indios contro un proprietario terriero e dei meccanismi che da una parte addolciscono alcune posizioni dei "padroni" e dall'altra vedono il tradimento dei valori tradizionali da parte di alcuni Indios... Il film non è altro che un grido di dolore per la sparizione di un cultura, e non pensiate che questa frase sia retorica... non lo è e ve ne accorgerete... VOTO: 8 PARQUE VIA Il film vincitore del Pardo d'Oro a Locarno, questa volta, non mi ha deluso, come era successo l'anno scorso. Certo, siamo ancora nel territorio del film difficile, lento e un pochino faticoso, ma questa volta tutto ha un senso, non ci sono inutili divagazioni ma tutto vuole raccontare una storia di solitudine. Quest'ultima è quella di un domestico di Città del Messico, assunto da una famiglia facoltosa ormai trent'anni prima e che ha ormai impresso un ritmo fisso alla sua vita, scandito da tutti quei lavoretti di pulizia che definiscono la sua giornata. La casa é vuota e lui é il padrone assoluto di essa. Cammina da solo lungo i suoi corridoi e le sue stanze e con essa orami ha instaurato un rapporto di dipendenza assoluta. Viene il momento in cui la casa viene messa in vendita. Il film racconta in modo misurato e semplice la crisi di quest'uomo che, senza quella sua compagna di vita, non trova più alcun senso nella vita. E' la storia di mille altre solitudini, di tutte quelle persone che si attaccano alla routine quotidiana per trovare quelle certezze che nella vita sono venute meno. E' la storia di tanti anziani che, abbandonati a se stessi, trovano nell'abitudine una compagnia astratta ma che concretamente li aiuta. Rompere quella monotonia significa condannare quelle persone all'infelicità. VOTO: 8+ THE MARKET - A TALE OF TRADE Questo film turco é stato una sorpresa. Un film divertente e leggero che in realtà ha un contenuto implicito quanto mai dirompente e drammatico. Tutto è mercato, tutto ha un prezzo, non esiste più il rapporto umano sincero, tutto si basa sui soldi. La storia é quella di un uomo, un commerciante, con delle brutte abitudini, quali il gioco d'azzardo e la contrattazione selvaggia. Questo lo porta a non avere i soldi per sostenere la sua famiglia, ma intravede la possibilità di riscattare la sua vita. Lo fa, ma violando la fiducia che gli é stata data, e facendolo commette altre piccole scorrettezze. Non racconto altro, il film é da gustare, così com'è, un film semplice, con il protagonista che assomiglia un pò a Valerio Mastrandea, un pò a Nanni Moretti... VOTO: 7 CUVARI NOCI (GUARDIANI DI NOTTE) Che dire di questo film. Un idea buona sviluppata troppo lentamente. Un film che poteva essere un cortometraggio e che invece dura 85 minuti, con tante belle idee di inquadratura, tanta arte sottotraccia, ma tutto questo va sprecato nella mancanza di ritmo. Mi verrebbe da dire al regista: "Provaci ancora, Sam". E' bravo, si vede il talento, ma deve ancora trovare il ritmo... VOTO: 5/6 |
Eccomi tornato in questa Milano di Settembre, con le scuole che riaprono e la consueta, caotica città. Me ne sono andato a Sharm che ancora si respirava aria di città chiusa per ferie, anche se sempre meno chiusa ma comunque vivibile e bella. Me ne sono stato per una settimana in un resort a Sharm, all'Hilton Waterfalls, 7 piscine e letti larghi una piazza e mezza, esattamente l'opposto della mia vacanza ideale ma, per assurdo, esattamente ciò di cui avevo bisogno adesso. Erano anni che non dormivo 10 ore di seguito, a Sharm è successo per ben due volte. Ed il fatto di essere in acqua per almeno 5 o 6 ore al giorno mi ha ricaricato le pile come non mai. Sono stato bene e sono felice di essere tornato a casa perchè ho voglia di fare. Questa settimana che domani inizia é ancora di ferie; la partenza di cui parlo nel titolo del post é quella della rassegna dei film di Locarno e di Venezia, per la quale sono tornato dalle vacanze giusto in tempo. Domani si comincia a ritmo tranquillo... "solo" 4 film, a partire dalle 10.30 di mattina, ma con pausa pranzo e pausa cena, praticamente una passeggiata. Poi si comincerà a fare sul serio. E come al solito questo blog diventerà uno dei più noiosi della rete, pieno di critiche di film. Ma se con una recensione potrò stimolare la curiosità di qualcuno avrò ottenuto ciò che desidero... |
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I'm not There (Io non sono qui)
In The Valley Of Elah
In The Wild
Io Non Ci Casco
Irina Palm
Italian Dream
It's A Free World
JIMMY DELLA COLLINA
Jindabyne
Joshua
Ken il guerriero. la leggenda di Hokuto
Khadak
La Fabbrica dei Tedeschi
La Forteresse
La France
La Frontiere De l'Aube
L'age des tenebres
La Graine Et Le Mulet
La Influencia
La Maggiore Distanza Possibile
La Maison Jaune
L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza
La Noche De Los Girasoles
La Pluie Des Prunes
L'apprendi'
La Ragazza Del Lago
La Rieducazione
Lascia perdere, Johnny!
La Sorella di Katia (Het Zusje van Katia)
La stella che non c'è
La Terra degli Uomini Rossi
La Tourneuse de Pages
L'autre
LA VRAIE VIE EST AILLEURS
Le Invasioni Barbariche
Leningrad Cowboys Go America
Les Angeles Exterminateurs
Le Ragioni dell'Aragosta
Les Bureaux De Dieu
Le Scaphandre et le Papillon
Le Silence De Lorna
Les Trois Singes
L'Etoile du soldat
Lettere Dal Sahara
Le Voyage Du Ballon Rouge
Lezioni Di Volo
Lights in the dusk
LITTLE MISS SUNSHINE
Little Moth
Liverpool
Lo Meyor De Mi
L'Ora Di Punta
Lord Of War
Loren Cass
L'Udienza è aperta
Lust, Caution
Lying
I FILM CHE HO VISTO (M - Z)
Machan
Mal Nascida
Maradona
Marz (Marzo)
Meduse
Milk
Miracolo a Sant'Anna
MNOGOTOCHIE
Mutum
Nessuna Qualità Agli Eroi
Nightwatching
NO BODY IS PERFECT
Nobody's Perfect
Nomad
Non E' Un Paese Per Vecchi
Non pensarci
Non prendere impegni stasera
Nowhere Man
Nué Proprieté
Nuit de Chain
Nulle Part Terre Promise
Nuovomondo
O Capacete Dourado
Otryv (Distacco)
Ogni cosa è illuminata
Paranoid Park
Pasolini Prossimo Nostro
Pa-ra-da
Parque Via
Persepolis
Petites Historias Das Criancas
Pranzo di Ferragosto
Prima che arrivi l'alba
Princess
Puccini e la Fanciulla
QUALE AMORE
QUE VIVA MAURICIO DEMIERRE
Retribution
Rosso come il cielo
RUSSIAN ARK
Sangue Pazzo
Saturno Contro
Sept Ans
Sette Anime
SEVERANCE
Shortbus
Syriana
Sleuth
Slipstream
Smiley Face
Soffio
Solo Un Padre
SOTTO LA STESSA LUNA
Staub (Dust)
Story of Jen
Tagliare Le Parti In Grigio
Tehilin
Thank You For Smoking
THE BLACK DAHLIA
The Blair Witch Project
The Burning Plain
The City Of Violence
The Good Shepard
The Hawk is dying
The Hunting Party
The Host
The Market - A Tale of Trade
The Millionaire
The Nanny Diaries
The Pleasure of Being Robbed
THE QUEEN
The Speed Of Life
The Wrestler
Thyssenkrupp Blues
TIME OF CLOSURE
Tough Enough
Transamerica
Transylvania
Tulpan
Ultimatum alla Terra
Un Altro Pianeta
Una Cosa Chiamata Felicità
Una Piccola Storia
Una Scomoda Verità
Una Semana Solos
Un Autre Homme
Un Bacio Romantico
Un Giorno Perfetto
Un Lavoro Da Uomo
Viaggio al Centro della Terra 3D
Vidange perdue
Vogliamo anche le rose
Volver
Waitress
Wall-E
Waltz With Bashir
Water
We Own the Night
WHISPERING SANDS
With The Girl Of Black Soil
XXY
YI NIAN ZHI CHU
Zodiac
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