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Osservo sempre più spesso commenti indignati nei confronti di personaggi pubblici, soprattutto politici. I destinatari di tali critiche hanno, molto spesso, una caratteristica in comune:sono lontani dall’indignato. I comportamenti biasimevoli dei politici, dei funzionari pubblici locali non sono percepiti. Anche una osservazione attenta dei messaggi sui social network potrà confermare quanto affermo. Specialmente nei piccoli centri la riprovazione sociale funziona, quando c’è, in modo implacabile nei confronti dei deboli, tentenna verso i potenti. Opportunismo,indifferenza, pavidità? Forse un po’ tutte queste cose. Perché criticareil funzionario X? Un giorno potrà essermi utile anche per chiedere cose a cui ho diritto. “Ilcoraggio uno non se lo può dare” ma spesso non occorre; basta superare la propria, diciamo così, timidezza. Occorre una maggiore consapevolezza della responsabilità civica di ciascuno. Ovviamente ciò non significa che, al contrario, non debba esserci indignazione per le tante cose gravissime che accadono in ogni parte del mondo. Proposta semi-seria: realizziamo un “Manifesto Indignati a Km 0” per difendere l’indignazione a Km 0 e “attaccare” l’indignazione ad almeno 100 Km. |
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